La fosca congiura che portò alla strage di Almenno San Bartolomeo

La fosca congiura che portò alla strage di Almenno San Bartolomeo La fosca congiura che portò alla strage di Almenno San Bartolomeo La cinica confessione del protagonista -- L'arresto dei tre complici ■■ La moglie dell'organizzatore del delitto morta di crepacuore e a a e a Bergamo, 16 notte. I fratelli Paolo, Pietro e Giovanna Mazzoleni, le vittime del nefando delitto di Barlino, alle quali oggi sono state rese solenni onoranze da parte degli abitanti di tutta la zona, che, nonostante il tempo impervio, sono accorsi numerosi a dare tributo di rimpianto alle vittime della ferocia inaudita, sono calate nella tomba rivendicate dalla Giustizia, che ha identificato i colpevoli e ne ha tratto in arresto tre, mentre il quarto, resosi latitante, è stato arrestato stasera. Fin dal giorno successivo al delitto, il Questore di Bergamo, comm. Giannitrapani, che aveva personalmente assunto la direzione delle ricerche, mentre, per l'Arma Benemerita, il maggiore Della Chiesa reca vasi pure sul posto, nell' assumere informazioni sugli abitanti della zona, aveva fermato la sua attenzione su certo Pietro Gavazzerà, di 40 anni, già condannato per diserzione a venti anni di reclusione e beneficiato poi dalla famigerata amnistia Nitti. Costui all'epoca dell'arresto come disertore s'era ribellato ai carabinieri, cercando di fuggire e morsicando alla mano ed al viso un milite. La perquisizione effettuata nella sua abitazione aveva fruttato il rinvenimento di un palo di soprascarpe di gomma nascoste sotto una catasta di legna ed un coltello a lama fìssa che portava macchie di sangue. Nessuna traccia invece di una scure che la moglie dell' arrestato affermava avrebbe dovuto essere in casa. Ora è da ricordare che una scure fu appunto trovata nella casa ove è avvenuto il massacro e le indicazioni che la moglie del Gavazzeni forniva sulla foggia del manico dell'arma micidiale davano adito alla supposizione che si trattasse proprio di essa. L'interrogatorio del Gavazzeni do-veva essere condotto con ogni cautelac con molta abilità. Qualora fosse ri sultata la sua colpevolezza, si sarebbe trattato dell'assassino o di un complice? Fu la notte scorsa, alla mezzanotte, che il comm. Giannitrapani ri gatorio, dal quale si sperava ormai di sciogliere il mistero che circondava il delitto. Il Gavazzeni venne trasportato a Bergamo nella Caserma delle Guardie di Pubblica Sicurezza, mentre l'Arma dei Reali Carabinieri, sviando ogni sospetto negli eventuali complicicontinuava attive ricerche nel paese. «Datemi da fumarei dirò tutto» Il Gavazzeni, che si era dapprima mantenuto nella negativa assoluta, adtratto in tratto che non sapeva nulla 'H nulla. Ma, allorquando questa notte si è visto ricondurre nella Caserma delle Guardie dal carcere, ove già erale uuaraie aai carcere, uve gin erastato due giorni, con uno strano soli-° . ..loqulo, affermando di nulla importargli della fucilazione che sapeva attenderlo e aggiungendo che avrebbe fatto bene ad uccidere moglie e figli, ha dato la prima impressione di cedere nella sua fermezza. Alla mezzanotte, portato alla presenza del Questore, che, assistì-to dal commissario dott. Carozza edal maresciallo Arena, si accingeva adiniziare l'interrogatorio, con uno scatto improvviso esclamò Datemi da fumare; vi dirò tuttotenne opportuno procedere all'"interro-un certo" momento"6Si"è "cmusTta ù^profondo mutismo, salvo ripetere diE infatti, accesa una sigaretta, co-minciò a narrare- — Non ho mai creduto nella vitae nelle altre storie dell'ai di là, scher-zando sempre su quanti andavano Inchiesa: io sono un ateo- Dopo questo cimco preambolo il de-linquente cominciò a parlare del delit-to. Questo era stato premeditato daun mese. I fratelli Mazzoleni avevanotempo fa prestato dei denari al Ga-vazzeni e questi ne aveva tardato larestituzione. Anzi, un mese fa, il Ga-vazzeni ne richiese nuovamente e siebbe una risposta negativa. Da quelmomento sorse il suo odio. Nel boscoPelota sul Monte Albenza, trattando pronrii affari con certo Giuseppe1 Rota fu Giuseppe, detto * Angelù », diJanni 23. apprese che anche costui ave-astio verso i Mazzoleni. Al col- i va dell'astio verso :ioauio presenziavano per triste fa- . - r r ... talità altre due persone: certo Battista Rota, dì anni 25, e il giovane di¬ciottenne Battista Arzuffl. Per quali a e , i a r e o . a i i e a e a o o ragioni anche costoro abbiano aderito1 f„„„ „„__,.. ... L , ,r Ialla congiura ordita centro i Mazzo- mleni non si sa. I quattro complici ma- Iturarono in segreto il loro proposito,"... inno-v,; „ft„„j„„^„ i, 1 per lunghi giorni, attendendo l'occa- 8sione propizia per compiere il delitto Hmaltempo rendeva le strade della mon-12tagna impraticabili e deserte, dono 2«nan j_i _„^.