I ricevimenti a Palazzo Reale

I ricevimenti a Palazzo Reale I ricevimenti a Palazzo Reale Le massime aatoriìà e i cavalieri dell'Ordine del Santo Sepolcro Il ricevimento ufficiale delle Autorità civili e militari a Palazzo Reale si è svolto l'altra mattina nei saloni situati al primo piano del Reale Palazzo. Tutte le personalità cittadine sono state ammesse alla presenza dei Principi di Piemonte, secondo le norme di- protocollo. Lo scalone monumentale, a sinistra del -portone di ingresso, era adornato di ricche piante ornamentali e da fiori. Nel salone degli Svizzeri hanno reso gli onori agli invitati un plotone di carabinieri in alta uniforme al comando del tenente Bracci. Le Autorità si sono adunate nelle sale in attesa di essere ricevute. Alle ore 9,45 è stato annunciato l'arrivo dei Principi che, discesi dai loro appartamenti, sono apparsi al primo piano. 11 corteo era aperto dagli Augusti Sposi, seguiti dal primo aiutante di campo S. E. il generale Clerici, dall'ufficiale di ordinanza capitano Piroddi, dalla dama e dal gentiluomo di servizio marchesi Brandolini d'Adda. La Principessa Maria vestiva un abio in seta crème finemente ricamato in oro, pollava il manto d'oro delle grandi cerimonie ed in capo le sfolgorava un diadema cosparso di pietre preziose. Umberto di Savoia vestiva l'alta uniforme di colonnello del 92.o Fanteria con Coliate della SS. Annunziata e decorazioni. Il corteo è passato tra due file di valletti della Reale Casa ed ha fatto ngresso nella Sala del Trono, ove il Principe e la Principessa di Piemonte hanno preso posto salile regali poltrone collocate sotto il baldacchino in velluto rosso e. oro. Ai lati si sono disposti S. E. il generale Clerici, il conte e la contessa Brandolini d'Adda, con le altre dame e gentiluomini di Corte, marchese e marchesa Brivio. l Principe e la Principessa di Sulmona e gli ufficiali di ordinanza: maggiore Sovera, capitano Carnevale e tenente De Cristoforo. Alle ore 9,45, il capitano Piroddi, chiesto ed ottenuto l'assenso dal Principe ha iniziata la presentazione delle Autorità che è durata sino oltre le ore 12,30. La visita a Superga La storica Basilica di Superga ha avuto ieri mattina una visita illustre, quella, cioè, del Principe e della Principessa di Piemonte. La visita ha avuto un carattere privatissimo: alle ore 11 le automobili reali sono uscite da Palazzo Reale. Erano a bordo il Principe di Piemonte, S. E. il Generale Clerici e l'ufficiale di servizio capitano Piroddi; la Principessa di Piemonte accompagnata dalla dama e dal gentiluomo dì Corte, conte e contessa Brandolini d'Adda. In breve le macchine hanno ragpiunto la sommiti) del colle, fermandosi sul piazzale, di fronte al Tempio. 1 Principi sono stati ricevuti da nons. Edoardo Bosia, Prefetto della tieale Basilica, che li ha preceduti nella visita alla chiesa. Gli Augusti Sposi sono poi discesi nel sotterranei delle tombe dei Re e dei Principi di Casa Savoia, quindi hanno assistito ad una funzione propiziatoria. Ossequiati da mons. Bosia i Principi hanno lasciato la Basilica per far ritorno alla reale casa. Come è stato - annunciato, ieri, alle ore 16, i Cavalieri del Militare Sovra no Ordine Gerosolimitano del Santo Sepolcro sono stati ricevuti a Corte. Trattandosi di un Ordine militare sono stati resi gli onori del grado: lo scalone monumentale, adomo di .fiori e piante ornamentali, era vigilato da coppie di carabinieri in alta uniforme, un plotone dei quali schierato nel Saone degli Svizzeri, al comando del tenente Bracci, ha presentato le armi agli appartenenti alla Sacra Comunità. L'Ordine del Santo Sepolcro Poco prima delle ore 16 i Cavalieri e le Dame sono giunti a Palazzo Reale e avviati nella sala accanto a quella dei Paggi, scelta per la simpatica signorile cerimonia d'investitura, dedicata alla Principessa di Piemonte. I Cavalieri vestivano la mezza tenuta: frali con decorazioni, cappa bianca con la rossa croce sulla spalla sinistra e feluca in capo, mentre le Dame erano in elegantissime toelette. Alle ore 16 precise i valletti hanno aperto le porte della Sala dei Paggi, ove già