II Segretario Federale tra i poveri e i diseredati che l'Assistenza fascista ha adunato per il pranzo di Natale

II Segretario Federale tra i poveri e i diseredati che l'Assistenza fascista ha adunato per il pranzo di Natale II Segretario Federale tra i poveri e i diseredati che l'Assistenza fascista ha adunato per il pranzo di Natale Un ora di serenità e di letizia Acclamazioni al Duce Episodi commoventi , I gerarchi fascisti hanno trascorsa la giornata di Natale fra ì poveri. Se- >ruendo le direttive del Duce essi han-»o dimostrato a coloro che l'attuale „„„,_., _ , . , , , . , ^mr'' materialmente, ma compie a la f"a °per,a di assistenza col conforto di "aro)6 dl scoraggiamento e di spe- ^s »mf'"^ ™* ? «>™ 5?££t,£J SS* W\,dei ^Nat.al,e 9^^J9Sfa^L^^& **J"^Urafm * dlrett,0'f del1 0pera A™«eì?;^L fv- ?™m*t\T™ fI»er«MWtoionte i disteibutori dei^0»6** Assistenziale, trattenendosi a »liu.'lare con ] beneficati, infomianaosi e «nterossaodosl alle loro particolari IPOndizioni famigliari. Nell'occasione scmo statl distribuiti, insieme ai buoni viveri per il prossimo gennaio (buoni che danno diritto ad una magllM quantità e apecie di derrate dei precedenii e cioù: farina di gnanturjco, riso, merluzzo secco, conserva di pomodoro, olio d'oliva e lardo), dei tai fialidi peir razioni speciali in ocoasto ne del Natale, «1 un altro per Capo ri anno, a ben trentaduemila sussidiati, i quali rappresentano quindicimila te;mig!ie. Questi speciali buomii compren¬ dono oltre le derrate sopra elencate una razione di carne ed una di vino, Soeaorii preziosi • Ignorati venimlemmral'imde15secoanaumbivaburierlefariadtocopizisacal qlMst.opara di pUoblica assisten- , Y . f . ,„,, i^ ta fazione ne aggiunge un'altra >fes60chè 1fMfaJ*- °s"1 f1?™ la£T ^ reca ad Andrea Gastaldi un nuJ^rie e il Segretario lederà e a_m- !'* risponde favorevolmente. Chiunque s' Presenti alla Casa Littoria.iw ì.rova ar>erti ì battenti ed il cuore del Gerar!™. Abbiamo saputo di una giovamssi mamima, in tristissime condizioni e " cui bambino è ammalato, la quale !ha scritto per invocare aiuto. Nella jstessa giornata essa ha veduto il fat lorimo della Federazione varcare la ii>orta delta sua .squallida soffitta per portarle lire accompagnate da una commossa lettera del Segretario Federale. Dna signora, il cui abbigliamento rivelava ancora una non lontana agiaoitezza, si recava personalmente, nei ;giorni scorsi, da Andrea Gastaldi, e ai vinto il senso di disagio per l'attuale -!sua misera condizione, prospettava il n tiriste caso della sua famiglia: il ma-!,.jt0 C|ie copriva un importante ufficio ,;è da molto tempo disoccupato e i figli, -ipjccini, mancavano di latte e soffriva- ,LO <ja,i freddo. Essa era ricorsa, ed ave¬ va ottenuto i buoni deH'As&istenza; aveva ricevuto Ira l'altro anche il carbone, ma come usufruirne per riscaldarsi se mancava loro perfino una stufa? Il Gerarca provvedeva senz'altro er a acciocché a stufa venisse «datae mente inviata e insalata nell agoge'gio. « aUa signora insegnava cento ->ire perchè provvedesse agli ìmmedia ;,ti bisogni dei suoi bimbi, racconian-1 dandole di non dimenticare che la re -' derazione era sempre pronta a venirle - in soccorso con ulteriori aiuti, i Se fosse possibile fare una distinzioU tip fra miserie e miserie, tutte ugual- mente dolorosistwne, si direbbe che - quella sofferta da persone che hanno o conosciuto l'agiatezza, maggiormente r. , oininuove. Questi non sono che due r episodi, fra i cento e cento e non m«e no pietosi, ulic giornalmente ascolta si il Sagreiario Federale ed ai quali prove vede coi mezzi consentitigli dalle die spontbilità. o- . _. .. a.' La lieta mensa di 200 poveri a Rivoli al , , mattina Andrea Gastaldi, accomo; (]al cav cazzotti, direttore a dj 0S(,Breteri« f,eiia Fedwazione, dal 0'^' Brambilla, dire,.ore delle Opere "Assistenziali, dall'ine. Bertoldo e dal jcomm. Hortone, segretario federale ne'amministrativo, si è recato a Rivoli per na assistere alla distribuzione del pranzo r- niltalizi0i Ql poveri di quella città. A re rinPVOri0 si trovava il cav. uff. ing. lo Par1ir4l,nai Podestà di Rivoli e ispettodl „ federaie dl zona, il segretario amu- ,njstrativo del Fascio signor Gugliela, n » n ^ to ponestarDile unvgndefavdlopvsimdfrFnreplolecpsmbssrccspbccslstspnoSolzcecEgpardltmsSco- isa Cavalli e il consorte conte Camiii, 1 oav ro1 presidente della tocale O. N. B ; i «{ Marmi, presidente dell Ospedale il- !