Il nazionalismo austriaco e gli appelli dei socialisti alla Francia
Il nazionalismo austriaco e gli appelli dei socialisti alla Francia Il nazionalismo austriaco e gli appelli dei socialisti alla Francia |Vienna, 2 notte. L.a tenacia coti la quale il principe Stahrenbeig si è messo a riorganizza- jrt! le Heimwehren impensierisce i so¬ i clalisti : essi hanno perciò iniziato una 1 controffensiva di carattere internazloinaie, simile a quella che nel '29 riu- sci a loro tanto utile. Due anni adjdietro venne in loro soccorso il partito laburista, ma adesso le cose in inghilterra sodo mutate, e perciò si spera in Parigi. Per arrivare al Quai d'Orsay, i socialisti austriaci si servono di Leone Blum, al quale Federico Adler (il famoso assassino del conte Stuergkh) fa pervenire le informazioni utili ad impressionare Briand. La conseguenza è che il Governo francese, secondato dal Governo cecoslovacco, insiste perchè a Vienna si formi una coalizione fra socialisti e cristiano-sociali, la quale dovrebbe, si capisce, stritolare le Heimwehren. Giusto ieri si è verificato il caso che, mentre Leone Blum denunziava a Parigi nel Populaire il pericolo di nuovi colpi di Stato in Austria ed anche In Ungheria, assicurando che agli otto o ai nove di questo mese le Heimwehren intendono tentare con maggior fortuna quello che a Pfrimer non è riuscito ai tredici di settembre, a Vienna il deputato Dutsch, capo dello Hchutzbund, pronunziava un discorso allarmista. Dutsch ha detto che, sebbene ai tredici di settembre il putsch sia finito con un fiasco, il pericolo è rimasto: ormai si è avuta la prova che il Governo non è all'altezza della situazione, ed il partito socialista deve dichiarare che la sua attitudine di fronte al Governo dipenderà, in prima linea, dall'energia con la quale il Governo intende affrontare le Heimwehren. A giudizio dell'oratore, il pericolo è di nuovo grave: giorno per giorno — ha esclamato— noi riceviamo notizie di nuovi preparativi di sommosse. Il Governo è avvertito, ed in ogni caso lo Schutsbun si terrà pronto, perchè l'ora è seria. Come mai la Francia possa illudersi che appoggiare i socialisti in Austria giovi a ristabilire l'equilibrio nell'Europa centrale, è un mistero. L'interessante è che nel frattempo si fanno sempre più attive le correnti estreme: la campagna immiserita predica la crociata contro Vienna città, mentre le Heimwehren stiriane (gruppo Pt'rimer) si fondono con i nazionalsocialisti di Hitler. Questa fusione, decisa ieri a Gratz, non solo costituisce un grave colpo per gli sforzi miranti a porre fine alle divergenze in seno alle Heimwehren austriache, ma altresì accentua il delinearsi di una corrente nazionalista protestante a nei gruppo fianco della nazionalista cattolica confronti ùell'Anschluss, il protestante nazionalista delle Heimwehren ha ormai stretto con Hitler un patto che lo impegna a svolgere azione positiva e, al tempo stesso, anti-legittimi3ta ed anti-absburgica. In proposito va rammentato che giorni addietro nella Dote, organo de gli hitleriani austriaci, fu posto al VUeimatschwtz un «ultimatum» col quale, fra l'altro, la si invitava a rl spendere ai seguenti quesiti: l'Hei matschutx è incondizionatamente partigiana dell'Anschluss dell'Austria con la Germania? Sarà sempre pronta a combattere, con ogni sua forza, qual Blasl altro legame dell'Aiatria? In par ticolare, è decisa ad opporsi, con tutti h mezzi, ad ogni tentativo di restau razione absburgica? All'ultimatum il gruppo Pfrimer ha risposto con un « si » e, come osserva la Reichspost, s'è ridotto ormai ad una sottosezione del partito di Hitler: però tutti i membri delle Heimwehren, di tendenza non hitleriana e nazional- socialista, avranno adesso da sceglie re, dice il giornale cristiano-sociale, fra l'idea hitleriana e austriaca, La stessa Reihcspost si occupa) og Si del programma comunista per l'Au stria' programma ricco di premesse aumentando vane imposte dal 30 ai w per cento, e via di seguito. Si tratta di un programma d'aziocomunisti, rivoluzionaria, solo mediante la rivoluzione, jj " ne;"dicono i attuabile sol c che non si presta nè a trattative nè a formare oggetto di studii. I. Z.
Persone citate: Briand, Federico Adler, Hitler, I. Z., Leone Blum
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