SL trovavano ì Principi di Piemonte, cne in Piedi hanno assistito alla sfl: gendo un bellissimo ir lata del pittoresco corteo. Umberto di Savoia che portava il crachat del Sovrano Ordine, aveva alla sua destra Maria di Piemonte come sempre deliziosamente abbigliata, di una toeletta in lamé, aggraziata dai toni in oro e giallo antico. Al collo di Lei brillava un magnifico collier di perle chiare. Alla destra della Principessa si trovavano le Dame di Corte: contessa Brandolini d'Adda, marchesa Brivio, principessa di Sulmona, mentre di fronte alla augusta coppia sostava il seguito militare e civile della Reale Casa: il Primo Aiutante di Campo S. E. il Generale Clerici, il maggiore Sovera. il capitano Carnevale, il tenente De Criitofori, il conte Brandolini d'Adda, il marchese Brivio, il Principe di Sulmona. Faceva gli onori ospitali l'ufficiale di servizio, capitano Piroddi. Ad un cenno del Principe i Cavalieri sono stati, introdotti nella Sala dei Paggi. Precedeva il Maestro Cerimoniere dell'Ordine Nobile commendatore Alessandro Rassaval, seguito dalle dame della più alta aristocrazia lombarda: marchesa De Capitani-D'Arzago, contessa Cambiagli!, baronessa Peyroleri, insignite del grado di prima classe che si sono affiancate alle Dame di Coite. Quindi sono apparsi i Baly dell'Ordine: marchese Persicheui-Ugolini di Roma, nipote di S. Santità, conte Cambiagli! di Milano, conte Lovera di Castiglione del Capitolo torinese, scortati rispettivamente dal Principe Massimo di Roma, gr, uff. Mocchi di Milano, con te Prunas Tola di Torino che hanno dato il passo al vessillifero prof. ing. cav. Pugno con l'antico gagliardetto bianco segnato dalla croce potenziata in rosso II corteo era poi formato dall'Arcivescovo di Vercelli, S. E. Montanelli. Primate del Piemonte, in abito paonazzo, dai monsignori Giuganino e Garrone, dalle Delegazioni Capitolari in persona del conte Rai ti, nipote del Santo Padre, del conte Negri, del conte Caracciolo, del conte Giusti, del marchese Guasco di Bisio. Il Capitolo piemontese era cosi composto: senatore conte Re-baudengo, barone Gianotti conte Agliati, conte Vandohe di Coriemiglia, conte Toumon, comm, nobile Durelli di Camacchio, comm. Ettore Rusticoni, membro del Nobile Capitolo di Spagna e Amministratore d»l Capitolo dei Cavalieri piemontesi, comm. Audisio di Somma, comm. nobile Badini-Confalrmieri. comm. Gurgo-Salice, cav. prof. Fenoglio, càv. prof. Luciano Gennari, comm. dottor Bellia, maggiore Tnodorani, Aiutante di Campo di S. A. R. il Duca di Pistoia. I cavalieri si seno disposti in circolo, quindi il conte Lovera di Castiglione, chiesto ed.ottenuto l'assenso, si è avanzato dinanzi a; "-' ìeg- jmagte. mano i diriz¬ cGgio del Patriarca di Il Baly del Capitol lesse alle Loro Altezz zo di omaggio di Sua Beatitudine il Patriarca latino, Gran Maestro, rievocante la tradizione cristiana delle Auguste Case Reali d'Italia e del Belgio, rivolgendo poi agli Augusti Principi un nobile saluto, che cosi conclude: Il saluto ai Principi « Crociata e Pia la Vostra gente antica: santa e crociata, sulle verdi assise, quella in cui Voi entraste come un fiore che porta primavera; perciò coi segni dell'Ordine che Vi offriamo e col saluto che vieii di Gerusalemme, dal lontano Patriarca, moderno crociato delle battaglie per la fede, in Palestina acerrime, ed accanto ai Figli di San Francesco, continuatore di una tradizione secolare di italianità, eccovi, o Principessa, il Primate del Piemonte, l'Arcivescovo di Vercelli sabaudissima, a far le veci del nostro Capo lontano : e con Lui, espressa a farvi onore, come l'Italia tutta nel euo triplice volto: Roma, centro di ogni grandezza cristiana, regale ed italiana, Milano fulcro di ogni attività, di ogni ardire, Torino scudo di fedeltà perfetta e luce di tradizioni perenni, ed in questa Croie, segno di redenzione, di passate venture, di antiche amicizie di popoli nel nome di Roma cristiana, di antichi diritti, mai perenti, della gente Sabauda e dell'Italia, sia essa oggi ancora e più che mai alla vigilia della fausta ricorrenza laterana e sempre poi il segno di