« Coniazione di carità, il signor m- Borri, delegato di zoaw dei Sindaci st Fascisti, e il signor lìlaneo, presidente de dei commercianti ed esercenti di Riut-'voli. di Per l'interessamento del cav. Manhe ni che presiede la locale Opera Assi istenzia'.e nei locali attigui all'ospeda- il je sono state allestite sale che servono Ida cucine e da refettorio, per gli iscrit- e.- ti all'Oceie, Assistcfiz.iaie. A Rivoli non ! c vengono distribuite derrate che in minima parte, ma vengono invece ammaniti, dalle buone suore dell'ospedale, pranzi e cene per i poveri. Normalmente, a mezzogiorno viene servile la minestra, la carne e il pone, e olla sera la minestra in brodo e il pane. All'inizio si distribuivano 73 razioni al mattino e 84. alla sera; poi il numero dei bisognosi è solito e sono occorsi 156 pranzi al mattino e 138 cene alla sera. Ieri, al pranzo di Natale, sono convenute 206 persone. Il Segretario Federale entrava, non annunciato, nella sala, seguito dalle autorità. Seduti al desco, stavano uomini e donne di tutte le età e molti bimbi. Erano moveva gente: io rivela vano gli ahili consunti e sbiaditi, ma bu tutti quei volti aleggiava un sorriso dl soddisfazione: l'atmosfera non era affatto malinconica, ma gioviale e il cicaleccio dei bambini che faceva pensare al cinguettìo dei passeri, la rallegrava ancor pili. Davanti ad ognuno stava l'antioaMo: affettato di salame, e il vino. La minuta era composta oltreché dell'anti.pasto, di un piatto di pasta asciutta, di una por-| zione di carne con piselli, di una gre* sa fetta di formaggio e neppure mancava il dolce: il 'panettone! e o e a e l e l e r o A . Boa parola di conforto por tutti Sorrisi a dolo! por i bimbi Dalle cucine si spandeva nel locale un appetitoso e invitante profumo di vivande. Andrea Gastaldi, accompagnato dal cav. Marini e dal Rettore dell'Ospedale, il cav. don Peirano, faceva una capatina nella cucina, dove le suore stavano ultimando di condire la pasta asciutta. Anche in quel locale si notava IT ordine e la pulizia più scrupolosa. 11 giungere della pasta veniva salutato dai poveri con un lusinghiero mormorio. Tre grosse marmitte venivano deposte in tre punti diversi del locale per facilitare ed affrettare la distribuzione. 11 Segretario Federale stesso, per aiutare le persone incaricate di portare le vivande, recava fumanti piatti di pasta, li de poneva davanti ai convitati; sorrideva loro, chiamava famigliaimeme mare le vecchie donne, e pare gli uomini canuti; e per ognuno trovava buon»* parole, espresse in dialetto piemontese, acciocché andassero più direttamente al cuore di quei miseri. Pei bambini più piccini, alcuni dei quali stavano in collo delle mamme, era stato approntato il caffelatte e le suore ne avevano recata una caldaia ri colma. Se a tutti il gerarca manifestava con amichevoli e confortanti espressioni la sua soddisfazione di vederli passare giocondamente il Natale, a bambini in ispecial modo riservava carezze, e dalle sue tasche uscivano caramelle, cioccolatini o doni che suscitavano piccole grida di giubi-lo nel la folla dei piccini. Il gruppo delle personalità si era sparpagliato nella sala, confuso fra le tavolate; ciascuno distribuiva sorrisi strette di mano, parole di conforto, poi per invito del cav. Marini, si riuniva e passava a visitare l'annesso ospedale. Nelle tristi corsie, passava il Segretario Federale, e si fermava ad ogni letto, si interessava ai degenti, e li confortava. Un bimbo di una dozzina d'anni che portava il braccio al collo, ed una fanciulletta della stessa età, sdraiata su di un seggiolone, richiamavano l'attenzione del gerarca. Egli si appressava ai due poveri ragazzi, li assicurava della guarigione prossima, e acciocché non rimanessero addolorati nel giorno in cui per tutti i bimbi, anche i più poveri, vi è un raggio di gioia, avuta licenza dai medici, regalava, loro dei dolci e provvedeva perche anche i piccoli ammalati avessero un dono. Prima di partire Andrea Gastaldi ha ancora fatto una visita ai poveri che stavano terminando il prazo e che gli improvvisarono una calorosa dimostrazione. 