La travolgente vittoria conservatrice in Unghilterra

La travolgente vittoria conservatrice in Unghilterra La travolgente vittoria conservatrice in Unghilterra I laburisti ridotti a una pattuglia senza capi Londra, 28 notte, 'pDinanzi all'immensità della vittoria Gelettorale vinti e vincitori sono colti oggi da sbigottimento, e anche da in- dquietudini. Nessuno si attendeva una Svittoria conservatrice di dimensioni Tcosl impressionanti, e nessuno credeva, spossibile — ai giorni nostri — una cosi zcompleta eliminazione di un grande : ppartito politico del Paese. La stessa! stampa conservatrice presagiva ieri j duna maggioranza governativa di due- scento o, al massimo, 220 voti: essa si aggira invece stasera attorno ai cinquecento: la più spettacolosa maggioranza che un Governo abbia mai avuto in Inghilterra. La più alta avutasi infatti sin qui fu quella liberale del 1832, che ammontò tuttavia a 370 voti. Ciò che impressiona non è tanto l'entità di queste cifre quanto la eliminazione dal Parlamento futuro di tutte quante le personalità più eminenti del laburismo, ridotto ad un esiguo manipolo di forze poco più di una quarantina di membri. L'eliminazione dei « lcaders » Il laburismo non sarebbe colpito a morte dal punto di vista parlamentare, se la aconfitta campale da esso subita si fosse prodotta in base a regole selettive, eliminando gli elementi di seconda e terza qualità, e conservando ai loro posti — nell'opposizione — i leader» del laburismo politico, e quelli del laburismo economico trade-unionista. Il gruppo laburista, che-entrerà nella Camera futura, sarà sprovvisto di capi di cervello, di uomini navigati, di grandi organizzatori, per esser formato esclusivamente di elementi, o nuovi alla vita politica, o sprovvisti della benché menoma influenza nel partito e nei sindacati. Qui è l'immensità della sconfìtta. Eliminati, anzi schiacciati sotto maggioranze avversarie colossali, sono i membri dell'ex-Governo laburista, non uno eccettuato. Scompaiono dall'arena politica Henderson, Clynes, Alexander, Graham, Benn, ministri di primo piano; scompaiono Addison, Bondfield, Shlnwell, ministri tecnici fra i più colti che abbia il partito; ed il leader del gruppetto scozzese dei laburisti indipendenti, Maxton, si troverà a Westmlnster a capeggiare tre o quattro seguaci di incontestata mediocrità. La « opposizione di Sua Maestà » è praticamente scomparsa, e al momento attuale nessuno è in grado di dire chi ne sarà il leader. Solo sopravvissuto a questa tormenta, o meglio a questa «esecuzione capitale del laburismo », come la definiscono alcuni commentatori odierni, è il più che settantenne ex-Ministro Lensbury, beniamino delle folle, dall'anima d'oro, ma dal polso debole e incerto. E scomparsi l'uno dopo l'altro sono tutti i leaders del trade-unlonismo : da Bervin, portatosi a deputato contro volontà, a Tillefctv * TJUrhér,' :e fin anco Hayday, l'attuale-Presidente- del Congresso tradeunionista. Clamorosamente sconfitti sono pure il comandante Kenworthy, una delle più irruenti personalità della Camera passata; il dott. Dalton, ex-Sottosegretario agli Esteri, la signorina Lawrence, Sottosegretaria all'Igiene. E la lista potrebbe essere continuata ad libitum. Non si conoscono ancora i risultati complessivi, ma l'Intera opposizione, includente laburisti, liberali lloydgeorgiani e qualche altro indipendente si aggira attorno ai cinquanta membri. Il partito mosleyano è stato spazzato come se non fosse mai esistito. Il suo leader, sir Osvaldo Mosley è sconfitto; il suo stato maggiore è battuto, e non un solo rappresentante entra a far parte della Camera. Per giunta, so i