Drammatica cattura di una Guardia giurata che dirigeva una organizzazione ladresca

Drammatica cattura di una Guardia giurata che dirigeva una organizzazione ladresca Drammatica cattura di una Guardia giurata che dirigeva una organizzazione ladresca I furti alla Ferriere Piementesl •• Un capo del personale ohe ha fiuto di « detective » Il oolpevole, per sfuggire all'arresto, si butta nella Dora Da alquanto tempo la direzione dei lo Ferriere Piemontesi, 1 grandi stabilimenti metallurgici che si estendono sullo due live della Dora, tra la re gione VaWocco e Dorgo Vittoria, no lava come dagli inventari risultassero mancanze di materiale vario. Il fatto, siccome non esulava per intanto dai limiti modesti della scomparsa di qualche lingotto di metallo vario, non veniva denunciato alla Polizia; veniva invece dato ordine alle guardie interne dello stabilimento di aumentare la vigilanza nei confronti della massa di operai delle officine. I primi sospetti La mancanza di una quantità <n stagno e piombo per il valore di circa tremila lue, avvenuta alla fine dello scorso novembre, decise i dirigenti dell'azienda a presentare denuncia^ al commissariato di polizia di Borgo San Donato, il quale iniziava tosto le indagini del caso. Le ricerche, indirizzate alla scoperta del colpevole, che si supponeva dover esistere tra lo stesso personale della ditta, davano tosto il più inatteso del risultati. Benché non vi fossero prove schiaccianti, si concretavano scrii dubbi sulla persona di tale Salvatore Zoncu ni Giovanni, d'anni 'Ji, nato a lianord, in provincia di Sassari, guardia giurata d<-llo stabilimento. In base a questi sospetti egli veniva tenuto d occhio, allo scopo di coglierlo sul fatto ed Impedirgli di accampare dei facili tlibi. A tal'fine, la vigilanza nei suoi confronti veniva esercitato in doppio modo: per quanto riguardava all'in ti'rno dello stabilimento se ne interes sava lo stesso capo dell'ufficio personale, cav. Cavallotti, mentre gli agenti di polizia ondavano a sorvegliare le mosse dello Zoncu pel t suoi rapporti con le persone estranee alle Ferriere, tra le quali avrebbero dovuto trovarsi gli eventuali complici. Dopo olire un mese di questa vigilo attesa, 1 primi hspetti aumentavano la loro consistenza, non solo ma si poteva fissare un plano di sorpresa. La polizia veniva a conoscere che quasi sicuramente nella notte tra la scorsa domenica 'id il lunedì, il Zoncu si sarebbe valso del proprio turno di guardia per una spedizione in magazzeno. Tre ombre nell'officina Si concretava quindi un piano di azione con il cav. Cavallotti, il quale sconsigliava l'invio sul posto di agc-nti di polizia, operazione che avrebbe dato luogo a troppi sospetti, e prendeva su di sé l'incarico di appostare .il mariuolo. Per urna porta secondaria, J11 Cavallotti si tairotìuceva nello sta-bnimen4o ed attraverso al dedalo dei bir'*r'. delle grues e delie cataste ri materiale, raggiungeva il luogo di appostamento, accompagnato da una Mo'rfmorR dl passi e pomvano anChe scorge" ,re ombre <:1« circolavano guardili:gnc i^oumuW.dJ materiale; uno dei :tr(. precisamente lo Zoncu, faci! men1e distinguibile per la sua alia statura. Trovandosi cosi in due conti esmpgansvpdbvvrFdspLdnlnzpfeuirGae\cfrloro cna fo?5ero rilIS0litl „ fllErffil.p a Ritornando da) corpo ,ii guardia a. a p0510 rìove lo attendeva il compagno Idi appostamento, il Cavallotti si "ini- i batteva nello Zoncu, il quale a sua i volta aveva lascialo ì compari per una o perlustrazione fatta appurilo nei pressi ,.de-M'uscita dn.llo stabilimento per as 'sicurarsi la ritirata. L'incontro tra i -idue uomln( .lSSU11Sp presto tono dramo niaiico, chó il Cavallotti, erodendo che l r o ti ladro volesse fuggire, lo affrontava afferrandolo per il bavero deliri giubba, mentre questi