Le funzioni dell'Ente nazionale risi nel disegno di legge approvato dalla Camera

Le funzioni dell'Ente nazionale risi nel disegno di legge approvato dalla Camera Le funzioni dell'Ente nazionale risi nel disegno di legge approvato dalla Camera La discussione sulle Scuole di avviamento al lavoro Roma, 26 notte. ,rLa Camera ha terminato oggi la di- : ascussione generale del disegno di legge sper il riordinamento della scuola secon- ldaria di avviamento al lavoro, disegno cdi legge che sarà votato nella seduta vdi domani, dopo il discorso del Ministro ; vGiuliano. , cLa seduta è aperta alle 16 dal Presi- gdente S. E. Giuriati. Nell'aula sono già «presenti oltre 250 deputati. Al banco : rdel Governo siedono i Ministri Ciano, ì cBalbo, Rocco, Gazzera, Giuliano, De ' aBono, Acerbo, Mosconi, e i Sottoscgre-,rtari Manaresi, Di Marzo, Arpinati, | cRusso, Serpieri, Pierazzi, Riccardi e Marescalchi. La tassa di scambio sulla segala Approvato il verbale della seduta di ieri, viene svolta un'interrogazione di SERTOLI al Ministro delle Finanze per conoscere se non ritenga opportuno e-> ^sentare dalla tassa di scambio le sega- \ tle, i prodotti e i sottoprodotti che rap-|Cpresentano un genere di consumo di:tprima necessità per la gente povera rdella montagna; sia in considerazione |pdell'aumento di prezzo che viene a su-imbìre questo cereale in seguito alla modifica del dazio doganale, sia perchè esso era esente dalla tassa di scambio fino all'applicazione del Decreto-legge 28 luglio 1930 il quale non ha portato alcuna modifica all'elenco dei cereali esenti da tassa già contemplati dalla legge del 1923. ROSBOCH, osserva che l'esenzione è stata limitata a pochi generi di largo consumo, esclusa quindi la segala; che la quasi totalità della segala, essendo venduta direttamente dai coltivatori, è di fatto esente dalla tassa; infine che è Ufficile distinguere i quantitativi destinati a panificazione e a foraggio. SERTOLI, ringrazia ma non può dichiararsi soddisfatto che in parte, prendendo atto degli affidamenti avuti per l'avvenire. Rileva l'opportunità di impedire in ogni modo l'esodo dalla montagna, dato che la segala è genere di prima necessità per i montanari. Approvati senza discussione alcuni disegni di legge, fra cui quello recante vvmrepcridsrrlddisposizioni circa il personale delle Gas- se di Risparmio e dei Monti di Pietà di i prima categoria, si passa all'esame del j disegno di legge dell'obbligatorietà di | frequenza dei corsi allievi ufficiali di:comnlemento. ICEC1, osserva che il Governo fin dalileggi ascritti alla ferma minore di primo gra do hanno l'obbligo di conseguire anche 10 tempo di pace il grado di sottotenente di complemento e di completare con tale grado gli obblighi di servizio. Per gli ascritti invece alle ferme minori di secondo e terzo grado, il conseguimento del grado di sottotenente è obbligatorio solo nel caso di mobilitazione. Ma la disposizione più importante è quella con cui viene fatto divieto della rinuncia al 'grado o della dispensa dal servizio fino al 55.o anno di età. GAZZERA, coglie l'occasione per dare alla Camera qualche notizia sull'andamento dei corsi allievi ufficiali. Fino a poco tempo fa molti giovani, pur forniti di titoli di studio, non frequentavano i corsi. Perciò nel 1927, all'obbligo di dichiarare il titolo di studio, fu aggiunto l'obbligo di frequentare i corsi. Oggi, quasi tutti i giovani 'diplomati dalle scuole medie f-equentano i corsi, eccezione fatta per coloro che sono stati ammessi al ritardo per il periodo degli studi universitari!. Molto utili si manifestano poi i corsi speciali universitari! che associano l'educazione civile a quella militare, il libro al moschetto. L'Ente Nazionale Risi Sul disegno di legge per la conversione del decreto 2 ottobre 1931 relativo all'istituzione dell' Ente Nazionale Risi, parla OLMO, il quale inizia 11 suo discorso rilevando la grande importanza che per l'economia nazionale ha la produzione del riso. Basta in-1 fatti considerare che la coltivazione di' un ettaro di risaia richiede una quantità di mano d'opera quattro volte maggiore che per la coltivazione di un ettaro a frumento. Inoltro, i lavoratori locali disoccupati di altro branche dell'attività agricola trovano modo di