I solenni funerali di don Rinaldi

I solenni funerali di don Rinaldi I solenni funerali di don Rinaldi ' Un imponente corteo sfila per due ore tra fitte ali di popolo reverente - Le Autorità cittadine e nove vescovi attorno alla bara >- La tabulazione avrà luogo oggi al Cimitero I funerali del Rettor Maggiore dei Salesiani don Rinaldi sono stati solenni e imponenti. La più grande attestazione di cordoglio per la morte del pio sacerdote Ina data il popolo. La lolla, che nei giorni scorsi ha sfilato Ininterrottamente davanti alla salma, Bt- è ieri schierata compatta lungo ilpercorso, percorso che, dato il numero degli intervenuti ai funerali, ha dovuto 1 ali ultimo momento venire allungato fe' fino- a piazza Emanuele Filiberto. Il II trasporto era fissato per le ore 15, ma già un'ora prima si dovevano steng diere 1 cordoni per impedire al pubblico l'accesso alla piazza di Maria Ausilia. trlce, donde doveva muovere il corteo. I-cortili dell'Oratorio Salesiano erano stipati: Associazioni, Istituti, Collegi, Scuole e Congregazioni, con labari e Bandiere, vi si affollavano, e numerosi chierici e sacerdoti si notavano ovunque. -Davanti alla piccola Capacita, succursale del Santuario, veniva a fermarsi il carro funebre: un carro di terza classe, modestissimo, come umile era stato l'uomo che per dieci anni aveva tenuto l'importantissima carica di Capo della vasta organizzazione salesiana. Giungevano le Autorità che andavano a radunarsi in una sala interna dell'Istituto: il Podestà conte Paolo Thaon di Revel con il vice-Podestà prof. Silvestri, il comm. Maron- ?iìl In rappresentanza di S. E. il Preetto, S. E. il generale senatore conte Petltti di Roreto, il generale Guerra per S. E. U Comandante di Corpo d'Armata gen. Spiller, il gen. Alberti Comandante la Divisione, il gen. Pintor Comandante la Scuola di Guerra, il dott. Bertone per il Segretario Federale Andrea Gastaldi, l'on. Vassallo, il Rettore dell'Università comm. prof. Pivano, il barone Manno, il comm. Oddono_per la Magistratura, il marchese Del Carretto per la Provincia, l'Intendente di Finanza gr. uff. Calandra, il col. aw. Battù del Fante, 11 cav. Rampone del Mutilati, il Padre provinciale del Cappuccini ed un folto gruppo di autorità ecclesiastiche. La interminabile sfilata ÀHe 14,30 dal campanile della Basilica di Maria Ausiliatrice cominciarono a scendere lenti rintocchi, mentre cominciavano ad uscire incolonnati dall'Oratorio, e a dirigersi verso via Cottolengo, l'Oratorio femminile di Maria Ausiliatrice, altri Oratorii femminiU con Banda, Collegi e Convitti operai femminili, le Orfane e gli Orfani di guerra, gli Oratorii festivi della Crocetta, di San Paolo, Monterosa, di Valsalice, di San Luigi, del Martinetto, di San Francesco di Sales, ed altri Collegi e Circoli cattolici: il Collegio di San Giovanni Evangelista e quello di Valsalice. Ininterrottamente il fiotto usciva dal voceedélle campane che a rari Inter-valli si spandeva nell'aria. Da oltreun'ora durava la sfilata e non accen nava a cessare. Si succedevano: l'Istituto Missionario dei conti Rebaudengo, l'Oratorio di San Francesco e quello desìi Studenti, le Madri cristiane, Je Dame Sì "Maria Ausiliatrice, il «Giardinetto» ed Aspiranti Figlie di-Maria AtfÈilià.triè'e, le Figlie di Maria Ausiliatrice e altre Suore,' il Piccolo Clèro con labari, la Banda dell'Oratorio, gii ex-Allievi, i Giovani universitari, gli Cx-allievi e in folto gruppo le Associazioni cattoliche con bandiere, i Cavalieri di San Silvestro, ecc. Soltanto dopo le ore 16 si è mosso il feretro. Pochi minuti prima gli stu:, denti in teologia dell'Istituto Interna| ziónale, comprendente venticinque Na■ zipni dell'Europa e dell'America, attraversavano in cotta bianca e con la j; torcia in mano il piazzale e facevano ! ingresso-nella piccola Cappella; subito dopo, preceduti da chierici e fiancheggiati da sacerdoti, entravano nella piccola Chiesa i Vescovi salesiani Emanuel, Guerra, Olivarez, i Vescovi Perrachon, Ciceri, Rossi, Celle, Spandre, e l'Arcivescovo di Torino S. E. mons. Maurilio Fossati. I Monsignori portavano la mitrla