L'arrivo di Grandi a Roma

L'arrivo di Grandi a RomaL'arrivo di Grandi a Roma La reiasione al Capo Roma, 8 notte, 'taDurante il viaggio di ritorno, men- chtre ì'Augustus entrava ne! Mediterra- dneo, il Ministro Grandi, continuando a] mantenersi in contatto radiotelegrafi-,Gt.o con l'Italia, fu informato inclden- vtalmente delle accoglienze che si pre- nparavano a Napoli e a Roma, più per respontanea iniziativa di privati che per zaàisposizioni di Autorità: Grandi si af- ra•rettò a radiotelegrafare invitando a stdesistere da ogni preparativo, manlfe- dstando il desiderio che il suo ritorno si svolgesse, come la partenza, in tut- ta semplicità, senza intervento di pò- polo, senza cerimonia, senza apparato. I gCalorose accoglienze 'R, ., . „ ,,. . . , , „ . hUn desiderio d un Ministro del Regi- Lme, e volont: che impone lobbed,3n-:rza pure 1 obbedienza è stata questa vdita assai relahva: a Napoli posala- cmo calcolare che abbia raggiunto il: scttar.tacinque per cento, a Roma for- :?se neppure il cinquanta. E quando il ;tMinistro ha toccato il suolo della Ca- *pitale, una vera manifestazione di po-dpolo lo ha salutato. Non si poteva.!™d'altra parte, impedire agli Italiani di ; desprimero, attraverso un'onesta e He-;sta accoglienza a Grandi ritornato, la aloro gioia per un avvenimento che, per | oll modo del suo svolgimento, ha costi- : stuito una nuova tangibile prova delj successo della politica estera di Mus¬ solini, politica avveduta e sistematica gelosa delle proprie idealità ma non irrispettosa delle altre, vigile tutrice degli interessi nazionali ma aperta ad ogni forma di solidarietà internazionale. A Napoli il primo saluto della Pa¬ sdgtninDsUria è stato portato al Ministro dalle gAutorità locali L'Alto Comnissario a sen Castein, u podestà Duca di Bovi- n i-Aiutante di Canino di S. A. R. il dEÌ"rT^l3 „„_ riPriri il, ri Principe di I lemonte gen;-Clerici, n Segretario federale avv. Schiassi, ìla Preside della Provincia on. Morisani.lpil Comandante di Corpo d'Armata gen. mFerrario, ed il Comandante della Mi- t llzia Poltuaria, sono stati i primi ad'« ^ ,,, , , ,*, ,T. . e?trarc nell'appartamento del M ni- g 3tro. a porgergli il cordiale benvenuto edella citta, a nome della quale sono o anche stati offerti bellissimi fiori allajHfQuindi il Ministro è uscito dal sa- tIone, il bel salone elegante dell'italia- N gentile signora Grandi, Quindi il Ministro è nissima nave, c si è subito trovato in|Gmezzo ad un foltissimo stuolo di gior- cnalisti, venuti da Roma ad incontrar- ! lo, giornalisti naturalmente di ogni hNazione, fiancheggiati dall'aggressivo fed armato gruppo di fotografi. Gran- ldl, lungi dai preoccuparsi (in America mne ha passate ben altre, In fatto di davventure giornalistiche) si è compia- pciuto alla vista dell'adunata e si è in-J^trattenuto con i presenti con quella taperta cordialità tutta romagnola che la pratica della diplomazia gli ha affinata, ma non diminuita. I colleghi stranieri, che nell'esercizio professionale portano una foga precipitosa, avrebbero reclamato senza indugio una intervista, ma Grandi ha avuto un alleato prezioso nello stringere del tempo, dato che la partenza del treno per Roma si avvicinava. Le impressioni del Ministro — Abbiamo modo di parlare a tutto nostro agio —■ egli ha detto — sul treno e, dopo, a Roma, dove non mancheranno le occasioni di trovarci insieme. Vi avverto però che nessuna di- gmitvmeevzpelmcesarazione po.ro fare ad alcuno fino a che non avrò conferito con S. EU Capo del Governo. Ma, d altra parte, \mche bisogno ce di nuove dichiarazio-1 mni? Da parte mia e da parte americana, non si ò detto