I Comandanti della Milizia a rapporto dal Duce

I Comandanti della Milizia a rapporto dal Duce I Comandanti della Milizia a rapporto dal Duce Dieci milioni di Italiani nelle organizzazioni fasciste a o A Palazzo Venezia Roma, 1 notte. Il settimo annuale della fondazione della Milizia è stato celebrato in tutta Italia con austera solennità. Il Capo di Stato Maggiore S. E. Teruzzi, che aveva già ricevuto a Palazzo Viminale i comandanti di raggruppamento e delle Milizie speciali, li ha presentati a Palazzo Venezia al Capo del Governo e comandante generale della Milizia, il quale ha tenuto gran rapporto. Erano presenti il Segretario del Partito, S. E. Turati, e il vice-segretario Melchiori, il sottocapo di Stato Maggiore Traditi e i luogotenenti generali ispettori. Assente per ragioni di ufficio il vice-segretario Starace. S. E. il Capo del Governo, risalendo alle origini, ha rapidamente sintetizzati gli sviluppi della Istituzione in rapporto alle conquiste della Rivoluzione. Ne ha elogiato l'inesauribile ' spirito ed ha incaricato i presenti di portare il suo saluto a tutte le Camicie Nere. Quando gli ufficiali generali della Milizia hanno lasciato palazzo Venezia, la folla che si era radunata nella piazza, nonostante la pioggia, ha fatto loro una entusiastica manifestazione. Gli ufficiali generali della Milizia si sono quindi recati con alla testa il generale Teruzzi e il generale Traditi al palazzo del Littorio a fare atto di omaggio al Segretario del Partito. La visita è durata una ventina di minuti ed è stata improntata alla più schietta cordialità. Infine gli ufficiali della Milizia si sono recati al Ministero della Guerra dove sono stati ricevuti dal Ministro della Guerra, generale Cazzerà. Il Ministro ha accolto S. E. Teruzzi e gli altri ufficiali con viva cordialità. Li ha ringraziati della visita di omaggio e si è compiaciuto dello sviluppo preso dalla Milizia che, nel complesso delle forze armate della Nazione, rappresenta un elemento di primissimo ordine per il suo spirito e la sua efficacia. La (randa rivista Le Camicie Nere dell'Urbe hanno solennizzato con austera cerimonia militare 11 settimo annuale della Milizia, adunandosi alle 9,30 alla caserma Mussolini in un quadro meraviglioso di compatta disciplina. La truppa era agli ordini del console Musi; ordinatisi in formazione di colonna, i reparti sono usciti dalla caserma alcuni minuti prima delle ore 10, schierandosi in perfetto ordine, sotto la pioggia sottile e fredda, lungo il viale Montesanto. La cerimonia semplice e strettamente militare, si è iniziata innanzi a una folla plaudente che malgrado il tempo cattivo assisteva alla parata. Sui marciapiedi della via Montesanto, all'angolo di via Spadoni, era schierato uno stuolo di ufficiali della Milizia e dell'Esercito e molte autorità, fra cui il Governatore di Roma principe Boncompagni, il prefetto Montuori c molti altri. Il generale Ragioni ha passato in rassegna le Camicie Nere, quindi si è svolto lo sfilamento avvenuto in modo perfetto, destando il vivo entusiasmo per la perfetta eflìcenza e per la rigida disciplina- che caratterizza il portamento delle varie coorti. Terminato lo sfilamento, le truppe sono tornate in caserma formando al centro un largo quadrato: anche le autorità si sono disposte alla destra del quadrato. Dopo gli onori alla bandiera, il console Barbieri ha pronunciato un vibrante discorso, esaltando l lini e i compiti delle Camicie Nere ed esortandole ad essere sempre pronte ad ogni cenno del Duce e a ogni richiamo della Patria. La significativa cerimonia è terminata quest'anno con la commovente consegna della medaglia dì bronzo al valore a un milite già della H2.a legione, appartenente ora alla Confinaria. Egli 6 la giovanissima Camicia Nera Mariano Balduzzi, che sulle montagne di Briga Marittima, Il 30 giugno 1923, fatto segno a colpi di arma da fuoco e benché ferito rimase al suo posto d'osservazione. Il onerale Barbieri, dopo avere letto la motivazione, ha appuntato al petto del