Juventus-Roma 3-2

Juventus-Roma 3-2 Juventus-Roma 3-2 Roma, 13, mattino. ' La Juventus ha riportato sul campo del Testaccio una magnifica n significativa vittoria. E' ben difficile che un'altra squadra possa ripetere l'« ex; pioit » compiuto ieri dai torinesi, in ;una partita materiata di ardente com: batti-vita e di strenua risoluzione, gli striscioni torinesi hanno saputo strappare il successo profittando con eccezionale abilità dei rari istanti in cui l'avversario s'è scoperto per vihiare stoccate micidiali. Poiché del doppio duello tra gli attacchi e difese opposte, un solo reparto è mancato all'attesa o ineglio accusò gravi smarrimenti: la difesa romana. Trovatasi a manovrare contro ™ ^versano diabolicamente W-sSWaI» (3 campo era" tutto '^r^' d, pozzànghere e viscido ^o mai, mentre nelle altre partite non 51 era mai vedU1° fango), l difensori giallo rossi hanno vacillato e girato a vuoto più di una e |, risa]e nettamente la re- sponsabilità del primo e del terzo pun t£ jJventln0. SOl]0 Ferraris ha gluocato ™' ^ , assolutamente immune da imbrigliando spesse volte il d ' 0rsi f mediani furono Instato * bjJ1 e onerosi nel doppio gii \^^^SMmSs^mi ad arginare buona parte delle scorrerie torinesi ed a tenere per lunghi periodi il giuoco nella metà campo avversaria, fruendo però della utilissima collaborazione degli « insides ». ~ihiJie cenerosi nel doppio giuoco ma non sempre accorti; riuscirono tuttavia .... L'attaooo romano L'attacco svolse 11 consueto giuoco di azioni frammentare e improvvisate, ma non per questo meno pericolose; le due mezze ali e segnatamente il giovane Carpi, spostato dal suo ruolo abituale flWfttSF^^ zioso lavoro di spola col conseguentelogico risultato di . mancare troppospesso neila conclusione delle azioni Volk, cc^ V ola alle costole senza tre- gua riuscì tuttavia a fare va ere la sua prestanza e fece partire più vo.te lsuoi compagni cori felici allunghi, ma contro ti trio della Nazionale « azzur ra » la sua relativa lentezza nel calciare in parta non poteva non rendere sterili i suoi tentativi. Chini apperve il migliore giocatore di ala in campo, con la potenza dei suoi tiri e la rapidità degli smarcamenti, mentre il piccolo Benatti, ili fronte ad un Caligaris in piena forma, diede tutto ciò che da lui si poteva pretendere. La Juventus è apparsa realmente il più quadralo e formidabile undici del-, la Divisione Nazionale che sia sceso la Divisione razionale cne sia sceso ? Roma-^°,mbl,-non^e, V^L^fare, poiché la pu parte del lavoro fu sbrigato dai terzini e dai mediani in stretta collaborazione; ma In qualche uscita ed in qualche parata confermò la sua classe. Caligaris fu stupendo par la posizione oltreché per l'impeto e la slcurszza, mentre Rosetta, pur brillando per tempestività dl interventi e per varie finezze di gioco, non fu cosi sicuro come di solito. La maggior parte dei a corners » calciati contro la Juventus furono tirati dalla sua parte. Il lavoro del mediani comandati dal magnifico Viola fu superiore ad ogni elogio in difesa, formando una autentica barriera nel momenti del predominio romano; la linea parve meno buona invece considerata nel suo insieme come elemento tattico di collegamento con l*3.tt£LCC0 Gli avanti torinesi furono superiori alla loro slessa fama e si noti che essi giocarono con scarsa cooperazlone da parte del a divo » Otsì. I forwards bianconeri Gli striscioni posseggono un reparto avanzato quanto mai insidioso e aifiatato, anche se non manovrante secondo uno schema idealmente tecnico.' Gevemini e compagni lavorano di improvvisazione e dl estro, proprio come Volli ed i suoi; e ieri la gamma degli spostamenti, dei rovesciamenti di fronte, degli accorti allunghi in profondità, rese terribilmente duro il compito di Barzan e di De Micheli. 