Nella nuova situazione della Spagna affiorano sintomi di reazione sociale

Nella nuova situazione della Spagna affiorano sintomi di reazione sociale Nella nuova situazione della Spagna affiorano sintomi di reazione sociale (Dal nostro inviato) Madrid, 11 notte. DJ fronte al dilagare dell'offensiva ita partiti. He Alfonso e il generaliBerenguer hanno deciso di correre ai ripari. A furia di gridare Viva la Repubblica. 1 repubbltcani vengono gettando molta acqua gelata sul costituzionalismo della Corona. I II comizio di Sanchez Guerra proibito Si può essere costituzionali quanto fci vuole, ma quando si ha a che fare ton gente che parla apertamente di dare ti gambetto alla Dinastia, non c'è costituzionalismo che tenga. Sanchez Guerra ha dunque ricevuto un primo colpetto di verga sulle dita. Il comizio Indetto per il 17 febbraio al teatro delta Zarzuela è stato, d'ordine del Governo, rimandato oggi slne die. La decisione venne, è vero, comunicata al principale interessato dal Capo del Governo in persona, il quale, per addolcire la pillola, si recò a trovarlo a dotnlcilio, accordandogli quel pubblico attestato di deferenza cui gli dava diritto il suo passato di capo del Partito conservatore i il divieto fu inoltre giù etificato con la considerazione che, peremettere il comizio del blocco costituente, equivarrebbe a permettere tutti i 'comizi che gli altri aggruppamenti volessero indire. Ma l'essenziale è che, per. questa volta, il bollente Sanchez Guerra deve mettersela via. Il linguaggio tenuto da Berenguer a Uuesto capo partito troppo impaziente di succedergli, è quello classico del manzoniano Ferrer al milanesi ammutinati: m Faremo... diremo... si es pottble ». La Costituzione sarà ristabilita, la normalità ripristinala, la censura abolita, la Camera rieletta, ma a tuo tempo, senza fretta, a una cosa per volta-, adelante Pedio, y con juicio. I giornali, che lunedì scorso si accordavano lultt nel tessere le lodi del nuovo Capo del Governo, hanno qulndi bell'e cessalo di essere d'accordo. V A.B.C., organo ministeriale per tradizione, getta la scomunica, d'accordo col Dettate e con {'Epoca e con altri fogli conservatori su quanti parlano di costituente. Anzi tutto, dice il portavoce di Berenguer, convocare la Costituente sarebbe un procedere incostituzionale, dato che la Costituzione del 1876 non prevede se non la convocazione di Cortes ordinarie senza facoltà di modificare il regime vigente. E come potrebbe un Governo, andato al potere per ristabilire la Costituzione, macchiarsi di anticostituzionalisino? In secondo luogo, gli antt-monarchtei costituiscono nel paese una minoranza post debole che la convocazióne di una Costituente sarebbe cosa psso&làmehlè assurda e priva di senso. Ma il Sol, ligio a Sanchez Guerra e 'agli altri uomini del blocco, replica acerbo: « Anzi tutto che ta Costituzione dell 1876 non abbia previsto la convocazione dell'Assemblea Costituente non significa nulla. Nel corso del secolo XIX parecchi Governi convocarono la Costituente o nessuno pretese mai che le costituzioni votate da tali assemblee (ossero iliiegaili, senza di che la Spagna, durame quasi un intero secolo, avrebbe vissuto fuori della legge. Quando' la Corona medesima ritenne che la costituzione in vigore non rispondesse più ai bisogni del momento, il riformarla venne giudicato opportuno e attuabile. Tutta ;a questione si riduce 'dunque a decidere se tale sia 11 caso attuale. Secondo noi — afferma i] Sol, .vaie a dire secondo Sanchez Guerra, 'Alcala Zamora, Bergamin, Vltlanueva, Santiago Alba (« perchè non aggiungere Gambo e Gabriel Maura?) — la risposta non può essere se non affermativa: la costituzione del 1876 non è etata semplicemente sospesa, ma abolita, e non gin per un capriccio di Primo . ìe Rivera — senti, senti I — ma perchè effettivamente essa aveva ces tato di poter garantire la normalità politica. Sin da molto prima de<] 1923 la Spagna viveva in regime anticostituzionale. I diritti dei cittadini non erano più garantiti. L'equilìbrio fra i poteri, stabilito dalla costituzione si 'era rotto e funzionavano poteri che la costituzione noi aveva previsti. La dittatura non fu se noi l'ultima fase 'di un'evoluzione illegale proceduta a mano a mano dalla costituzione del 1876. Vero è che Primo De Rlvera aveva pensato a indire una riforma Ideila costituzione; ma questa riforma II dittatore l'avrebbe fatta votare a un'assemblea nominata da lui. Noi del blocco Invece vogliamo farla votare da un'assemblea di rappresentanti del paese. Il nostra assunto è dunque perfettamente conforme al criterio della legalità costituzionale ». In secondo luogo, aggiungono l bloc'cardi per calmare le apprensioni del 'Governo, non è detto che un'assemblea ^costituente debba di necessità far capo 'a un cambiamento di regime. Molte co stiluentl, riunite nello scorso secolo, si limitarono a cambiare questo o quell'articolo della Costituzione, lasciando intatta la monarchia, e se poi, per so vrammercato, i monarchici sono tanto sicuri che i repubblicani costituiscono