voti raccolti da Mosley sono circa 10 mila, quelli ottenuti dal suoi seguaci si aggirano attorno al centinaio, e rappresentano il più basso livello di voti raggiunto da un partito qualsiasi in questa lotta. Il famoso pugnatore Kid Lewis ha ricevuto solo 154 voti, mentre il vincitore liberale ne ha avuti 11.013, ed il candidato laburista ufficiale 9.864. Il comunismo, che, per comodità di lotta, era assurto all'importanza di grande partito politico, ha subito la stessa sort dl partito mosleyanod<sstsmblcdtrdgnt La rielezione di MacDonaid I membri del Governo nazionale, per contro, sono stati riconfermati con maggioranze stupefacenti. MacDonaid la cui vittoria apparve come dubbia agli stessi suoi seguaci, è riuscito eletto con 28.978 voti, mentre il suo avversario, il maestro elementare Coxon, laburista ufficiale, ne ha avuti 23.027, ed un candidato comunista 677. La maggioranza ottenuta dal Primo Ministro è stata però ridotta, poiché è di 5.951 voti, mentre era nelle elezioni del 1929 di 28.794 voti. Ma 11 figlio del Primo Ministro, Malcolm MacDonaid è stato eletto con una maggioranza di 13 mila voti, mentre sono stati sconfitti 1 due figli di Henderson, ex-deputatl. Raddoppiata la maggioranza del Ministro Thomas, e cosi pure quella di Churchill che nel 29 era eletto con una maggioranza di meno di 3 mila voti, e quest'anno ne ha avuta una di ventimila. Austin Cuamberlain è riuscito vincitore con una maggioranza di 28 mila voti, raddoppiando quella di due anni or sono. II gruppo liberale indipendente rimane, per ora, composto esclusivamente di Lloyd George, il decano della futura Camera, rieletto con una maggioranza di 51 voti, sua figlia e suo cognato. Rinforzato alquanto sembra dover essere il partito liberale, che occuperà circa una settantina di seggi a Westminster, fra seguaci di Simon e seguaci di Samuel. Sul 574 risultati conosciuti fino a questo momento 448 seggi sono conquistati dal conservatori, dodici dal laburisti nazionali, 61 dai liberali, due dagli indipendenti nazionali formanti tutti la maggioranza governativa; 47 dai laburisti e 3 dal liberali lloydgeorgiani costituenti l'opposizione. I conservatori hanno finora vinto 190 seggi, 1 liberali 13, gli indipendenti 2. Le perdite subite sono 199 laburisti, e 4 mosleyanl. MacDonaid ha fatto ritorno oggi a Londra, accompagnato dalla figlia. Era sfinito dalla fatica e scendendo dall'aeroplano, a bordo del quale aveva viaggiato, ha detto che il solo suo desiderio era quello di dormire per tre giorni consecutivi. Era però raggiante per la colossale vittoria riportata dal Governo, « Essa non è stupefacente - egli ha detto. - E' semplicemente sbalorditiva, Scino felice delle vittorie dei ministri Thomas e Samuel, poiché ciò dimostra che queste elezioni sono state eiezionì di un Governo nazionale e non di partiti ». Baldwin si rifiuta, per ora, di fare dichiarazioni. E' entusiasta del successo del suo partito; ma preferisce non dir nulla, salvo pronunziare le parole < splendido, meraviglioso ». Thomas riconosce che la vittoria è spettacolosa, ma anche che le responsabilità del governo saranno immense. Commenti reliccnti Per ora v'è nel lcaders dei varii partiti la tendenza alla reticenza. Que- sta, d altronde, caratterizza tutti i com-menti editoriali dei giornali. Si sarebbe creduto di vedere sprigionarsi dalle colonne della stampa conservatrice canti di vittoria, esplosioni fragorose di gioia; invece si imbattono commenti anodini, parole estremamente misurate, che sembrano indicare un senso di profonda perplessità. Vero è che il Daily Express ingiunge senz'altro alla maggioranza di tener fede alle promess: fatte, e di attuare alla svelta il programma di protezionismo integrale, ma la Moming Post ed il Times tacciono su questo punto, e appaiono invece desiderosi di non gittare olio sulle fiamme del risentimento laburista. Il Times anzi, che meno di tutti i suoi confratelli si attendeva una vittoria di cosi stupefacenti dimensioni, torna oggi ad impartire una lezione di buon senso e di misura al vincitori. Ciò che preoccupa il grande organo moderato è la posizione che la enorme maggioranza conservatrice potrà assumere di fronte a MacDonaid. Egli deve rimanere alla testa del Governo. «I problemi che il Parlamento dovrà affrontare — dice 11 Times — saranno molti, complicati e variabili. Si presenteranno frequenti tentazioni di formare gruppi e cabale per spingere innanzi interessi personali e di partito. A queste tentazioni si deve resistere con tutte le forze ». Il Times sostiene che si potranno presentare piccole combinazioni da parte di gruppi che potranno avanzare loro proprll programmi, ma la Camera potrà affermare la sua autorità soltanto mantenendo compatta la falange dei sostenitori del Governo. Questo commento è estremamente importante perchè, implicitamente, conferma la esistenza di velleità in seno al gruppo parlamentare detentore della palma della vittoria di sbarazzarsi, alla prima occasione, di leaders provvisori, per infondere al Governo un carattere più esattamente rappresentativo dell'opinione del corpo elettorale. r a è l d i l i a , o 8 e a e i 0 . e a a a e e La tragedia del Premier Queste velleità non sono ignorate, d'altronde, in campo macdonaldiano. Non per nulla lo Stato Maggiore del Primo Ministro appariva Ieri notte non solo sbalordito, ma anche allarmato dall'enormità della vittoria conservatrice, poiché essa, lo si voglia o no, imporrà col semplice suo peso un orientamento deciso e decisivo all'attività del prossimo Parlamento. Le responsabilità di questa mai vista maggioranza saranno immense. Le perplessità e le inquietudini che scaturiscono dalla stessa moderazione dei commenti editoriali degli organi conservatori sono dovute, è inutile dirlo, alle incertezze sul futuro del partito laburista. Vero è che sinora il Governo ha ottenuto 13.589.482 voti in tutto, ma non è men vero che ii laburismo, per quanto rappresentato in Parlamento da circa 45 deputati, ne ha raccolti 6.400.000. Le sorti elettorali, esito inevitabile della più formidabile campagna di Impaurimento dell'elettorato medio-borghese che si sia vista da un trentennio in qua, hanno cacciato da Westminster tutto le personalità laburiste che le necessità della vita industriale, il lungo contatto coi posti di comando, ed un non meno lungo tirocinio di vita parlamentare, avevano trasformati in sinceri fautori di una collaborazione con le classi medie produttrici del Paese « Queste elezioni — dice oggi il lUan-^Chester Guardian — non risolvono nul- la, se si eccettua il fatto che esse con- fermano il laburismo ali opposizione; ma, privandolo di tutti 1 suoi uomini migliori, ed infondendogli un senso di ingiustlzia, se ne diminuisce 1 attività nella vita politica ». Per il ilfaucJiester Guardian «la tra- gedia di MacDonaid sta per incornili-ciare. E' una tragedia che coinvolge anche i membri liberali del Governo. Più di quanto si era previsto essi sono oggi prigionieri del conservatorismo ». Alla Camera futura, secondo l'organo liberale, si avrà una maggioranza parlamentare fortissima, ma non è provato ancora che si avrà anche un forte Governo. « E' facile esser forti all'attacco — dice il Guardian — quando non si hanno scrupoli nell'uso delle armi, ma altra cosa è il mantenere la coesione