Il discorso della Corona ai Comuni

Il discorso della Corona ai Comuni Il discorso della Corona ai Comuni Un vivace attacco dell'opposizione al Governo - Dichiarazioni di MacD onald sulla politica esfera e interna - Le riparazioni e l'oro - La protesta contro gli « accomoda menti economici contro natura » Londra, 10 notte. Westminster, rimesso a nuovo du rante il periodo di lotta elettorale, ridecorato, ha offerto oggi ai suoi ammiratori il tradizionale spettacolo di sontuosità e di sfarzo, come non sareb- j economie e pareggiare fi bilancio najzionale, che costituirono il primo passo : essenziale verso la soluzione dei proble'mi finanziari ed economici ai quali il Paese ha dovuto far f ronte. La Nazione lè stata pure invitata dai miei Ministri L con£erfre ioro autorità per perseguire una politica rivolta interamente al ri- stabilimento della fiducia nella nostra 1 stabilità finanziaria, e per elaborare I || be possibile vedere altrove. La Camera ] rltìi T .<-i»«H cnm hra„a no-or, llTìrt onriP*nn'dei Lord sembrava oggi uno scrigno immenso. Vi brillavano sotto la luce dei candelabri tutti i diademi del Regno, ammalianti collane di perle, diamanti, smeraldi e zaffiri, l'oro delle decorazioni, gli emblemi del potere, gli ermellini dei membri dell'Alta Camera e della Magistratura, e le divise del Corpo diplomatico e degli alti rappresentanti dell'Esercito, della Marina, dell'Aviazione e dei dignitari della Corte. Poi lo spettacolo di incredibile ricchezza che questo Paese può ancora offrire nonostante le sue difficoltà economiche e finanziarie, è stato alquanto abbassato di tono dall'arrivo in massa dei semplici borghesi della piccola e modesta Camera dei Comuni, chiamati nell'enorme e sfarzoso ritrovo dei Pari d'Inghilterra per ascoltare il discorso della Corona, MacDonald, Baldwin, i venti membri del Gabinetto, e una coorte ec cezionalmente numerosa di deputati, si sono recati in corteo alla Camera attigua, e si sono distribuiti nei posti riservati ai rappresentanti del Paese nelle tribune a lato di quelle ove si assiepava tutta la nobiltà del Regno Unito. I lampadari si sono trasformati in cascate di luce nel momento in cui si spalancavano le grandi porte della Camera per dar passaggio al corteo reale. Parla il Re Re Giorgio ha pregeto i presenti di I ... j_, t a 'sedersi, ha preso dalla mano del LordjGran Ciambellano "la pergamena oveiera scritto il discorso uella Corona e ha cominciato a leggere: « Le mie relazioni con le Potenze straniere rimangono amichevoli. Il mio Governo intende proseguire la politica della promozione della pace, e continuare a rivolgere il suo assiduo interesse ai lavori della Lega delle Nazioni. In particolare, esso sta prestando seria attenzione ai preparativi per l'imminente Conferenza del disarmo, il cui successo, ne sono convinto, recherebbe un grande e universale beneficio. La seria situazione finanziaria ed economica del mondo inquieta profondamente il mio Governo. Esso farà tutto il suo possibile, in collaborazione cogli altri Governi e in uno spirito di mutuo aiuto, per trovare i mezzi di restaurare il volume dei traffici internazionali. La Conferen- za della Tavola Rotonda continua i suoilavori, e fra breve si radunerà una Conferenza, dei rappresentanti . della WtBirmania. Prego sinceramente Dio che le deliberazioni di queste due Conferenze siano coronate da successo >. Re Giorgio ha quindi dichiarato che sarà presentata alla Camera una misura per dare effetto alle dichiarazioni e alle risoluzioni delle Conferenze imperiali del 1926 e del 1930, allo scopo di fissare i poteri dei Parlamenti dei Do-ìminions, e di promuovere uno spirito di libera cooperazione fra i membri del Commonswealth » della Nazione britannica. La Conferenza economica imperiale, aggiornata nel 1930, sarà ripresa a Ottawa il più presto possibile. « La Nazione — ha poi dichiarato il Re — ha approvato nelle elezioni legislative le misure prese per assicurare : _ „ . ri :, : „ piani miranti ad assicurare una favore vole bilancia commerciale. I miei Mi nistri, inoltre, chiesero alla Nazione un'incondizionata discrezione