giovane milite il segno del valore, mentre le truppe presentavano le armi. Così ha avuto termine la significativa manifestazione. Perfezionamento dai quadri A mano che i compiti e le funzioni della Milizia si estendono, è costante preoccupazione del Comando generale e e quella di perfezionare e migliorare 1 quadri. In questa sua opera di affinamento, il Comando ebbe recentemente a portare la sua attenzione sulla necessità di regolarizzare la posizione di quel nucleo di ufficiali della Milizia che non avevano nell'Esercito un grado corrispondente, anzi, per essere più esatti, che non avevano mai coperto il grado di ufficiale nell'Esercito. Si tratta, come è facile comprendere, di quegli elementi assurti al grado di ufficiale della Milizia, più che per preparazione regolare, per capacità e doti dimostrate nell'attività squadristica, anteriormente alla Marcia su Roma. Il Comando si è preoccupato di regolarizzare la posizione di questi ufficiali, senza adottare provvedimenti che comunque potessero comportare misconoscimento del loro valoroso passato. Pertanto, su proposta di esso Comando, l'Unione nazionale ufficiali in congedo ha oostituito sotto la presidenza dell'U-, nione medesima un gruppo speciale, del quale fanno parte tutti gli ufficiali della Milizia che non hanno ricoperto tale grado nell'Esercito. Per gli iscritti a questa sezione speciale, è stato istituito nn-corso che verrà tenuto presso l'Unione nazionale' ufficiali in congedo dal luogotenente generale della Milizia, già generale di Corpo d'Armata, Luigi Paolo Basso. Il corso avrà inizio nei prossimi giorni. Nel generale riordinamento della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale attuato recentemente, fu creato, come è noto, l'Ufficio storico e di propaganda, incaricato non soltanto di raccogliere tutte le testimonianze e documenti dell'opera passata e presente della Milizia, ma di curare altresì la divulgazione dei servigi che questo Corpo armato rende quotidianamente alla Nazione. Non si trattava di compiere uno sterile e vano stambureggiamento reclamistico, ma di alimentare e di tenere sempre desto, soprattutto net giovani, il puro spirito patriottico, sempre pronto ad ogni sacrificio, che ha fatto della Milizia un organismo di fondamentale importanza ed utilità in ogni campo della vita nazionale ed uno strumento di progresso e di civiltà. L'Ufficio storico e di propaganda della Milizia si e subito posto all'opera, dando vita ad una serie notevole di iniziative. A suo crédito va segnata anzitutto la pubblicazione di quel calendario della Milizia, che non è soltanto un'opera tipograficamente e artisticamente perfetta, ma anche una efficace sintesi figurativa di quanto la Milizia ha fatto e compiuto dalle sue origini ad oggi. L'albo d'oro Più notevoli sono però le iniziative in corso non ancora compiute. Tra l'altro l'Ufficio attende alla compilazione di un albo d'oro della Milizia, nel quale dovranno essere segnati e ricordati a titolo d'onore ed a perenne memoria delle nuove generazioni i nomi di tutti quei militi che nel generoso adempimento del loro volontario dovere perdettero la vita. Sarà, in una galleria di nomi e di episodi gloriosi, la storia della Milizia nelle sue prove più aspre; ì combattimenti in Libia nelle zone desolate e desertiche, le imboscate sovversive che hanno costato tanto sangue fascista, la mirabile opera di soccorso in cui in ogni calamità sociale la Milizia si è prodigata, primissima tra i primi, senza alcuna considerazione del pericolo. Nello stesso albo d'oro, ina in una sezione a parte, sarà presa nota di tutta i militi, ufficiali e semplici soldati, che hanno riportato decorazioni al valor militare e civile. E' quasi superfluo aggiungere che una gran parte delle Camicie Nere inquadrate nella Milizia figureranno in questo elenco, perchè i decorati per l'uno dei due titoli o per entrambi rappresentan " una percentuale tutt'altro che scarsa del' numero degli iscritti nei ranghi. Si tratterebbe, secondo calcoli