Gli sport svedesi più negletti

Gli sport svedesi più negletti LETTERE DALLA SCANDINAVIA Gli sport svedesi più negletti La La mancanza di boxeur» professionisti — Il Velodromo di Stoccolma dorme scherma è sconosciuta 11 centenario di un Club — Gare italo - svedesi STOCCOLMA, gennaio. (J. N.) Ho parlato tante volte della bravura, degli atleti svedesi nei campi deU 10 sporti ho, presentato i nostri, lottatori, t nastri nuotatori, l-nostri-rappresentanti della atlètica leggera, della ginnastica, degli sports invernali e cosi via. Ogni medaglia ha però II suo rovescio. E perciò mi pare sia anche opportuno di parlare un po' delle nostre debolezze, di quegli sports in cui i nostri atleti sono condannali a recitare la parte di... comparse, e più precisamente nella boxe professionistica, nel ciclismo e nella scherma. Incominciamo dalla boxe. Ognuno saprà che i popoli scandinavi in generale, e di conseguenza dunque anche gli svedesi, sono di statura alta e di forza non comune, sarebbe logico quindi che la nostra posizione nella boxe europea e mondiale fosse una delle prime. Invece slamo slati in grado finora di fare pochissimo. In tutta la Svezia esistono attualmente, si o no, dieci puoilisti professionisti e di questi dicci un solo nome 8 conosciuto all'estero: Harry Persson. Ma neanche lui è stalo, o e, un boxeur di classe eccezionale. E' ii nostro idolo, perchè è 11 nostro migliore; niente altro. Ha saputo battere qualche avversario di relativo valore o in ' decadenza, un Giuseppe Spalla, un Humbeck, un Van der Veer ecc. e poi, andando in America ha vinto Johnny Bisko, per lasciarsi subilo dopo sconfiggere da uno qualunque come Cari Carter. Da quella data si è messo... a suonare l'armonica. Ha imparato quest'arte molto bene, ma come allenamento per il match che deve sostenere tra una quindicina di giorni, ci sembra un po' strano. Può darsi che vincerà lo stesso perchè pare che gli organizzalorl hanno l'intenzione di scegliergli un avversario che si è messo a suonare... l'organetto di Barberia. La colpa di questa situazione sconfortante è — non ridete cari lettori italiani pensando al vostri tempi passati — del Governo. Proprio cosi. Il Governo ha messo il suo divieto per tutte le manifestazioni pugilistiche di carattere professionistico, considerate inumane e non degne della nostra epoca colla. Se si vuole organizzare una serata professionistica a Stoccolma o in altre città svedesi, bisogna farlo in famiglia, cioè in una società privata. Solo gli iscritti alla società possono assistere all'avvenimento in questione. Ci sono alcune società di questo genere, è vero, ma sono troppo rigide; signori in marsina e signore in abbigliamento lussuoso. E' naturale che su questa via non si può arrivare lontano. La grande folla, il popolo, quello che in fine conia, è messo fuori. Può leggere i resoconti sul giornali il giorno dopo, cosa che però non è sufficentc per entusiasmarlo. E non si entusiasmano neanche l boxetirs stessi; le occasioni di battersi sono troppo rare e le paghe troppo insignificanti. Preferiscono rimanere dilettanti. Per guadagnare di più ! Un mio amico e collega italiano mi ha detto una volta: — li' strano che la Svezia, che ha pugllistl dilettanti cosi bravi [questo e un tatto che i campionati europei e le Olimpiadi hanno chiaramente dimostrato) non ha nes sun professionista di gran valore. Ho risposto-. — Non è strano per nienti: Mentre negli altri paesi ogni buon duellante, il più presto possi bile diventa professionista per guada gnare di pili, da noi rimane invece dilettante — per la stessa ragione. Con la conseguenza, che, come ho già detto, facciamo e faremo una meschlnissima figura nel campo della bore prò fessionale \'on è il materiale che manchi, è la voglia. Il ciclismo è un altro nostro punto debole. A parte un campionato olimpionico — se non mi sbaglio ad Anversa — che ha vinto il nostro Skoeld e un terzo posto ad Amsterdam, non abbiamo fatto niènte, li ciclismo professionistico non esiste puntò nel nostro paese. E