Il nuovo alveo della Dora in mezzo al parco della Pellerina

Il nuovo alveo della Dora in mezzo al parco della Pellerina Il nuovo alveo della Dora in mezzo al parco della Pellerina L'Importanza dell'opera - Tre anse eliminate - Una spesa di oltre 10 milioni e lavoro per 700 operai Del due fiumi che fino a qualche de- cenmo addietro fiancheggiavano la città, incassandola fra i loro letti, ed oggi invece, per effetto del trasbordare dell'avanzata edilizia, la attraversano, il minoro—la Dora Riparia — è quella che presenta le maggiori irregolarità di percorso. Dalla Barriera della Pellerina alla foce nel Po, a vaile del Ponte Principe di Piemonte, è tutto un bizzarro susseguirsi di insenature, che riu- sdrebbero inspiegabill se non si riflettesse che le acque, all'epoca delle primitive erosioni, hanno seguito, oltre la natura del terreno, l'inclinazione di questo. In taluni punti l'alveo, deviando bruscamente dalla sua linea, ha formato dei veri giri circolari, per riprendere il cammino a breve distanza dal luogo di deviazione; in tali altri l'ansa tracciata In un determinato senso, ne ha sviluppato ima seconda e qualche volta una terza vicina, in senso opposto. Nella sua azione di crescenza, la città/ segui le rive della " ora, come contemporaneamente seguiva quelle del Po; ne è derivata cosi una situazione di immutabilità dell'alveo nella parte centrale, determinata anche dalla sua regolarità in questa zona, che potrebbe essere compresa tra 11 ponte di via Livorno e il Ponte Rossini. Al contrario, alle due estremità, dove la copertura edilizia è stata più lenta e dove appunto il fiume procede più a zig-zag, era inevitabile che la necessità di raddrizzamenti si facesse sentire. L'Amministrazione comunale, mentre provvedeva a dotare di razionali ed eleganti arginatura alcuni tratti della zona centrale, con l'obbiettivo di una sistemazione completa elegie due rive da raggiungersi in seguito a mano a mano che il bisogno lo richiedesse, decideva in un primo tempo, come è noto, la soppressione del largo anello esistente nei pressi di corso Belgio, incanalando le acque nel'nuovo alveo g*à in parte scavato prima d'ora, e arginando le due sponde nell'ansa tra il ponte di via Fontanesi e il punto in continuazione della soppressione anzidetta. I lavori di rettifica in quest'ultima località, i lettori lo sanno, sono ormai molto avanzati. Rimaneva da affrontare il problema delle ulteriori rettifiche nelle due zone periferiche della Dora, a valle e a mon te, ed il Podestà, conte di Revel, lo ha fatto con una soluzione che abbraccia tre tronchi, i quali, risalendo la corren te, sono fissati come segue: 1) tra ilponte di corso Tortona e il Ponte Rossi ni, a valle; 2) tra il Ponte di via Livorno e quello teste-inaugurato di via Per- raris, a monte; 3) tra corso MonteGrappa e le due dighe del canale della Pellerina, .pure a monte. La somma complessiva importata in bilancio è di lire 10.300.000, di cui 5.000.000 per ilprimo tronco, 1.300.000 per il secondo e 4 milioni per il terzo. Di questi giornisono avvenuti gli appalti, seguiti da. un primo inizio del lavori. Il piano tecnico delle tre opere, nelle quali troveranno occupazione circa settecento operai, è stato elaborato dalFing. Porporato, capo della 4.a Divisione dei Lavori Pubblici del Municipio, in collaborazione con il sottocapo, ing. Piasco, e con la cooperazione degli Ingegneri Massetta e Gambotto, della Divisione stessa. Tra l ponti Tortona e Rossini, i lavori comprendono un tratto della riva sinistra, subito d.opo il corso Tortona, tratto che verrà leggermente rettificato per metterlo in corrispondenza di linea con un successivo sulla sponda destra, dietro la « Stige » e con una terza piccola correzione ancora sulla riva sinistra, in fondo a corso Firenze. L'opera maggiore è data dal tratto presso l'Officina del gas, che consiste in una vera e propria deviazione. Il ricupero in brevità di percorso si aggirerà sui cento metri; l'importanza delle rettifiche, le quali si estendono per circa metri 850, consiste però principalmente nel dare alla linea del fiume la sua uniformità in armonia