tutto il dicibile durante il mio viaggio negli Stati Uniti? ■— E' stata una pesante corvée? — No davvero, e non crediamo ave-lcre la presenza stanca; vero è che uno mdi voi, appassionato alle statistiche,!1ha calcolato che abbiamo viaggiato 31 igiorni e due ore (... vi raccomando lo ndue ore), die abbiamo compiuto 12 mi- sla chilometri in ragione di -300 al gior- pno, e che io ho pronunciato 31 discor- Lsi, di cui 29 in inglese. Ma, vi confes- cso che queste cifre hanno sorpreso an- nche noi; è il caso di dire che non cejvne eravamo accorti. |nAlle domando ulteriormente rivol- jetegli nel corso della breve conversa-|gzione, Grandi ha risposto dichiarando tdi essere assolutamente soddisfatto del :Bsuo viaggio, degli incontri avuti con mle personalità dirigenti la politica ame- jdricana. I legami "tra gli Stati Uniti ejdl'Italia sono usciti rinvigoriti e la coin- ecidenza di veduto italo-americane sui ! principali problemi mondiali, sarà elemento di grande importanza per la!svita dei popoli nel prossimo avvenire. - pGli è stato anche chiesto del viag- Ggio: ottimo e rallegrato dai trattenimenti serali che venivano dati a bordo; ogni forma di esotismo ha dovuto cedere di fronte alle irrompenti manifestazioni di italianità che la presenza di Grandi e del suo seguito tra i gruppetti de^li inviati speciali, aggiungendo una nota eli rumorosa gaiezza, provocavano sulla nave. Le riu- rumore degli applausi. La folla sul mo- p ]o agitava i fazzoletti ed i cappelli ed R altra folla, più lontana, oltre i can- 2olDlGzsrmoni serali si scioglievano sempre eon,8canti e musiche nazionali, sotto la gui-: da del napoletano De Muro, anch'egli i ospito àsU'Augustus. Grandi parteci-l pava ai cori con l'entusiasmo canoro del vecchio alpino. Gli stranieri accor-1 revano divertiti e, cedendo al fascino I della giovinezza e dell'arte, si sentivano nascerà un'anima di italiano di elezione. ccConversando e raccontando, il Mini- nstro Grandi ha lasciato il transatteli- ctico; mentre scendeva lungo la pen- nsite passerella, da terra giungeva il C celli, lanciava e evviva cappel oltre i enn- 2ed « alala ! ■-. H !faZzoletti dai colori di Roma, con il, ,gagliardetto fregiato dei vecchi motti' squadristi. | Grandi è salito in automobile, che è iin prima linea era lo schieramento dei d Giovani Fascisti, recinto il collo dei Usa'partita alla volta della stazione di Mergellina. seguita da un'altra dieci j na di macchine, nelle quali hanno pre ' so posto il Ministro plenipotenziario b1 Augusto Rosso, il ssdConsigliere di Le- gjgazione Guido Rocco, i primi Segre- j d tari Vitetti e Noni3, il comm. Talvac chia, ed altri componenti il. seguito del Ministro. Alla stazione di Mergellina, S. E. Grandi si è intrattenuto ancora bre veniente con le autorità, e quindi è sa nto nella vettura-salone riservatagli, restando al finestrino fino alla parten za. Quando il treno si è mosso, anco ra un calala!» ha salutato il Mini stro, che sorrideva e rinnondeva levan do in aito il braccio nel saluto romano, L'amicizia italo-americana Nel vagono contiguo viaggiavano i giornalisti itaiiani 0 stranieri venuti a Roma. S. E. Grandi ed il suo seguito hanno avuto l'amabilità di intrattenerL, con lo riepiiogando le tappe deirinteresaante lvia#gio. Riepilogando, veramente non è la*pBPOla esatta, per cne , rcaocontl del soggiorno america- . , r. °f ,. . . _. „,. ?