Kutepof

Kutepof Kutepof Le rivelazioni di un giornale di Parigi : « ti responsabile del rapimento è Janovicht, ex-capo della G. P. U. in Francia » -- La moglie del generale ti costituisce Parte Civile - Una interpellanza alla Camera per rompere i rapporti diplomatici con i Soviet oggi che due emissari di Mosca,hanno partecipato al ratto. Giunti il 20 gen £ a orlino essi sono stati ospiti ai Parigi, 11 nottte. I tSulla scomparsa del generale russo sKutepof, di cui ufficialmente si continua ad affermare di non sapere assolutamente nulla, la ■ Libené » assicura invece che l'inchiesta avrebbe fatto da 48 ore un grande passo, anzi un passo gigantesco. Scrive 11 giornale: « Se noi non abbiamo informato prima i nostri lettori, si è che importanti indagini erano in corso e, pubblicando prematuramente le Informazioni che possedevamo, rischiavamo di compromettere il successo delle operazioni intraprese. Slamo joggi liberati dalla riserva che ci eravamo imposte e non e senza emozione, ne slamo sicuri, che si leggeranno queste inattese rivelazioni sul nuovo delitto della G. P. U. ». « Gli ordini della « Ceka » di Berlina » Il giornate quindi prosegue: « Fin dal secondo giorno che segui l'annuncio del rapimento, noi abbiamo segnalato che ci erano pervenute indicazioni precise, tendenti a provare che i rapitori del generale Kutepof avevano obbedito agli ordini della G.P.U. di Berlino. Il fatto è oggi Indiscutibilmente stabilito. L'Istigatore, 11 responsabile del ratto è Janovitoh; ex-capo della G.P.U. (MPortgi, ■smascherato-ta seguito all'affaire Bessedowakfe* mandato a- Berlino ■ prò forma» • : < In verità, Janovltch, che era a Parigi 11 vero ambasciatore, l'occhio ufficiale di Mosca e che, in collaborazione con 1 capi del partito comunista francese, aveva organizzato attorno ai capi antibolscevichi una formidabile rete di spionaggio, non ha cessato dal dirigere da Berlino gli agenti della G.P.U. di Parigi. D'altra parte, egli aveva a sua .-disposizione II compagno Ahrens, consigliere all'Ambasciata sovietica di Parigi, il ■ quale faceva la spola tra Parigi e Berlino. La falsa partenza da Parigi dell'Ahrens, effettuata la settimana scarsa, non aveva altro obiettivo che di permettere di portare via, usando del diritto della valigia diplomatica, tutti i documenti compromettenti dell'Ambasciata sovietica. Ma Ahrens non ha prolungato la sua dimora a Berlino, polche, partito sabato l.o febbraio, era di ritorno ve nerdl 7 ». « Esecutori materiali venuti da Mosca » • Per quello che concerne gli esecutori — continua la Liberti — e provato a o a i , a e Janovltch e il 25 sono partiti per Parigi. La sera del 27 erano di ritorno a Berlino e la mattina del 28 partivano per Riga. 1 loro nomi sono attualmente noti. Sventuratamente la Polizia francese, che sta procedendo ad una inchiesta a Berlino con la Polizia teoesca, njn ha pot'ito ritrovare le loro traccia poiché i due hanno lasciato la Germania non appena avvenuto il rapimento e si trovano ora ai sicuro nel Paese dei Soviet. Se si deve dunque rinimeiare a mettere le mani sopra emissari di Mosca, è lecito sperare che si identificheranno ben presto i complici francesi che indiscutibilmente hanno avuto una parte nel rapimento. 11 famoso fals.) agente è senza dubbio un francese, perchè in un altare preparato con tanto lusso di particolari i rapitori del generale non avrebbero mal commesso l'imprudenza di vestire con l'uniforme di un agenle francese uno straniero. Per contro, da naziona lità dello chauffeur resta dubbia. La vettura era, come è noto, rivolta in direzione contraria a quella di dove doveva giungere il generale. SI è mostrata una certa meraviglia per il fatto che gli organizzatori del ratto non abbiano pensato a collocare l'automobile nella direzione della via che doveva poi seguire. Ma la spiegazione 6 semplicissima: si à che essi volevano che lo «chauffeur» non fosse visto dal generalo, perche quest'ultimo probabilmente lo conosceva ». L'Ambasciata sovietica trasformata in fortezza? li giornale poi cosi conclude: a Ci st riferisce da fonte autorizzata che da parecchi giorni gii agenti di Mosca hanno trasformato l'Ambasciata in una vera fortezza pel timore di un assalto- Le finestre sono costantemente Illuminate durante tutta la notte. 