nuove grandezze e di una più diffusa civiltà cristiana e quindi umana nel mondo: e nunzia ne sia questa che è la Patria dei nostri vecchi, riunita e redenta, da noi difesa e compiuta per sempre nel nome del Re Vittorioso, e che Voi, Augusti Principi, in lunghi anni di vita vedrete fatta segno di gloria, di civiltà e di pace nel mondo. E ciò avvenga, a Dio piacendo, sotto la Croce bianca che è il vostro segno: sotto il Vostro nome che è il nostro Augurio ». Quindi ricevute le Sacre insegne dal Cancellieri dei Capitoli di Roma, Lombardia e Piemonte, S. E. l'Arcivescovo Primate del Piemonte, ne investiva, secondo l'antico rito, S. A. R. la Principessa di Piemonte, alla quale rivolgeva devote parole di ossequio. Terminata la cerimonia gli Augusti Principi tennero circolo coi Cavalieri e colle Dame presenti. Seguendo la tradizione il baly del Capitolo torinese ha fatto il discorso di circostanza, rievocando l'illustre, gloriosa storia dell'Ordine, inneggiando, infine, a Casa Savoia. La cerimonia di investitura è stata assolta da S. E. Montanelli, che, dapprima, ha rivolto un fervido saluto alla Principessa, ricordando il significato squisitamente religioso dell'Ordine; poi ha presentato a Sua Altezza la decorazione di dama di prima classe, consistente in una fascia nera con placca di croce potenziata in rosso- Sua Altezza Reale si è degnata dj cingere subito l'onorifica distinzione, ringraziando e salutando personalmente ognuno dei cavalieri. La cerimonia è terminata alle ore lo e 30, ora in cui il Principe e la Principessa di Piemonte rientravano nei loro appartamenti, mentre i cavalieri sono stati salutati prima di allontanarsi dal primo aiutante di campo S. E. il generale Clerici. Ieri sera i cavalieri sono stati ospiti del conte e della contessa Vandone; in giornata si recheranno a rendere omaggio ai Caduti in guerra. Il Podestà di Cagliari A Palazzo Reale saranno ricevuti quest'oggi, il Podestà di Cagliari, avvocato Eudrich, l'avvocato Giuseppe Passaglla in rappresentanza della Consulta, il cav. Italo Pani, capo-gabinetto del Podestà. Essi offriranno al Principe di Piemonte, come fu detto, secondo una tradizione dell'antica capitale dell'isola, la riproduzione in argento delle chiavi della città, che nel 1841 l'allora Sindaco della città aveva offerto a Re Carlo Alberto. I rappresentanti di Cagliari sono arrivati ieri mattina col diretto delle ore 10 20 ricevuti alla stazione di Porta Nuova dal Presidente dell'Associazione dei sardi» di Torino, prof. Picca, dail'avv. Cabras per il Podestà e da altre persone. Nel pomeriggio essi si sono recati in Municipio a presentare al Podestà conte Paolo Thaon di Revel, loro omaggi. S. E. il Prefetto Maggioni ha avuto ieri mattina la visita del Podestà di Cagliari, avv. Enrico Endrich, del suo capo di gabinetto Italo Pani e dell'avv. Giuseppe Pazzaglia, pure di Cagliari, i quali erano accompagnati dal comm. avv. Giorgio Bardanzellu. I rappresentanti dell'Isola Fedele, venuti a Torino per rinnovare un antico rito di devozione verso gli Augusti Principi di Piemonte, hanno pure voluto ossequiare 11 Prefetto Maggioni. che in Sardegna ha trascorso parte della sua carriera. Vi è perciò stato scambio di cordiali espressioni. Pure ieri mattina il Prefetto ha. ricevuto la visita del Consiglio dell'Ordine dei Medici, con a capo il suo nuovo presidente, prof. Donati, il quale gli ha rivolto parole di omaggio. Il Prefetto ha risposto ringraziando e, parlando della funzione dei medici che meglio potrebbe dirsi una missione, sì è dichiarato sicuro che tutti i medici di Torino e Provincia continueranno ad esercitare la loro professione come un apostolato. Il podestà di Racconigi Stamane, alle ore 11, S. A. R. il Principe di Piemonte riceverà a Palazzo reale in udienza particolare il comm. Carlo Franzero, Podestà di Racconigi, che offrirà agli Augusti Sposi una «corbeille» di fiori a nome della città natale del Principe. tanpfcindlevpBpdaPaTas-"dvggtevesconladetogl'pddrihdilinpavsdpl'isCzploctaladdarenrpsactotutrnganpisgadedindblDh<eicpDgmruclazqilsgj napDsmpmmtoIdppedspccgpl'msccsdlddpvs