Le trattative preliminari concluse?

Le trattative preliminari concluse? LE RIPARAZIONI Le trattative preliminari concluse? Gravi inquietudini dei nazionalisti tedeschi Berlino, 12 notte. L Ambasciatore francese Frangois Poncet è ritornato oggi a Berlino. Il suo ritorno è interpretato dai giornali come segno che una fase almeno, e precisamente la fase informativa delle difficili e delicate trattative che avevano spinto l'Ambasciatore ad assentarsi per alcuni giorni dalla sua sede e a prendere contatto col suo Governo, è compiuta. E' un passo avanti, senza dubbio, nel senso che è un passo di più; sebbene non si possa con ciò affermare che siano state portate realmente avanti di un passo le trattative stesse. Le cose stanino sostanzialmente cosi: vi sono alcune determinate richiesto della Germania, dalla soluzione delle quali essa fa dipendere la sua decisione di chiedere o no la convocazione del Comitato speciale di Basilea; e a queste richieste — che von Hoesch ha ora sufficientemente chiarite al Governo francese, mentre Francois Poncet le ha lumeggiate, diremo cosi, contro luce — la Francia non ha ancora risposto. Queste richieste tedesche, in definitiva, si compendiano In una: che cioè le competenze del Comitato da convocare siano allargata a tutta la situazione della Germania, ; r-ioò non prettamente a quelle a cui 11 Comitato è autorizzato dal Piano Young, vale a dire alle riparazioni e alla capacità di pagamento tedesca, ma anche alla questione dei debiti privati della Germania. A queste richieste tedesche nella quale la Francia vede il tentativo di un pericoloso strappo alla pergamena del Piano Young, la Francia non ha ancora risposto: il che deve essere interpretato nel senso che ha risposto, finora, negativamente. Tuttavia il ritorno di Francois Poncet ha fatto oggi correre a Berlino voci che ai sia, almeno, sul punto di raggiungere l'accordo, quantunque esso non Ria ormai già. prospettato nelle sue grandi lince. Francois Poncet ha veduto oggi, solo brevemente, il Cancelliere Brlìning, polche questi domani deve trovarsi a Magònza a tenervi un discorso in occasione dell'ultima stretta dell'importante lotta elettorale che si svolge nell'Assia. Brtining si è recato anche dal Presidente Hindenburg. Taluni giornali parlano, dunque, di accordo; ma. quelli della sera smentiscono la notizia, facendo tuttavia prevedere come probabilmente vicino tale accordo. Il consenso, sarebbe in parte nella convinzione, divisa ormai gSa tutte e due le parti, della necessità ! di convocare il Comitato in una forma j o in un'altra, con una procedura e com- \petenza o con altre. Se è così, fanno Uintendere ì giornali di destra, si vede1subito quale "è la congettura da trarne, \e cioè semplicemente questa: che la \Germania ha ceduto. Una volta entrati ìin quest'ordine di idee, non se ne esce [più, essi dicono Quello della Francia I è un ordino di idee ferrato e armato di identi e di ingranaggi: ci si rimane impigliati, una volta incappatici. Ma è questione di formalità o di formalismi, ribattono invece i giornali di sinistra, e spesso i formalismi sono ottime vie di uscita per raggiungere ugualmente i fini a cui si mira. Così, per esemplo, il Bcrliner Tageblatt si dice stasera in grado di dare informazioni di fatto che sarebbero importantissime. Secondo queste informazioni il contrasto si starebbe risolvendo con un compromesso, il quale salverebbe capra e cavoli, salverebbe cioè la formalità voluta intatta dalla Francia per quanto riguarda il Piano Young, e accontenterebbe sostanzialmente il desiderio della Germania. Si tratterebbe di un progetto di cui si sarebbe fatto sostenitore Franqois Poncet, e che avrebbe portato oggi da Parigi, propetto per il quale si dovrebbero riunire contemporaneamente non uno ma due Comitati della Banca Internazionale dei Pagamenti. Uno di questi Comitati dovrebbe esaminare, dentro la cornice del Piano Young, la questione delle riparazioni e della ca- pacità di pagamento della Germania ri-'.guardo ad esse; e l'altro creato con si-|stema analogo a quello con cui fu crea- {to il Comitato di Wiggin Layton, do-{vrebbe esamina, j la questione dei debiti privati della Germania. Questo secondo Comitato dovrebbe rimanere assolutamente al di fuori del Piano Young, il quale rimarrebbe, dunque, intatto e inviolato. I risultati dei due Comitati sarebbero poi sottoposti a una Conferenza internazionale. La Deutsche AUgemeine Zeitung, prospettando la possibilità che un accordo Eia stato raggiunto, continua a insistere sulla necessità che invece la Germania pretenda l'allargamento delle competenze dell'unico Comitato della Banca Internazionale. La Nachtausgabc scrive che il progetto di compromesso sopra descritto costituirebbe niente altro che un'altra cessione della Germania. Con questo progetto la Germania acconsentirebbe a che la questione dei tributi sia trattata dentro 11 quadro del Piano Young come vuole la Francia, e quindi indipendentemente dalla questione dei debiti, rinunziando così alla connessione richiesta dei due problemi. La Francia dunque non consentirebbe riduzione dei tributi se non nella misura in cui l'America riducesse i suoi crediti interalleati. La situazione sarebbe dunque sempre quella che era nel 1929 all'Aja, con questo di peggio, che oggi la Germania si trova sotto la pressione dei suoi debiti a breve scadenza. (i. P. \ì\^

Persone citate: Francois, Francois Poncet, Layton, Poncet