Il tripudio della Capitale

Il tripudio della Capitale Il tripudio della Capitale L'ininterrotto spettacolo della lolla festante - Sole, bandiere e fiori - Il fantasmagorico giuoco della girandola Roma, 9 notte. La grande animazione portata duran te la mattinata in tutte le vie della città dall'enorme migrazione di folla e di soldati non ha più avuto tregua per tutta la giornata fino a tardissima ora. Anche nei pomeriggio fiumane di popolo hanno percorso in tutti i sensi le vie del centro, spostandosi di luogo in luogo secondo 11 programma delle cerimonie. In alcuni punti circolare era diventato un vero problema. Il corso Umberto, per esempio, in tutta la sua magnifica lunghezza, da piazza del Popolo a piazza Venezia, è stato costar) temente occupato da due correnti tumultuose dirette lei senso opposto. SI era costretti a camminare a piccoli passi, facendosi portare, soffermandosi ad ogni passo. I marciapiedi, già così larghi, non bastavano pili. La fiumana aveva invaso tutta la strada. Visto dall'alto questo spettacolo era veramente imponente. Questa folla gaia, festante, nell'animo della quale ogni cura sem brava aver ceduto alla gioia di poter partecipare almeno tn ispirilo alla feli cita dellamatissimo Principe, costituì va uno degli spettacoli più pelli e più commoventi Se camminare per le stra de era difficile, al crocevia bisognava addirittura fermarsi a lungo e spiare poi il momento per traversare. Spettacolo flabasot Un aspetto caratteristico presentavano anche oggi le trattorie, colme di av ventorl. Le tavole si son dovute molti pllcare e i camerieri raddoppiare. Con tutto ciò c'era chi aspettava vicino alla porta d'ingresso che si facesse un posto libero da conquistare. Non cosi pieni invece, anzi meno affollati che di so. Ilio, I teatri e 1 cinematografi. 11 fatto è spiegabile: non son queste giornale da rinchiudersi in una' sala per assi stere ad uno spettacolo qualsiasi: il migliore, il più grandioso e indimenticabile spettacolo è dato dalla città divina, di giorno inondata dal sole, costellato di bandiere, gremita di popolo testan te: di sera illuminata in modo mai prima visto, ricca di tutti I suoi bellissimi negozi, che hanno esposto In maniera degna del gusto artistico italiano. In vetrine sfarzosamente illuminate, quan to di meglio avevano. Per premiare 1 negozi che avevano presentato l'addobbo più bello si è co stituita una Commissione governatola le, la quale ha compiuto una accurata visita in tutti 1 rioni. SI è constatato che In ogni quartiere, in ogni strada anche secondaria, anche dove non era stato fatto neppure un modesto tenta tivo di addobbo, non mancavano ritratti degli augusti Principi, contornati da nastri, da fiori e da Bandiere italiane e belghe. In Trastevere, il popoloso e popolare rione, i muri erano tappezzati eia migliala di rozze scritte tn pretto romanesco: ■ Viva er Principe nostro! ». Intorno alla scritta trofei di palloncini colorati e di bandiere. L'Illuminazione è stata anche stasera una di quelle cose che superano ogni possibilità di descrizione Sia fatta con I vecchi sistemi di lampadine a globo eslerno, o con i nuovi metodi del proiettori nascosti irradiami luci multieo lori, lo spettacolo è sempre fantasmagoricamente bello. Le linee architettoniche degli storici palazzi di Roma vengono messe in rilievo in maniera insperala. Le facciale, i portali, I frontoni, le finestre, i cornicioni disegnati da ramosi architetti, acquistano aspetti assolutamente imprevisti. Le celeberrime fontane diventano fontane di luci degne di un paese di fate. 1 giardini, amebe pensili nome quelli di Villa Al dobrandini, illuminati dal basso con luci policrome fanno pensare alle Esperidi, a Circe, ad Armida e ad altre mitologiche e fiabesche meraviglie. Roma è trasformata come" per incarno in una città di sogno, In una città dove la realtà sia ammantata di sovrannaturale per arte di magia. Li passeggiata dei Sovrani belgi 11 pomeriggio della Coppia principesca e dei Reali e dei loro segniti è -tato anche ogg' uno dii più movimentati, Dopo la rivista