Piano d'attacco della Liguria

Piano d'attacco della Liguria L E MANOVRE NAVALI Piano d'attacco della Liguria {DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE) , Da bordo del « Trento », novembre. Fendendo con tutta l'imponenza della sua mole le acque immobili della rada, ma così lieve che soltanto pareva sfiorarle, l'incrociatore Trieste — gemello del Trento sul quale, come s'è detto, dall'altro giorno sventola l'insegna dell'ammiraglio Spano, supremo comandante delle forze del Partito B — è giunto alle nove di ieri mattina alla Maddalena. Re cava a bordo S. E. l'ammiraglio di sauadra Ernesto Burzagli, direttore di queste manovre navali. La stupenda nave era stata avvistata circa all'altezza di Punta Rossa, e grigia sul grigio del cielo e del tortuoso braccio di mare chiuso fra gli spalti di Caprera e della costa sarda, si mostrava ancora piccola al pari di. un giocattolo, ma già precisa e nitida nella purissima sagoma snella, perfetto equilibrio di velocità e potenza, Attimi, più che minuti: che nella pulsante corsa essa di secondo in secondo ingigantiva prodigiosamente, e tosto fumaioli, alberi, sovrastrutture, torri e l'equipaggio schierato in coperta, tutto sfilava a 100 metri da noi individuato in ogni particolare mentre ciascun naviglio della squadra rendeva gli onori. Con grazia possente di vero purosangue del mare, con manovra meravigliomente sicura, l'agile gigantesco vascello passava fra la prua del Pacinotti e l'isola di Santo Stefano, e frenava di colpo i centomila cavalli delle sue macchine a due braccia dalla boa d'ormeqgio. Immediatamente calava la lancia per assicurare il cavo, e su tutte le unità della squadra i picchetti rompevan le righe. Bandiere alzate e abbassate, musiche che dalla tolda ammiraglia si spandevan per l'aria autunnale, e così finiva il superbo spettacolo che aveva attirato gli sguardi di tremila marinai, spettacolo degno della nostra Marina da guerra, e tale da strappar l'applauso entusiastico di qualsiasi pubblico. Suggestione di Caprera Tutte le forze, dunque, del Partito attaccante sono ormai radunate qui nella rada che in questo momento rappresenta la base dell'azione che gli Stati Maggiori della Nazione B intendono sferrare contro uno dei [più vulnerabili territori della Nazione A all'apertura stessa delle supposte ostilità. Siamo ormai, infatti, alle ultime ore del periodo così detto precauzionale, e tutto lascia prevedere che questa notte stessa l'ammiraglio Spano riceva l'ordine di agire. Ieri egli ha compiuto un attento e minuzioso giro d'ispezione alle varie opere di difesa delle isole, specie a quelle antiaèree, perchè — com'è noto — La Maddalena è nel campo d'azione degli idrovolanti delIla Spezia, base navale ed aerea del ^Partito B., e contemporaneamente iad eventuali pose di sbarramenti di mine davanti alle nostre uscite da I parte di sommergibili posamine, è da i attendersi più d'una esplorazione dal 1 cielo su queste acque e su queste ter\ re. Correvamo in automobile per magnifiche strade, in mezzo ad un paesaggio brullo ed austero, irto di ci| dopici massi di rocce granitiche, tra \i quali cresce una bassa vegetazione fitta e magra. Tutto è sorpresa nelìl'arcipelago della Maddalena. Anche ^.quelle aguzze e dentate montagne \della costa sarda stupiscono per una | Zoro cert'aria feroce da grandi catene alpine, mentre in realtà si tratta di montagnole alte poche centinaia di metri. Una sosta di qualche minuto alla casa e alla tomba di Garibaldi non è stata senza suggestione. Malinconia e umiltà in quelle stanzucce \che furono uno dei fari del mondo e che — se non si provvederà in tempo a salvare se non altro il letto su cui spirò l'Eroe fissando il cielo verso la Corsica — fra cinquanfanni non conterranno più che suppellettili consunte, dato che contro le tarme con l'andar del tempo non bastano naftalina e canfora; inesprimibile fascino invece all'aperto, davanti al severo sarcofago di granito appena dirozzato, sul quale perpetuameiite, giorno e notte, vigila una sentinèlla. E mi diceva l'ammiraglio che quando ancora non eran stati collocati qui intorno fanali elettrici, nelle notti di più violenta tramontana occorreva sceglier bene i soldati dai nervi più solidi per mandarli a montar la guardia: