G. P. U.

G. P. U. G. P. U. e e i i e e a e 8 i e e 9 e e i; i 9 e e e l il ao ie o e o o c i; i n eiire na0 ro a e11 oeiiLa ta elio eoeso nun 00, ol-j II. Tutto di questa insuperata' polizia! è cosi inusitato misterioso e nuovo che essa incute oltre a un sentimento di terrore una specie di sbigottita ammirazione. Inserita sulla tetra e già abbastanza perfetta polizia politica degli Czar essa ha saputo utilizzare esperienze di altri Paesi e introdurrei novità di ispirazione e di tecnica.. Le poche cose che seppi, le pochissime che racconterò bastano a dar un'idea della sua onnipotenza: Sf intuisce che la ferocia implacabile e assurdamente fanatica di questo colossale organismo si serve di un metodo squisito d'indagine e di una' inumanità preziosa. La polizia potrebbe essere annoverata tra le di* verse arti così come vi fu annòverato il delitto. Prima di tutto è nuova la gala e moderna installazione delia G.P.U. a Mosca in un grande palazzo isola-' lo, di stile principio di secolo, occupato fino allo scoppio della rivoluzione da una pacifica società di Assicurazioni. Guarda sulla piazza; Lubianka ornata da una fontana neoclassica dello scultore Vitali; nulla a che vedere con la Torre, con la distrutta Bastiglia o colla fortezza di Pietro e Paolo. Le cento finestre degli uffici lasciano scorgere un andirivieni di premurosi -impiegati e i corridoi risonano del ticchettio dattilografico e degli squillanti richiami telefonici. Niente vieta che tra il disbrigo di una pratica e l'altra si prenda il tè o si parli di una commedia o di un film. La numerosa schiera degli impiegati é delle impiegate è all'ordine di invisibili capi e di uno supremo (in quegli anni il Tavarisc Dzerginski morto poi improvvisamente sembra di' veleno). Accanto agli uffici veri, e propri ci sono si anche i gabinetti per gli interrogatori e le prigioni (le «prigioni della Lubianka»); ma ignoro se ancora abbiano luogo nel cortile fucilazioni sommarie tenendo in moto a folle il motore di un camion per non disturbare il lavoro. Il palazzo è, apparentemente, pochissimo vigilato: ma la piazza e abitualmente deserta; da un crocicchio all'altro delle interminabili strade i soldati della G.P.U. si chiamano con un tipico fischietto per. darsi il cambio di guardia. A f*>/mare il primo nucleo di funzionari si prestarono in parte quelli della polizia czarista (l'okrana, non indegna di questa); ma poco alla' volta si aggiunsero nuovi elementi russi e stranieri. (Alcuni italiani che di buon grado traducono le lettere, intercettano le telefonate è -il telegrammi e, potendo, ascoltano lo telefonate dei connazionali). Cittadini russi sono mandati all'estero, cittadini di altre nazionalità sano assoldati fuor della Russia per completare la vasta e internazionale rete dello spionaggio sovietico facente capo alla G.PlU. Essa non ei occupa di far propaganda o ili esercitare uno spionaggio militare : il suo scopo è essenzialmente limitato alla difesa della rivoluzione, vigila i nemici dei soviet e punta tutti i suoi sforzi contro i russi fedeli all'antico regime e ospitati dalle diverse capitali europee. Non tutti gli affigliati alla G.P.U. viaggiano l'Europa con passaporti deli'U.R.S.S. Cosi a bordo del piroscafo col quale io, imbarcatomi a Odessa, ritornai in Italia c'era un individuo, un pianista, che entrava e usciva dalla' Russia presentando un passaporto americano acquistato con una cittadinanza, vera o falsa, di pochi anni. Il suo nome e il paese d'origine tradivano cosi chiaramente il trucco che ad ogni porto le autorità gli rifiutarono lo sbarco. Così i buicari a Galaz e a Varna, i romeni a Costanza, i turchi a Stambul, i greci al Pireo. A Venezia naturalmente sbarcò. A completare il Corpo della G;P.U. si aggiunsero alcuni aristocratici russi e non poche persone che ebbero salva la vita a condizione di servire la Polizia segreta. E uomini e donne di nazionalità russa che frequentavano le Ambasciate di Mosca furono condotti alla G.P.U. e minacciati con la rivoltella perchè tradissero j loro ospiti. Questo assalto alla immunità delle Ambasciate fu nei primi tempi condotto dalla G.P.U. anche con qualche imprudente tentativo di corrompere il basso personale e di collocare ottimi microfoni nel locali dell'Ambasciata e di scassinare i tiretti. Norma generale dell'attività poliziesca invésligatrice è che tutto in Russia dev'essere letlo ascoltato e possibilmente fotografato. Un commerciante tedesco residente a Leningrado ricevette una volta inclusa in una lettera proveniente da Berlino la copia fotografica di una sua precedente lettera che il frettoloso Impiegato della Polizia vi aveva aggiunto per sbaglio. Un commerciante francese arrestato sotto l'accusa di aver tentato di trafugare dagli archivi di un Ministero la minuta di un contratto di forniture, venne difeso dai suoi connazionali che furono invitati a passare alla Lubianka per l'interrogatorio verso la mezzanotte. Interrogatori di ore ed ore condotti con curiosa procedura. Poiché il socio dell'accusato negava che questi si fosse mai recato nei locali del Ministero, gli venne mostrata nell* incartamento la fotografìa che raffigurava il disgraziato sorpreso dall'obbiettivo in agguato proprio nei locali dai quali era sparita la bozza del contratto. L'addetto militare di una Potenza entrata da poco in rapporti diplomatici coi Soviet, mi raccontò che un suo informatore di nazionalità baltica appena giunto a Mosca era state sorpreso dalla G.P.U. e fucilato. L'ingenuo aveva malamente arso alcuni documenti nella propria camera d'albergo e i frammenti gettati nel gabinetto. Raccolti di sotto da una apposita rete metallica erano stati in parte ricomposti, esaminati dalla C.P.Ui e avevano servito come indizio di colpabilità.. L.'indir-

Persone citate: G. P.