L'ambasciatore tedesco espone a Laval la tesi del suo Governo

L'ambasciatore tedesco espone a Laval la tesi del suo Governo RIFV\RA^IOINI E I DEBITI L'ambasciatore tedesco espone a Laval la tesi del suo Governo Parigi, 3 notte. H Consiglio dei Ministri ha sentito , grande quotidiano del mattino, i due va j terloeutori si sarebbero limitati ad esa| minare la situazione internazionale sot to i suoi aspetti generali, evitando di |!mettere sul tappeto questioni politiche ! stamane da Lavai l'esposizione detta-gliata dei risultati diplomatici dei viag- gio a Washington e, per bócca dei Mi- nistro Flandin, ha espresso al Capo del Governo la propria soddisfazione per il modj in cui egli ha ovolto la prò-pria missione. Immediatamente dono il ritorno diErland aìS£. Sta-tìattS di Germania, barone von Hoesch, si è re-cato al Qual d'Orsay e si è Intràttenu- to col Ministro degli Esteri circa mez- z'ora. Durante li colloquio, secondo quando lo stesso Briand avrebbe di- chiarato al redattore diplomatico di un precise. Venne convenuto, tuttavia, che una seconda riunione avrebbe avuto luogo nei pomeriggio al Ministero degli Interni per permettere a von Hoesch di sentire dillo stesso Lavai le conclusioni dei colloqui franco-americani di Washington. La riunione infatti ebbe luogo alie 16,30 e durò circa un'ora e mezza. Evidentemente sui risultati e sulla portata dei colloqui di Washington il barone von Hoesch non aveva bisogno di essere illuminato da Lava), i rapporti dell'Ambasciatore von Pirtwitz avendo già da molto tempo minutamente informato il Governo di Berlino di tutto quanto si è svolto nella Capitalo americana; ma nuila di più naturale che l'Ambasciatore tede- .-co a Parigi volesse sentire anche que- = ;t'altra campana, per potere, dal raf-ronto delle due versioni, ricavare unalozione oiù esatta della verità. La riunione dei Ministri Che la riunione di piazza Beauvau si sia occupata soprattutto dei lati fl- , nanziari del problema mondiale, lo si | deduce dal fatto che, quando Lavai eb-he terminato la propria esposizione, venne fatto chiamare il Ministro delle Finanze, Flandin, e che, poco dopo, ai \ quattro interlocutori sl aggiunse anche il Direttore del Movimento generale idei l'ondi, Bizot. Non pare, tuttavia, ! francesi abbiano già messo le in tavola e avanzato proposte ; * pree?se:'Te"rmtaata Lavai si è semplicemente limita- 'to a invitare von Hoesch a prospettar- gii il pensiero del suo Governo. L'Am- I basciàtore si è allora lungamente d:f- ,ug0 sulle condizioni finanziarie della | qu-tart,trova_di rimborsare j sette di marchi di crediti che verbbraio, a fine del bilancia dei pagamenti. Se questo margine potesse venire accresciuto indefinitamente, mercè lo sviluppo illimitato delle esportazioni, non solo il problema deiìobiti commerciali so ne troverebbe Grandemente facilitato, ma la Germa- . . ^ .'. ... aia potrebbe contemplare con serenitài. 'r,,-, noli!» moratoria "or)Vf.P ri. Ir«! - i iSataBdaffaSc^Y^ torno al regime ueu accorcio Young.Senonchè lo sviluppo delle esportazio- ni tedesche urta contro gli evidenti »legittimi interessi degli altri Paesi ioortaton, ed è quindi impossibile cercar" da questa parto, una soluzione c*e non si riduca a palliativi senza im- portanza. In t?li condizioni il margine attivo della bilancia dei pagamenti basterà appena al rimborso yor annualità dei erodili a breve scadenza. Dove trovare il daim.ro per pagare le riparazioni? La Francia nsn cambia dirtìtivo ? Ncu sappiamo se, dopo questo bi' lancio schematico della situazione l'Ambasciatore tedesco abbia informato Lavai delie soluzioni che Berlino contemplerebbe, e circa le quali la stampa tedesca ha già fornito indicazioni su eui la stampa francese, tenuta la stecchetto di notizie, si è gettata con avidità. Quel che sembra risultare da queste sommarle premesse ad ogni modo, che il ricorso all'ar- e, tjCOio 119 dell'accordo dell' Aja sarà difficilmente evitabile, sia che si vo c-iì,[ deferire il problema delle ripa1 razioni al Comitato consultivo, sia che nella previsione dell'incapacità di que st'ultimo a