le Loro Maestà e le Loro Altezze hanno fatto ritorno al Quirinale, dove hanno partecipato ad un pranzo intimo. Dopo il Principe Umberto e la Principessa Maria si sono recali all'Ippodromo di Villa Glori e terminata la corsa, hanno percorso il Pincio e Villa Umberto I sempre acclamati dalla folla che faceva ala al loro PsdnaunfhlcL passuggio e hanno fatto ritorno al Qui rinate. Usciti dalla Villa Borghese, 1 Prin tipi sono scesi per la via Vittorio Ve "cu-, dove è accaduto un singolare Upteodio Menile i passanti avevano già [Individuato la coppia principesca e acltlam.ivaiio agitando i cappelli e I faz zoletti l'automobile del Principi è sta ,-, ,)rPsa in UIl0 Uei ,.U)li iniforgiii che . si verificano In questi giorni di ecceUionalissimp iranico, e ha dovuto so ^Mi^oSV un'enorme' folia° ; die in preda al più ai-ce^o delirio ha spalancato gli sportelli e ha coperto 'di baci le mani dei due Principi, (.mesti tuinno risposto con sorrisi r cenni del capo, ringraziando per l'affettuosa manifestazione; e 11 Principe, abbassando la mimo, ha impedito che si continuasse a baciarla, stringendo cordialinenlt- quelle che cerca.ano la sua. Quando, anche per l'inttrvcuto ili alcuni metropolitani, eliminai Piti gorgo, la macchina dei Princi} s,iata liberata dalla stretta della folla, U Principe Umberto aveva già stretto con schietta affabilità almeno un centinaio di mani; altrettanto aveva fatto la Principesca, che si era vista assediata da uno stuolo di ferventi ammiratrici. Contemporaneamente i Reali del Bel glo compivano In incognito lunghi giri per la città, visitando tra l'altro il Palatino, 11 Foro Romano e i nuovi scavi di cui si è arricchita l'Urbe In questi ultimi anni. E' Inutile dire che i Sovrani belgi sono stati fatti segno a calorose ed entusiastiche manifestazioni di simpatia. A episodi di fraternità italo-belgi ha dato luogo la sfilata nelle vie della città della banda dei mutilati e invalidi belgi, la quale si è recata al Pincio per eseguire un scelto programma musicale. 11 piazzale del Pincio, dal quale si domina il grandioso panorama della città, era gremito. L'apparizione del breve corteo in divisa « kaki » e stato salutato da scroscianti applausi, che si sono rinnovati durante il magistrale svolgimento del programma. Quando la banda ha suonato la Marcia Reale e la • Brabanconne > grandi grida si sono alzate di «Viva il Belgio! Viva l'Italia!». Sul piazzale del Pincio trovavasi pure 11 borgomastro di Bruxelles, Max, e tutti t giornalisti belgi convenuti a Roma per la circostanza. Essi hanno partecipato più tardi n un ricevimento offerto In loro onore dal Sindacato Regionale dei giornalisti nei locali del Circolo della Slampa a palazzo Wedekind. L'on. Polverelli, che faceva squisitamente gli onori di casa, ha pronunziato Ispirate parole di sa ldto per i colleghi della Nazione amica che hanno ringraziato con calde espressioni di simpatia per il nostro Paese. Il ricevimento è.stàio improntato alila più schietta cordialità. . . Pure nel pomeriggio di oggi moltaLa prova di un oore di 30 mila fanciulli folla si è recaia a Villa Umberto dove da ogni punto della città confluivano schiere di bambine e di fanciulli delle Scuole elementari di Roma. La speranza di assistere ad uno spettacolo interessante, oltre a quello della sfilata pittoresca, è andata delusa poichc l'accesso alia piazza di Siena, dove il minuscolo esercito si dirigeva, era sbarrato. Solo 1 bambini inquadrati e 1 loro maestri potevano entrare. Nel bel tappeto ovale, circondato dalla digradante pineta, gli alunni delle Scuole di Roma hanno eseguito la prova genera le dei canti che eseguiranno domani aila presenza d-'i Principi. La prova deve essere riuscita ottima, a giudicae dalla impressione di coloro che, sia pure da lontano, hanno potuto ascoltare la dolce armonia deWe voci argentine. Anchr gli educa lori, che devono aver compiuto una fatica non indifferente, se s1 pensa che il coro è alimentato da ben 30.000 voci, parevano soddisfatti. Ma più contenti di tutti erano I bambini dinanzi ^lla cui fan- taci, are-pv* hnipniva