e la forza quando il nemico è stato rimosso ». Le nuove incognite Le incognite della situazione, comunque, rimangono il laburismo ed il trade-unionismo, che hanno dinanzi a sè un inverno di una durezza senza precedenti, i timori di riduzioni di salari, di abbassamento di livello di vita del \è masse"operaie, e" di difficoùa'incom-paribili di carattere psicologico e pra-tlco; per affrontare i problemi futuri in quello spirito di tolleranza e di moderazione di cui dettero prova nel passato. A queste e ad altre questioni che si pongono oggi varii informatori parla-mentari di questi giornali, risponderà11 prossimo futuro. La Camera si aprirà il 3 novembreventuro. Domani MacDonaid si recherà allaReggia per conferire con Re Giorgio,c poi adunerà a Downing Street il Ga-bìnetto nazionale per procedere alla so-stltuzlone di Snowden e al rimpasto mi-nisterlale. Il successore del Cancellic-re dello Scacchiere sarà quasi certa-rente Neville Chamberiain, ed il rim-pasto avverrà sulla base di un raddop-piamento del numero del membri delGabinetto. Essi saranno portati a clr-ca una ventina, per perwettere una itató. La "nuova "camera dei ^Comuni ^g Henderson, sarà una canzonata equa ripartizione di portafogli fra i va- derll partiti della maggioranza governa- tatlva. prDella Camera futura farà parte un denumero eccezionale di Lordi e di alti neufficiali ed ex-ufficiali dell'Esercito e sudella Marina, ma si può affermare risenz'altro che il beniamino sarà il nigiovanissimo Lord Burghloy entrato liper la prima volta nell'arena politica, sied uscito vincitore con una maggio- l'rànza di 12.434 voti. Egli rappreseli- coterà innanzitutto lo sport nazionale, nnella sua qualità di campione mon- fedlale di podismo e di salto. nLe dichiarazioni fatte dai leader* asconfitti sono piuttosto inquietanti. Henderson dichiara stasera che il mo- sil'epdmgvlmento laburista non è schiacciato 11 suo spirito è intatto, non è diserò ra del sistema parlamentare democratico. E, dal punto di vista dall'interesse nazionale, questo fatto è un pericolo ed un disastro. «L'esperienza ha sempre dimostrato — dice Henderson — che l'assenza di un'adeguata ed effettiva opposizione ufficiale rovina il prestigio e la fede nelle istituzioni parlamentari ». L'ex-Ministro dell'Interno, Clynes, dice a sua volta che il partito laburista è stato battuto da una combinazione delle più fraudolente, sotterfugio mai inventato in un Paese civile. « Il risultato immediato di questa rotta — egli dice — sarà che MacDonaid apparirà come l'uomo più infelice che sia mai apparso nella vita politica dell'Inghilterra. D'altra par te, 11 Presidente del Consiglio esecu vsinlimsdttttivo trade-unionista dichiara che struomini e le donne del nostro movi- pmento che occupano posti negli uff lei1 rdi assistenza pubblica e si troveranno! Gd'ora in poi in minoranza, farebbero pbene a ritirarsi, e a lasciare che le ndecisioni siano prese dai vincitori del-! fle elezioni attuali». inn _ isDicliiaraziom di MacDonaid e di Baldwin ,Le dichiarazioni fatte all'ultima ora!lda MacDonaid e da Baldwin sembrano'0mirare a controbattere le parole irate Pe inquietanti dei «leaders » laburisti, e a calmare il senso di disagio e di ner-,cli calmare 11 senso ai aisa„io e ai ncr , cpcvsugngl...popolo, della volontà di cooperare alialrestaurazione delle fortune della na-jzione. La vittoria, secondo Baldwin, rappresentanti parlamentari eletti, 0 siI rifiutano di tollerare ordini di enti ir- responsabili che usurpano una autorità non basata sul voto del popolo. D'altra ; parte gli elettori hanno chiaramente af-!fermato che le Insidiose dottrine della lotta di