° ^««"-ro sono stati dai giornali ;tanam contenuti entro limiti assai so **» °^nno Ias,ciato lafrffo,fmpo me" dll[,;.MoUl °P1S0dl meriterebbero anco™^ esscrf conosciuti e varrebbero a diffondere la pm esatta e precisa sen;sazione dell atmosfera di vibrante ed appassionata simpatia che ha seguito | ovunque il passaggio del Ministro fa: scista. j Quella sensazione vi coglie, del resto, per poco che sfogliate i giornali degli Stati Uniti, che qualcuno al seguito di Grandi ha collezionati e portati con se per ricordo. Pagine, pagine, pagine e centinaia di fotografie ed interviste e nome ed immagine del Duce ricorrenti di continuo, tra espressioni di schietta ammirazione. Per giorni e giorni pare che i « reporters » americani non abbiano avuto nè occhi nò orecchi per altri avvenimenti. Gran di non ha avuto che parole di alta , riconoscenza ner la cordiale e schietta ntonoscenza per la cormaie e scmetta amicizia dimostratagli dai dirigenti la lpolitica americana: da Hoover ai più modesti funzionari, tutti hanno accol to il visitatore d'oltre Oceano con sen'«menti di ospitalità in cui vibrava la . . ,, z , __ . _ gioia d. onorare una grande Nazione ed un grarrjo Capo. Simpatico, sovra ogni altro, il ge3to del Presidente jHoover di invitare al ricevimento offerto alla Casa Bianca anche i depu tati italo-americani: La Guardia, di New York; Cavicchia, di New Jersey; |Granata, di Illinois; e Di Silvestri, capo dell'Ordine dei « Pigli d'Italia ». ! li fatto, ritenuto senza preceden«, ha avuto ripercussioni grandemente favorevoli in tutta la comunità ita liana; cosi come è stato simpatlca mente commentato il discorso del Sui daco di New York, Walker, che si è proclamato primo Magistrato della J^seconda città italiana"» ed ha esal taio ie benemerenze della nostra emi- gr aziono. Delle accoglienze trovate nelle comunità italiane, S. E. Grandi ha pariato con vera commozione. — Certe volte — ha detto tra l'altro — mi pareva di trovarmi in una vibrante adunata di Camicie Nere romag'nole, tanto era calda l'ondata di entusiasmo che partiva dalla folla; elementi oggi più che mai presi dalla vita locale, gli Italiani d'America, senza bisogno di artificiose sollecitazioni propagandistiche, conservano istintivo e formidabile il senso e l'affetto della loro razza. I loro rapporti con gli elementi americani sono ottimi ed oggi la crisi economica ha messo in valore u ncchi dl tutti una ]oro virtu pri. - negietta e magari irrisa: la virtù \m risparmio. 1 1 A Psìszzo Venezia Le 12,25: la conversazione è bruscamente interrotta dall'arrivo del treno. lclaR;°"' « alala! .>, applausi ed il no mL' dl Grandi gridato a gran voce. Sol!10 la tettoia moka gente e in attesa intorno al gruppo delle autorità, in cui notiamo: il Sottosegretario agli Esteri, s- E- Fani: il CaP° dell'Ufficio Stara pa del Capo del Governo, onorevole Landò Ferretti; l'Ambasciatore Loja cono; il Ministro di Bulgaria; i Ml nistri plenipotenziari Sandicchi. Bejverini, Ciancarelli, Guariglia, Talla |ni, Sola. De Rossi. Pittalis-Tuozzl; jed alti funzionari del Ministero de|gli Affari Esteri. Sono inoltre presen ti: il Governatore di Roma, principe :Boncompagni: S. E. il Prefetto dl Ro ma, Montuori; il Segretario federale jdell'Urbe, Nino d'Aroma; il Preside jdella Provincia. Don Piero Colonna; ed altre autorità, ! !saletta reale. Quando egli appare nel - piazzale, altra folla viene addensando pilla soprattutto di Camicie Nere Rapiili scambi di saluti; quindi S. E. Grandi si avvia all'uscita attraverso la o dì goliardi, che si stringe intorno a lui acclamando. Si grida: « Viva - il Duco! », « Viva Grandi! », « Viva l'Italia Fascista! ». Mentre la manifestazione continua. Grandi si arresta un momento dinanzi agli obiettivi dei fotografi, e poi sale sull'automobile e si allontana diretto a Palazzo Venezia, dove egli 6 ,8tato ricovuto da, c 0 del Governo. : . x 7^ i