Le due «nazionali» il alternato

Le due «nazionali» il alternato Gli incontri calcistici internazionali dell'Italia Le due «nazionali» il alternato Pavia, 30 notte. Pavia ha ospitato ieri nuovamente ì calciatoli deila Nazionale. Méntre l'alluna vo.ta pero si erano aau convegno nella cniaduia lombarda puramente trli elementi cosiiuiiivi deiia Squadra B, ien ajubedue ie unita che soii chiamate a uiiendere i colon d'Ita;ia nel,e prossime competizioni internazionali, scelsero favia come cenno di illuminazione. Gli sportivi pavesi hanno una sensi biliià particolare per avvenimenti del genere. Una sensibilità ed mi senso d'ospitalità che rendono l'aminenie ad-aiiu per le sedute d'allenamento. Non s'attendono una gara nei senso vero e proprio deità paiola, uè par leggiano, uè criticano. Comprendono chi gii Azzurri, quando si trovano alia vigilia di un incontro internazionale, si radunano per lavorare e per trovar concordia di idee e di interni tecnici, e si Imiluuio ad osservare con amorevole riservatezza e con taciti soudisia zione. U terreno di giuoco e gii adattamenti de: campo essendo de: migliori, ne consegue che il lavoro che gli Azzurri possono svolgere a Pavia è dei pii pruiicui come condizioni e circostanze. ieri in realtà, ii lavoro fatto diede risultati soddisfacenti più per runa delle squadre presemi che non pei' l'altra, ma ui tatto di esilo dell'attività dei calciatori, l'esperienza insogna a non meravigliarsi delie contraddizioni. La squadra che funziono a soddisfazione iu quasi ogni suo settore, fu ieri la minore, la B. Attacco e difesa estrema han trovato l'amalgama, e, con una seconda linea notevolmente migliorata da quella della prima uscita, ;a squadra appare registrata e cammina con andatura spigliata e disinvolta. . Fra i convocati per questa imita, mancava ieri Giuliani del Brescia, impossibilitato o lasciar le sue occupazioni, ed al posio di mezz'ala destra che gl'I era riservato comparve In sua vece Ferrari dell Alessandria. L'undici mostrava quindi quésta fisionomia: Compiani (Milani; Monzeglio ? Bologna) e Gasparl (Bologna); Hi volta '.Anibro-.iaiiu), Ardissone (Pro Vercelli] e Bertolino (Alessandria); Visentin (Ambrosiana), Ferrari (Alessandria), Meazza (Ambrosiana;, Mazzoni (Brescia'' e Tansini (Miian). Questa squadra si presento in campo contro l'undici de! Gruppo Universitario Fascista di Pavia o vinse per cinque punti a zero. Ciò benché nelle file del G.U-F. giuocasse come iiorliere Lombi della Juventus. L'Incontro duro poco più di un'ora — due riprese di uvniacinque minuti l'uria circa — e segnarono n«l primo tempo Ferrari e Meazza, e nella ripresa ,'tncora Meazza, Mazzoni e Ferrari. L'attacco ha carattere. Ha idee relativamente chiare su! da fare, imposta pi. ai cameni te le avanzate a meta campo c le conclude positivamente. 1 due terzini son quelli del Bologna, un blocco d: provata saldezza ed esperienza. I mediani, quelli rappresentano per o^ul squadra nostra il problema d*l momento. Bivolta vi è l'uomo più in forma, ed Ardissone il lavoratore più duro e severo: ed è tutto. Pure fra 1 convocati della Nazionale A st notava un'assenza: quella del terzino destro Rosetta della Juventus. Bosrita era bensì presente sul campo, ma in veste di arbitro, essendo impedito di allinearsi coi compagni da una l>.-riia riportata domenica scorsa qveznafldtcrNsmrblcdcsePcrstdinzneii'incoutro di campionato coi Padova. La N'azionale A si allineò quindi nella l'-irmaziOTie seguente: Coaibi (Juventus), Muiizeglio (Bologna) e Canaria (Juventus); Ferraris (Hoiua), pino (Bologna) e CasteUazzi (Ambrosianaj ; Costantino (Bari), Baloncieil (Torino), Si'llustro (Napoli), Mlhalic {Napou.- e Orsi (Juventus). Alia ripresa entrava Gasperi del Bologna come terzino sinistro e Caligarsi passava sulla desini. 1 due, invalidi dei giorni scoisi, Baloncferi e Caiiigans, quasi completamente ristabiliti, facevano quindi la loro ricomparsa. Da avversario, da allenatore meglio detto, fungeva la squadra del Pavia, rinforzata da Compiimi del M:!an come portiere. I Nazionali vinsero per sei pumi a due, segnando nel primo tempo per merito di Saliustro, ili Baione.u- e di' Orsi, ed alla ripresa ad Dpt>ia di Baloncieri nuovamente, e di Saliustro per due volte. Il giuoco fu In un certo pfriodo relativamente aperto, che j pavesi con ournaie rapide ed azioni a larga trama, approfittando anche dell'ordine me i Nazionali avevano d: non pre- nere l'avversario nella sua arivi di ti- gore, misero più volle in pericolo la relè di r.oinbi, riuscendo anzi a batte- re il portiere torinese ni due occasioni. I punti segnati avevano loro relativo. Il comporta Lbo1csfvmbalAcpscntuscddctmellncucngpvstcgesvecpmdtpccrRIltnetori un « Icien un va- menlo dei póìliyoli e u>!l isieine contava- E tute questo non si posson tessere eccessive iodi. Nessuno dei cinque attaccanti eia ieri ben disposto, e, mentre i terzini cercavano di intendersi, i mediani — fonte di preoccupazioni qui più ancora che per il caso precedente —, facevano un gran lavorare senza mollo costruito. Il giuoco era disordinato, e la squadra non riuscì che in rari istanti a trovar quell'accordo per cui era sul campo. Circostanze eccezionali concorrevano a questo esito del lavoro. La Nazionale A, in questa od in altra consimile formazione, deve e può far di meglio, ed il lavoro (aito a Pavia sarà slato proficuo, se esso avrà contribuito a convincere gì! interessati che l'assieme tecnico non piove dal cielo e che l'edizione di squadra nazionale del 1930 ha bisogno di serio lavoro per consolidarsi o per sistemarsi. In complesso, buona giornata di sport, e lavoro utile per le due unità ed i loro componenti. A prove terminate, la Direzione del Pavia offri una bicchierata ed un piccolo ricordo gastronomico agli Azzurri. I.'on. Nicolaio. l'attivo ed entusiasta Presidente del Pavia, volle, salutando i Nazionali, aggiungere parole di caldo Incitaménto a difendere con impegno e con ardere i colori d'Italia nelle prossime competizioni internazionali. V. P.