Le ripercussioni politiche del rapimento di Kutepof

Le ripercussioni politiche del rapimento di Kutepof Le ripercussioni politiche del rapimento di Kutepof Dowgaleviky demmo'» un'orr»«inazione di . ratti-Inescai per assaltare l'Ambaieiata - Vivo allarme a Mosca in ritta di in sepralaogo delle autorità franteti sella tede della Rapaimataaia tsvietica - Un membro della «Caca» arrestato m Parigi Parigi, 3 notte. Il Presidente del Consiglio, Terdleu, non poteva non interessarsi di un affare ohe continua ad impressionare enormemente l'opinione pubblica: la scomparsa del generale russo Kntepof. L'interessamento del Presidente del Consiglio e Ministro dell'Interno, è dimostrato dal fatto che il suo ritorno a Parigi ha coinciso con una immediata Intensificazione dell'attività della Polizia, Effettivamente nella giornata di Ieri la Polizia ha lavorato a tutt'uomo. 11 direttore del servizio delle informazio¬ ni generali, Perrier, accompagnato da un commissario e da parecchi ispet- ' tori, ha compiuto un lungo giro di ispezione. Non si conoscono, beninteso, i luoghi che sono stati visitati, anche perchè le ispezioni non sono terminate, ma si dice che le indagini si siano specialmente concentrate su una zona del dintorni di Parigi, che in questa stagione e semideserta. La losca manovra di nn agente del Soviet Intanto si' b proceduto all'arresto di un membro della Ceka, certo Selesnev, il quale aveva compiuto una losca manovra presso la redazione del quotidiano russo « La Renaissance >. Costui si era dapprima informato dal prezzo con cui sarebbero state pagate le .sue ..riyelazionU .1 di, preso un ap puntamento, si recò personalmente al la redazione del quotidiano russo ovi presentò una ' serie di documenti chi stabilivano in modo Incontestabile la sua appartenenza alla G. P. tJ. Egli affermò di conoscere come si era svolto il rapimento del generale Kutepof i forni una serie d'i indicazioni sul luo go in cui 11 generale sarebbe state condotto. Sabato eeira la confessione di queste membro della Ceka non aveva potute essere raccolte interamente, cosiceli* egli tornò ieri alla redazione del glor naie, ma nell'Intervallo 1 russi aveva no proceduto ad una inchieste minuziosa che non tardò ad.accertare che le Indicazioni fornite dal Selesnev non. avevano altro obiettivo che di ingarbugliare le ricerche. Risulte inoltre che Selesnev aveva avuto a che fare' parecchie volte con la Polizia, e che era stato espulso dalla Francia un anno fa In seguito ad Informazioni che gli emigrati russi avevano potuto fornire sul conto suo. Il secondo colloquio con la redazione del giornale russo, concluse pertan te con l'arresto del Selesnev. Aacora rantoaieaile grigia Fra le nuove testimonianze raccolte dalla Polizia bisogna segnalarne una che appoggia quelle, ormai notissima, dell'inserviente della Clinica di via Oudinot. Un agente di Polizia in borghese, certo Chauveau, che eTa di servizio domenica, 80 gennaio, davanti al Consolato d'Italia, in viale De ViMars, era stato attratto da una scena svoltasi In una automobile. Sul momento non vi aveva fatto troppa attenzione, ma dopo la lettura dei giornali ne parlò eon 1 suoi capi, 1 quali lo consigliarono di recarsi ai deporre quanto aveva veduto al direttore del servizio di Informazioni generali. L'agente ha dichiarato: • MI trovavo davanti al Consolato d'Italia quando verso le ore 11 vidi passare una grande automobils grigia, uno t limousine ». Attraverso un vetro della vettura ho potuto vedere distintamente un agente in unitorme che sembrava intento a tener fermo un uomo abbastanza alto, con la barba, che si dibatteva. Oltre all'agente due Individui tenevano l'uomo dalla barba Queste • limousine > grigia era prece dute da una vettura pubblica rossa, e ha svoltato poi noi viale Tourvllls presso la direzione della Scuola Militare ». Per quello poi che concerne la signora Ludmilla P. — la famosa spia russa, che 1 lettori ben ricorderanno — sembra accertato che costei non sia la donna dal mantello grigio. La Ludmilla ha potuto, infatti, giustificare davanti all'autorità di Polizia l'impiego del suo tempo durante le giornate di sabato e di domenica. Intanto, sul misteriose affare. l'Acazia Tosa comunica da Mosca una notizia che i giornali riportano a puro titolo di cronaca. Eccola » Il corrispondente delle Isvestia da Amsterdam segnala che, seeondo Informazioni controllate ed -emananti da circoli di destra, 11 generale Kutepof, disperando di trionfare nella lotta contro una parte del russi-bianchi,' i anali esigevano il suo allontanamento dalla direzione dell'•Unione Militare Russa» di Parigi e la sua sostituzione con un candidato loro proprio, preparava da molto tempo la sua partenza eon l'a- „ iute