Una giornata poco fortunata per le squadre piemontesi

Una giornata poco fortunata per le squadre piemontesi IL CAMPIONATO NAZIONALE DI CALCIO Una giornata poco fortunata per le squadre piemontesi gDivisione Nazionale Serie A I risultati IR Torino: Juventus-Genova 0-0. A Vercelli: Milan-Pro Vercelli 1-0. A Livorno: Livorno-Alessandria 8-1 * Bologna: Bologna-Brescia 0-0. * Trieeta: Triestina-Padova 2-1. A Butte: Pro Patfla-Roma 6-1. * Roma: Napoli-Lazio 2-0. A Cremona: Cremonese-Modena 2-2: A Milano: Ambrosiona-Torluo 3-0. La classified jPartite Goals 5. G V N P F P ~ fuventus 14 9 4 1 24 8 22 Genova 14 10 2 2 27 10 22 iAinbrosiana 14 8 3 3 24 14 10 UTorino 14 7 4 3 19 11 18 Alessandria 14 7 4 3 26 15 18 Mi".»n 14 7 2 5 25 21 16 Pro Vercelli 14 5 5 4 24 24 15 Roma 14 6 2 6 26 23 14 Bologna 14 5 4 5 17 17 14 Nspoli 14 C 4 5 26 19 14 Modena 14 4 5 5 15 19 13 Triestina 14 5 3 6 19 20 13 Laeio 14 4 4 6 22 16 12 Pro Petri* 14 4 3 7 23 18 11 Brescia 14 3 4 7 11 22 10 Irvorno 14 4 2 8 16 33 10 Cremonese 14 2 3 9 13 38 7 Paslova 14 1 2 11 14 43 4Ancora una volta, la Società che tiluocavano in campo proprio non sono riuscite Ieri a riportare la maggioranza delle vittorie : su nove Incontri, quattro soli infatti furono da esse vinti. A Vercelli, i bianchi han dovuto piegare davanti al Milan, ed a Roma i laziali han dovuto cedere di fronte al Sapoli; in pari tempo, uè Bologna, tot Juventus, nè Cremonese, riuscirono a vincere in casa propria. La giornata fu nettamente sfavoreitole alle società piemontesi: battute la l'ro Vercelli, l'Alessandria ed il Torino, la sola che potè registrare un punto a suo favore fu quella della Juventus. Il Torino capitolò a Milano contro l'Ambrosiana per un punteggio che trova le sue circostanze attenuami nelle disavventure di cui furono vittime durante l'incontro i o granata ». Tre a xero al passivo costituisce una marcatura inusitatapcr gli ex-campioni d'Italia. Ma il risultalo più catastrofico è Quello di Busto Arsizio, dove la Roma è caduta sotto una valanga di ben tei goals a uno. Anche qui, circostante particolari concorsero a determinate l'esito della partita? ma per intanto le speranze dei romani di risalire la scala della classifica han ricevuto un ulteriore duro colpo. Come i piemontesi, cosi i romanipqsiomr registrare la giornata fra lepivi infauste, che anche l'altra Societàdelia Capitale ha dovuto abbassare "bandiera, in casa propria la Lazio, dfronte ai napoletani. Volenti note vengono pure dal carneo bolognese a seguito del risultato nullo con cui si chiuse l'incontro coBrescia, mentre l'incontro di Torinochiusosi senza punti e senza vincitorni vinti, lasciò ugualmente a bocca 'amara Juventus e Genova. Se si tien conto che pure l'Alessandria cadde nel suo incontro col Livorno, si giunge alla conclusione chenel gruppo di lesta, la giornata t stata favorevole soltanto all'AmbrosianaJuventus e Genova hanno infatti perduto un punto ciascuno, mentre dune han persi il Torino e l'AlessandriaLa classifica vede quindi Juventus .Genova ancora in testa a pari puntseguiti dall'Ambrosiana a tre punti, 'dal Torino e dall'Alessandria a quatro. In coda alla classifica rimane il Padova, che anche ieri ha perduto il suincontro. Pro Patria-Roma 6-1 Busto Arsizio, sfU mattino. A pochi minuti dall'ora fissata pel'iniizo della partita giudizio unanimdei tecnici e dello stesso arbitro e decalciatori era quello che la punitnon si sarebbe latta a causa dd torte