qualcosa di troppo grande forse spirava — nei ruggiti della tempesta — dalla sepoltura di colui ■ che avrebbe potuto essere re, e s'era a o , e e i e a a o i n a , o i a l e i e a e n a , o i o e B i , o e l l e accontentato di diventare un semplice agricoltore. Stamane invece su tutta la rada, sulla calma piatta dell'acque lattiginose, è un incanto di primavera. Ogni tanto un ronzìo dal cielo, e velivoli altissimi compaiono all'orizzonte. Sono gli S. 59 bis di Terranova che studiano il terreno. Ostilità imminenti; ma col favore di questa mite tepida brezza su tutti i volti brilla una gaiezza inconsueta. E' una lieta vigilia serena; un preludio pie no di fiducia. E u plenilunio favorira■1 1 t ..i" nostra uscita notturna tra ali'•' la scogli I due partiti Già ho esposto in un primo arti colo sommariamente il tema gene ||rale di queste manovre navali che rivestono importanza grandissima anche per lo studio del simultaneoimpiego di navi e di idrovolanti da bombardamento, da ricognizione e\idrosiluranti (non e forse noto a\tutti che un idrovolante di adegua-\ta potenzialità può benissimo Sca~\qliare un siluro* tal quale come una torpediniera o un sommerqibi-\le). Ma quei particolari facenti parte del piano d'operazioni del partito B., che prima erano stati taciuti]per non offrire prematuramente al-\la parte avversaria informazioni for-{se preziose, ora possono final mente ;essere palesati sequendo il succesA'sivo svolgimento delle azioni Occorre inquadrarsi bene nella cornice degli avvenimenti. Base del partito B. (attaccante) è La Maddalena all'apice settentrionale della Sardegna; base del. partito A., La Spezia. Il servizio di spionaggio della nazione B. ha informato che il grosso delle forze nemiche si è dimslocato quasi completamente a sud.]E' quindi il momento opportuno di giocare sul minuto e di tentare — néll' ora stessa in cui s'inizierà lo stato di guerra — una serie di colpi di mano rapidi e violenti, dal mare lungo l'arco litoraneo ligure-tosco-no; l'effetto potrà essere enorme, sia per la distruzione di cantieri, opi-fici, depositi, stazioni, sia per il nà-nico gettato nella popolazione civile.Ecco perchè noi domani verso le do-dici e trenta bombarderemo il trattodi Riviera ligure fra Genova c Pràe dal cielo, contro i grandi centri popolosi e contro i principali stabilimenti industriali che si susseguono contemporaneamente a un forte gruppo di idrovolanti che levatisi all'alba dall'idroscalo di Terranova i mando dell'esploratore Pantera, han- (Sardegna), e da quello costituitodalla nave porta-aerei Miraglia an-corata davanti a Savona, avrannolgià gettato su Genova un loro primo carico di bombe durante le ore del mattino. L'incrociatore Trento, l'incrociatore Trieste, la prima squadriglia cacciatorpediniere tipo Zefflro e la seconda tipo Nembo, entrambe al co a a l a e e e a e i i o i e e no dunque le caldaie sotto pressione ■per lasciare fra poco — a mezzanotte precisa — la base della Maddalena e recarsi a compiere il predetto colpo di mano. Ma oltre ad altre forze, il partito B. dispone anche di un gruppo di unità subacquee per il cui impiego l'attuale circostan:. % si presenta davvero ideale. E mentre ad alcune è affidato il compito di segnalare ed eventualmente attaccare il naviglio avversario che richiamato, accorresse a rinforzare contingenti della Spezia, è con mentalità di sommergibilista che l'ammiraglio Spano ha ordinato ai sommergibili Da Procida e Mameli di lasciare La Maddalena in tempo ver trovarsi alle ore zero di domattina nètte acque di Piombino e bombardarlo. Questa fulminea azione notturna verrà così ad essere la prima di tutto il periodo delle ostilità, ed immediatamente potrà far sentire le sue conseguenze materiali e morali. Eseguito adunque il bombardamento di Genova e successivamente quello di Prà, l'intera divisione ma- novrerà per riguadagnare la sua ba-use dove rapidamente rifornirsi; ma\al tramonto potrà essere ordinato alla seconda squadriglia cacciatorpedi niere di recarsi a bombardare Savo na e Vado e di rientrar quindi tosto alla Maddalena. Questa, per sommi\capi, sarà l'azione della prima gior- \nata; azione che dovrà esser ripeta- Utà in parte nel giorno successivo. Ma \poichè intanto il primo gruppo dei modernissimi •■■ esploratori » avversnri (le magnifiche navi guidate dal Da Recco sul quale l'ammiraglio JShccì ha alzato la sua insegna) farà tutto il possibile per evitare il rinnovarsi delle d/istruzionì e del pànico, ecco che con ogni probabilità fra Capo Corso c il litorale livornese si svolgerà la fase tattica della seconda giornata, e cioè l'incontro sull'aperto mare delle unità in contrasto. Il compito dell'aviazione Intanto, come s'è in parte accennato, l'aviazione ora coadiuverà l'offensiva dal mare, ora agirà direttamente per conto suo. Il partito B.i ,. H. ,. 