eia li «-ondetasa accesa balenava già la grande visione di domani Quanti palpili di fanciulli in questi giorni per la sperala gioia di vedere il Principe e la sua Principessa. L'attesa del popolo Mentre il pranzo si svolgeva nel sontuoso salone, la piazza del Quirinale andava sempre più affollandosi, tanto che ad un cerio punto, per evitare che i cordoni di truppa potessero cedere sotto la spinta troppo forte della moltitudine, sono stati sbarrati unti gli sbocchi ed inesorabilmente respinti i ritardatari. Intanto venivano stesi 1 cordoni pure lungo 11 tragitto che il corteo reale avrebbe dovuto percorrere per recarsi al Campidoglio. In un attimo una cintura grifi 'o-verde ha fasciato la zona cosi piena di memorie, di bellezze, di testimonianze del passato, che dal Quirinale, lungo la via Magnanapoli, scende a Piazza Venezia e al Vittoriano, e di qui sale al Campidoglio. Intanto la folla adunata in piazza del Quirinale esaltata dallo splendore fantasmagorico della illuminazione e dall'attesa dell'imminente apparizione dei Sovrani, eccitata dalla curiosità di vedere la girandola tanto deca mata, si abbandona con intermittenti slanci a manifestazioni di entusiasmo, affrettando con invocazioni, applausi ed evviva, l'apertura della vetrata del balcone, ancora oscuro e riessilo. 11 colpo d'occhio che si gode nella piazza è mirabile per effetto di luci, per varietà di colori. Passa cosi mezz'ora, un'ora e un quarto: si è in ri tardo sull'ora preveduta, uè alcun segnale luminoso solca ancora l'oscuro orizzonte ad annunziare che la giran dola ha 'inizio. Evidentemente, prolungandosi il pranzo di Corte, si ri tarda lo spettacolo, perchè non sia perduto nel suo inizio dai Principi Sono quasi le 81.30, quando un urlo formidàbile scoppia nella mite atmosfera romana. Il salone centrale della Reggia si è acceso e la vetrata è stata spalancata. Ecco i valletti distendere il drappo rosso sulla aiaustra, mentre gii applausi assumono il fragore del tuono, investendo la Reggia come una tempesta. Anche le finestre laterali si illuminano f popolano di gentiluomini in sparato bianco e di dame ravvolte in pellicce, Prorompe un nuovo evviva formidabile e dovunque è un agitar da di mani, di fazzoletti, di cappelli, fre netico, incessante: I Sovrani d'Italia e del Belgio, il Principe e la Princi pessa di Piemonte sono apparsi al bai cone e sorridono a questa ennesima manifestazione di amore e di devo zione del popolo romano. Oltre cinque minuti si prolunga la delirante ma nffestazione Le figure dei Reali, nel fiammeggiante riverbero della illumi nazione, sembrano fluttuare sull'on data di entusiasmo che sale a loro e li avvolge La Principessa, accanto al Principe appare più che mai soave Ma ecco che gli applausi cessano e diecine di migliaia dì volti si rivolgo no altrove. La tradizionale bomba h:i dato inizio alla girandola. il favoloso incendio dei bengala Allora centinaia di bengala purpurei infiammano la volta del cielo e scop jjiano con mille strepiti in un colos -ale incendio. Tutto il dorso scuro (lei Gianicolo e la vicina cupola di San Pietro sono illuminati dai baglior rossastri: poi il chiarore si fa più te nue e si spegne. Ed è la volta di ben quattrocento razzi che scattano versi' l" stelle fra il crepitio crescente rtelli scariche: poi partono centinaia di co rone ascendenti con raggi luminosi ni magnesio: Infine un complicato gluo co di esplosioni e di fiammate slmili all'eruzione di un vulcano furiboml' lancia dilatate falde di fuoco in ogtr direzione Lo spettacolo, che è di bre ve durata ma di una grandiosità son za pari, si chiude con una seconda "splosione di oltre 400 razzi. Poi <>r Piazzale dei Gianicolo. lft dove sor-.il monumento a Giuseppe Garibaldi, appare un'abbagliante stella d'Italia di oltre die"' metri di diametro, composta di centinaia di bengala fnltienti. A questa festa di luce e.dll flanini* ha assistito tutta Roma. Lo spettacoli era speri alni ente per il popolo e il popolò l'ha goduto, dal principio alla fine,-senza distinzione di elassi soìriali. che i