per considerare ogni proposta capace di agevolare questi compiti. I miei Ministri hanno ora ottenuto un chiaro mandato cott SS 3 ^^^Xtagliato esame da parte del mio Gover no, e le decisioni saranno prese e applicate col minimo indugio possibile, e al i tempo debito saranno sottoposti al Par lamento i progetti di legge relativi ». I lavori parlamentari sono stati quindi inaugurati alle due del pomeriggio. Erano stati prescelti per sottoporre al Parlamento il tradizionale indirizzo di risposta al discorso della Corona i due più giovani deputati, il conservatore Lloyd e il laburista nazionale Flint, l'uno eletto a stragrande maggioranza, l'altro uscito vincitore con una maggio- ranza di due soli voti: la più esiguaImaggioranza che si ricordi negli anna-1li del Parlamento. Il primo oratore hajinsistito sull'urgente necessità di introdurre tariffe protezionistiche, ha assi-1 ! curato il Governo che se così farà^ avrà |jseco l'intera pubblica opinione; e l'altro [ u imdi b- aso e il ne ri re i- ra re I si è fatto eco della completa fiducia che | |il Paese ripone nel Governo per la suaj| opera di salvezza della Nazione. L'attacco dei laburisti L'atmosfera di formalismo è stata a ] rimossa d'incanto da Giorgio Lansbury n'_, »_ _ . . . , ... o e eaeli a el ele. ze he ama rloti c si irileo. aara di I a ' attacco contro i metodi'che ha preso la parola a nome dell'op posizione. Il suo discorso è stato un violentissimo scandalosi Governo figgere 1 ry ha dichiarato va in una situazione critica la colpa i non ricade sul laburismo, che non ha.responsabilità di sorta sulle riparalo-jni tedesche e su! trattato di pace. EglLha noi aeo-iunto- i sicuri che voi rannresèntiate realmente I fa N^innpT raPPrescntiate realmenle E' ancora troppo presto per essere] lì capo dell'opposizione ha poi rivol-1 to i suoi sarcasmi contro Snowden, sca-1 tonando a varie riprese movimenti di lindignazione in campo avverso. « Filippo Snowden — ha detto Lans-1 bury — non è membro né di questa né I dell'altra Camera. La degradazione an-1 cora lo attende ». Vari deputati hanno chiesto allo « speaker » di intervenire perchè non venisse insultata la Camera Alta, ma Lansbury si è scusato dicendo che le sue parole non erano dirette alla Carne- Comuni, e di non essere ancora nomidjnato membro della Camera dei Pari veiCalmatisi un poco i banchi della mag e . i dei t ord mn n (Jnnwipn TTeru <h a i laaeiLoro, ma a bnowden. Egli si ò ostinato a nominare Snowden contra- ! riamente alle precise regole parlamen- ; tari senza che lo « speaker » abbia avu- j to modo di protestare, poiché in realtà Snowden si trova nella strana situazio- ; ne di non far parte delia Camera dei ze io ca ase n tte sun ia el io ini er me n- (poco gioranza, Lansbury è passato a protestare contro gli attacchi rivolti al laburismo durante le elezioni,, specialmente dall'ex-Cancelliere dello Scacchiere che ha accusato il partito di essere divenuto bolscevico. Lansbury ha affermato che se il partito laburista era bolscevico, il responsabile della trasformazione era nessun altro che Snowden. Nella sua qualità di elaboratore del prò-■ gramma di politica finanziaria e ban-;caria del partito, quest'ultimo ha adot- ! lato tutte quante le proposte di Snow-;don, e ha collaborato con lui per C3se- ì re poi tacciato di bolscevismo. Quando torno col pensiero — ha.detto Lansbury •—• ai metodi e alle ar-lmi impiegate nelle elezioni, mi meravi-1oijglio che alcuni di voi siano rimasti in;na Parlamento. Una lotta combattuta con'la questi•^JS£^<^i^.