Il "vernissage,, della Mostra di Londra

Il "vernissage,, della Mostra di Londra Il "vernissage,, della Mostra di Londra L'incontenibile entusiasmo dei visitatori e dei critici Londra, 31, notte. Se oggi il traffico lungo le grand arterie di PicoadiWy non ha corso i rischio di ingoMarsi, come ieri, per un■paio d'oi'e, presso gli. affollati accessi alla Mostra d'arte italiana, non è stato perchè fosse minore la turba dei visitatori a Burlinghton House, ma perone la Polizia, posta sul preavviso, organizzò magistralmente uni servizio d'ordine fondato sutTaapettaiti/va di una fiumana di automobili e di pedoni polarizzati verso l'Accademia. Era la giornata del vernissage. Numerosi inviti erario stati diramati anche per rniesta occasione e, come net caso di ieri, tutti gl'invitati risposero al cortese richiamo. Per giunta faceva sole, benché freddo, e le sale della Mostra si mantennero ultra affollate dai momento dell'apertura, stamane alle ore 10, fino al termine dello spettacolo, stasera alle 17, figurando fra le visitaIrici anche la Principessa Maria Luisa, sorella, di Re Giorgio. Soltanto, questa volta l'ordinario traffico metropolitano non ebbe a soffrirne. Le autorità lo avevano istruito a tirarsi un poco da partei una precauzione che In Piccadllly esso dovrà osservare piuttosto a hniigo, giacché anche il traffico straordinario, creato intorno a Burlinghton House dalla Mostra italiana, accampa diritti innegabili. Il pensiero corre all'Italia Glieli conferisce senza riserve e senza limitila voce unanime della stampa. Gli scrittori editoriali, i critici, i cronisti non riescono" che a parlare immensamente bone di questa fortunata, e fruttifera esposizione della più insigne pittura del mondo. Gli articoli e le cronache si tirano dietro nuove fotografie di quadri nelle pagine di Olluitrazione. E Questo avvenimento,;.di i-selnsfva "'. (maronita."• italiana, supera,oggi "in vitali ita ogni altro fatto del giorno. Sa questa Mostra non fosse stata suggerita, avrebbe dovuto essere inventata. Ma ora meglio aspettare che fosse suggerita. « Sarà il grande evento sociale di questa invernata londinese, — osserva acutamente uno scrittore mondana in un foglio popolare del mattino. — Fra poche settimane Londra si troverà divisa in due campi, quelli che saranno stati a Burlinghton House e quelli che non ci saranno ancora stati. Assisteremo a resse frenetiche, a calche assai maggiori di quelle richiamate dalla Mostra risi Paesi Bassi, perche chiunque desidera essere capace di diro due parole in croce, a pranzo o in salòtto, verrà a trovarsi nella dura necessità di discorrere sia pure da orecchiante, dei primitivi e di Boticeli, di Raffaello e del Tinioretto ». Come vedete, la palla è davvero lanciata di tutto punto. Nulla, nessuno potrebbe più arrestarla. E' una sfera luminosa, altamente educativa, e anche per questo gli scrittori editoriali assecondano gli impulsi intrinseci ed estrinseci che stanno accelerando il suo moto. Scrive il Datti/ Telegraph: « Non soltanto il pensiero dei conoscitori, ma quello della gente ordinaria, qui in Inghilterra, corre anzi tutto aill' Italia ogni volta che le maggiori glorie della pittura mondiale vengono sul tappeto. All'arte della pittura si sono dedicati 1 più eccelsi genii. dovunque le radici della nostra civiltà sono più profonde. Ma è stata l'Italia del Rinascimento a gettare la buona semenza; In Italia la pittura ha fiorito non in una temporanea esplosione di splendore e nemmeno attraverso il limitato trionfo Ai un singolo gruppo contraddistìnto da comunanza di spirili o di maniera, bensì attraverso la storia, un secolo dopo l'altro, scuola sopra scunla, e la più piena rappresentazione che sia nini stata visibile di questo fenomeno incomparabile sta ora appesa alle pareti dell'Accademia ». Il romanzo della nave dei tesori Il giornale ritiene che lady Chamberlain e tutti ì suol coadiutori non possono avere immaginato da principio che i loro sforzi sarebbero stati cosi largamente coronati dall'adunazione di tanti tesori. Fino a ieri sarebbe stato virtualmente Impossibile andare a visitare tutti 1 possessori di questi capolavori, che sane distribuiti In raccolte pubbliche e private ili due continenti, e sarebbe stato impossibile ispirare la fiducia necessaria per ottenerli in prestito e organizzare trasporti capaci di parantire l'incolumità dei dipinti. Per fortuna le cose si sono evolute. Una maggiore larghezza di visione 6 subentrata nel possessori delle opero d'arte; i trasporti per terra e per mare si sono perfezionati e gli organizzatori di onesta Mostra hanno pòtuta approfittarne. E il giornale continua : • 11 loro più segnalato trionfo peraltro 6 stato quello realizzato nelT ottenere un contributo cosi magnifico dall'Italia. Senza il contributo italiano, le pitture prestate da collezioni pubbliche e private d'Inghilterra, di Francia, di Germania. d'America, d'Olanda, del Belgio, di Danimarca, A' Ungheria e d'altrove, sarebbero certamente bastate a costituire uno splendido spettacolo. Ma con l'aggiunta dei supremi capolavori venuti dalle gallerie d'Italia, la quale è la più ricca depositaria che esista delle reliquie del proprio genio, questa esposizione si trasforma In una pietra miliare della