Mussolini ai padroni di casa

Mussolini ai padroni di casa Mussolini ai padroni di casa Un monito sereno e fermo: la cessazione del regime vincolistico avverrà senza eccessivi turbamenti se saranno limitati allo stretto ;M inevitabile gli sfratti e non saranno inaspriti i canoni- di affitto Roma, 10 mattino. Il Presidente deiila Federazione Nazionale Fascista della proprietà edilizia, cornm. F.nrico Parisi, ha indirizzato a S. E. il Capo del Governo la seguente lettera: f Eccellenza. Come tutti i buoni italiani ho letto con grandissimo interesse e ammirato il positivo discorso di V. E. al Podestà, contenente, fra l'altro, le Importanti dichiarazioni che hanno riconfermato la decisione di far cessare il regime vincolistico sui canoni di affitto. Le parole chiarificatrici di V. E. agevoleranno autorevolmente l'opera necessaria per moderare 1 fitti che, come commissario della Federazione della proprietà edilizia, vado quotidianamente svolgendo, nell'intento di indirizzare e coordinare alle alte direttive del Capo del Governo l'azione concreta delle dipendenti associazioni. « Io so quanto l'Eccellenza Vostra si Interessi a questo delicato problema, e perciò mi sono sempre studiato di compiere opera praticamente utile, esigendo che le associazioni, pur nell'ambito dei loro limitati poteri, cooperino nel miglior modo al conseguimento dell'Importante risultato a cui tende una cosi saggia politica urbanistica ed edilizia. Mentre sento, adunque, di confermarle che le notizie, che ricevo dal dirigenti delle associazioni predette, mi consentono di guardare con ottimismo la situazione del mercato dei fitti, desidero pure assicurarle che il nostro proposito, di facilitare — attraverso Commissioni probivirali — eque conciliazioni (specialmente a Milano ed a Roma, dove ho anche adottato speciali provvedimenti) avrà piena realizzazione. « Molteplici sono state le iniziative già prese da me al detto fine : ma debbo aggiungere che ho considerata anch'io allentamenti la necessità di dare impulso — nel campo specifico dell'incremento delle attività edilizie indispensabili — alle iniziative private, convinto che. in questo campo, l'organizzazione dei proprietaTi edilizi potrà portare un sensibile e for'.;e risolutivo contributo. Ho svolto un'idea ispiratami da S. E. il Ministro Guardasigilli, studiando, ed anzi preparando, il progetto concreto di un Ente economico, da affiancare alla Federazione, e che, da un lieve sacrificio della massa del proprietari, potrebbe, fra l'altro, trarr? mezzi sufficienti per concorrere, insieme col Podestà, a preparare nelle, città dove più possa manifestarsene il bisogno, quelle « riserve di case a buon mercato » e quei « ricoveri per gli sfrattati » a cui l'Eccellenza Vostra ha accennato. . Intorno n siffatta iniziativa — che, per essere emanazione della Federazione sarebbe scevra da ogni idea di speculazione — mi permetto attrarre fin d'ora l'altissima attenzione di V. E., mentre vado a sottoporla subito, per competenza, a S. E. Bottai, persuaso che per essa l'organizzazione che presiedo sarà posta in grado di dare una novella prova dei fervido spirito che l'anima, e del profondo desiderio di collaborare, sindacalmente alla coazione di organismi nuovi ed utili alla proprietà edilizia delln Nazione. Con questa fede, mi onoro rassegnare a V. E. gli atti della più profonda deferente mia devozione. — F.to: Enrico Parisi •. Il Capo del Governo ha cosi risposto : « Al sia. comm. Enrico Parisi, Federazioni nazionaU fascista della proprietà edilizia, Roma. « Rispondo alla di lei lettera, che mi ha mollo interessato e che intendo rendere di pubblica ragione, insieme con questa mia risposta, data l'importanza della questione. « Le segnalazioni che mi giungono dai centri urbani, dove il problema degli alloggi è di relativa gravità, segnalazioni dei Prefetti, dei Reali Carabinieri, delle Questure, dei Segretari federali, dei dirigenti sindacali, degli interessati stessi, sono concordi nel prevedere che il trapasso dall'ultima bardatura di regime vincolistico alla libera contrattazione degli affitti, avverrà alla data irrevocabilmente da me stabilita senza eccessivi turbamenti. « Giova notare: « l.o che' in questi ultimi tempi, e precisamente dal 1928 in poi, il ritmo di immigrazione verso le citta) si è rallentato; « 2.o che si è intensamente costruito, per cui, entro Vanno, parecchie diecine di migliaia di alloggi saranno disponibili, come già si va constatando; « 3.o die i proprietari di case, consci della loro responsabilità individuale e sociale, faciliteranno, nel loro stesso interesse, il passaggio dalla vecchia alla nuova situazione, limitando allo stretto inevitabile ali sfratti e non inasprendo i canoni di affitto. Bologna ha già dato l'esempio; Bologna si è rivelata anche in questo campo profondamente fascista. Si va verso la fine del vincolismo nella città di Bologna con un numero quasi irrilevante di sfratti e con modeste modificazioni nei contratti. Vesempio di Bologna sarà, certamente, imitato, e sarà anche raccolto il suo suggerimento, inteso a sollecitare dagli stessi proprietari di case le iniziative atte àd agevolare il passaggio. « Circa l'iniziativa specifica che ella mi espone, la trovo degna di considerazione, e mi riservo di esaminarla quando sarà maggiormente elaborata. Concludendo, sono sicuro che la Federazione nazionale fascista della proprietà edilizia, sarà degna dell'appellativo « fascista », che è un privilegio e un orgoglio, ma è anclie, e soprattutto, dovere individuale e nazionale. Mussolini ».

Persone citate: Bottai, Enrico Parisi, Mussolini, Parisi

Luoghi citati: Bologna, Milano, Roma