«fc [Wt«&SSa^14tttotthmato discorso della Corona. Non vi sof- !!ia che il vento del vuoto, non contiene ;la cima a fondo nessuna proposta con- he nhe u e edi creta. Il Governo deve ancora pensare dopo otto settimane di meditazione, è ancora lì a pensare e a inquisire. Perchè questo documento è cosi vuoto? o-ì Semplicemente perchè i membri del di el imie. il ire e i ne neri to X^^a^^zee de, commercio. Governo non riescono a mettersi d'ac cordo su una misura qualsiasi ». L'oratore ha presagito discordie in seno a! Gabinetto, ha asserito che il Governo non ha niente di nazionale perchè è riuscito vincitore grazie alla malafede e all'inganno, e ha calmato la crescente irritazione della maggioranza dichiarando che il gruppo parlamentare laburista presenterà alla Camera progetti di legge suoi propri per annientare le manovre messe in giro stili suo conto durante le elezioni. Il discorso di MacDonald Ha preso quindi la parola MacDonald, il quale, in un lungo discorso, ha parafrasato, precisando, il discorso da lui pronunziato ieri notte. Egli ha asserito che il Governo si atterrà rigorosamente alle direttive fissate dai manifesti elettorali, si acloprerà a risolvere il problema della moneta, quello delle tariffe doganali, e a pareggiare il r ial r no. al di ue re ua, o- Alla fine dell'anno, ha poi detto Mac Donald, il Cancelliere dello Scacchiere si troverà nella felice posizione di poter dichiarare alla Camera che il bilancio è pareggiato e che il Paese non vive ormai più su prestiti o sul proprio capitale. La situazione industriale, se cof.do MacDonald, manifesta indizi di I migliorathento. L'abbandono dello stàn- arci aureo sta avvantaggiando le e- i«nortazioni inglesi-masi tratta di vm- f^rf^emnoraii^^ che wS^ò taggi temporanei che possono essere annientati da contro-azioni di altri Pae-jsi esportatori, e possono determinare |uaIidentici movimenti di cambi, di guisa Ia-1 che l'abbandono dello standard aureo hajn0n risponde. In modo sufficiente al prò- |blema del miglioramento della bilancia oi-1 commerciale. rà | MacDonald è poi passato ro [delle riparazioni, e La issato a parlare-detto che la suaI opinione su questo argomento è imrnu tata. Fin tanto che la volontà degli uo 'oro siano trasportate da una Nazione ad!dvoi non potete decretare, con un nno della vostra volontà -— ha detto MacDonald — dopo che avete eretto: barriere doganali, che certe quantità di mini obbligherà il mondo ad accettare accomodamenti economici contro natura, il mondo non potrà mai prosperare. i vinto che è necessario entrare in con- .tatto con le nazioni principalmente in-!jtercssate in modo che un accordo possa'Lc,sserc concluso che tolga l'Inghilterraii - 1uest0 assurdo imbroglio econo-1I aBn™cne MacDonald ha aggiunto che è necessario dar prova di immensa . .°\ v u>l1 U1 lmmensa!mico ». ] Senoncnè he è necess 1 cautela, poiché atti frettolosi possono 1 compromettere completamente l'esito l.ds! negoziati. Appunto per questo è ne cessano cancellare completamente tut- 1 ti gli errori economici che sono stati I compiuti dal 1918 in poi. L'Inghilterra 1 ■ si recherà quindi a tutte le Conferenze internazionali e parteciperà a negoziati internazionali per rimediare a questa situazione di cose. « Per ciò che mi concerne, attribui sco una Immensa importanza alla visi i 'a fatta dal Presidente del Consiglio Irancese al presidente della RcpubbH ! ca americana, e spero the questa visita ; condurrà a una intesa tra la Francia j e la Germania. Ma una intesa tinaie e completa dovrà essere realizzata con ; lf partecipazione di tutte quante le Na zlom- Questa e la politica del Governo II Governo — ha detto poi MacDo (nald — studierà a fondo la questiono delle tariffe doganali e sottoporrà aduna accurata investigazione le notizie relative al dumping su enorme scalaehe si pretendo ntf-nnirr^r,^ „„(i. che si pretende sia attualmente prati cato da produttori continentali a danno della produzione nazionale. Circa la Manciuria e l'India, MacDonald ha detto poco o nulla. Egli ha asserito che tutte le notizie che il Governo possiede dell'Estremo Oriente so- ■ no quelle che compaiono nei giornali ;In quanto all'India, egli ha espresso 1? ! speranza che la Conferenza della Tavo;la Rotonda terminerà i suoi lavori me ì diante un accordo che potrà essere presentato alla Camera per una rati- .fica ±inalel Ha quindi preso ultimo la parola 1 Maxton, il quale ha dichiarato che, per ;ia nrima volta da decenni in qua, il di'soorso de]!a corona non fa il minimo fc [aodwlo a misure legislative di caratte- h soclalC- k'orai°reha dichiarato di !non avere nessuna fiducia nella abilità ; del Governo nazionale di risolvere la crisi, R. P.