stori* dell'arie. L'entusiasmo e l'influenza dftll'on. Mussolini hanno rimosso tutti sii ostacoli e le esperte cognizioni insieme con l'abilità orsaoizzatrice del prof. Modigliani, tanno «reato augu1^ il rormvnzo della nave dei tesori, la « Leonardo da Vinci ». Il « Dal'ty Telegraph» da ultimo si ho' l'Inghilterra, in contraccambio, approvi lo raccomandazioni fatte recentemente da una Commissione reale nel senso che 1 direttoti delle granirti gallerie nazionali in Inghilterra vengano liberati dalle restrizioni stai marie che impediscono loro di fare temporanei prestiti delle opere in loro custodia. Anche la « Mouiiing Post» si sente in debito di gratitutline: <i Por testimonianza universale, una esposizione come questa non è mai stata veduta entro la cerchia di quattro mura. Contributi sono giunti dallecollezioni dell'Europa settentrionale e di altrove, ma un'esposizione così magnifica sarebbe stata del tutto impossibile senza, non soltanto l'interessema l'attiva assistenza dell'ori. Mussolini, quale Capo del Governo italianoSarebbe ben povera ricompensa, per l'immenso bemencio conferitoci, se di questo non dessimo pieno atto al Duce e ai proprietari" Italiani, pubblici e privati, degli inestimabili capolavori prestati per la gioia del nostro spirito. Nepercorrere le gallerie, attraverso cui sstende questa Mostra senza rivali, i visitatori inglesi non vedranno eoltonto opere immortali non contemplate prima d'ora e che forse non avranno più occasione di contemplare;" essi potranno altresì comprendere quanto smisurata sia la riconoscenza che la cultura artistica non soltanto in Inghilterra ma in tutta l'Europa deve agli italianiIn questi dipinti, che celebrano il Ri nascimento, noi riconosciamo un'ispirazione e una visione clic non potranno estinguersi giammai e che ion saranno inai superate ». Il « Daily CUroiiicle » a sua volta si inchina alla « più magnifica raccolta di capolavori italiani che.sia mai stata riunita insieme fuori d'Italia e, in un solo postoanche, iq Italia ». ... «Viva l'Italiai» Il giornale poi osserva che se questa mostra può non apparire cosi completamente rappresentativa dell'arte italiana come le due Mostre precedenti erano rappresentufive della produzione del Paesi Bassi, ciò è dovuto solò al prodigioso raggio di estensione del patrimonio artistico italiano. E il giornale termina: «^Questa Mostra, a differenza delle due precedenti, rispecchia non solo la tradizione nazionale italiana, ina la tradizione dell'intera umanità nei suoi stadi evolutivi attraverso un periodo di transizione dopo il primo risveglio del Rinascimento ». 11 popolare Daily Express, dal can to suo, letteralmente esclama: «Viva l'Italia! », e ringrazia Lady Chamberlain e l'on. Mussolini e i direttori artistici d'Italia e d'Inghilterra per l'instancabile zelo a cui si devono cosi splendide risultanze. E aggiunge: « Non vi è ohe un mezzo per mani festaro loro la nostra riconoscenza: visitare Burlinghton House, rivisitarlo e visitarlo ancora, per immergerci nella bellezza e nella storia che affollano le sue pareti ». Non è possibile seguire i critici nei meandri dei rilievi specifici, tanto più che essi medesimi si riservano dprendere meglio conoscenza di così vasta Mostra. Ma giova ripetere alcuni giudizi sicuri: Il critico del Times dichiara : « Questa esposizione in verità 6 una esperienza artistica senza parallelo »Il critico del Mornino Post: i La Mostra più importante che sia stata tenuta al di qua delle Alpi ». Quello del Dailg Telegraph: « Troppe, troppe cose belle, troppi capolavori supremi ». Il critico del Manchester Guardian: « Quasi tutto quello che occorre per far godere o studiare la pittura italiana è qui ». 11 critico del Daily Mail: « L'arte italiana in realtà vuol dir arte moderna in generale. Ogni fase dell'evoluzione artistica europea, da13.o al 19.o secolo, risale più o meno dirottamente alla ispirazione italiana»11 critico dei Dailu Express: « Lo Mostre dei Paesi Bassi facevano pensare ad un eccellente giornalismo: l'esposizione italiana è una grande avventura spirituale ». Quello del Daily News: « Burlington Hous> si ò trasformata nella corto di Aladlno ». Quello del Daily Herald: « La prima impressione del pubblico sarà di strabtQiamento, ma presto i visitatori andranno immersi nella affascinante bellezza di questi quadri ». Al pubblico la Mostra sarà aperta a cominciare da domattina. L'ammissione non verrà preceduta da alcuna cerimonia inaugurale di sorta. La celebrazione si riassumerà in un banchetto domani sera al Claridge Hotel, sotto la presidenza di Lady Chamberlain. Oggi al vernissage, fra i visitatori più distinti di notavano l'arcivescovo di York e altri eminenti prelati anglicani e cattolici, tre membri del Gabinetto inglese, il Ministro dell'Aviazione lord Thompson, l'ex-vicerò delle Indie lord Reading, una turba di scultori e dì pittori inglesi, fra cui John Lavery, une stuolo di mondo aristocratico inglese, Il duco di Vellington e il dtica di Malboumgh, la duchessa di Buchingham. Vi erano pure la signoraAsquith e la signora Churchill. Natu-ralmente non mancava il nostro Ambasciatore, che eri» accompagnato dal principe Boria PamphUi. Erano presenti gli ambasciate ri 'li Francia, Germania, Giappone >e Polonia. M. P.