tentava di coni muovere il suo superiore, scongiurando dri essere lascialo. Il Cavallotti con ei sognava tosto lo Zoncu a du» guardie o accorse ni rumore della disputi! e a lornava sui suoi possi, alla ricerca e degli altri due figuri. Lo Zoncu, ria a-jipàrtè sua, vistosi ormai perduto, tpni, tn va aulloro l'uiltima carta: mentre at-1 traversava una passerella sulla Dora, i;sj liberava con un urlone dai guaro Alani e si precipitava tra gli siei-pi i'dulia ripa, dandosi alla fuga inva guiio egli non esitava a ralar«i ufi o,torrente e superando la corrente deia-jracqua che gli arrivava al petto, rlu-ai» o cea ao ai è raoè eni hi od na. eti rro n n oisi c e, a ta elin di ia tià » a sciva a scomparire. Stalo d'assedio Il Cavalloni intanto era accorso eglpure sul posto della lotta, e visui la impossibilita dl rintracciare i compagni dcJlo Zoncu, provvedeva a far chiudere ogni uscita ed a sguinzagliare lsue guardie tutto attorno allo stabilimento, se mai i ladri avessero tentatodi evadere. Entravano intanto in scenau- ne a. do ti 11 Al anche gli agorai dei CommissariatS. Donato e Madonna di Campagna, quali erano stati avvertili dell'accaduto ed essi stessi potevano, poco dopj trarre in arresto i due complici, celti tiiuseppc Romano fu Basilio, d'anni 30nato a Verzuolo, cameriere disoccupato ed Eusebio Barberis di Giovannid'anni Sì. da Pezzana Vercellese, carrettiere disoccupato, abitante in via Approcci 12. Essi erano in possesso di sacchetti con i quali avrebbero dovutasportare la refurtiva ed il primo aveva con se anche una bicicletta munitdi un solido portabagagli, da usarsper lo stesso scopo. I due, che s'eranintrodotti nello stabilimento attraversuna porta loro espressamente apertdallo Zoncu, venivano portati in guardina. Al Commissariato si costituivIl giorno seguente anche lo Zoncu,' ancora mal messo per il bagno fatto nellnottata. Da dati raccolti e dagli stessinterrogatori degli arrestati, il cav. OUvazzi, del Commissariato di Borgo SDonato traeva elementi per sospettarche esistessero ancora altri complici più precisamente tissava i suoi dubbsopra un certo Lorenzo Munseago fMichele <il anni 29, torinese, abitante ivia Capelli 26. ti quale aveva frequencolloqui con un noto pregiudicato, lalCario Rigoli di Luigi, nativo di Grugliasco ed abitante in via Bruino 28Costui e infatti conosciuto quale percoloso elemento, autore un tempo dmolti furti ed ora ritiratosi dalla vita.attiva di ladro e dedicatosi al nomeno disonesto, ma più sicuro mstiere dl ricettatore. Cinque arresti Gli agenti di polizia, accompagnadal cav. Cavallotti ormai appassional« detective », potevano sorprendere due nel pieno esercizio dei loro aflarmentre cioè il Rigoli consegnava acompare in un'osteria di via CanelHun biglietto da cinquecento lire. 1 du^ do ri. er- „„ iuS ,:„„„.„„,„' „„,, ... ~li- «ueWo cinquecento lire nella vicinTe- sede del Commissariato della Barrier Idi Nizza. Senza farsi troppo pregar o o i n a e n a essi seguivano gli agenti, ma quando stavano per varcare la soglia del Commissariato, il Bigoli tentava di recuperare la libertà. Con una spallata egli scostava i agente che più gli slava vicino e si dava, alla fuga; Il tentativo disperato pero non riusciva, poiché inseguito dalie stesse guardie, egili dopo breve corsa veniva riacciuffato e riaccompagnato, previa l'applicazione d'un solido paio di manette, al posto di polizia. Neil abitazione del Rigoli tosto perquisita, veniva trovato tanto materiale per un valore dl circa duemila lire, materiale riconosciuto come appartenente alle Ferriere CoM, avule le prove materlnili del reato i tre primi arrestati sono stati denunciati per furto, gli altri due per ricettazione. s6bnbed9lv

Luoghi citati: Borgo San Donato, Borgo Sdonato, Ferriere, Grugliasco, Nizza, Sassari, Verzuolo