La tragica marcia del groppo Mariano

La tragica marcia del groppo Mariano POLEMICHE SUL NAUFRAGIO DELL'« ITALIA » La tragica marcia del groppo Mariano Bologna; 25, notte. in attesa elio la Coii'mnssloiie d'mcliie-stu ijuiiuiiohj la relazione rirereiitesi al aiiilfi'àglp del^'. Italia», il « Ho sto del CaTiaio» -,'àTa noti nel suo numero di domani alcuni commenti alle affermazioni di Behouneeh nel suo libro sulla catastrofe. 11 giornale boloarnese non rivela la fonte a cui Ita annuo, ma non è difficile — w seni J»ra — indovinare quale potè fissareIliassumiamo dunque i) racconto defoglio bolognese Uno degli episodi, ebe hanno suscitato le diffuse narrazione le sottili postille e «11 acri in«errojjRtivi di beliouneob e au-clie dftutoiie è quello elle riguarda la marcia di Mariano e di /.tippt, contro i qualnei due libri qua e là non mancano le puntate di dettaglio. La versione che dell'episodio danno i due scrittori contrasla in tanti pumi con quella elle i protagonisti hanno fornito e di cui resta traccia nella relazione. Vaie dunque la pena di ristabilire l'equilibrio riferendo appunto la versione opposta a quella con cui si è inteso far passare la marcia come una stupida avventura, senza alcuna possibilità di riuscita, cioè un atto di sedizione vera « propria. Onale era lo scopo di Mariano, di Zappi e Malingreen lasciando la tenda rossa? bi può dire iti poche parole; Ululare la marcia sul paK per avvici narsi alla costa e informare le eventuali probabili spedizioni di soccorso sulla posizione e i bisogni del naufraghi. Tutte le speranze della comitiva erano riposte soltanto sulla radio di Biagi che il miracolo onnipresente nella storia di questa spedizione ave,va fatto ritrovare quasi intatta con notevole possibilità di funzionamento. Ma, all'infuori della radio, tutto il resto, e cioè la sensazione che la de riva avrebbe sempre pili allontanato 11 palt verso gli ignoti mari della terra di Francesco Giuseppe, la mancanza di viveri, la impossibilità che le ricerche venissero orientate verso quei lembo di banchisa, appariva nettanienie sfavorevole a qualsiasi lontana possibilità eli salvezza, fu cosi che la fredda valutazione realistica di Maimgreen, la coraggiosa immaginazione di Mariano, la indomita energia di Zappi, diedero vita ad una marcia traverso il pah, la quale avrebbe dovuto portare una pattuglia fino alle Isole di Foyn e di Brech e. In un se condo tempo, sulla costa della terra di Nord Est, dove probabilmente le spedizioni di soccorso avrebbero ricercato gli sperduti aeronauti. Niente « facciamo segreto » L'idea venne senz'altro comunicata a Nobile, il quale, non ostante le sue menomale condizioni fisiche riflettentisi anche sulla sua energia di capo (basta leggere la sua stessa narrazione), era considerato pur sempre il comandante della scarna comitiva. Ma pessima aria di congiura, e tanto meno di sedizione, la proposta rivesti. Niente dunque « facciamo segreto » che Behouneeh riferisce nel suo volume (chi sa che cosa aveva capitol), nessuna men che irrispettosa impazienza di fronte al Generale, ma una semplice, onesta, ferma discussione delia proposta, la quale, del resto, importava per coloro che intendevano attuarla una Infinita di pericoli, ma specialmente di sofferenze infinltamento maggiori di quelle riservate al gruppo che fosse rimasto in attesa. Il generale finalmente ordinò la partenza, la quale si imponeva, non soltanto per la continua diminuzione dei viveri e per 1 persistenti dubbi sulla efficienza dell'apparecchio radio, ma anche e sopratutto per la continua deriva e per la Imminenza delio scongelamento del palt. Del resto, la pìccola spedizione venne salutata allora indubbiamente come un gesto pieno di generosità e capace idi frutti importanti. Oggi si tenta di farla passare come un gesto che aveva contro di sè l'unanimità del rimasti nella tenda rossa. Ma, evidentemente, Behouneeh dimentica di avere rilasciato, subito dopo il salvataggio, una dichiarazione che deve esistere in atti, frutto cioè di una spontaneità Immediata di impressioni e di giudizio ben diversi da quelli che combino preordinando la sua campagna denigratoria. Leggiamo dunque l'interessante documento, in cui il Behouneeh diceva: » 11 morale dei rimasti si rialzò dopo la partenza dei compagni essendo tale partenza il primo tentativo di salvataggio della spedizione ». E soggiunge ancora: « La partenza del piccolo gruppo era toccante. Noi li abbiamo abbracciati tutti e abbracciando Zappi, gli ho detto: confido in voi ». Come si vede, slamo beri lontani dall'atmosfera di tradimento, sedizione, abbnndono. in cui I due scrittori di og gi vorrebbero confinare la partenza dell'eroica pattuglia. Dei resto, lo stesso Mariano aveva tenuto a dichiarare espressamente al Generale che la par tenza non