con la parte dell'alveo inclusa nella zona abitata, oltreché nell'imprimere alla località la sistemazione decorosa richiesta dal crescente sviluppo dell'attività sulle due rive. Imponenti muraglloni dell'altezza di sette metri, in mattoni e pietra, serviranno di caposaldo alla sistemazione, che sarà completata da banchine, aiuole e albera .e, secondo il gusto dell'urbanistica moderna. La località diverrà pertanto una delle più attraenti. Qui gli operai occupati non saranno meno di trecento. Il costo è stato preventivato in 5 milioni, ma l'appalto è stato per ora limitato a 2 milioni e 525 mila lire. Il secondo tronco, in regione Valdocco, è' stato appaltato per l'intera somma destinata e comprende una lunghezza di 550 metri. Il raddrizzamento sulle due sponde a mezzo di muraglioni in pietra con (ina scarpata' erbosa superiore e giardino, occuperà circa 200 operai. Contrassegnato da un interesse di gran lunga più vivo, è il terzo tronco, Sul si riferisce il grafico che accompagna queste Note. Qui è un vero enorme sacco, con la bocca aperta verso il canale della Pellerina, che la Dora ha Imbastito attraverso i millenni in dire- - zlone della Barriera di Pianezza. Verai l a i e - mente altre anse — quella delimitata da via Ferrara, quella che abbraccia l'ospedale Amedeo di Savola e infine quella che giunge sotto l'antico castello di Lucento, al Bonafous — danno la loro impronta quassù all'alveo della Dora; ma nessuna di esse supera la curva di cui ci intratteniamo. In questa località il problema non ha soltanto carattere di correzioni del let- to; esBo Investe anche una questione idraulica, con diretta ripercussione sull'agricoltura, per il pericolo a cui sono esposti i campi da un siffatto allargarsi della zona delle acque è delle loro possibilità erosive. E' verosimile che una tale considerazione non sia stata estranea alla deliberazione presa dal Podestà per la rettifica del tronco della Pellerina; certo altre ragioni hanno concorso ad affrettare il compimento dell'opera, e tra queste due principali, Nell'occuparcl l'altro giorno delle radiali, egualmente deliberate dall'Amministrazione podestarile e in via di attuazione, abbiamo accennato pure a quella di Venaria Reale, che prenderà le mosse da Torino, in protendimento del corso Regina Margherita, il cui li mite estremo si trova oggi nella parte inferiore di corso Tassoni. Se il lettore segue il nostro grafico, vede che il tracciato del corso Regina Margherita, oltrepassato il Tiro a segno, di cui porta via un'ala e che trasferirà altrove la sua sede, attraversa per ben tre volte la Dora. La radiale della Venaria richiedeva quindi tre ponti a breve distanza uno dall'altro; per -eliminarne almeno due, non Vera, altro mezzo che sopprimere l'ansa, nella quale, come ognun vede, sono segnati. Un'altra ragione consisteva nella ere azione del grande Parco della Pelleri na, che, già lo abbiamo detto altra volta, con i suoi 750 mila metri quadrati di area, costituirà il « Prater » di Torino, con tutti i suol svariati elementi di attrazione e — speriamolo — con la sua funzione di liberare una volta per sempre il Valentino dalla periodica servitù delle esposizioni. Soppressa l'ansa, la Dora taglierà in due il grande parco, la cui creazione è ormai un fatto compiuto; e poiché le due rive comunicanti per mezzo dell'unico ponte della radia¬ ie, saranno sistemate in modo da into- !l'opera in tal modo concepita. narsi al parco stesso, è facile immaginare quale fascino arrecherà con sè Da uno all'altro dei due punti di ret tifica, 'oggi la Dora conta 2200 metri di percorso; il raddrizzamento 11 ridur- rà "a 700, con un ricupero d'area, in lunghezza, di 1500 metri. Per ovviare alla più forte pendenza, verranno co struite due briglie. L'alveo rettificato avrà la larghezza di metri 35 e una profondità di sette. I lavori, appaltati per i primi due milioni, saranno ultima ti in venti mesi con una presenza con tinuata di duecento operai. f. o. d BARR. PIANEZZA

Persone citate: Gambotto, Piasco, Porporato, Revel, Rossini

Luoghi citati: Dora Riparia, Pianezza, Piemonte, Torino, Venaria, Venaria Reale