Impenetrabile strato di nebbia -diavvolgeva il campo. Ad ogni modBruna, che dirigeva l'incontro, all14,35, chiama in campo i ~~ atleti edopo le constatazioni del caso, dav11 • via » alla partita. La nebbia pocper volta divenia meno fitta e l'incontro venne condotto felicemente in poto. La vittoria ha arriso in modo clamoroso alla Pro Patria. Sei volte fbattuto Ballante e altri punti si sarebbero aggiunti al già abbondante botino se alcuni compiacenti pali noavessero respinto più di un tiro degattaccanti buetesi. Ballante ha sfoggiato anche buone parate ma è staIndeciso e più di una volta ha commesso madornali errori tanto che unbuona metà dei palloni clic gli 6i adgiarono alle spalle sono a lui imptabili. Il migliore romano è stato Feraris che ha svolto un gioco assredditizio. Buono anche Degni. Trgli avanti più attivi sono stati BenattFasanelli e Volk. La Pro Patria vlodata in blocco, dal portiere che hfatto sfoggio di parate che hanno potato l'impronta della classe, ai duterzini, decisi, sebbene poco impegnti; e superiori ad ogni elogio i mdiani che hanno svolto un gioco quanto mai redditizio alla squadra; decisirruente e pieno di slancio, il quintetto di punta che ha avuto in Beguzonl. Bossi e Bonivento i migliori espnenti. 11 primo tempo ha visto quacostantemente i bustesi all'attacco. Al 4.o la Pro Patria otteneva il primcorner e 10 minuti dopo Bossi, racolto a volo un passaggio di Gregaotteneva il primo punto per i propcolori. Al 28' ancora Rossi segnavBue calci di angolo a favore dei biaujc ui au^uju a i u * ■ i ■■ n-'i omCO bleu e al 43' terzo goal di RosNel secondo tempo la Roma riusciva invadere il campo buste-:.? tecTorto. Dopo alcuneL parate J« .Ballantutina di metri segna l'ultimo pudella giornata con un tiro spettacoloL'incontro è stato diretto da BruLe due squadre sono scese In camnatia seguente formazione: toma: Ballante Barzan. De MicJ'v. Ferrari, Degni. D'Acquino. Bena; panelli. Volk, Dellavedova, ChiniPro Pàtria-. Montraslo. Flzzotti, Plinl Borsoni, Bocchi, Giani, Bossi, Balrento. Gregar, Beguzzoni, Crosta Napoli-Lazio 2-0 Roma 20 mattino. Il Napoli deve questo successo alla j 5. ~ 2 2 0 8 8 6 5 4 4 4 3 3 2 1 0 0 7 4 di una mano e'scla^'-iri'tuuo r.n-contro non ebbe lavoro. 11 Napoli in- fatti colto in soli dieci minuti di giuo- co un vantaggio netto, impostò il match sulla difensiva e in tal modo lo condusse brillantemento iu porto. La Lazio ha premuto letteralmente e ooi, no a per 85 minuti su 90 sullo sbarramento partenopeo senza riuscire a passare una 60la volta; e l'asta ha per due voi- te aiutato Cavanua. I giuocatori laziali non meritano la croce addosso, se è vero dio nel pri- mo goal ci ha messo lo zampino To- gnotti e il secondo va riguardato co- nte un vero infortunio di Sciavi accie-cato dal sole, non è men vero che lasquadra in blocco ha giuocato una partita energica e risoluta, degna di miglior fortuna. L attacco vedeva Rier al centro del-la linea in luogo di Pastore. 11 mo- denese risenti troppo deilo stile del- 1 inside per essere un buon centro S^nUi?»*1^ ^HÌSS?,. ^LFqJ?0!0 no S2S2tìi^.J^.™tSK«i !6Ct«?