neanche il ciclismo su pista. Stoccolma ha da dieci anni un bel Velodromo (l'unico in tutta la Svezia), costruito per volontà e con l'appoggio finanziaria del Principe Erediario, ma il Velodromo però dorme da cinque anni. Prima della sua morte, he almeno sembra definitiva, si cercava di organizzare, delle riunioni di discreto valore. MI ricordo che una volta erano ngaggiate non meno di dicci « stelle •> di fama internazionale; le spese ammontarono a settantacinquemila lire e gli incassi a millecinquecento: erano presenti duecento spettatori/ E' stato l colpo di grazia; dopo quella espeienza non ha voluto più provarsi nesuno come organizzatore di spettacoli del genere. Non abbiamo pistards e inché non li avremo, il pubblico non verrà. Non bastano l campioni stranieri per accendere l'interesse; bisogna anche e prima di tutto che i coori nazionali siano egregiamente diesi. Le gare su strada sono numerose, ma eccettuati due o tre (Il Circuito del Lago Maelarm, la Sei Giorni e qualhe altra) di interesse relativo. Sono ragazzi delle varie regioni che misurano le loro forze. Non possono neanhe essere considerate come manifestazioni sportive, ina semplicemente oma passatempo domenicale. La scherma? Che cosa dire della cherma svedese? Won è impresa faile di parlare di un tatto quasi ineistente. La scherma è uno sport latino che negli ultimi tempi ha fato strada anche in Germania. Ma quasù non è ancora arrivato. Cioè, abbiamo naturalmente qualche schermiore che forse meriterebbe di essere nominalo, ma in generale si può dire che lo sport in questione i ancora conosciuto tra noi. S'ono gli. ufficiali he l'esercitano un po', ì borghesi sono rarissimi. Crediamo anzi che non attecchirà neanche in avvenire; no» offre abbastanza dt quelle emozioni che ichiedono i nostri, pubblici, abituati al fooi-ball, aM'hockey c ad altri sports attivissimi. Il golf, il canottaggio, corse con bob-sleigh, ecc., sono altri sports che vengono praticati pochissimo nel notro paese, e questo perchè richiedono uh portafogli pieno dt biglietti da mile, e non basta solo un fisico buono e bene preparato. Il Regio Yacht Club Svedese compie quest'anno i suoi primi cent'anni. E' l più anziano del mondo, eccettuato qualche club locale malese. Per fcsleggiare l'anniversario verrà organizzata in luglio nell'Arcipelago (Skàrgarden) di Stoccolma una regata che già adesso promette di diventare la. più imporante che mal sia stata effettìtata. Si ritiene che almeno duecento yachts vi prenderanno parte, rappresentanti di quasi tutti i paesi del mondo. Tra altri premi verranno messe in palio La Coppa d'Oro e La Coppa della tonnellata, trofei internazionali in palio perpetuamente, ora in questa nazione, ora In quella,, ambedue vinti nell'anno scorso da Imbarcazioni svedesi. Inoltre saranno organizzate numerosissime gare per tutte le ctassi. Anche l'Italia sarà presente. Interverranno — se non siamo 7iiaie informati — il marchese Pallavicino ed i fratelli liberti di Genova, ambedue con yachts costruiti apposta per le competizioni n questione. Mentre parliamo di questo sport, veradiente bello, sano e signorile, pos¬ rtA9sTm iamo dare ai lettori de La Stampa la otizia che alta regata primaverile di Genova prenderà parie anche quet'anno la Svezia. La partecipazione vedese agli avvenimenti de La Supera è diventata oramai quasi una istiuzione. Salèn, Mattlesen e Sandblom ono nomi famigliari per tutti i yachtmen italiani E non solo famigliari, ma anche benvoluti malgrado che hano usato la sgarbatezza agli organizatori di portare via una considerevole arte dei premi. Hanno parò sempre ottato con visiera aperta e con corettezza, qualità che et sembrano ogidì più apprezzate in ItaUa che in ualsiasi altra Suzione. Gli uomini e e barche che saranno inviati a Genoa non sono ancora deftnltivavT,nte celti; sappiami però che Salèn intererrà con la sua famosa Bissbi vincirice l'anno passato de La Coppa delle onnellata a Deauviìle.

Persone citate: Giuseppe Spalla, Harry Persson, Johnny Bisko, Pallavicino