abbastanza esatti ma, se pure, inferiori alla realtà, di ben 50 mila militi in attività di servizio che sarebbero insigniti di medaglia al valor civile e militare. Un'altra Iniziativa dell'ufficio storico e di propaganda, anche essa in corso di esecuzione, riguarda la costituzione presso il Comando generale d'un sacrario della Milizia. . Infine si attende anche alla esten sione di una compiuta e particolare*' giata storia della Milizia, dalle origini ad oggi. In questa docunientatissima storia, rivivranno episodi veramen te belli di ardimento civile, come quello dell'inondazione del Gleno, in cui dettPro magnifica prova di sè la XIV e la XV legione, la Leonessa e la Caribaldina. guidate da Augusto Turati e da Giacomo Suardo. Il Foglio d'Ordini Roma, 1 notte. Il Foglio d'Ordini del P. N. F. pubblica : Il Fascismo in Liguria Emilia a Romagna La rassegna delle forze del Partito continua imponente ed ammonitrice. « La Liguria, nel passato turbata da piccoli dissensi di uomini, è apparsa nel rapporto dei Segretari Federali tutta unita e compatta. Genova, (/rande polmone dell'Italia sul mare, e tutte le altre ptovincie della Liguria, operose e feconde, allineano un complesso di forze politiche e sindacali che dimostra come la gente ligure serva il Regime: lavorando sodo e marciando decisamente verso U progresso economico. « Dopo la Liguria, l'Emilia e la Romagna, due delle regioni che più hanno datò di passione e di sacrificio alla causa della Rivoluzione. « Fascismo rurale, fiero e quadrato, senza orpelli retorici 0 inutili tormenti psicologici: gente sana e solida, che sente e che crede, che è sempre pronta a lasciare il solco e l'aratro per riprendere il moschetto. 1 Segretari Federali, tutti giovani di età, ma veterani della Rivoluzione, hanno detto brevemente, ma con calore e colore, della situazione cìie appare veramente buona. Vibrante lo spirito dei gregari, salda la Milizia, potenti le organizzazioni sindacali, sportive, dopolavoristiche, « Il Duce, dopo il rapporto, ha fatto l'elogio dei capi 0 dei gregari, ripetendo la certezza di poter contare in ogni istante sul Fascismo di queste tre regioni d'Italia ». Popolazione: Genova 762.323; Spezia 213.235; Savona 208.315; Imperia 154.350. Totale 1.338.223. Comuni: Genova 64; Spezia 32; Savona 71; Imperia 53. Totale 220. Fasci di combattimento: Genova 64; Spezia 37; Savona 67; Imperia 74. Totale 242. Fasci femminili-..Genova. 30; Spezia 11; Savona 46; Imperia 40. Totale 127. Inscritti al Partito-. Genova 15.144; Spezia 6.514; Savona 6.700; Imperia 5.600. Totale 34.058. Iscritti ai G.U.F.: Genova 1.907; Spezia 300; Savona 192; Imperia 350. Totale 2.749. Iscritti ai Fasci femminili: Genova 1.255; Spezia 316; Savona 831; Imperia 1.100. Totale 3.002. balilla: Genova 22.243; Spezia 4.473; Savona 6000; Imperia 3850. Totale 36.568. Avanguardisti: Genova 7.938; Spezia 1850; Savona 4000; Imperia 1950. Totale 15.788. Giovani Italiane: Genova 3833; Spezia 131; Savona 1500; Imperla 780. Totale 6246. Piccole Italiane: Genova 18.021; Spezia 2211; Savona 3000; Imperia 380.. Totale 27.032. Iscritti ad Associazioni dipendenti dal Partito: Genova 19.180; Spezia 10.652; Savona 2672; Imperia 2495. Totale 34.999. Iscritti alle Organizzazioni sindacali: Genova 128.587; spezia 29.055; Savona 26.730; Imperia 18.684. Totale 203.156- Iscritti al Dopolavoro: Genova 39.943; Spezia 7711; Savona 11.309; Imperia 5000. Totale 63.963. Cooperative: Genova 109; Spezia 53; Savona 25; Imperia 12. Totale 199. Emilia 0 Romagna Popolazione: Bologna 693.565; Forlì 440.923; Modena 412.628; Ferrara 380.200; Parma 380 000; Reggio Emilia 376.819; Piacenza 310.813; Ravenna 260.000. Totale 3.254.978. Comuni: Bologna 61; Forlì 50; Modena 45; Ferrara 20; Parma 51; Reggio Emilia 45; Piacenza 56; Ravenna 18. Totale 346. Fasci di combattimento: Bologna 61; Forlì 107; Modena 65; Ferrara 131; Parma 70; Reggio Emilia 45; Piacenza 74; Ravenna 127. Totale 680. Fasci Femminili: Bologna 40; Forlì 17; Modena 18; Ferrara 18; Parma 