™LCin XbUo ner razzar"il tire? Mala" s?i.ragi *i£fn PhSSÌ^nmonTP'J^ni nefe a^fa^Wt^partirono i palloni più pericolosi perCavanna; meno efficace il lendem di sinistra. Ma fu la linea come insieme e come rendimento che venne a man- care; ciò che del resto era logico poi- che l'attacco laziale è ancora lungi dal possedere un nronrio stile ed una dal possedere un proprio stile ed una propria personalità con cui imporsi ad un avversario cosi munito. Il Napoli può andar fiero della sua difesa: Cavanna e i terzini furono meravigliosi. La mediana, nettamente soverchiata come linea dall'opposta laziale, forni un oscuro, ma. incessante lavoro di marcatura e di arginamento, : prezioso aiuto alla difesa. Ci fu dato | La partita è nella storia del due ! S goals. Al 3.0 minuto Fenili e Mihalic > ^ disegnano un perfetto triangolo: il fiumano è affrontato da Tognotti che' gli toglie In palla, ma scivola; l'azzur- ! P 10 si svincola « caccia il pallone in ," rete un istante prima che Sciavi , S: piombi sul piede nell'uscita disperata, La Inizio reagisce con viiroiv e ni «.0 ;lnnocenti salva miracolosamente di te'sui sul limite della porta Incustodita. Ma ecco al lO.o il suggello al vantag gio partenopeo. 11 trio azzurro scen deva con preciso palleggio sul limite dell'area di rigore: disegnò una degante carambola senza riuscire a forvare la linea di sbarramento-laziale; allora Sallustro si decide e calcia un debole tiro senza convinzione. Sciavi, coi sóle necli occhi, manca il tuffo e ^ Pi,)ionP tagliato, rimbalza in porta fra l'entusiasmo dei numerosi napo jet.ani calati ne]]a capitale, nier e Ma tat«sta mancano due magnifiche occaslanl: «lue forti palloni di Ziroli col Piscono l'asta; innumerevoli altri fini- scono a Iat0 Ai poco e fra ,e terree brace a ili Caranna. I napoletani f^^ » "n" a\£r *"mt0 alc}m p„un*°',„„- ,. Terreno e tempo splendidi; folla enorme; numerose aulorità politiche p sportive nelle tribune. L arbitraggio nel signor Calroni di Milano non fu >n tutto convincente. Ecco le squadre: Napoli: Cavatina, Vincenzi, Innocen- ti, De Martino. Voiack, Buscaglia, Perani, Ghisi, SallU6tro, Mihalic, Fenili; Lazio: Sciavi, Tognotti, Bottac.cini, Pardini, Furiant e Caimmi, Ziroli, Malatesta, Rier, Spivach, Sbrana. icNrtzlmmsnSgrrtvfncaalmAGmAPB Cremonese-Modena 2-2 Cremona, 20 mattino. Partila bellissima, giocata con velo- S^fra^soto PeìoTtim^ ^Ùdi Itamia apparso - ì, „„ , , _ . 1 ,imi * segnare furono 1 modenesi P** lu*rll?1 - H!' Jr£Ì3! S minuto, ,"°J?S una disceso. \eloce.Bodini e Poi SS^i,"?11,, a,iPi)st0,l non hanno potuto impedire il tiro, e la palila ha battuto contro il palo ed è entrata in rete. Nonostante la superiorità del grigiorossi, 11 pareggio non viene nel primo tempo. Biigoni e Zucchi ed i due terzini sventano le insidie della prima linea avversaria, la quale ieri si è dimostrata ottima e veloce. Nei primi 10 minuti della ripresa la partita è decisa; i cremonesi paireggiono al 4.o minuto su calcio di rigore per fallo di Sabatini. Al 6.0 minuto Camisaschi segna di nuovo con un tiro imparabile raso terra. Policarpo non tenta neppure la parala. Al lO.o minuto Mazzotti, avuta 1n palla da Almi, segna trovando ancora i due terzini cremonesi fuori posto; Desti tema la parata, ma non è riuscito che a toccare la palla con le dita. Arriviamo fino alla fine assistendo ad azioni movimentate da ambo le parti senza che nessuna delle squadre segni il vantaggio. Dei cremonesi ottimi: Testi, Caibrini, Serdos, Agosti. Del Modena: Dugonl. Arbitro: Guarnieri. Modena: Policarpo; Sabatini, Camurri, Dugonl; Zuccni, Todescninl; Aimi, Carnevali, Mazzoni, Manzoni, Pitta luga. Cremonese: Testi; Bodàni, Pollastri; Balestrieri, Cabrini, Perotti; Serdoz, Dossena, Subinaghi, Camisaschi, Agosli. o e i e n l a a o e ii: lo a i