risolverla, sl veglia saitare senz'altro ad una nuova Conferenza. ! probabilmente i prossimi giorni ci faranno toccare con mano eh» la Fran- eia non ha affatto abbandonato, a di- spetto dell'odierna discrezione di Briand, la speranza di far servire e- venutali concessioni finanziarie ad una, vasta speculazione politicr.. I capisal- [di principali di tale speculazione do- 1vrebbero consistere, in primo luogo, \ nel procurarsi la garanzia che Hitler non verrà associato al potere, o quan- Ito meno che il suo ascenderle sui Go- ! verno non si tradurrà in una politica i anti-francese, e in secondo luogo nsl- n'assicurarsi che la Germania non ìarà ciocco con l'Italia per il disarmo e b«r la revisione dei Trattati. La de- I «olezza della prima coma della secon- da di queste proposizioni è sufficiente a giustificare il dubbio che l'accordo possa venire raggiunto facilmente, Su tutto quanto precede. Lavai | spiegherà di fronte alla Camera giorno della riapertura dì questa, 12 corrente. Al Consiglio dei Mini; Una il Ministro Flandin ha presentato, intanto un testo definitivo d< un prò-getto di legge relativo a nuovi gruppi dtjavori pubblici da Intraprendere perUjlottare contro la disoccupazione, progetto che il Governo presenterà alla Camera il 12 corrente. C. P. Beffino s'approntano progetti ; scricchiolato al primo mancamento del : pilastro della fiducia l'economia tedejsca, problema che nel concetto del Go.verno tedesco è intimamente connesso jj¥rt rt, „f stn stamat"Berlino, 3 notte, Mentre si attende l'esito dei primi contatti di Lavai con l'Ambasciatoretedesco von Hoesch, a Berlino si cón-;tinua ad approfondire il problema dei i debiti a breve scadenza sotto cui hatimo del risanamento della crisi finanziaria tedesca. Si è ancora una volta riunito il Comitato speciale per lo spe j cifico argomento della moratoria, co istituito in seno al grande comitato I economico consultivo nominato da Kin: denburg, e ha continuato l'esame de! problema. In seno al comitato con quello delle riparazioni, al line ul- sorti parecchi progetti che sono sati accuratamente in esame, ma scopo unico di tutti è sempre — ni altro può essere — un consolidamento dei debiti a breve scadenza con ur piano di estinzione rateale, o ammor-tizza.mento, che permetta l'estinzione "««za gravi pericolosi scori voi ! «In*»» delle finanze tedesche. I pian! !cne m proposito sono stati finora j avanzati e elaborati da tecnici di autoirit^ e da finanzieri a ciò aooositamen- ;te delegati si differenziano "in sostanza ^iTSS-SS^ Ig»» P«££ L^J*^i^maggiore o minore dell'ammortamento e per la forma di mobilitazione dei crediti 3tessi. I oroditi a breve scadenza Un primo progetto, al quale già ab- biamo accennato ieri nelle sue grandi"; "lam" "^"""^ 'c "3"^,s"« granai !hnee' sarebbe quello di dividere a ™assa d« crediti a breve scadenza Ui .due narfi. di cui oe-nunn atnn-.nnt^. ; du° Par"' * «" °ew»ia ammonte rebbe a 7 miliardi. I primi 7 miliardi estinti in 30 anni' « rate , .. 7fi, mllionl ciascuna- nor d-is I ^ t ^ „';i tafer 1 nlm ' n.marui ni 1 spendente oscillamento delle rate. E anche oggetto di discussione in questo~ — A° ^. Questo .mentale... „ piano il tasso di interessi che nero M esclude che possa mai essere mante- mito alla altezza attuale, ritenuta as-solutamente esorbitante arrivando taluni casi fino al 1 fi per cento ò il ninno principale e fondarne,, che pare abbia il sopravvento nelleconsultazioni di questi giorni. Ma In tutti quosU piani il punto puì delicato o importante è la qufsrionedella immediata mohllitazione di que-irti crediti fr.ora «congelati», a! fine; dì poterli rapidamente iniettare cn'nltra voltn, nell'interesse, di tutti nellaeconomi?. Intemazionale: E su questo i punto che verte un altro autorevole progetto. tratta di un piano elp.V>n-; rato dal conigliere Pnhmits. tecnico finanziarlo iella T. G. Fartaop, c membro del Consiglio economico consultivo che sta esnminendo il problema. I! piano dello Sr!'"r,'z proporrebbe innanti tutto l'emissione da parte della Banca Internazionale di buoni in oro per l'ammontare di 5 miliardi di marchi, che verrebbero cambiati con ob1-liE-az'opi [.