„f„ j ' i Caver bevuto del Vino portato da Ognu-jSno di essi in casa del Gavazzeni, venne stabilito il piano delittuoso. L'esecuzione del delitto Due armati di roncola, uno di coltello a lama fissa ed uno di scure, alle ore 18,80 entrarono nella cascina. H Giuseppe Rota, armato di pugnale —è questo il più tristo arnese della compagnia — entrò per primo ed accoltellò la vecchia Giovanna. Lo seguirono pòi gli altri, che hanno subito infierito sui fratelli Pietro e Paolo. Nel vedere 1 tre cadaveri, tutti hanno avuto un breve istante di smarrimento. Il Giuseppe Rota andò a chiudere con 1cBS1BEAPVUn6z16VR3z6il catenaccio la porta di ingresso, per\&primo scavalcando i cadaveri, ed entrò' nella stanza da letto degli assassinati i-1 rogatorio era terminato. Il Questore ha a iimpartito immediate disposizioni .per per iniziare le ricerche del bottino, su bito seguito dagli altri. Fu ancora ili Rota che accorse ad aprire auando il 'n„„.-„i T>__„-i,i i f * " "'Oiovanni Roncelh bussò alla porta ed aggredì il sopravvenuto, colpendolo al i petto con il pugnale due volte, inse- euendnln rlnrnntn la fu»a /lai „A,-^«f 1guenaoio durante la fuga del poveret- tO e abbandonandolo solo dopo avergli Inferte altre tre nuenalate alla rcMp. . fi«»'«c ™> «-me (na ed averlo visto cadere, convinto di averlo ucciso. L'arresto dei complici Prima delle tre del mattino l'inter- i e iai di il o rre o i, a d «unente addormentati. Solo il Battista! la ricerca dei complici, pur essendo convinto che sia difficile trovarli tanto presto. Invece gli agenti hanno tro vati il Rota e l'Arzuffi a-letto pacifi- ! a e la vano calunniato. Allorché attorno alle vittime si erano riuniti tutti i parenti e gli abitanti per compiangere la triste fine, egli si era recato sul luogo, a.. ■ -~ - — ■— to¬ i- "fregandosi anche dello stato di sa ..Iuta H al fa*ifA «in li o ne a a lì- lute del ferito all'ospedale. Intanto un'altra vittima si è aggiunta ai morti di Barlino. Stamane verso le 10 è spirata di crepacuore la moglie del principale autore della tragedia, il Gavazzeni. La poveretta aveva avuto il sesto figlio una ventina di giorni or e sono 11 P'u anziano dei figli ha ap ad Pena compiuto 1 quindici anni to! o-!Rota era evidentemente in allarme. Al sopraggiungere della forza, dalla ca- scìna si è infatti distaccata una figura bianca che si è eclissata per il fitto bosco dell'Albenza. Le guardie sono entrate in casa e hanno trovato il letto ancora caldo : il delinquente era fuggito scalzo e in mutande. Dagli interrogatori dei due arrestati, stamane non è venuto alla luce alcuna novità. Il Gavazzeni ha narrato tutto esattamente. L'Arzuffi ha preso parte al delitto per partecipare al ^ibott^.° ^ denaro. Il Giuseppe Rota di:Perche afferma che le vittime lo avo Questa sera verso le ore 16 sul Monte Albenza in località Palazzo, il te. nente dei Reali Carabinieri Simoneto-}*- con il brigadiere Bennati e il bri jgadiere Cominetto, che perlustravano a1 ^ella sema rtcercando il quarto autor- f^A^if.f"11,0' hanno rintracctato in n^^SS^^^J^ Lesto' e cn6| esortato dalllmadre. si e-1 accingeva a partire per Bergamo a cot-1 stituirsi. Il Rota è stato immediataa mente tradotto a Bergamo ove ha su- o bito un primo interrogatorio nella Ca-1a- serma dei Carabinieri. Dopo aver con-' a fessato di aver preso parte al delitto, a- si è rivelato autore di numerosi altri si reati commessi negli anni precedenti Iel tutti per istigazione e in complicità del o Gavazzeniio almeno in compagnia de- o gh altri due arrestati, fra cui anche 'e una rapina già organizzata ai danni di di un nipote delle vittime di giovedì scor- e- 30 ancora dal Gavazzeni, che più volte !l-iaveva espresso l'intenzione di fare una a-!strage & tutti 1 famigliari Mazzoleni . ii¬ lijtarda della notte. che odiava a morte. L'interrogatorio è durato sino ad ora

Luoghi citati: Almenno San Bartolomeo, Bergamo