del suoi amici Intimi. Il generale sarebbe partito segretamente il 28 gennalo per una delle Repubbliche dell'A- g merica meridionale, portando seco una somma considerevole di denaro Devfalewaky da Tardieu Sempre a titolo di cronaca VAgenzia Havas trasmette l'informazione scguen te da Mosca: • L'Ambasciatore russo a Parigi, Dovgalewsky, ba portato ufficialmente a conoscenza dell Ministero degli Esteri francese che 1 partigiani del generane Kntepof hanno organizzato un distaccamento sotto la direzione del generale Mailer per compiere una incursione nella sede dell'Ambasciata sovietica » Anche questa notizia à da accogliere eon molte riserve. sppsAl Ministero deolt Estpri *i Mrm m\^W^lJSSLS^SJL^S\'essere stati ufficialmente informati dall'Ambasciatore russo a Parigi di questa minacciate incursione. Oggi poi Dovg-alewsky si è recato da Tardieu col quale si è lagnato di essere stato pfatto segno a manifestazioni ostili av-'venute in via Grenetle ove si trovait'Ambasciata sovietica Già la scorsa settimana Dovgalewslty si era recato al Ministero degli Esterl per esprimere il suo malcontento per i commenti pubblicati nella stampa francese sull'affare Kutepof. Per conto suo, Il generale Muller, che e suceedut'., come è noto, al generale Kutepof nella direzione degli excombattenti russi emigrati in Frane!», ha. dichiarato : «Io non nego che una cejte efferve -scensa-regni fra i ranghi degli elementi giovani che sono sotto i miei ordini, ma-tutti-l miei sforzi consistono ' nel calmare gli animi. Io considero come un dovere e come un eompito essenziale per quanto ingrato questa pane di moderatore, giustificate dalla fiducia ehe ho nella Giustizia e nella Poliste francese, le quali fanno gli sforsi più lodevoli per scoprire 1 rapitori del generale Kutepof ». Ma, comunque, l'eventualità che la sede dell'Ambasciate sovietica possa essere in un modo qualsiasi violata, manda i bolscevichi fuori dai gangheri. Le TsveHa. organo ufficiale del Go verno sovietico si «.sprimono in termini addirittura minacciosi nei riguardi della Francia, dichiarando che le re- .._.„„, ,,_v. u— i-lazlonl diplomatiche hanno raggiunto ano stato di tensione tale che minaccia una vera crisi tra la Francia ed i So- vieti. Il giornale minaccia la Francia I di boicottaggio ; se essa si permettesse una invasione qualsiasi nell'Ambasciata sovietica di Parigi, la quale, anche per la giustizia penale, non dipende che dal Governo di Mosca in virtù del privilegio dell'extra-te-rritorialità >. Scrive in proposito la Liberti-: •SI «omprende l'emozione della stampa sovietica al pensiero che un'operazione di Polizia possa aver luogo al palazzo di via Grenelle, permettendo cosi una volta per sempre di provare ehe la pretesa Ambasciata bolscevica non € soltanto una vera organiszazione di spionaggio, ma anche una succursale delti G. P. U. •. Un iatereiisite precedente Intanto 11 Parls-.Wfdl ricorda un precedente ehe potrebbe, occorrendo, essere invocato: Sun-Yat-Sen, compromesso in un complotto contro la Dinastia mancese, si era rifugiato a Londra. Un giorno, 11 10 ottobre 1396, con l'astuzia o con la forza, non si sa bene, egli venne incarcerato alla Legazione di Cina In una cameretta all'ultimo piano e posto al regime di pane e latto, In attesa di essere spedito In Cina o di essere suppliziato nei locali stessi della Legazione. Ma un domestico ebbe sentore della cosa e 11 Forelfin Office ne venne informato. Il Ministro degli Esteri di allora era lord Sallsbury il quale Inviò uno del suol funzionar! dal Ministro di Cina con la missione di esigere da quest'ultimo la liberazione immediata . .e incondizionata del prigioniero, senza di che gli sarebbero stati ritirati i passaporti. n Ministro einese protestò, ma fini per eedere e 11 85 ottobre 1896 alle 17. Sun-Yat-Sen veniva rimesso in liberta • un ispettore di polizia lo eOnduceva a Scotland Yard. L'affare fece a quell'epoca tanfo rumore quanto quello prodotto attualmente dal rapimento del gen. Kutepof, Tutta la stampa approvò l'atteggia mento di lord Sallsbury. La Marnino Post scriveva di non spie garsi eome un diplomatico sedicente civilizzato potesse ricorrere a slmili procedimenti: Il Time» da parto sua denunciò questo < scandaloso abuso det privilegi della eztra-terrttorlallta». e il prof. HoHand affermava che SunYat-Sen si trovava • sotto la protezione delle leggi in ?rlesi e che il suo sequestro era un'ofesa qualificata al diritti della Corona britannica ». Si dice ehe se le circostanze Io esigessero, Tardieu sarebbe uomo da agire eome lord Salisbury; ma biso- ,, Jtro sovietica fossero sicuramente provatl.l.^"Ìb,b'.An!il!i,',?-,C.he Jlii^SX.Si

Persone citate: Liberti, Ludmilla P., Mailer, Muller, Salisbury, Tardieu