1 bolscevichi avrebbero in panico lar modo disposte dietro le persiano in ferro delle finestre che guardano In via di Grenelte parecchie mitragliatri ci pronte u funzionare. Una guardia permanente 6 organizzata giorno e notte e varie sentinelle sono collocate nei giardini. Un vicino dell'Ambascia ta ha scorto l'altra sera tre Individui armati di fucile mentre passeggiavano in lungo e in largo per i giardini ». Da parte sua il Petit Journal dice di avere appreso da ambienti autorizzati un fatto abbastanza curioso. Si tratta di questo: Alcuni giorni fa un tale si presentava alla Prefettura di Polizia e dava indicazioni tali per cui gli agenti incaricati dell'inchiesta si dirigevano su una pista che per il momento non ha dato ancora nessun risultato. Orbene in seguito a verifiche fatte, è stato constatato che il nome di questo testimonio non e ignoto sei circoli soyje sgmrnscnvmMvdprrsc tici, ove egli conterebbe, a quanto sembra, un agente della G.P.U fra i i o e e suoi amici 11 giornale quindi continua: « D'altra parte la moglie di un exgenerale della Guardia dello Czar molto nota nei circoli mondani di Parigi e della Riviera, bene addentro nelle segrete cose degli emigrati russi, ha dichiarato allo stesso giornale che il rapimento o piuttosto l'assassinio del generale Kutepof era cosa prevista già da molto tempo. Gli estremisti russi al soldo evidentemente di Mosca avevano stabilito una lista di vittime nelle quali figuravano. I nomi del Granduca Nicola, del generale Trepoff (questi due, morti di morte naturale) del generale Kutepof, del generale Muller (succeduto al generate Kutepof nella direzione degli ex-combattenti russi), dell'ex-Ambasciatore russo a Roma De Glers e della Granduchessa Zen-la. ». La Polizia intanto sta effettuando metodicamente ricerche nel nord della Francia e in Normandia dove sarebbe stato segnalato, nel giorni della scoro parsa del generale, un'automobile gri già seguita da un tassametro rosso nella strada che va da Pont l'Eveque a Trouvdlle nel Belgio c in Germania ove la famosa automobile sarebbe stata pure segnalata In vari punti. Intanto si apprende che il misterioso affare avrà una nuova ripercussione alla Camera ove il deputato dei Bassi Pirenei • Giovanni Ibarnegaray ha pre sentalo una interpellanza « sugli inconvenienti e i pericoli dell'esistenza dell'Ambasciata sovietica a Parigi e sulle gravi ragioni che sembrano imporre la rottura delle relazioni diplomatiche con il Governo bolscevico ». Dimostrazioni contro l'Ambasciata russa 11 giornale La Liberto — come sape te — aveva organizzato per stasera nella sala della Società « des Savants » un comizio per protestare contro i delitti della G.P.U m Francia! Fin dalle 20 oltre duemila persone s: trovavano nella sala. Circa tremila spettatori però, che non avevano potuto trovare posto, sono stati costretti a rimanere in istrada. La Polizia aveva preso severissime misure di precauzione. Forze importanti erano state concentrate nel punti strategici. -Tutti gli accessi della via di Grenelle, dova si trova l'Ambasciata sovietica, erano stati sbarrati. Verso le 0 un gruppo di circa 600 persone ha tentato di portarsi verso l'Ambasciata sovietica per fare una dimostrazione. Un commissario di polizia ha invitato i dimostranti ad allontanarsi. Ma la folla si 6 rifiutata. Allora gli agenti hanno eseguita una carica e 12 persone, fra- cui una donna, sono state arrestate per rifiuto di circolare e per grida sediziose. Finalmente 1 dimostranti sono stati dispersi, ma due agentl erano intanto rimasti feriti leggermente. Un po' più tardi: un corteo composto di oltre 120 studenti si è diretto per una manifestazione davanti al Quai d'Orsay. Gli agenti sono intervenuti prontamente. Sono stati eseguiti altri due arresti e due agenti sono stati feriti abbastanza gravemente al ventre. Poco prima di mezzanotte la Polizia è riuscita a disperdere alcuni gruppi di manifestanti che cercavano ancora di recarsi in via di Grenelle. dtiecrmiGvtmpssUnmmnacn

Persone citate: Ahrens, Bassi Pirenei ? Giovanni Ibarnegaray, De Glers, Liberti, Muller, Petit