bianca in segno di lutto. Dopo di loro venivano l'Economo generale don Rlcaldone, il Procuratore generale don Tommasetti, don Fasce, don Giraldi, don Vespignani il vegliardo sacerdote dell'Argentina, don Candela l'organizzatore del corteo, ed altri sacerdoti salesiani. Al centro della Cappella, sul catafalco ricoperto di un nero drappo se- gnato da una croce d'argento, era po- ! aLepsata la bara. Tutt'intorno le fiamme delle torce portate dagli studenti in teologia punteggiavano la navata, fasciata d'ombra, di pennellate d'oro. Gruppi di suore pregavano. D'un tratto si elevava nella Chiesa il canto del « Qe profundis », poi otto teologi sollevavano a braccia il feretro e lo portavano fuori per deporlo piamente sul carro. Subito dopo questo si avviava. Ai cordoni si trovavano il vice-Prefetto comm. Marongiu, il Podestà, 11 dott. Bortone per il Segretario Federale, il barone Manno, il Procuratore generale dei Salesiani don Tommasetti, il senatore Rebaudengo per i Cooperatori, e mons. Coccola Vicario generale del clero della Diocesi. Un triplice cordone d'onore fiancheggiava il carro funebre: i valletti della Prefettura e del Comune con torce, i carabinieri in alta tenuta, e gli universitari cattolici coi variopinti berretti goliardici. il commosso saluto della folla Venivano i congiunti dell'illustre defunto: don Giovanni, dei Salesiani, nipote di don Rinaldi, e ventitre pronipoti; quindi il gruppo delle Autorità, il Consiglio superiore dei Salesiani e gli Ispettori italiani, belgi, francesi e spagnuoli. Fra gli altri sacerdoti si notava il vecchio don Carpier, quello che ha parlato col Rettore Maggiore dei Salesiani pochi minuti prima della crisi che doveva riuscirgli fatale, per invitarlo ad assistere all'inaugurazione di un tempio dedicato a Maria Ausiliatrice in Nizza Marittima. Quando il carro lasciava la piazza per imboccare la via Cottolengo, la testa del corteo aveva già raggiunto Porta Palazzo e svoltava nuovamente in via Cottolengo. !La folla che aveva atteso pazientemente, nonostante la giornata particolarmente rigida, e si pigiava lungo tutto il percorso in fitte ali, assisteva muta e commossa allo sfilare del funerale: passavano gli Istituti e le Scuole salesiane, gli Oratorii, gli ex-Allievi e tutte le Organizzazioni religiose, con C«tratet, ,le bandiere e \ labari, e le musiche,accompagnavano con meste armonie l'interminabile corteo nel suo lento svolgersi; al sopraggiungere del carro funebre si scopriva reverente e chinava il capo commossa. Il modesto sa- cerdoto, che aveva voluto per il suo trasporto un carro di terza classe, ri- 88!"L»; tribUt0 di COrd°- gl0Ìtre,due orelm&va 11 carro fu-i1 schierando, man mano che giungevano, ìtutte le Associazioni. Il feretro veniva nebrea ritornare nella Sia^ffi Maria 'ì Aratrice dove >,t Pemno venato Inuovamente portato a braccia dagli otto teologi e deposto sul catafalco preparato nella navata centrale di Maria Ausiliatrice, di fronte all'aitar maggiore, Nei.banc.hi,r.BftT.atv>f lutto, prendevano posto le Autorità, 1.'Vescovi, il clero, le 3Uore e i congiunti del compianto don Rinaldi. Attorno alla bara, ricoperto da un nero drappo, ardevano sei torce infisse in alti candelabri dorati; poche lampade rompevano le tenebre, e solamente sull'altare il quadro della Vergine, circondato da lampade, spiccava in un trionfo di luce. L'Arcivescovo mons. Fossati, vestiti i paramenti sacri, e assistito dal clero, celebrava le esequie. Alla sua voce si univano quelle dei teologi dell'Istituto Internazionale e della « Schola Cantorum » salesiana, accompagnati dall'organo. Il mesto e commovente ufficio aveva termine, e subito dopo che le Autorità civili e militari lasciavano la Chiesa, la salma del venerato sacerdote veniva riportata nella piccola Cappella, dove si apprestavano, per l'ultima veglia, sacerdoti e suore. Questa mattina, in Maria Ausiliatrice, avrà luogo la Messa solenne, celebrata da S. E. l'Arcivescovo, e subito dopo la bara verrà portata al Cimitero Generale per la tumulazione.

Luoghi citati: America, Argentina, Europa, Nizza Marittima, San Paolo, Torino