7. ., dispone degli,apparecchi da bombar ' . ' . i • ■ ■ o damento e da ricognizione S. 55,|S. 59 bis, M. 18 degli idroscali di El | mas presso Cagliari, di Terranova, di Orbetello. più quello rappresentato dalla nave porta-aerei Miraglia: idroscali in funzione tanto di pun H dì partenza come di basi di rifor amento di carburante e bombe. E *™ le az,om combinate sono, come 8 e detto, il secondo bombardamento \(h Genova, ed il sussidio che dopo\domam mattina gli idovolanti po\tranno dare alla flottiglia silurante \c°stl*mta (Mla seconda squadriglia dl ritorno dal bombardamento not\iurno dl Savo,m e Vado c dcdla >m ] ma squadriglia che a questa sarà andata incontro col Pantera per appoggiarne il ritorno alla Maddalena ; \l™Je «s'0"' (oltre la difesa {dt Cagnan e della Maddalena) ti se;co"<*0 bombardamento di Genova, AV^110 dl Livorno, La Spezia, Massa-'ciuccoli nella prima giornata, i nuovi bombardamenti di Genova e Spezia nella seconda giornata, i servizi di ricognizione vicina e lontana, più tutte quelle azioni che nell'eventualità di scontro con forze avversarie saranno naturalmente riservate alle iniziative individuali. Compiti, nelmoro insieme, aspru faticosi e diffici ]1' li, sia per gli obiettivi sia per le considerevoli distanze. E il «nemico»'! Non certo che vada trascurato, tutt'altro. Ma il fatto di trovarmi qui con le unità del partito B. porta come naturale conseguenza ch'io sposi un poco le sorti di quest'ultimo, e che nel mio intimo dia tutte le mie speranze a che l'avversario sia battuto, disper so, annientato. Alla realtà badan -l'ammiraglio Spano ed il suo Stato \Maggiore, che hanno prospettato \tutte quelle ipotesi che la loro espe\rienza ha suggerito: possibilità che Ul partito A. richiami, al nord unità lleggere a rinforzar quelle dell'alto Tirreno, esplorazioni con idrovolan ti su La Maddalena e lungo la linea San Remo-Gfipraia-Piombino, colpo \di mano di forze sottili ed aeree con\tro l'idroscalo di. Terranova, azione ldimostrativa nelle acque di. Cagliari u non . ancom :m>cffesazione, Un solo movlmento avversario non per attirare al sud le forze ormeg giate alla Maddalena, posa di mine davanti alle nostre uscite, opposizione sul mare e dal cielo al bombardamento della Riviera ligure, attesa nei pressi della nostra base della divisione di ritorno dal bombardamento di Genova, allestimento di una « trappola » di sommergibili offredo alla nostra forza navale un facile bersaglio di poche unità di superficie. Ma è appunto in conformità a queste varie ipotesi che il Comando del partito B., apprezzata la situazione delle ore zero di domattina, ha concepito e formulato il suo ordine dì operazioni. L'estro della guerra Ordine di operazioni che — quantunque non sia stato portato a mia conoscenza essendo documento riservatissimo — rispecchia ap7>rossimativamente quanto è stato esposto. Questa serie di movimenti e di operazioni, vista così schematicamente, apparirà al lettore cosa assai semplice, quasi ovvia. Ma agli strateghi improvvisati di terra e di mare sarebbe consigliabile venir qui un momento per rendersi conto di come ogni minima mossa sia frutto di tutta una formidabile preparazione, e di come il prò e il contro d'ogni possibilità sia soppesato fino al milligramma. Naturalmente tutto ciò è un pia- previsto, ed ecco che tutto — fulmineamente — dovrà mutare, subordinando nuove decisioni all'improvvisa evenienza. Che la guerra (anche quando è finita) ha di comune con i>arte la fantasia, la genialità invenUj,,0j insomma, V. stro. Anche se l'estr0l invece di liriche o musiche, ab na in quest0 cas0 a crear nella Sto- ria quel grande poema che è la gloria della Patria. MARZIANO BERNARDI.