Grande ditta tedesca che sospende i pagamenti
Grande ditta tedesca che sospende i pagamenti Grande ditta tedesca che sospende i pagamenti che sospende i pagamenti Berlino, 18 notte. Fra il contante o crescente stillici-1 tdio di piccoli e medi fallimenti che ca- sratterizza ogni giorno l'andamento ! „dell'economia tedesca, 6 oggi uno dell?giganti della economia stessa che è!?p■toccato dallala della cnsi e se non si jmpuò dire che si abbatta — perchè tutte | fle sane forze istintive del Paese con- j ctribuiranno di certo a risollevarlo — si j ludeve dire che si accascia stanco sul-; ml'orlo della via. E' la grande storica iccasa A. Borsig G.M.b.H., società con &canitale illimitato, produttrice di gran-1 J^di-macchme e di' locomotive, noia in Stutto il mondo, che ha ì suoi gigante- , rschi impianti a Tegel, nella periferia i zdi Berlino. La ditta Borsig dà oggi inquesta laconica notizia che suscita do- mvunque in Germania una impressione "di sorpresa che confina con lo sgo- lamento- pfi Ci 'siamo visti costretti a sospen^fe« ™i tì™.™ h'^cì f ,-.r.=t^i r,So-0_ dere col giorno d'oggi i nostri paga¬ menti. I motivi della" nostra decisione ^sono da ricercare nel fatale peggiora- Ìmento della situazione economica sia fiall'interno che all'estero, che special- 1 mente dal luglio in poi ha in tal modo oinfluenzato le ordinazioni che è stato rfimpossibile bilanciare la produzione dcon le spese. Le difficoltà inerenti alla ssituazione economica e finanziaria o- ddierna sono state poi inasprite da per- rdite subite attraverso una Società fi- mllaie per debitori insolventi, e per gra- mvi perd'.te di valuta. Per rimettere sl'impresa su una base sana, e per evi- ttare la distruzione dei grandi valori tche consistono nella esperienza e nello i sviluppo tecnico di quasi un secolo e mnella fama mondiale dell'impresa, sia- rmS^aarSffi:V£p£E&| mento di concordalo e ciò dono aver . sperimentato, senza successo, i tentati- "vi di arrivare a un risanamento senza ricorrere a creditori. Considerando la situazione attuale — continua la dì- Jchiarazione sa delli r&'schiéra'de1; 23.Woptra« dopo i recenti licenziamenti, ancora oc- Icupiamo, l'Impresa è relativamente an- ?cora in stato vitale ». Cosi la dichiarazione della Casa, la nquale dà già gli elementi delie cause Edirette e indirette del crollo. Poso altro gv'è da aggiungere. Si apprende che l'an- "° , • , t ,„ dno 1931 si era ancora iniziato per la cditta in condizioni relativamente buo- pile, e che nel maggio, giugno, luglio le pordinazioni mensili che la Casa rice- mveva ascendevano ancora a oltre 3 mi- glioni di marchi al mese; tar.to che, do- dpo aver precedentemente ridotto di smolto i proprii operai, la Ditta in quei cmesi aveva cominciato gradualmente ea riassumerne. La cifra di tre milioni }di marchi mensili si riferisce a ordì- lnazioni sia interne che estere, le quali "ultime ascendevano negli ultimitxmpi all'SO per cento di tutte le ordinazioni, „e fra esse una metà scarsa era rappresentata dalle ordinazioni russe in case agli ultimi accordi di forniture di macchinario all'industria sovietica. Dal luglio in poi, per l'improvviso scoppio delia crisi bancaria tedesca, e in seguito all'aggravarsi della crisi mondiale, le ordinazioni estere cominciaro- iiuiuziuue uguale — conuuua la m- j■hiarazior.e,— e. confrontando la mas- s^^fH^fL "riunge ì 12 milioni di marchi, con la eLgno a scemare in modo catastrofico. A dciò si sono poi aggiunte considerevoli dperdite subite nelle forniture di mac- Bchinarlo all'Egitto, all'India e ad altri rPaesi industrialmente nascenti, nei tquali gli affari si fanno in base alla dsterlina e dove, in seguito all'improv- nviso crollo della