11 Segretario Federale si è congratulato con il Podestà, cai cav. Marini e con i loro collaboratori per l'opera di assistenza largamente prestata agli indigenti di Rivoli. noviile sanocele diqudeabansesoqusemil casccambacoaluncotugeziabpinadotrcolosiseotIlradereteSsifrbsocdmlalevlodnzrvsmvvnosmsGm, r ci e inia- o t- n Al Ricovero di «la dalla Consolata Ritornato a Torino unitamente al cav. Brambilla, al comm. Bertone, all'ing. Bertoldo e al cav. Gazzotti, il ! Segretario Federale si recava al Ricovro Municipale di via della Conso¬ lala 10, dove con le derrate fornite dall'Assistenza, un gruppo di volonterose e benefiche dame, aveva approntato il pranzo natalizio agli sventurati, la maggioranza dei quali accattoni, rastrellati per le strade, che nella casa di via Consolata hanno trovato un tetto Qui lo spettacolo era più triste che a Rivoli. Non erano questi operai disoccupali; mu sciagurati cui U (testino. EslantmlcdVCduClisepmORAccsdnhrtp1fadLdt a * i a i a o a e , o l d e non aveva dato un mestiere, e la cui vita, non in conseguenza della attua ile crisi, ma da anni, si trascina peno sa.mente. Nella sala a pianterreno, seduti a tavola, ravvolti in luridi cenci, stavano questi poveretti. Poiché le direttive fasciste non ammettono differenze fra miserie e miserie ma quando si tratta di soccorrere, la Federazione va incontro a chiunque ne abbia bisogno, cosi Andrea Gastaldi è andato amichevolmente fra questi miseri che al par degli altri hanno bisogno di aiuto. Nessun animo per quanto esacerbato dalla sventura è insensibile a testimonianze di interessamento e le parole di Andrea Gastaldi, il quale diceva loro di aver avuto incarico dal Duce di dir loro che il Fascismo non dimentica nessuno, non cadevano in un terreno sterile. Su molti di quei rudi volti incorniciati da barbe incolte, si leggeva una viva commozione; ed uno fra i più vecchi alzandosi gridava « Viva il Duce! •, ed un altro soggiungeva : « che Iddio lo conservi lungamente per il bene di tutti! >. In quel locale, quella poverissima gente, ripeteva entusiastiche acclamazioni al Capo del Governo. 11 Segretario Federale, esaminate le abbondanti vivande, dopo essersi com piaciuto con le dame per il pranzo natalizio approntato, rivolto ai poveri, domandava: « Desiderate qualche altra cosa? ». Ad una voce, i ricoverati, come se già un'intesa fosse corsa fra loro, rispondevano: • Le sigale! ». Una domanda simile, rivolta successivamente alle donne ricoverate che sedevano a pranzo nella stanza vicina, otteneva invece per risposta: «'i calè'. Il Gerarca, sorridendo, incaricava il ragioniere Saputo, che ha la direzione del Ricovero municipale, di provvedere subito acciocché quella povera gente venisse accontentata. Poco dopo il Segretario stesso, munito di due grossi pacchi di «toscani» procedeva, fra il giubilo dei beneficati, alla distribuzione. « Parei i fóma prope Natal! » soggiungeva un vecchio intascando con cura il sigaro. Più tardi fumanti tazze di caffè rendevano contente anche le donne. Prima di lasciare la cusa di via Consolata, il Segretario Federale informava le dame che l'Opera di Assistenza avrebbe inviato oggi parte dei 1200 chilogrammi di pesce offerto all'Opera dal Consorzio della pesca, e il rimanente sarebbe stato distribuito all'Ospizio di Mendicità e all'Ospizio di Carità. Cosi anche per oggi questi ricoverati avranno un pranzo speciale. In automobile il Gerarca si recava successivamente ' a visitare i ricoveri municipali di via Como, via Moncrivello e corso Savona, dove altri ricoverati stavano consumando il pranzo natalizio confezionato con le derrate offerte dall'Assistenza, e dovunque si sono rinnovate scene commoventissime: e tutti i beneficati hanno espresso Ja loro vivissima riconoscenza al Gerarca che era sceso tra loro con le mani cosi piene di doni. trteateUvsrsccrddtecncIsLGloaqtmezgvmvtarqdacrinratastnpusdctqvsdcgeupnbbfl

Luoghi citati: Rivoli, Torino