ìiinteresae del 4 per cento emesse dai Paesi debitori o passati niia Banca, smmortlzznbiH, secondo m piano .incora da determinare, al- puno 0 al due per cento, in 42 o in -jq anni. Come garanzia dei buoni oro il prò- getto Schmitz indica la fiducia nellaolidarietà Internazioaàlc delle Banche di emissione, ovvero, se ciò fosse con iderato necessario, una copertura monetaria in oro ai 50 per cento, la quae dovrebbe essere :r>03sa a disposiione dalle Banche di emissione cne no posseggono. 1 buoni in oro deìl.i Banca Internazionale, ceduti ai Pacs» P«> sofferenti, servirebbero per soddifare , titolari dei erediti a breve sca«enza. .otereDDe £lemin^ e cioè che: o le Benché per provVedere alla loro liquidità, più o mono real0i continu,ro \ insistere nel ìUro del loro crediti non appena li rovino mobilizzatali! — e in questo mi vantaggio del pier.o Schmitz connella creazione di nuovi mezzi di pagamento, e cioè di buoni re che sarebbero immediatamente messi m circolazione. Il movente della ua idea è càe una soluzione di questo genere si impone perché l'economia mondiale, nell'attuale crisi, si trova so- tanzialmente di fronte al seguente cioè provvedereb'oero illusoriamente se stesse rovinando l'economia dei oro Paesi; ovvero ie Banche, per anoro dell'economia dei loro Paesi. rinunziano al movimento di ritiro dei oro crediti, e in tal caso arrischiano, emPre nell'ipotesi, possibile in quetc momento, di un panico anche pie coI°' 11 fallimento. Il .1 progetto Schmitz vitèrebbe, secondo quel che si p:n a in qi:2nti circoli finanziari, e l'uno l'altro degli inconvenienti dei due orni del dilemma, permetterebbe cioè la liquidità delle Banche credi- caso essi costringono i Paesi debitori VSS^^T^jS^St e esportazioni, e ciò con grave danno dei Paesi che operano il ritiro 3ieiKW,ci, e toglierebbe i debitori dalla ne-essiti inevitabile di rovinare 1 econo- mia dei Paesi creditori, siano essi agrari o siano indu.striall col ^dum- piiLga, con tutti i suoi pericoli econo- mici e sociali. reazione di una Banca fiduciaria te de3ca la quale emetterebbe delle notes » per l'importo di 2f> mila dol.'iri ognuna, con scadenza a scaglioni, he potrebbero poi esser dotate di con- raranzia dai Governi esteri interes- rog« ati, e ai quali si dovrebbe riconoscerea qualità di pegno per anticipo viene pubblicato intanto il bollet- ino le >™« ^hsbaak, ù*»te. ™e considerevolmente alcuneLa copertura aurea ancsra ridotta m anale della Reichsbank. il ottimistiche aspettazioni che erano state formulate. Risulta da esso che lariserva di divise delia Reicn.ibank hasublto una nuova riduzione di 12 miioni. La circolazione ha subito, per altro, un nuovo aumento nella misura 373 n"lioni' e fluimli ,a r0P^rt,urnBos„i per cento al 26.9 -ZX^Z dal 29 4 P dal Per^mo. Al palazzo aeua»- Canreileria. sotto la Ta del Cancellic-re Rriining. si P-esicie ono rAKlxU 1 merahn todesch, della commissione economica paritetica ranco-tedesca, decisa nella recente vi• nienarla con la Dar- Pansn in seduta plenaria con ia par- citi 5t;i ioni n-ipn commercialo, e specialmente pertrattati di commercio: la seconda perR-aicnti ui ■ • r - comunicazoni: la terza per il re- -ime dei cartelli: e la quarta per le specialmente per G. P. e francese. Come si sa. missione sono state nominate quattro otto-commissioni : la prima per la po^me dei cartelli: e la quarta per elazioni con terzi Stati. ■* P ti.* i ■■ vi ••;?.'iitSl nformativo delegati per ?p> €c"v:5.rì è aperta a Praga Pran?» 8 notte. Oc-gi ri è aperta la Conferenza inernazionale por le divìse. Ir. quale peò, svolge i suoi lavori, almeno così si f-<tto nella prima seduta, a ports haise. Si dice che in onesta riunione, pre-eduta da'. Governatore dello. Eanca Nazionale cecoslovacca. Fo=pischil, si ia data lettura di rapporti di carattere hanno dovuto, nella !, impegnarsi ad os- Detti eduta inaugurai ervare il più rigoroso silenzio sullo volgimento delle discussioni, giacche oltanto alla line della Conferenza sa- à pubblicato un comunicato uliiciale.