punti da cui -si -poteva ! godere la suggestiva visione erano in)finiti, ne vi erano limitazioni all'accesso del pubblico Sul Pincio. In piazza Trinità dei Monti, a Monte Mario, nel Borghi, in piazza San Pietro, p^r i Lungotevere, folle immense hanno so biregominfeprracirecegril Ieso•aguraP1(1;icQseliuit■ hl'O?H•; ra(laos'omneepogn|i loa (istzivrri codchlestato in ammirata, estatica contempla- dazione. E va aggiunta l'altra enorme massa di gente raccolta sulle terrazze delle case. Non esagerato dire che su! Gianicolo mentre si svolgeva la fantasia luminosa, erano fissi circa due milioni di occhi. Terminata la girandola, 1 Prìncipi q i Sovrani, salutali da nuove acclama zioni. si sono ritirati dal balcone della Reggia e si sono diretti col loro lito al Campidoglio. 11 brillante corteo reale era composto da venti berline di gran «ala precedute dal battistrada a cavallo e scortate dai corazzieri imponenti nelle loro armature. All'uscir dal Quirinale la musica dei bersaglieri che presiavano servizio d'onore ha intonato la Fanfara reale. Quindi a trotto serrato il corico è sceso, ancora fra il bagliore della illuminazione, lungo la via XXIV Maggio, ha volitilo a destra per la discesa di Magnanopoli, ha percorso piazza Venezia ed è salito sul Campidoglio! ItpLEgJopm!smagliante di luci e di bandiere. Un r,.agore di evv|va ha accompagnato il corjeo lungo tinto il percorso e dalle finestre snno stati gettati fiori a profusione, Anche stasera dell'attenzione più viva era oggetto la Principessa Quando ella passava, con la sua radiosa figura un fremito di ammirazione correva fra la folla che prorompeva in applausi scroscianti. Alle 22 precise il corteo reale si è arrestato in piazza del Campidoglio, ai piedi dell'ampia scala michelangiolesca, dove il Governatore di fìoma, in mezzo al su., seguilo attendeva gli Augusti Ospiti. Le cerimonie di oggi La partenza dei Reali dei Roma, 9 notte. Domani mattina i Princìpi di Piemonte riceveranno l'omaggio degli :i lunni delle scuole elementari del fio vernatorato, che in loro onore eseg'iiranno canti corali. La manifestazione, che avrà luogo in piazza di Siena n Villa Umberto I, sarà certamente una delle più commoventi e significati ve. Trentamila fanciulli saranno riuniti sulla piazza e una inas'sa corale di 6000 bimbi canterà la gloria del fausto even to. Le difficoltà che si sono dovute vili cpre per organizzare la gentile ceri monia non sono state lievi": basti peli sare all'intenso lavoro occorso per l'ai flatamento di una massa corale co-i vasta e alla non facile manovra per riunire alle prove di questi giorni un cosi cospicuo numero di alunni. Ma In disciplina e l'entusiasmo hanno fatto superare ogni difficoltà, sicché anche questa manifestazione riuscirà inipo uentissima, e le note fatidiche di « Gio viiiezza » quelle nostalgiche dell'inno sardo, le Impetuose dell'inno a Roma e quelle •freschissime degli stornelli pn polari diranno la giocondità di una nuova generazione che considero an che l'arte come una severa disciplini L'omaggio delle Provineo Nel pomeriggio poi, alle ore 14. sf|. lerà in piazza del Quirinale dinanzi ai Sovrani d'Italia, del Belgio e ai Prlii tipi di Piemonte, un corteo di omaggio I lodelle autorità civili di tutte le Prov n gieie del Regno. Sovrani e Prlclpi assi no.•t.tnnnrin a I q cfllnto i il itunv n,, >...! I atescqAsktrmdrppsercfovCtrfinpinz■>teranno aila sfilata dnU'apposito pai co costruito in piazza del Quirinale. Alla testa del corteo sarà il labaro del Direttorio Nazionale del Partito, segui lo dal Segretario del Partito S. E. Turati, e dai Vice-segretari Starace e Meichiori, dai memnri del Direttorio .Nazionale, dagli Ispettori del Partito e direStdsctri ispscfeitamavla dalla scorta armata della Milizia. Su- bito dopo verrà il gontalone dell'Urbe retto e seguito da valletti. Accanto al gonfalone starà il Governatore di Roma principe Buoncompagnl Ludovlsi, in grande uniforme; terrà dietro il Prefetto di Roma e poi le rappresentanze provinciali. Successivamente si disporranno le rappresentanze di tutte le