43; Reggio Emilia 21; Piacenza 25; Ravenna 21. Totale 203. Iscritti al Partito: Bologna 12.134; Forlì 20.036; Modena 9.300; Ferrara 11000; Parma 8730; Reggio Emilia 8210; Piacenza 7180; Ravenna 14.000. Totale 90.590. Iscritti ai G.V.F.: Bologna 2579; For- lì 123; Modena 618; Ferrara 300; Pai-ma 321; Piacenza 174; Ravenna 70. Totale 4185. Fasci Femminili. — Bologna 1450; Forlì 731; Modena 850; Ferrara 1000; Parma 1020; Reggio Emilia 500; Piacenza 565; Ravenna 690. Toltale: 6896. lialilla. — Bologna 11,750; Forlì 9148; Modena 9771 ; Ferrara 6781 ; Pai-ma 9216 ; Reggilo Emilia 7634; Piacenza 6266; Ravenna 6150. Totale: 66.716. ■Ivanguardisti. — Bologna 6050 ; Forlì 5379; Modena 4284; Ferrara 2584; Parma 1881; Reggio Emilia 3092; Piacenza ~!687; Ravenna 4050. Totale: 30.007. Giovani Italiane. — Bologna 1240; Forlì 666; Modena 2524; Ferrara 198; Parma 789; Reggio Emilia 398; Piacenza 1151; Ravenna 1020. Totale: 7977. Piccole Italiane. — Bologna 5250; Forlì 4837; Modena 5112; Ferrara 4159; Parma 8550; Reggio Emilia 3631; Piacenza 6238 : Ravenna 5285. Tot. : 43.062. Iscrìtti alle Associazioni dipendenti dal Partito. — Bologna 10.656; Forlì 4388; Modena 10.684; Ferrara 3880; Parma 5106; Reggio Emilia 2-4Q5; Piacenza 3722; Ravenna "3BE^tòtaìe: "&021. Iscritti aite Organizzazioni sindacali. — Bologna 98.327; Forlì 57.252; Modena 92.550; 'Ferrara 93.932; Parma 37.580; Reggio Emilia 53.135; Piacenza 49.995; Ravenna 56.569. Totale: 539.349. Iscritti al Dopolavoro. — Bologna 18.692; Forlì 8300; Modena 12.000; Ferrara 12.000; Parma 13.446; Reggio Emilia 8395; Piacenza 9645; Ravenna 8411. Totale: 90.887. Cooperative: Bologna 209; Forlì 84; Modena 118; Ferrara 45; Parma 70; Reggio Emilia 296; Piacenza 26; Ravenna 99. Totale: 947. Il Partito a la Milizia « iVelia ricorrenza del 7,o annuale della fondazione della Milizia, S. E. Teruzzi, Capo di S. M. Generale, accompagnato dal gai. Traditi, si è recato a Palazzo Littorio, per ripetere al Segretario del Partito la fede e la devozione delle Camicie Nere cioè vogliono essere sempre più e meglio aristocrazia nel Fascismo. « S. E. Turali ita risposto al saluto riaffermando die il Partilo, milizia civile a servizio del Regime, sente lutto l'orgoglio di questa forza, presidio, della Rivoluzione e arma solidissima per ogni evento ». Il Bran Consiglio « Ecco l'ordine del giorno per la sessione del Gran Consiglio del Fascismo, convocato per il 25 febbraio: a 1, Relazione della situazione del Parlilo e delle organizzazioni controllate. « 2. Situazione interna e intersindacale. «3. Situazione sindacale e corporativa. « 4 Rapporto sulla Milizia. « 5. Ulteriori misure per la fascistizzazione della scuola. a 6. Quarta leva fascista del 27 aprile ». La tessera dei combattenti al Duce Roma, 1 rotte. S. E. il Capo del Governo ha ricevuto i triumviri dell'Associazione Nazionale Combattenti, on. Amilcare Rossi, S. E. Russo, on. Sansanelli, unitamente al dott. Musacchlo e al dott. Velia, i quali, nel consegnargli la tessera N. 1 dell'Associazione, gli hanno presentato i risultati della quarta offerta dei Combattenti Pro-Erario, ammontante a lire 600.559 in Polizze e Titoli del Debito Pubblico. Con tale offerta l'Associazione ha raggiunto fino ad oggi la cifra di L. 5.185.633. S. E. il Capo del Governo si è vivamente compiaciuto dell'elevato spirito di devozione alla Patria ed al Regime dei reduci della guerra, e ha dato l'incarico ai triumviri di esprimere ai singoli offerenti la sua parola di lode. Il Direttorio Nazionale ha quindi sottoposto al suo esame alcune importanti questioni inerenti alla vita dell'Ente. S. E. il Capo del Governo, compiacendosi con i triumviri per la loro at tività, ha dato assicurazione del suo appoggio alla soluzione dei problemi prospettati, riconfermando come sempre 1 suoi sentimenti di cordialità e di compiacenza verso i suoi commilitoni della guerra. {Stefani). Le forze del Regime Roma, 1 notte. Ecco un prospetto formidabile che dimostra quali e quante siano le forze