occuparsi stagionalmente nella produzione risicola. Nè si deve dimenticare il maggior vantaggio che all'economia nazionale deriva dalla coltivazione del riso rispetto ad altri cereali, data la più alta produzione unitaria. Non solo, ma il riso italiano, molto desiderato sui mercati esteri, essendo esuberante ai bisogni del consumo interno, costituisce un notevole attivo per la nostra bilancia commerciale. D'altra parte, anche il pane potrebbe ben essere confezionato con una parte di farina di riso, mentre si trova già davanti alla Camera un progetto che autorizza la miscela della farina di riso per la fabbricazione della pasta. Rilevando il ribasso del prezzo del riso, nota che ciò crea gravi difficoltà alla risicoltura nazionale. Di qui la necessità del provvedimento in esame, col quale si istituisce l'Ente Nazionale Risi con lo scopo di provvedere alla tutela degl^ interessi della produzione risicola nazionale agevolando la distribuzione e il consumo del prodotto e promuovendo ogni iniziativa rivolta al miglioramento della produzione. L'oratore esamina le singole disposizioni del decreto e segnala, fra l'altro, l'obbligo fatto ai compratori di versare, all'atto di ogni contratto, uno speciale diritto col quale si costituisce un fondo che viene adoperato dall'Ente per i suoi fini di interesse generale. Così l'istituzione dell' Ente Nazionale Risi costituisce un notevole esperimento di autodisciplina del produttore e un magnifico esempio di collaborazione corporativa. Anche la rilevazione del dati statistici relativi alla produzione risicola sarà avvantaggiata da questo provvedimento, dato l'obbligo della denuncia dei contratti. Conclude affermando che l'istituzione dell' Ente Nazionale , 58? 1T!&2S?1MSbornia6 cò^oraOva0 C^d'™011" di economia corporativa. Confida per-tanto nella unanime approvazione di questo disegno di legge. Gli emendamenti PRESIDENTE domanda al Governo se accetta gli emendamenti che sono stati presentati agli articoli del decreto. ACERBO dichiara di accettarli PRESIDENTE dà lettura degliemendamenti presentati da Fregona- ra, Olmo, Vianino, Razza e Angelini: Art. 3 del decreto, al 5.o comma, sostituire e tutti i detentori di riso greggio, esclusi i produttori, sono ob- bligati a denunciare settimanalmente all'Ente i movimenti giornalieri di ca- rico e scarico tenuti quotidianamente al corrente su apposito registro rila sciato dall'Ente stesso, da tenersi con le modalità di cui all'art. 23 del Codi ce di commercio. Lo stesso obbligo vale anche per il riso sbramato e la vorato, unicamente però per coloro che comunque trasformano il riso greg- gio ». Dopo il 5.o comma aggiungere; « ogni e qualsiasi trasporto o trasfe rimento di riso greggio, anche non In conseguenza di vendita, deve essere accompagnato da apposito certificato rilasciato dall'Ente, da esibirsi a ri chiesta al personale incaricato della ^oratna aggiungere: «al pagamento ai tale diritto e pure tenuto il risicoltore Che esercisce una pileria nella propria tcnuta °din a]tra località per la lavo razione del riso greggio di propria produzione sulla quantità prodotta di man° m mano che la passa in lavo^ vigilanza. Ultimato l'uso per il quale venne rilasciato, il certificato, debitamente compilato e firmato dall'interessato, deve essere restituito all'Ente entro il periodo di validità fissato casa) per caso dall'Ente stesso». Art. 4 del decreto, alla fine del 2.0 comma aggiungere: « al pagamento di razione. Il diritto non sarà dovuto per i risi greggi destinati a seme prodotti e impiegati nello stesso fondo; sono pure esclusi da tale pagamento il riso lavorato e il riso greggio occorrente per il pagamento in natura della mano d'opera addetta all'azienda di produzione, in conformità dei vigenti contratti collettivi di lavoro». Il disegno di legge cosi emendato viene approvato. Viene poi ripresa la discussione del disegno di legge per il riordinamento della Scuola secondaria di avviamento al lavoro. Mentre sale alla tribuna il primo oratore, entra nell'aula il Capo del Governo. Le Scuole di avviamento al lavoro ANGELINI si occupa dell'istruzione: agraria e deplora la vecchia organizzazione. Creata la scuola professionale per i contadini, si resero necessarie ulteriori specializzazioni. Sorse