Nuove costruzioni navali approvate dalla Camera francese

Nuove costruzioni navali approvate dalla Camera francese Nuove costruzioni navali approvate dalla Camera francese .AppParigi, 19 notte. • ,-. * u- „,w4 » r1.La Camera francese ha adottato briquesta mattina senza discussione, ap- ma^„flt..-j„ „„r.f„ fattn sul hnnrhi al 52E£S££t ner mfstancheUaadeT ?èddellAssemblea per la stanchezza del- vioVnnnrovazione del protetto di lecce in 11 approvazione aciprogetto'H',5g'parquestione è un nuovesegno della « po- ; litica di pace praticata dal Governo ini ■pieno accordo con la maggioranza del Parlamento ». Affinchè i lettori non pensino che 1a:i"f2avdelstampa nazionalista parigina si sia|mtriuproposta unicamente di fare dell'inno riamo, diremo che la singolare asserzione è fondata sul fatto che, invece di ordinare la costruzione di 37 mila tonnellate di naviglio, il Ministro della Marina si è accontentato di 34 mila. Tremila tonnellate di meno rappresentano — dice il « Temps » — « una concessione abbastanza importante che la Marina francese fa alla causa del disarmo ». La cifra di 37 mila tonnellate sarebbe infatti, secondo le allegazioni del Ministro Dumont, quella delle unità che il progetto di legge approvato oggi è destinato a sostituire. Giacchè la Francia, interpretando a suo vantaggio il testo dell'accordo ginevrino del 2 settembre scorso, ha deciso di adibire la tregua degli armamenti al rinnovamento di parte del proprio vecchio naviglio. Cosi si spiega il mistero che le costruzioni nei suoi cantieri continuino col solito ritmo, mentre era previsto che la tregua dovesse importare il mantenimento dello « statu quo ». Come dicemmo l'altro giorno, le nuove costruzioni decise consistono in quattro incrociatori di seconda classe, un cacciatorpediniere, una torpediniera, una nave pel servizio idrografico, e una cannoniera fluviale che unitamente ai due incrociatori da 7500 tonnellate votati lo scorso luglio, formano un totale di 49 mila tonnellate. Dal commento del «Temps» non è difficile rilevare come l'economia del nuovo programma abbia il doppio scopo tro3accniahanraz4parrio5reldo è pC3si sallRepripesentancotevessprrignedate renl'esercrsuziodel'«giopefrocepomdi rispondere alle costruzioni italiane ; ricc tedesche, ma di rispettare le suscet- sintimlità. britanniche. Dice infatti l'w-1 gano ufficioso: «Le due Marine vicine, la tedesca con i suoi incrociatori da 6 mila tonnellate, e l'italiana con le sue unità da 5 mila tonnellate del tipo detto «Condottieri», sono dotate di serie di navi rapidissime relativamente bene armate, alle quali noi non avremmo da opporre che cacciatorpediniere necessariamente meno potenti. E' per colmare questa lacuna che è stata autorizzata questa estate la impostazione in cantiere di due primi incrociatori da 7500 tonnellate. I quattro della parte del 1932 completeranno la serie di sei molto omogenei armati di 8 pezzi da 155 mra., evidentemente meno rapidi dei « condottieri > italiani — non * questione nel rapporto che di 32 nodi ■ ma senza dubbio infinitamente più robusti, perchè si annuncia che saranno protetti contro l'artiglieria calibro 155. La flotta sottomarina non riceverà nessun aumento, nè nella parte del 1931, nè in quella 1932. E una decisione che ci sembra, per parte nostra, estremamente savia, sovrattutto quando si pensi alle complicazioni intemazionali che non mancherebbe di provocare l'accrescimento esagerato di quest'arma che solleva, sopra tutto in Inghilterra, diffidenze, senza dubbio poco fondate quando si rivolgono a un Paese amico come il nostro, ma di cui non possiamo non tener conto come fattore della politica internazionale». Questa dichiarazione di amichevole magnanimità all'indirizzo dell'Inghilterra, opposta alla politica di superamento, mantenuta senza attenuazioni nè falsi veli nei riguardi dell'Italia e dePvitadatescchposimhanofopisi coscpicrpoquQcrtapicinari«della Germania, ci sembra di per se apstessa abbastanza eloquente perchè oc- incorra commentarla. Aggiungiamo, per chconcludere le informazioni che precedono, che la costruzione dei sei cac- insceia e di una sola torpediniera vienejalgiustificata dal Ministro col fatto che| la Francia possiede già 30 cacciator- mpediniere e 26 torpediniere, e che non!suoccorre quindi — per il momento intraprendere nuovi lavori nel campo delle unità leggere. Tirate le somme del 1932, con le unità adottate oggi, la Marina della Repubblica ha messo in cantiere 175 unità, e precisamente: 7 incrociatori di prima classe da 10.000 tonnellate, 7 di seconda classe, 30 cacciatorpediniere, 26 torpediniere, 7 avvisi, 8 navi di scorta, 4 navi speciali (una nave posamine, un trasporto per aero¬ prpltaretaBSrapeeslagplani, una nave posareti, e una nave di • Wrifornimento per sottomarini), un sot-iset„„0~J"" Ha smelerà 40 sottomarini gtomarino da crociera, w awwmarixu |udi prima classe, 32 sottomarini di se-,{jeconda classe, 6 sottomarini posami- stne, 5 navi cisterna, una cannoniera flu- heviale, un trasporto litoraneo. Grazie a'stauesto enorme bilancio di costruzioni,'lela Francia, che si è sempre lagnata di!Peaveré^na flotta di unità vecchie e che ddi questo argomento si è fatta forte ner reclamare in tutte le occasioni stsupplementi di tonnellaggio, non con- interà più in fatto di navi deil'ante-'tecuerra se non le grosse corazzate di linea e poche torpediniere da 800 ton-;frnellate. La flotta sarà, in base alla iaorganizzazione radicale effettuata, di-:&stribuita come segue: la prima Squa-1 ndra a Tolone comprenderà quattro co- vrazzate da 24.000 tonnellate (Province/pJean Bari, Lorraine, Bretagne); essa spossiede il Bearn, il Comandant Feste, Rnave porta-aeroplani: 5 incrociatori da se10 000 tonnellate, 9 cacciatorpecUnle-'Sre' da 2500 tonnellate, 18 torpediniere'fda 1500, 11 sottomarini da 1000 a 1500 stonieuate. e il Jule Venie, nave rifor-i»nimento per sottomarini, che termina1 s11 suo coflaudo a Lorient. La Divisio- sne d'istruzione delle SaUne d'Hyères sconterà il Porte e il Courbet, il vec- Chio tocrociatore Platon, due caccia- torpediniere nuove e una flottiglia. A' Brest vi sarà la base di una Divisione; di due incrociatori da 8000 tonnellate; do Mortte Picquet e Duguay ZYottlttlJduna squadriglia di 5 controtorpedinìe- Are da 2500 tonnellate, 8 torpediniere dda 1500 tonnellate e 6 sottomarini. La rflottiglia delle regioni e la flottiglia del gsottomanm di Cherbourg e di Biserta ssaranno rinforzate, in Cina il Waldenle dRousseau, quasi tuori duso, sarà sosti- stuito da un incrociatore di 8000 ton- anellate, la Primauguet, fiancheggiata tda due avvisi coloniali; due eottomari- nni saranno destinati in permanenza in tIndocina. ! sC. P. I p

Persone citate: Chio, Courbet, Duguay, Dumont, Giacchè, Platon