11 settore destro brillò di luce viva. Il sempre giovane Cever.ini con la. sua perfetta padronanza della palla fu il trampolino di lancio di innumerevoli azioni e il vero condottiero della linea: fu anche il più conclusivo degli attaccanti. Dal canto suo Munerati sfoggiò un repertorio di fughe e di conversioni e di tiri che lo denotano non lontano dalla sua migliore forma. Due goals sono partiti dilettamente dal suo piede. Zanni è un poderoso tiratore ed un inesauribile combattente, secondo la tradizione casalese, ma non dimostrò di avere i numeri de! grande centro attaccante. Ciotti, pronto e volonteroso, si prodigò in vari quanto vani tentativi di servire Orsi ohe, seriamente chiuso da Ferraris e da 'Barzan, non riusci che raramente a condurre in porto azioni degne di rilievo. Il giuoco fu condotto con grande decisione e talora con durezza da amba due le parti; ma non cadde mai nella morta gora delle scorrettezze e delle violenze. Nè del resto l'arbitro lo avrebbe permesso. Carraro fu accorto, equanime ed energico, senza esagerare nella meticolosità. Pubblico foltissimo e nume rose autorità in tribuna. Spettatori di eccezione la Principessa Mafalda e il Principe d'Assia. Le due squadre, salutati! da cordiali applausi, entramo in campo alle 14,35 e si schierano nella seguente formazione: Juventus-. Combi; Rosetta, Caligaris; Varglien. Viola, Bigatto; Munerati, Ceventni, Zanni, erotti, Orsi. Roma: Ballante; BaTzan, De Micheli, Ferraris, Degni, D'Acquino: Benatti, Fasanelli, Voik, Carpi, Chini. Vivace schermaglia iniziale; le due squadre si distendono all'attacco con manifesta prudenza. Al 4' la Roma ottiene il primo degli otto corners a suo favore (contro due per la Juventus) per un errore di Rosetta. Un contrattacco juventino vede un traversone di M un erati tolto dal piede di Orsi por un tuffo di Ballante. Presto Orsi rende il favore al compagno e « Mune » alza di testa sopra la traversa. 1 romani si battono con vigore ma Rosetta e Caligaris formano una vera muraglia, talché Combi resta disoccupato. I primi due goals torinesi Al 15' Zanni dirige su Munerati, ncsdfGegD'Acquino intervenendo alza di testai iil pallone; Munerati rovescia al volo ^=,ii «nd « d.„^»„„ -„ii„ ^.niio : yn Amerà nonostante le prodezze di Chi- KM.11 striscioni tornano all'attacco ed lai 23 colgono insperatamente il secon¬ do punto. Un'azione sulla sinistra > sventata da Barzan con una respinta corta; Ceveoiini, lai posizione arretrata, si aggiusta la palla e calcia un formidabile tiro a fll di palo. Ballante vi. verso l'angolo ma la palla batte sullo spìgolo interno del palo e schizza in rete. I giallo-rossi, sferzati dallo smacco, si lanciano verso Combi con ammirevole tenacia e manterranno una decisa prevalenza offensiva fino al termine; ottengono due corners poi Chini man sul goal e Barzan si lancia sulla palla, Sche sta per uscire, insieme a Ceyenl- gni. Il bianco-nero riesce tuttavia a1 calciare un debole tiro tagliato; Ballante si getta in avanti verso i due ed il pallone rotola per l'effetto nella porta incustodita. La reazione romana è vigorosa ma ef- Poco dòpo Vo;ka!lun. ^ pr^zioso paiione^ suiia destra: , 0&naLM 'cne fl]Q sul goal è aUeri'ato da Calìgarjs e deve usnfre per alcunl inl- nutif A] 3Q. nuovo conie]f ,pel. j romanI Lhe Volk raccoglie con un superbo collipo dl testa. Co»lbl C£m un rodi. a gioso rjesce a(J an-errare la pa]ia s0, e -, o to la traversa quando a qualcuno era parso che avesse già varcato il limite fatale; ma Carraro non è di questo parere e nega il punto. Al 35' Voik si getta sulla sinistra e. ricevuto un passaggio corto di Chini, scaraventa un fortissimo tiro a diagonale; Combi si tuffa In avanti, ma non può che deviare la palla lungo la linea bianca. Benatti e Fasanelli sono sopra <i essa a rifascio e adagiano in goal ' che o u successo galvanizia i romani eh ^ insistono all'attacco tra l'entusiastic, del pubbliC0i ma la fortissim; a o ' e i o a e ò o i n n a a e e i l n a ; , smdbsnmmiepdBucpttirdbtrtdrdifesa juventina chiamati i mediani i aiutò non si lascia più sorprendere. 