nel paese un'infima minoranza, perchè avere paura di affidare a un'assemblea nazionale la facoltà di rivedere quello che fu tatto nel 1876? Un colloquio drammatico Ma a queste ragioni del blocco di Sanchez Guerra, il generale Berenguer sembra aver deciso di chiudere l'orecchio. Interrogato dal giornalisti sull'impressione lasciatagli dal suo colloquio col capo dei governo, ti capo dei costituenti non ha nascosto loro di avere a un certo momento detto a Berenguer che se il Governo gl'impediva di parlare, egli si sarebbe recato a riunire un comizio di là della frontiera, particolare che permette di supporre che il colloquio abbia avuto carattere piuttosto drammatico. Ma l due uomini si lasciarono sulla promessa di Berenguer che il divieto doveva intendersi come soltanto provvisorio e che il comizio verrebbe permesso più tardi, testa riposata, passati questi primi giorni di subbuglio, secondo la ricetta Hi Ferrer, il che significa che ia situa siane continua a riposare sull'equino co, arra mediocre di stabilità e di durata. Senonchè l'equivoco esiste più per partiti che lo trovano comodo, non osando saltare il fosso della legalità V scendere in piazza, certi anali sono chnggcistalqufetopogrexnchdseseildgcomdtenpapctonndcsecainmlepre cncqtedsidl'daHcrtardPdfmspnasdglcfnavaslnmpcpvps?ìslfvl i che il paese non li seguirebbe, che non per a Governo. Il Governo: bisognerebbe essere ciechi per non accorgersi che le sue simpatie e la sua fiducia vanno tutte al conservatori. I conservatori Se al transfuga Sanchez Guerra è stata tolta la parola, il tuo successore, alla testa del Partito conservatore — quel Partilo che con un pittoresco eufemismo di circostanza viene battezzato adesso liberale-conservatore — ha potuto parlare con tutta libertà. Il programma esposto dal conte di Bugallal, ex-ministro delle Finanze, degli Interni ed ex-Presidente del Consiglio nonché delle Cortes, è il solito programma del partiti borghesi attaccali alla conservazione dei vecchi privilegi di clat se, che Primo De Bivera aveva avuto il torto di voler subordinare, ispirandosi all' esempio italiano, a un prògromma di organizzazione moderna e collaborazionista del lavoro « Noi — ha detto il conte Bugallal al membri del partito — slamo partigiani dell'agricoltura e del lavoro, ma, In tendiamoci, a patto che tale protezlo ne non sia eccessiva, come sotto 11 passato regime, che tanto vuol dire asfissiare industria e commercio. Cosi pure il protezionismo di fronte alla concorrenza estera sta bene, ma e? patto che non duri un minuto di più del necessario. Applicato poi all'Interno, nemmeno rmrtarne. Esso non può condurre se non ai monopoli, regime tlle cito e funesto. In quanto alle finanze, siamo partigiani dell'incremento delle entrate, ma compatibilmente con la capacità fiscale del Paese e poiché la industria soffre dell'eccessivo gravamento sopportato, domanderemo l'ai leggerlmento delle Imposte che la colpiscono. Nel campo del lavoro chiederemo l'abolizione dei Comitati paritari e in quanto a opere pubbliche guai a chi osi proporre di più dello stretto necessario ». Al termine di questa esposizione, che permette di toccare con mano quanto poco di nuovo ci sia nel ribattezzato partito di Dato e di Canova del Castillo e di comprendere la secessione di Sanchez Guerra, il conte di Bugallal formulò, applaudltlsslmo, l'augurio che il Governo Berenguer duri un pezzo. Questo augurio, messo accanto al trattamento di favore che H Governo ha accordato al partito conservatore, mostra abbastanza chiaro come le vedute di Berenguer, strettamente conservatrici, riconducano in realtà la Spagna di un bel tratto indietro rispetto alla visione moderna di Primo de Bivera e spiega l'abisso che di giorno in giorno viene scavandosi fra partiti e uomini che per un momento l'odio comune verso il dittatore sembrava avere affratellati. I Consigli Comunali Oggi intanto t Ministri st sono occupati di nuovo del problema della rinnovazione del Consigli comunali, cui accennai giorni or sono. Pare che la soluzione proposta dalla Commissione del tre, incaricata di formulare un progetto, consista in un compromesso fra le varie tesi in presenza e consigli cioà di scegliere i consiglieri per metà fra i contribuenti maggiori del Comune e per metà fra l consiglieri che avevano ottenuto maggior numero di voti nelle eleziont comunali anteriori al 1923. Il Governo si deciderebbe insomma a dare un premio al censo e l'altro al feudalismo politico, soluzione anllmoderna se mai ve ne furono ma l'unica possibile, senza gettare il paese nell'orgasmo di elezioni che condurrebbero torse a risultati anche peggiori. Se tutte queste gravi questioni di vita pubblica e di pubblica gestione pendenti verranno risolte secondo que tzcitcdpnclbsstcfscsti criteri di imbarazzato empirismo, ? e? " LIT ,„„,L. ai chiedersi ìa Spagna avrà ragione <H chiedersi Klrpse la caduta di Primo de Bivera non l'abbia risospinta verso la tanto nefasta e deplorata epoca dei cucicchi. CONCETTO PETTINATO.

Luoghi citati: Madrid, Spagna