poi la scuola di avviamento al lavoro triennale con i suoi diversi tipi: agrai rio, industriale, artigiano, commerj ciale ed ora anche nautico. In taluni | luoghi però le scuole furono ridotte :per necessità ambientali a corsi anInuali e biennali, aventi gli stessi scopi iggkS^*più^^rfù *effl£cf 1 ' nismi per sè stanti e non già monconi di scuole di avviamento al lavoro (interruzioni del Ministro dell'Educazione Nazionale). Nota a questo proposito che il nu< mero delle scuole secondarie di avviamento al lavoro agricolo è scarso In confronto di quello dei corsi secondari e si dice favorevole al carattere tecnico e pratico di dette scuole. Si occupa degli insegnanti osservando che se è facile trovare chi insegni materie di cultura generale, è difficile trovare tecnici che impartiscano insegnamenti tecnici senza essere nominati maestri di ruolo bensì per semplice incarico. Osserva poi che i tre milioni stanziati dovrebbero essere destinati solo af campi per le scuole agricole (interruzioni). L'oratore esclude che le scuole di avviamento al lavoro debbano essere fine a se stesse mentre il relatore ha proposto una barriera incomprensibile (interruzioni). Quanto al controllo e alla vigilanza, afferma che occorre meglio attrezzare l'amministrazione, centrale. LOJACONO esamina i caratteri fondamentali del nuovo ordinamento e chiede che le organizzazioni sindacali si interessino al miglioramento delle scuole in discussione. Conclude osservando che il decreto contempla anche la possibilità di creare Scuole libere di avviamento al lavoro: di tale facoltà deve sapere approfittare il sindacalismo fascista, poiché non si deve' attendere tutto dallo Stato, ma occorre che la sua opera sia largamente fiancheggiata dalle iniziative di privati, di enti e di organizzazioni, cosicché si possa, anche in questo campo, raggiungere un primato. SACCONI osserva che il nuovo ordinamento è frutto dell'esperienza di due anni e nota che è bene attendere prima di decidere se la scuola pud aprire l'adito anche agl'istituti secondari. Dice poi che invece di ridurre il numero delle Scuole, si può pensare a distribuirle diversamente. Osserva che la politica scolastica del Regime è per la separazione netta dei varii tipi. L'oratore vorrebbe anzi che fosse ancora meglio tenuta distinta la Scuola classica dalle altre Scuole e mantenuta una sempre maggiore severità per accedervi (interruzioni, commenti) Ravvisa l'opportunità di creare un tipo speciale di Scuola di av- ' viamento al lavoro per la donna e di mantenere l'insegnamento del canto (commenti). Esamina poi programmi ed urari; quanto agli insegnanti, vorrebbe che non fossero gravati con eccessive ore di scuola quando sono in* caricati della direzione. Il nuovo ordinamento La discussione generale è chiusa*Ha quindi la parola CALZA BINI, relatore, il quale fa la storia della tra* sformazione della Scuola tecnica, osservando poi che anche la piccola borghesia vuole indirizzare i suoi figli agli impieghi, alle medie e alle alte professioni, mentre è necessaria una persuasiva azione per distogliere gli illusi e convincerli che il lavoro sano dei campi e delle officine è altrettanto) nobile e vantaggioso. L'oratore osserva poi che in basa alla riforma Eielluzzo, per serbare un carattere definito alla Scuola di lavoro, sarebbe stato necessario trasfor-t mare una parte delle Scuole complementari in Istituti mediì di cultura di primo grado. Si sarebbero cosi evitati i gli inconvenienti che si sono ripetuti ^ quest'anno quando il Ministro è I Sto cretto a Scivolare*' sui nornl e 1 ,,..„„„ (iel compromessi ner attrarrò ; Scuole TlvvteSSto^te iSS! sche che volevano andare alle Scuole di cultura. Poiché oggi non è più giustificato» dall'assenza di Scuole apposite il carattere ibrido che si vuole lasciare alle Scuole di lavoro con un eccesso di insegnamenti e di insegnanti, con un sovraccarico intellettuale dannoso e ,con l'assenza di nuelle che sono le 'vere caratteristiche di una Scuola di 'lavoro, sostiene quegli emendamenti ! della Giunta che tendono a riportare la Scuola di lavoro alle precise e li mitate funzioni. Il voler fare servire ; la Scuola di avviamento ai fini pratici |del lavoro e nello stesso tempo am-

Luoghi citati: Fregona, Roma