sarebbe mai avvenuta se 11 capo non avesse permesso. Anche Viglieri o Biagi avrebbero voluto essere della partita. Ma lo stesso Mariano non soltanto con l'autorità de! suo grado, ma con raccomandazioni paterne, fece comprendere tanto a Viglieri che al telegrafista l'Inopportunità della cosa. 1 due obbedirono. Avvenne cosi il distacco che il Behouneeh definisce «touchant». Mariano e Zappi ricevettero le lettere dai compagni, indi chiesero al Generale che cosa avrebbero dovuto riferire in caso di successo della marcia circa 1 passeggeri dell'involucro. Il Generale esclamò: « Dite che sono tutti morti ». Dove si vede che anche l'idea della possibilità idi salvare 11 gruppo Pontremoll si fece sirarta nella mente del Nobile molto più lardi. La questione degli indumenti Cerio sarebbe ora di accennare alla tetorìr.-i marcia sul pak, la quale doveva terminare nella tragica guisa che tutti sanno. Ma preferiamo che questa pagina straordinaria venga conosciuta attraverso la precisa parala delia relazione d'inchiesta. Possiamo comunque intervenire sopri un episodio che nel libro del Behouneeh assume aspetto particolare di antipatia e che può, esposto ne: termini del volume, esercitare sui lettori puco attenti una celta impresa.une Si tratta deilia famosa accusa lanciata per prima dal marinai del Ktasstn. cioè che l'ufficiale romagnolo avesse monopolizzati >iuasi tutti gli indumelili rimasti a lui e a Mariano, lasci.inilo il compagno moribondo quasi nudo, i.a spiegazione di Mariano in murilo all'episodio ohe lece andare in sollucchero tutu gli ami-Italiani del due mundi (si parlava di quell'egoista di Zappi come di un uomo carico di pellicce, scarpe, calze, difeso contro 11 freddo, mentre il povero compagno era quasi nudo1 è ititt'alira ed e di una limpidità assoluta. 1 due fedeli compaarni, dopo la penosa situazione di niarÌSia.. si erano fermati sopra un piccolissimo masso di ghiaccio si e no di venti metri quadrati in balia della derivaMariano aveva un piede congelato ea era !n gravi condizioni ai sfinimento«eriantu no-i eri ir. grado di sta 1* ::-:o<:e>a In permanenza de: 'irò una specie di buca scavata iip4 ghiaccio riparato c:oi, per quanto eia possibile, dal vento e dalle intemperiecon l'ausilio dell unica c pena di lu1 due disponevano. Zappi Invece profittando della sua più robusta libra■una fibra veramente meravigliosa, pote\n ancora innovarsi m perrlò «b::v,i a traili «u'in i> u •'•mi sommila dftl bloccò di ghiaccio pe- osservare i'l pak, aKcoltare l'eventual arrivo di aeroplanfi agitare la giacca a mo di bandiera el groppo Mariano miiHo ulle lilo, ta ni re. del be ni ndi ia ali no ne ri la di ie lipar da di ra di ne; i nso uio te en n il e o a a iei aa a mne di a oe quiindo un rtunlchn segno di soccorso si (.vrofllnva ali'orizzonte. Ciò che vide Ciuknovski I due infelici avevano in origine oltre al corredo di calze, calzoni di lana, maglie ecc.. due abili da vento, i quali hanno uta nome pomposo ma in prati ea si riducono a scatandri di tela ini n>rmeaitiiìrizzaia otie, in Qualche caso, protegga dallaquilone Dei due abiti da vento, uno era stato fatto a brande! li per povere con le liste di tela dise gnare sul ghiaccio una scritta, nella quale si d'iceva: « Marlano-Zappi Ha In l-ood». Niente di più naturale che del l'unico abito da vento rimasto si servisse Zappi nei momenti in cui doveva salire sull'erta del masso esposto al vento e alle intemperie infinitamente più di Mariano che, ripetiamo, era ri parato nella sua buca dalla coperta Del resto l'equipaggiamento dei due compagni era pressoché identico e coni prendeva ariciie delle scarpe di pelle di renna «che del resto servivano pochissimo. C'era amebe un paio di calzoni di pelliccia; nria siccome erano bagnati, i nue 11 adoperavano semplicemente come materassi quando dormivano Insieme. Al momento del volo storico di Cfiiknovfikl, gli innocenti pantaloni erano distesi sul ghiaccio ad ascili «rare, e nessuno avrebbe potuto prevedere che eissi avrebbero potuto servire per una successiva atroce campagna di supposizioni e di accuse. Ciuknovski infatti, come si ricorderà, radiotelegrafo di aver scorto sul pak tre uomini, e dalla asserzione scaturì poi tutta la giostra delle infamie. La cosa più amara di tutto questo can-can diffamatorio si è che le peggiori accuse- ci concentrarono proprio coniro miei Zappi che nella tragedia delVìtatia è una delle figure fisicamente e moralmente più salienti, esempio fulgidissimo, più unico che raro, di energia e di coratrwlo. Il comandante Mariano a Bologna Bologna, 25, notte. E' gunto nella nost.a città il comandante Adalberto Mariano, l'eroico re luce dalla spedizione polare àell'ltalia Mariano si tratterrà a Bologna fino a domani:

Luoghi citati: Bologna, Francesco Giuseppe, Italia, Nord Est, Vaie