organizzate del Regime al l.o febbraio dell'anno VIII, anniversario della fondazione della Milizia: Partito. — Fasci maschili: tesse rati 1.049.923 — Fasci femminili: tesserate 98.997 — Gruppi universitari fascisti: tesserati 25.440 — Gruppo assistenti e professori universitari fascisti: tesserati 2523 — Totale 1.176.883. Opera Nazionale Balilla. — Avanguardisti: tesserati 365.044 — Balilla: 903.324 — Giovani Italiane (passate all'Opera N'azionale Balilla con l'Anno VIII) : tesserate 86.540 — Piccole Italiane (passate all'Opera Nazionale Balilla con l'Anno Vili): tesserate 565.8fi9 — Alunne (passate all'Opera Nazionale Balilla con l'anno Vili) : tesserate 54.105. — Totale 1.974.882. Confederazioni sindacali Datori di lavoro. — Confederazione generale fascista dell'Industria : tesserati 71.453 — Confederazione generale fascista degli Agricoltori: tesserati 460.000 — Confederazione nazionale fascista Bancaria: tesserati 2931 — Confederazione nazionale fascista Trasporti terrestri e Navigazione interna: tesserati 18.190 — Confederazione nazionale fascista Trasporti marittimi ed aerei: tesserati 631 — Totale 913.205. Lavoratori. — Confederazione nazionale fascista dell'Industria: tesserati 1.208.207 — Confederazione nazionale Sindacati fascisti dell'Agricoltura: tesserati 1.021.471 — Confederazione nazionale fascista del Commercio : tesserati 346.931 — Confederazione nazionale fascista dei bancari : tesserati 33.506 — Confederazione nazionale fascista dei Trasporti terrestri e Navigazione interna: tesserati 157.914 — Confederazione nazionale fascista Gente di mare e dell'aria: tesserati 67.387 — Totale 2.385.416. Professionisti e artisti: tesserati 76.692. Comunità artigiane: tess. 206.000. Associazioni. — Federazione fascista del Pubblico Impiego: tesserati 247.000 — Associazioni Postelegrafoniche: tesserati 65.800 — Associazioni Ferroviarie: tesserati 111.000 Associazioni Insegnanti : tesserati 94.400 — Associazioni addetti Industrie Stato: tesserati 85.000 — Totale 603.200. Opera Nazionale Dopolavoro: tesserati 1.415.226. Organizzazioni sportive: tesserati 025.532. Totale generale: tesserati 9.857.036. Questo è il quadro delle forze imponenti del Regime. Bisogna però notare che si tratta puramente di forze civili. Per una valutazione completa occorre si tenga conto che un nucleo formidabile di Camicie Nere figuranti tra gli iscritti al Partio, è inquadrato nella Milizia, la quale dispone di 400 mila moschetti e di varie centurie di mitragliatrici. La crisi dell'olivicoltura Naeessità di una sarana valutazione Roma, 1 notte. A proposito dell'ordine del giorno votato ieri dagli olivicoltori italiani e di apprezzamenti in esso contenuti, il Lavoro Fascista, pur riconoscendo la grave crisi che attraversa in questo momento il mercato olivicolo osserva che pere non va dimenticato che il Governo, pronto ed equo quando si tratta di tutelare autentici interessi e sanare situazioni di portata nazionale, ha provveduto a favorire i produttori di olio con disposizioni che vietano l'accaparramento dei nostri mercati da parte di olii esteri e di quelli spaglinoli soprattutto, e aggiunge: • La crisi sarà superata, e se mai a citi competo, spetterà provvedere magari anche con l'elevazione dell'altezza delle barriere doganali ; ma intanto non possiamo lasciare inosservto che ad ogni situazione momentanea annuale o biennale (tale e quella dell'olio) si debba pensare di ricorrere ai due estremi: 1) diminuzione delle paghe; 2) proporre (se non minacciarej l'abbandono delle colture. E ieri ci e parso un pochino troppo catastrofico il chiederci da parte del ben autorevole e competente segretario della Società degli olivicoltori, se gli oliveti italiani debbano essere mantenuti. Basta .pensare che ci vogliono 30 0 40 anni per avere un buon olivo per protestare all'idea, sia pure retorica, che si debbano mettere con le radici al sole le piante. « In quanto alle paghe, per difendere i prodotti non c'è bisogno di attaccare ' coltivatori. alrssdgbls