sterlina, le perdite tdella Casa cominciarono a dimostrar- ! csi ben presto colossali. L'accenno nel-1 dia dichiarazione alla Società filiale, prile ha subito gravi perdite in seguito dalla cessazione di pagamenti dei suoi fdebitori, si riferisce alla Borsighall, pfabbriche riunite di pompe, che 6:1 quella che prima ha risentito della ecrisi, poiché essa forniva di pompe vl'Egitto per la diga di Assuan, e la fcrisi della sterlina ha ferito così la mCasa per questo suo primo fianco a- ; pperto. j cLa A. Borsig G.M.b.H. di Tegel è, sdel resto, una delle molte imprese, e ala. maggiore, che sono comprese nella più grande società o Conzern Borsig, ddi proprietà di Ernst e di Conrad!Borsig. Le altre Società del Konzernj si mantengono ancora liquide, benché. tutte più o meno ormai siano colpite' dal dissesto della Casa centrale oltre a soffrir molto delle difficoltà proprie. il passivo della Società che chiede il concordato supera il capitale della' Società, che è di 10 milioni di marchi.: Fra i creditori si trova anche il Reich, perchè il Ministro delle Finanze del Lich aveva, tempo fa accordate.alla Casa un anticipo di 1.200.000 marchi. li provvedimento era stato accordato; nel luglio seor::o, in uno dei momenti cioè più preoccupanti per la disoccu- pozione, al fine di aumentare la li- quidità della Casa e impedire di do-,ver procedere a nuovi licenziamenti/e laPsomma doveva essere seontata con nuove forniture. Degli altri ere- ditori ì maggiori sono la Deutsche Bank und Diskont Gesellschaft e la Dresdener Bank. iLa caduta di un tale colosso non può non destare preoccupazioni per ; le ripercussioni che possono essere ^»tiHnrotn ...i,„ „v„ j gravi considerato anche che i suo creditori scoperti sono già languenti e in continuo deliquio per conto prò- ! prio. L'impresa Borsig, di industria] pesante, seconda per grandezza dopo' la casa Krupp, comprende, oltre agli impianti di Tegel, le miniere e le fonderie dell'Alta Slesia. Tutta questa!complessa impresa si era sviluppata dal primitivo modesto nucleo della fnhhrir-n di lii"nmot'VP fondata a Ber- taDDnca m^ipcomouve ìonoaia a ce. hno nel 1837 da Augusto Borsig, che era figlio di un muratore. Quattro an- ni dopo, cioè nel 1341, da quella pri- ' . . . ',„„ „„f- ma faobnea us;a la prima locomotiva costruita in Germania. Cominciava cosi la concorrenza alle locomotive a rl„<* onrl Hnnn la nnTirnrmn. inglesi, e due anni dopo la concorren- za era vinta, perche le locomotive te- desche avevano, in Germania, soppian- tato completamente le locomotive in- glesi. Da questo momento comincia lo sviluppo mondiale della Casa, la qua- le da quell'istante acquista prima injc ™. i»v ..-„,• appalto, poi in proprietà, miniere prò- prie e alti l'orni, le une e gli altriin Alta Slesia, sempre allargandosi e modernizzando gli impianti. Il suosviluppo da allora non si arresta più.Ne^li ultimi tempi di pieno esercizio,j u rr„_-, ,i„.,„il numero degli operai Tegel — doveora, in seguito ai licenziamenti perIn. crisi attuale, gli operai erano ri-À^ttt n ■wnn — Pi-q di 12 mi'a e nel-dotti a oiUU — eia ai j._ mi.a, e_..ei l'Alta Slesia di tremila. Due anni or-sono il giro di affari della casa era' j- An m;iin->,- HI vnnri-lii ancora di 40 milioni di marchi L'Amministrazione della faocieta —come lascia intravedere nella sua di-riparazione — scerà che sia possibile* - l'.^nmrdamptitn mantenere, dopo 1 accomodamentol'esercizio e conservare la clientela estera. E' evidente l'interesse ditutta l'economia tedesca di mantene-re un esercizio di così fondamentaleimportanza che alimentava di cospl-cue ordinazioni il mercato del lavoro- _ li. r. cue tedesco,
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