Le gare sciistiche di Engelberg

Le gare sciistiche di Engelberg Le gare sciistiche di Engelberg Kaufmann si rivela il miglior saltatore - Le prove di Sof. fletti e Ambrosetti - Ancora della affermazione di Herin é o o — o a ca o y. Engelberg, 10 mattino. Fin dal primo giorno in cui abbiamo avuto occasiono di parlare della partecipazione italiana al campionato svizzero di Engelberg, abbiamo tenuto a mettere particolarmente in rilievo il significato preciso che doveva avere questa partecipazione negli intendimenti delle nostre autorità sciistiche: trarre dal raffronto con i preparatissimi campioni elveiici gli elementi ai giudizio per decidere circa l'opportunità di inviare una nostra delegazione al grande concorso che si disputerà alla line di questo mese a Oslo, 6otto gli auspici dulia Federazione internazionale dello sci, concorso che costituisce di fatto (anche se la qualifica non è ammessa ufficialmente), la grande prova del campionato europeo. 1 risultati conseguiti ieri nella prova di fondo sono stati, a questo riguardo, particolarmente significativi. Herin, campione d'avvenire Herin, piazzandosi al 2,o posto con un lievissimo distacco dal famoso Bussraann, e sopravanzando tutta la serie degli altri specialisti elvetici, come Wampfler, Kunz, Rubi, ecc., che sono stati allenati in modo particolarmente intenso in vista del concorso di Oslo, ha dimostrato di essere un fondista di grande classe, e di avere le qualità necessarie per difendere con successo i nostri colori nelle più ardue prove internazionali; e noi abbiamo la impressione che il valdostano abbia delle possibilità ancora maggiori per il gran fondo. Per questo attendiamo particolarmente fidenti la prova che Herin saprà fornirci sul percorso del 50 Km. di Holmenkollen. Accanto ad Herin anche gli altri nostri rappresentanti hanno degnamente figurato, e specialmente gli uomini allenati dal capitano Berard, che costituiscono un complesso veramente omogeneo e potente. De Zulian e Vuerich, cosi come sotto certi aspetti anche Delago e Contortola, hanno saputo ieri dare la prova persuasiva della loro capacità a rappresentare validamente l'Italia nelle grandi competizioni internazionali di fondo. Se, *per quanto concerne il loricati' indomani del concorso di Engel berg le conclusioni sono co6l felici e persuasive, che cosa possiamo dire della nostra situazione nel salto, dopo che dalia Titlischanze nella scia del Kaufmann, dei Badrutt, dei Rubi, dei Zogg si sono lanciati anche 1 pue cornpglosi nostri rappresentanti Ambrosetti e Soffietti? correttisi entrambi nello scatto, nella trasvolata e ai l'arrivo, per quanto non abbiamo rea lizzato lunghezze notevoli in contron to degli « assi » (Soffietti ha raggio" to i 43 e i 42, mentre Ambrosetti ha raggiunto i 40 e i 43 metri), avrebbero potuto pretendere entrambi a un punteggio onorevole. Sfortunatamente né l'uno nè l'altro hanno saputo por tare a compimento le scivolato sui i a pista di arrivo senza incidenti : Soinev ti è caduto tutte e due le volte «a seconda volta quasi in tondo), Ambrosetti, in piedi, ma dopo avere «toccalo » in tutte e .due le pj^e- « *), multato è stato che entrambi sono stati retrocessi nel punteggio nel sruPPO d' quelli - e eono stati molto numerosi, bisogna dirlo - che non hanno po ,Ignl?; » termine senza incidenti luto portare a termine senza ,aDtóe°lerpremesse, dobbiamo conciti- aOztnbrmpatscgzfsaptdztgrtrtappdgsvbsed a n e a v a , ti ' i, o ti i- aere che l'Italia debba astenersi dalinviare dei saltatori alle prove ai Oslo? Ecco: se ai concorsi internazionali si partecipasse sempre e soltanto per affermarsi vlttonosament" nei confronti degli altri competitori, bisognerebbe logicamente trarre dai risultati odierni la conclusione clic e meglio non scendere in lizza. In una prova, dove la superiorità degli altri appare cosi evidente. Ma le gaio intemazionali (e specialmente quello m salto) devono avere naturalmente anche un altro scopo: portare, cioè, i»j giovani reclute a contatto con gli anziani, in modo da dare loro con etficare spirito di emulazione, la conoscenza pratica di tutti gli elementi elio aiutano a realizzare una prova impeccabile. Ai nostri giovani saltatori (che sotto tanti punti di vista danno prova di possedere lo stile che caratterizza oggi i buoni saltatori, compendiate nello slancio e nell'allungo norvegese del corpo durante la trasvolata) riesce di indubbio profitto questo contatto con i migliori elementi stranieri E' bene che Ambrosetti e Soffietti trovandosi oggi sulle Titlischanze abbiano veduto come Kaufmann sai>pia riuscire Impeccabilmente tutte le prove; è bene che domani essi o altri del nostri, si provino sulla pista di Holmenkollen e vedano come Ruud e gli altri dei dell'olimpo norvegese, sappiano trasvolarla, librati, calmi a sicuri seri loro formidabili legni. Le gare La gara è stata aperta con la prova dei concorrenti alla classifica combinata. Rubi, il favorito campton* svizzero assoluto da due anni, par» eccessivamente preoccupato di difendere il suo titolo, e sbaglia l'arrivo cadendo malamente e perdendo molti punti. Il vincitore della prova di fondo, Bussmann per quanto non molto quotato nel salto, riusciva a totalizzare un punteggio migliore di tutti gli altri concorrenti mantenendosi calmo e in una linea di assoluta compostezza. Nella classifica del concorso combinato lo seguono Zogg, Han Schmid e Fritz Steuri, ecc. Successivamente si iniziava la gara di salto degli junlores vinta meravigliosamente doli 'italo-svizzero Cesare Chiogna, dì Saint Moritz, Risultati notevolissimi se si considera che lo Chiogna ha appena 19 anni. La prova seniores ha riconfermato la superiorità, assolata di Fritz Kaufmann, che con due bellissimi salti di 54 e 52 metri batteva il record della giornata. Il secondo è stato Hans Schmid, il terzo Adolf Badrutt. Otti" mi pure i salti di Zogg e Troiani, classificatisi rispettivamente 4 e 5. La gara, che ha dato il numero rile vante di iscritti (oltre 80 nelle due categorie), ha occupato tutto 11 pomeriggio, ed è stata seguita da una folla imponente nonostante la temperatura rigidissima e il tempo nebbioso. Nella mattinata su un percorso di 25 chilometri con un dislivello di 8W metri si è svolta la gara di pattuglia militare, vinta superbamente in 2'2ò dal quartetto ticinese militare delti guardia dei forti del Gottardo, conui'sta da Dotta, Gourlauen, Jeaninl e DeJlatorre. G. TONELLA.

Luoghi citati: Italia, Oslo