La crisi di una Società che conta 42 mila clienti

La crisi di una Società che conta 42 mila clienti La crisi di una Società che conta 42 mila clienti 'Un periodo di acuta, insanabile crisi ha attraversato in questi ultimi tempi la « Società angJo-italiana radiotelefonica « (Sair) così da determinare i dirigenti di essa, a rivolgere, istanza ai -Tribunale pei1 l'ammissione alla procedura del concordato preventivo. La Società anonima « Sair ». fondata qualche anno addietro a Torino, ha un capitale sociale di mezzo milione di lire ma non interamente versato; mentre per i quattro quinti, il campitale sociale sottoscritto venne versato all'atto defila, costituzione delia società, l'ultimo quinto ha ancora da essere versato e figura oggi tra le voci dell'attivo nel bilancio che l'azienda ha rassegnato al Tribunale. L'azienda, coma è indicato dalla stessa sua denominazione, aveva per oggetto ìa fabbricazione ed il commercio degli apparecchi radiotelefonici. Intensa è stata l'attività che ebbe a svolgere a Torino ed in tutta Italia, attraverso la rote delle sue ramificazioni e delle sue filiali, in questi anni di crescente interesse per le novità radiofoniche. Basti dire ohe la « Sair » ha potuto annoverare la clientela più folta ed estesa che una azienda commerciale abbia mai annoverato : qua.ra.ntaduemila, sarebbero le persone che hanno fatto capo regolarmente alla « Sair » per i loro acquisti e per i normali ritominienti di articoli radiotelefonici, cosi da poter essere considerati come clienti abituali e fedeli della ditta. Una tale cifra può costituire un record e può anche essere indice di un successo, manifesto ed incontrovertibile. Ma ad onta di ciò, la società è stata colta da una acuta crisi non superabile colle normaili risorse cut può ricorrere una azienda commerciale. Lu gravità della crisi ha imposto misure nette, radicali. Non suscettibili di superamento, attraverso una semplice diversa impostazione delle voci di bilancio di una revisione delle voci attive con una conseguente contrazione delle voci passive mediante recuperi e realizzazioni, ha reso necessaria l'estrema « ratio » cui è possibile ricorrere quando ì gorghi del dissesto minacciano di travolgere e di inghiottire: l'esperimento del concordato preventivo. Acquisti sovrabbondanti Nel ricorso presentato al Tribunale, il presidente della società, Vittorio Sitnbolotti, illustra la genesi della crisi sopravvenuta, per l'azienda e la attività crescente ed intensa che la « Sair » ebbe a svolgere nel campo dell'industria radiotelefonica. Le causali della cristi hanno da essere ricercate sostanzialmente in due fotti: le difficolta e la lentezza dei realizzi a la mole e l'entità degli impianti e degli acquisti fatiti dalla società in previ- :Siene dèlia installazione «Iella stazione /radio a Torino ) - . *•.'••• . ' i | In previsione di auesto avvenimento, &tteso da tutti i radioamatori della regione piemontese e che, per ovvie con¬ siderazioni, avrebbe portato certamente ad una diffusione maggiore degli „ ,i_ ■ ,. m ■ , —« , apparecchi radiofonici, la «Sair» ave va fatto considerevoli acquisti di maItarlali ed aveva predisposto notevoli impianti nelle sue offlcine. Invece, ben 'presto eVi impjanU e gI1 acquisti fatti f»J,0il_^ 'u*,., 1" '" ,*1, manifestarono di molto superiori lal bisogni ed alle possibilità del mericaio, cosicché l'azienda si trovò ad iavere immobilizzato inutilmente in er ,si dei capitali cospicui. f. n a DI qui l'origine della crisi che po irebbe avere soltanto tino sbocco dal le possibilità che, per il reoupero de gli immobilizzi, potrebbe offrire la progettata apertura delle duo stazioni radio di Firenze e Trieste. Ma allo sta to concreto l'azienda si trova nell'ini possibilità di proseguire la sua gestio ne e nella necessità di risolvere la si tuazione coi creditori, onde evitare che la crisi si riacutizzi ancora con conseguenza più serie e dolorose. Il bilancio che l'azienda ha presen tato al Tribunale insieme al ricorso per l'esperimento di concordato, reca, nei totali, delle cifre che potrebbero generare per i creditori il maggiore ottimismo: in quella situazione contabile, l'attivo essendo infatti a 1.565.000 lire ed il passivo a 1.387.000 lire. Non vi sarebbe dunque sbilancio, ma invece un'eccedenza attiva di circa 200.000 lire. Semonchè la realtà contabile è alquanto diversa da quelle concreta. Le voci dell'attivo e del passivo, come accertano gli stessi dirigenti dell'azienda, devono essere illustrate ed esaminate partitamenté, perche si abbia la comprensione della situazione dissestata che si varrebbe appunto sanare col concordato. Le incognite del bilancio Ai passivo vanno aggiunti taluni debiti contestati per un importo di 140.000 lire, ed il cosidetto «rischio cambiario » che ha un volume .di 638.000 lire. Come è inevitabile perciò, in concreto, un aumento delle /passività, è altrettanto possibile ima contrazione delle attività, se si tien conto che all'attivo figurano per 400.000 lire gli impianti delle officine e del negozio, il cui realizzo non potrebbe avvenire che con una notevole decurtaziono per una somma pure cospicua il materiale giacente in magazzino che è di improbabile realizzazione. Ma ad eque decurtazioni dovrebbero andare soggette ancora altre voci dell'attivo. In base alla situazione rassegnata al Tribunale, la « Sair » ha proposto dapprima di offrire ai creditori un concordato al cento per cento, tanto per i creditori privilegiati che per i chirografari, pagabile un anno dopo il passaggio in giudioato della sentenza omoloStativa del concordato. Ma tale proposta è stata, con un esposto di pochi giorni dopo, modificata sostanzialmente. Rendendosi conto dagli inevitabili ritocchi che dovranno subire le voci attive del bilancio, gli amministratori della. Società hanno ridotta la loro proposta di concordato su queste basi: pagamento integrale dei crediti privilegiati a 20 giorni dal passaggio in giudicato della sentenza di omologazione; pagamento di una percentuale non inferiore al sessanta ai creditori chirografari, da effettuarsi in due rate, rispettivamente otto e quattordici mesi dopo il passaggio in giudicato della, sentenza. 11 Tribunale ha accolto il ricorso per l'ammissione all'esperimento del concordato preventivo, ordinando per il 20 febbraio la convocazione dei creditori e nominando a commissario giudiziale il prof. rag. Alessandro Forchino, il quale ha dato inizio agii accertamenti intesi a stabilire la situazione patrimoniale dell'azienda e la consistenza del bilancio rassegnato dagli insieme nonché le possibilità di realizzo che si prospettano a vantaggio dei creditori. A giudice delegato il Tribunale ha nominato il cav. Piranl.

Persone citate: Alessandro Forchino

Luoghi citati: Firenze, Italia, Torino, Trieste