Milan-Pro Vercelli 1-0 Veroelli, 20, mattino. Partita del buon stampo antico, di quelle che qualche anno fa si giocavano ogni domenica, su tutti 1 campi. Il Milan ha battuto la Pro Vercelli sul campo vercellese. Qualunque sia stato il modo e lo scarto dei punti, c è da strabiliare. Al 40.o minuto del primo tempo, una discesa poggiata su Torriani. portava la palla nell'area vercellese. Mischia «avanti alla porta, e Pomi, che ha abbandonato iper un momento il suo posto di difensore, si trova ad avere il pallone e tutto solo davanti olla porta può tirare calmo un ipollone che Scansetti, malgrado la sua buona volontà e il tentativo fatto, non può parare. Nonostante la prevalenza del gioco difensivo svolto dalla squadra milanese, le puntate del quintetto attaccante hanno avuto un aspetto e uno svolgimento migliore di quelle fatte dall'altra parte dal a bianchi », pur essendo state iu minor numero di queste. Si vedeva almeno lo scopo di impegnare seriamente la difesa vercellese e anche Scansetti, per trovare la via del floal. Puntate decise all'Inizio, prevalenza di gioco nella metà campo milanese, senza però che si potesse vedere Compiani impegnato in un serio lavoro. Pareva agli uomini della Pro Vei celli che il successo, alla fine, se pur con un po' di fatica, dovesse arrivare da un momento all'altro a premiare i loro sforzi. Questo pensiero è stato conservato anche dopo lo scacco subito e sino oltre la metà del secondò tempo. Si sperava di verter i « bianchi » davanti al loro pubblico sferrare la tradizionale e poderosa offensiva prima che arrivasse la fine dell'incontro. Il gioco si è svolto anche per tutto it secondo tempo ndl'area milanese, senza però mutare aspetto. Negli ultimi quindici minuti Ardizzone, scambiatosi di posto con Baiarti 1.6 passava a guidare l'attacco. I « bianchi •, aiutati anche spesso dall'intervento di Zanello, aumentavano la loro marcia a passo forzato, ma in modo troppo faragginoso per poter concludere qualche cosa, così che il bagliore di questa fiammata improvvisa non riusciva a cancellare l'impressione amara della sconfitta. Forse un risultato pari sarebbe stato più regolar», che errori sono stati com'messl tanto dall'una, come dall'altra parte, e pio ancora nel reparto vercellese. La Pro Vercelli, per altro, ha condotto quasi tutto l'incontro tenendo l'offensiva. Il Milan ha accusato la sua principale detlcenza nella linea dei terzini, I tre uomini del centro, preoccupati di aiutare la difesa, hanno lasciato com- pletamente a se il quintetto attaccan- s.0letococonretrtesfalacpilcninrsbpcmnvpgbgadmpcndvtmqcisgItgprcmciplpppganMte, tenendo come assoluto e inderoga bile tema di gioco la difesa. E' stato questo senza dubbio 11 maggior errore della squadra milanese, che è apparso maggiormente accentuato nel primo tempo. Nella ripresa, anche per il gioco migliore della terza linea, la squadra milanese ha tenuto net primi minuti l'offensiva ma per breve durata, perchè le furiose avanzate della Pro Vercelli hanno consigliato di continùaire ssgtil lavoro, di salvaguardia della rete..La squadra milanese ha dimostrato idi aver una buona amalgama di gio-!co, preferendo lo svolgimento sul lato destro. E per la verità Torriani all'estrema, ha diviso con Complani gli onori della giornata. Dopo la vittoria di domenica scorsa d'i ,-=u] Livorno, si sperava di veder 1 i-(bianchi strappare 11 successo, pern- j quanto la partita si presentasse dura.0 Questo non