altre Provincie, secondo l'ordine alfabetico delle regioni. Ogni rappresentanza sarà pre. ceduta dal Preleito e avrà al lati il Segretario della Federazione provinciale il podestà del capoluogo e 11 Preside Iella Provincia (igni Comune capoluo so .di Provincia recherà a Roma il gon •alone municipale che sarà retto e se gulto dai valletti in uniforme. Segui ranno I Podestà di tutti i Comuni dell» Provincie. Saranno cosi dunque cltre 1(1.000 persone che domani stileranno ;icr le vie di Roma e si recheranno al Quirinale a rinnovare colia loro pie senza l'espressione dell'esultanza che licmpie oggi l'anima di tutti gli Italia ui per il fausto avvenimento. La serata al Teatro dell'Opera il programma ufficiale dei festeggiatemi si chiuderà colla serata di gala ■ ho avrà luogo al Teatro Reale del l'Opera. Lo spettacolo s'inizlerà alle ?H,30. ma i Sovrani d Italia e del Belgio •; 1 Principi di Piemonte vi interver ranno solo verso le ore 21,15, accom (lagnali dai rispettivi seguiti. Gli altri ospiti attenderanno i Sovrani nel sa 'one che precede il palco reale e le dame e i gentiluomini si collocheranno nella galleria tra questo salone e la saetta dello Specchio. Nel grande palco reale prenderanno posto le persone che le LL. MM. si degneranno di invitare. Gli altri Reali, |i Principi e le Principesse avranno a loro disposizione 1 primi quattro palchi a destra e à sinistra del palco reale, (ili otto palchi successivi, al lato sinistro, saranno di preferenza a disposizione delle dame e del seguilo dei Sr> vranl e delle Reali Principesse intèrve ri il te " allo spettacolo. Senza attendere la fine dello spetta colo, I Sovrani del Belgio, i Sovrani d'Italia e i Principi di Piemonte si recheranno direttamente dal Teatro Rea le dell'Opera alla stazione di Termini dalla quale, alle ore 23,45, 1 Sovrani del ! Itelgio partiranno da Roma in forma privata. L'assenza dei Conti Calvi dovuta a lutto familiare Roma, 9 notte. Alle nozze di S. A. R, il Principe Ereditario con la Principessa del Belgio non hanno assistito la Principessa Jolanda ed il conte Calvi di Bergolo perchè in grave lutto per la recente morte della madre del conte Calvi, I loì-e"ed"aJ Imora giubilo e il fon" vo nozze principesche. I .... * '. . Il ricevimento all'Ambasciata d'Italia a Mosca Litvinoff, Luaaeiarski e Karakan fra gli intervenuti Mosca, 9, notte. Le nozze del Principe • Piemon te con la Principessa Maria sono state solennemente festeggiate dalla colonia italiana di Mosca con un qrandioso ricevimento alla Regia Ambasciata. Fra le maggiori autorità russe, sono intervenuti Litvinoff, Karakan e Lunaciarski, insieme con altri membri del Governo e con numerosi alti ufficiali dell'Esercito e dell'Armala ravale. 1 personaggi russit come pure i membri del Corpo diplomatico intervenuto al com pleto, erano accompagnati dalle rispettive signore. La stampa russa e quella estera erano rappresentate da tutti i direttori dei giornali di Mosca e dai corrispondenti dei più importanti fogli stranieri. S. E. l'ambasciatore Cerruti aveva invitato al ricevimento tutti i Consoli italiani: not-uti, fra, gli altri, quello di Leningrado, comm. fierri, con la signora e la signorina, e quello di Karkoff, cav. Coppini con la signora. Dopo un riuscitissimo concerto inusicale, sono incominciate le danze che si sono protratte animatatis ■>ime fino a tarda ora. P. 8. di Roma. Il ricevimento alla R. Ambasciata di Washington Washington, t>, notte. Il ricevimento dato Uu:l'Ambasciato re d Italia, nobile De Martino, per fe Steggiare le fauste uuzze di Umberto d; Savoia e di Maria deJ Belgio, è nuscito imponentìsslmo. Olire wo invitati tra cui Ministri e diplomatici con le i ispettive signore, hanno affollato gli splendidi saloni delia sontuosa Amba sciata ed hanno espresso all'AmbasciaDe Martino il loro oto augurale per le Telegrammi da ogni città della Confederazione informano che le colonie italiane hanno dovunque organizzato manifestazioni per celebrare il fausto avvenimento. Tinti i giornali americani dedicano larghissimo spazio alle auguste nozze