11 tempo termina con un corner per parte.. Prima dell'inizio della ripresa le squadre riunite dinanzi alla tribuna salutano i Principi d'Assia; i due capitani salgono per essere presentati alle LL. AA. a cui offrono i rituali fiori. Alle 15,41 Carraro fischia la ripresa del giuoco. Anche adesso l'inizio segna una prevalenza offensiva dei torinesi, che si concreterà già al 4.0 minuto nel terzo punto. Il punto della vittoria Un malinteso tra Degni e Fasanelli fa giungere il pallone a Munerati smarcato che fugge brillantemente lungo la linea, batte De Michelis e converge risolutamente; un istante prima di essere affrontao da Barzan passa un facile pallone a terra ad un metro dal goal. Cevenini in ottima posizionia per calciare è decisamente spostato da Degni mentre Ballante gli si getta sui piedi. Lo stesso Munerati si lancia nella mischia cosi formatasi e mette la palla nella rete. I giallo-rossi si scuotono e ci fanno assistere a due o tre brillanti discese. In una di esse Fasanelli giocato Caligaris fila via col pallone, mentre Volk e Benassi si lanciano soli in avaiiDi; la mezza ala romana opera un passaggio a mezza altezza verso il centro. Rosetta si getta per intercettare e non potendo raggiungere la palla col petto la respinge lungo il fianco col pugno in piena area di rigore. Carraro ha visto e non esita a concedere il penalty, convertito irresistibilmente in goal da Chini. Al 7.o ni. i romani sono ora tutti protesi verso il pareggio sotto la spinta entusiastica del pubblico. Per una diecina di minuti la difesa torinese balla duramente: è questo l'unico momento in cui essa ha dato l'impressione dl poter essere sopraffatta. Al 9.o Chini con una vertiginosa aziono personale porge un prezioso pallone a Volk solo a tre metri da Combi, ma i 1 lisa mente. fiimivcmtcIrvmpclpflacMctsscdnssnvhlaadlpnsbdesgalnCsCGna il fiumano larda ad operare il tird ì rla frazione di secondo che basta a Ca- ligarts per intervenire inesorabil.Lregodari Poi Volk, solo, tira a lato mentre Chi ni libero attendeva il passaggio. Al 19.o minuto Ballante opera una bella parala su un traversone di Orsi; registriamo quindi un tiro alto di Cevenini poi un >■ offside » di Crotii su passaggio di Orsi. Le azioni sono ora tornate ad equilibrarsi : ambedue gli attacchi sembrano avere raggiunto maggiore forza di penetrazione. Chini manda alto un fortissimo tiro al volo jisu un allungo di<Fftrraris. Poi e la volta di Fasanelli di calciare ti iato un bel pallone. Alla mezz'ora comincia il serrate dei romani che stringono Combi d'assedio, ma i mediani stretti al loro terzini nell'area difendono con sicurezza puri alla tenacia. Un corner per il stndrrf«Stascbsdci , e n o ) i r a a Roma poi un masneflco tiro di Benatti respinto dalla schiena di Caligaris, poi ancora un calcio libero dal limite dell'area che Viola ricaccia difficilmente mentre Cc-mbi è a terra. Nuovo corner contro Juventus, e poi una serie di attacchi torinesi che culminano in una bella parata di Ballante che attanaglia nell'angolo alto un forte tiro di Zanni. Oramai la Juventus, sicura della vittoria, mira a conservare il vantaggio e fa di ogni pallone un proiettile per le gradinate. Ma le generoso folate dei romani paiono prive della freschezza e del mordente necessario a forzare una difesa di cosi straordinario valore. Un bel tiro a volo di Fasanelli dà ancora un brivido alla folla; Combi blocca in perfetto stile Gli atl ' e Orsi . gni e Barzan ma il suo tentativo è Comb! blocca In perfetto stile. eti giallo-rossi appaiono stanchi i può scavalcare con facilità De- ai i„L,raintìa ni Sri o ^''3?^ ?aa P Ti ! : yevenini la v_iaggiare_ Munerau. sui niente il pubbHco'sfSla fe^gB? a, SSJ £L y^^Pt^^\lon7uim- gli Vbron? si abbracciano ?'un "altro !a1 d U. La.

Luoghi citati: Assia, Crotii, Roma