sarebbe stato difficile see la linea attaccante, più di tutte, aves-zi se saputo meglio sfruttare le innumea'revoli occasioni che le si sono presens- tate. L'aver volutu tenere costanlemenn te il gioco al centro senza curarsi dei- " Te ali, ma più ancora nell'ostinazio di o Ao di nicnso ori. do elat- ne, difficile a capirsi, di tenere come tema di svolgimento fatto da tutta la squadra, un gioco a passaggi alti, è stato l'errore imperdonabile commesso dalla squadra vercellese, che ile c costata la sconfitta. Dovendo riconoscere che le estreme nei pochi tentativi fatti specialmente sul lato sinistro avevano fatto una cattiva prova, era da sperare che ai- meno i tre uomini del centro vedesse-ro la necessità di svolgere le lorotrame di gioco con passaggi raso aterra, cosi da rendere inenicaci gitinterventi deWa difesa che trovava in il vece facilitato il suo compito per la na:,nigli01. poslzjone in cui veniva a trove:Va«i da a la CacUità dl l)0rtal. via la^flpalla con precisi colpi di teste. nU I ■ ... « w , » _ « • Alla ci Miceli za della linea attaccante devesi aggiungere quella del mediani laterali vercellesi, che poco o nulla hanno saputo rendere costringendo il buon Ardizzone, che osgi ancora una volta è stato il miglior uomo in campo, ad un lavoro massacrante. Necessariamente anche la attesa vercellese era chiamata a tenere una parte principale e devesi alla buona giornata dl Zanello, Dnllarole e Scansetti, se qualche pericolo è stato sventato In tempo. Per la cronaca dell'incontro occorre accennare che avuta la palla il Milan — la squadra vercellese poteva toglierla per iniziare la sua avanzataRispondevano i diavoli rosso-neri poggiando su Torriani che impegnava Scansetti al l.o e al 9.o minuto cosda costringere il portiere a una difficile parata. Subito dopo una vivace pressione vercellese culminata in una bella discesa Baianli 1, Baiardi 11, Sauiagostino tirò fuori a lato dell'estrema destra. Ancora una sgroppata dei milanisti e al 12.o minuto una seria minaccia viene a prodursi davanti alla porta ili Scansetti; salva Zanella proprio sul limitare. L'attacco è poi dmarca vercellese e il comando è tenuto dalla Pro Vercelli quasi interrottamente per mia trentina ili minuti. Si registrano una bella discesa dSantagostino-Baiardi finita in corner per una bella parata di Coinpiani e al 38o minuto un pedoroso tiro dSeccatore viene salvalo proprio 6ulimile- della linea. Al iO.o minuto Pomi segna l'unico punto. L'Inizi»» della ripresa trova iMilan all'attacco. Ma la prevalenza ritorna subit-j ai vercellesi, che si installano 'nell'arpa ili Coinpiani. Casalino trova modo al lO.o minuto dsbagliare un goal facile sciuparto un periodo di intenso lavoro vervellese. il giuoco ha ura maggior foga in tutte e due le parti. Mentre i cinquattaccanti milanesi devono accontentarsi di poche sgroppate raramentappoggiate dal compagni. Il gioco rimane installato nella metà campo deMilan. Pubblico abbastanza numeroso nonostante la nebbiosa giornata invernale. Arbitro Maslellarl. V. S. Pro Vercelli: Scansetti; Zampilo, Dellarole: Pensotti, Ardizzone, Ferraris; Santn.gostino, Baiardi 11, Baiardi I. Seccatore. Casallino. Milan: Complanl; Colombo. Schienoni; Marchi, Pomi, Borgo; TorrioniSantagostlno, Moroni, Ranelli, Tansini. olno ha mco te a. ei aloi, to o. lian livtio! nriel olno iù enpote ra la mare on maio Al Manta no lè. da usi tro inuagni mo on un ocdo la uò uo ch co. sta Cotadi. nti; eri, tri.