La difesa della razza nell'alta parola del Duce al Consiglio nazionale del Sindacato medici

La difesa della razza nell'alta parola del Duce al Consiglio nazionale del Sindacato medici La difesa della razza nell'alta parola del Duce al Consiglio nazionale del Sindacato medici Roma, 23 mattino. S. E. il Capo del Governo ha inaugurato ieri mattina in Campidoglio il primo Consiglio Nazionale del Sindacato Fascista Medici che si aduna a Roma per trattare importanti problemi sindacali e professionali riguardanti la classe dei medici. Alla seduta inaugurale, che si è svolta nella sala di Giulio Cesare, sono intervenute, oltre ai delegati delle 92 organizzazioni provinciali e alle rappresentanze di enti e di istituti medici e scientifici, numerose autorità tra cui il Segretario del Partito. S. E. il Capo del Governo, accompagnato dal Sottosegretario agli Interni, on. Arpinati, è giunto a Palazzo Senatorio alle 10,30, ricevuto dal Governatore di Roma, principe Boncompagni Ludovisi, dall'on. prof. Morelli, Commissario del Sindacato Fascista Medici e da alte autorità intervenute alla cerimonia. H Duce, al suo ingresso nella sa- t«llsssfamt|la di Giulio Cesare, è stato salutato dai una prolungata, calorosissima ovazio-] ne. Egli ha preso posto al tavolo della | presidenza avendo a fianco il Governatore di Roma, il Presidente della Confederazione Nazionale Fascista professionisti ed artisti, on. Bodrero, e l'ono-| revole Marelli. Cessati gli applausi e le acclamazioni con cui la folla degli intervenuti ha'voluto testimoniare al Capo del Gover- no la sua profonda devozione e la sua, vibrante fede fascista, ha preso la pa rola S. E. il Governatore di Roma il quale ha pòrto il suo saluto ai partecipanti al convegno rilevando come nella lotta squisitamente civile per il miglioramento della sanità pubblica, l'Italia, grazie al Fascismo e sotto la guida del Duco, sia ai primissimi ranghi fra tutte le Nazioni del mondo e augurando che i lavo/i del Congresso contribuiscano a rendere sempre più efficiente e più vasta questa grandiosa opera di civiltà. Ha poi parlato l'on. Bodrero il quale ha espresso al Duce la profonda gratitudine dei medici italiani i quali sentono che il Regime, attraverso le molteplici provvidenze sociali adottate, li ha chiamati a collaborare a uno dei più importanti compiti che il Regime stesso si sia proposto. L'oratore ha concluso dicendo che i medici italiani intendono oggi riconfermare al Duce la loro solenne promessa di continuare a servire il Fascismo e il suo Capo con fedeltà e onore. Il discorso dell'on. Morelli E' seguito l'on. prof. Morelli, il quale ha illustrato i problemi che il Consiglio Nazionale del Sindacato Fascista dei Medici è chiamato a trattare. Egli ha rilevato che se tutti i buoni ammirano ed amano il Duce per il bene che apporta al popolo, nessuno può ammirarlo ed amarlo come il medico, che nel popolo scende ogni momento, che il popolo sonte nel dolore e nella gioia, nella benedizione e nella ribellione ed avverte che l'a- ,mmo di questo popolo vive con il \Duc°\_ Palpita per lui, per lui esalta, j Quale mente medica — ha continuato l'on. Morelli rivolgendosi al Capo del Governo — può aver salvato tante vite quanto Voi, elevando il tenore di vita degli umili e porgendo aiuto nel momento del bisogno? Quale ma'.ariologo ha salvato tante vite quanto Voi con le bonifiche? Quale grande tisiologo ha salvato tante vite quanto Voi con la più grande legge igienica esistente, quella della assicurazione obbligatoria contro la tubercolosi? Quante vite avete salvato con gli acquedotti in ogni regione dìstribùi- ti e con gli ospedali che ovunque ,sorgono? Con le Colonie marine, mon-l tane, fluviali e campestri? E con lo «sport» intelligente?». L'oratore ha indi annunciato che con l'aiuto delle autorità confederali e per la dedizione dei Sindacati Provinciali si è potuto realizzare un vivissimo desiderio della classe istituendo una Cassa di Previdenza che, come primo versamento, ha già 500 mila lire. Vi è fondata speranza di ritenere che ogni anno si potranno introitare almeno 300 mila lire per la previdenza e base di tale finanziamento sarà il giornale del Sindacato attraverso i suoi abbonati. Inoltre, il Sindacato Nazionale sta studiando il problema delle mutue sanitarie come l'altro della invalidità e vecchiaia. L'on. Morelli ha poi accennato ad |un importantissimo tema che sarà oggetto di esame dà parte del Congresso, quello delle specialità medicinali per le quali tutt'ora vanno centinaia di milioni dall'Italia all'estero. Egli na osservato essere dovere del medico i italiano usare prodotti italiani quando ] hanno la stessa virtù terapeutica di quelli esteri ed ha inoltre stigmatizzato certo snobismo che induce ad avviare malati nelle cliniche estere asctsnd| | 'dando tutto il bene che il Capo uei ; Governo prodiga specialmente allei, classi umili e sofferenti della Nazio- ! mentre la nostra Nazione è in pn^ missima linea per la fama e la valen-ima dei suoi medici e dei suoi chirur- ghl. L'on. Morelli ha terminato ricor- 5 . \ ^ j, v,„„„ „ha j. noi dando tutto il bene che il Capo del ; ne, ed ha così concluso: «Possano, o Duce, le lacrime degli umili asciugate i essere rugiada che mantenga U bene a Voi per la grandezza della Patria, alla Vostra famiglia per la Vostra fe- licita». Al termine del discorso dell'on. Morelli, che è stato vivamente an-!nlaudito. si è levato a parlare. S. E. Mussolini. I convenuti sono scartati in piedi ed un'acclamazione entusiastica, imponente, ha rinnovato al Duce l'espressione della gratitudine e della devozione della classe medica italiana. Le parole di Mussolini La manifestazione si è protratta per qualche minuto ed infine, ristabi- t litosi il silenzio, ha preso la parola il ; Capo del Governo il quale ha espresso;il proprio elogio ai medici italiani per fquanto fecero durante la guerra e ver, l'opera che essi svolgono in seno alla Nazione italiana. Egli ha ricordato che il Governo Fascista, preoccupato dei problemi della razza, ha cotninciato col migliorare l'attrezzatura tecnica della, facoltà, di medicina e ha quitidi iniziato una, tirande sei-'e di realizzagli leais1titt-ìgrame sei .e ai reaix~.za-.ionx legislatl- ve, tutte dirette al bonificamento del-1 fa razza italiana, realizzazioni che\vanno dalla bonifica integrale al risanamento dei quartieri antigienici delle grandi città. dall'Opera Maternità e Infanzia alla legge sull'assicurazione contro la tubercolosi. S. E. il Capo del Governo ha detto che i medici possono servire il Regimei, , ... . •/ ,nel loro specifico campo professiona-\le, nel campo inorale ed anche nel\ campo economico. Essi posso7io cor-, regqerc, col prestigio di cui ?>ten'fa- mente vedono, talune delle storture] e dei pregiudizi della civiltà conte™-]pòrtiheà e contribuire potentemente cri- lo sviluppo di una sana e forte razza italiano. Infine ha pregato i presenti!di portare ai medici di tutta Italia\^'espressione della sua più calda sim-1 natia i Tl discorso del Cann del Hr.uprno Pft^lSwvbiS1^^fe^ttS^alche è stato più volte interrotto da calorosissimi applausi, è stato alla fine salutato da una nuova grandiosa ova- $ èJ^Uifa ™o%ll ,Duce ha Sciato la sala di Giulio Celsare.

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