classe non possono fare strada:contro il desiderio di cooperazione na-Izionale. Non dimentichiamo però, in 1 quest'ora, che la vittoria è una tremen-1 da responsabilità posta sulle nostre ; spalle. Gli operai hanno riposto fiducia |vosismo nelle masse laburiste. MacDonaid ha riconosciuto che l'unanimità del responso dell'elettorato in favore del Governo nazionale è « imbarazzante », ma ha dato ai suoi amici politici « assicurazione che il trionfo del Governo non deve in alcun caso indicare l'intenzione di trascurare gli interessi e i punti di vista della classe operaia ». Baldwin, a sua volta, ha detto che quella di oggi non è una vittoria di partiti, ma una affermazione, da parte del servirà di lezione perchè dimostrerà che il buon senso britannico resiste a qualsiasi propaganda' demagogica. «La democrazia si ò giustificata — dice Baldwin — nel modo più impressionante che si potesse immaginare. Le elezioni hanno dimostrato che gli elettori intendono essere governati dai loro nel Governo nazionale, e dobbiamo dimostrarci degni della loro fiducia. Agiremo energicamente, fermamente, equamente, tenendo presente che gli interessi nazionali debbono venire in pri ma linea, e che il benessere degli ope-jrai dipenderà dal modo nel quale com- piremo il nostro lavoro. Se aftrontere-:mo 1 compiti in questo spirito, sono persuaso che, non solo riusciremo adavviare il nostro Paese verso tempi migliori, ma rinforzeremo la fiducia del popolo nel sistema di governo parlamentare ». Snowden, infine, ha dichiarato di non compiacersi affatto della sconfitta dei laburisti : 4 Questa non è la fine del partito laburista; esso rinascerà, ma solo con nuovi « lcaders » che avranno chiarezza ^"Vedute e ~còraggrorYrpa*rtito" rinato ■ dovrà essere basato su una più larga corJCezione del cittadino, anziché su quel)a della classe. La sconfitta del | partit0 laburista si risolverà quindi in un beneficio perchè impartirà una le | zipnp c5le dovrà essere imparata. La | posizione dell'Inghilterra nel mondo, in 0g-nj caso, è immensamente rinforzata 1 dall'esito di queste elezioni», e Secondo le ultime statistiche di questa notte il Governo ha, al momento attillile. .152 deputati (470 conservatori, 31! liberali nazionali, 30 liberali, 14 laburisti nazionali e 5 indipendenti); le forze antigovemative contano: buristi e 4 indipendenti liberali clagni dei conservatori ammontano a 201; quelli dei liberali a 9, del liberali nazionali a 11, e degli indipendenti a 4. Hanno votato per il Governo 14 milioni 178.725 elettori, e contro il Governo 6.860.925 elettori. R. P. 52 la-I gua- Impressioni tedesche Berlino, 28 notte. Vivissima è l'impressione suscitata in questa stampa dall'esito delle elezioni inglesi; e sebbene la maggior par 'tc de&H orSani politici più importanti |prevede^e una ripercussione elettorale ordine: da un lato essa viene valutata ! da un punto di vista strettamente del |la politica tedesca, dall'altro da un pun- to di vista europeo o politico generale, Dal punto di vista tedesco la prima 'reazione di giudizio che la vittoria con servatrice desta in Germania è il timo- re di un rincrudirsi di una politica di ' protezionismo doganale, che non pò- trebbe non farsi risentire con dannose ripercussioni sulla situazione della Ger- mania aumentandone assai le ùifficok:'!. D'altro canto, dalla medesima parte da cui si elevano questi timori, si osserva subito che la vittoria conservatrice si- gnlficherà indubbiamente un rafforza- 'mento della situazione internazionaledegli ultimi avvenimenti in tal senso, tuttavia la piena sconfitta del laburl- smo supera le aspettazioni di questa stampa. La valutazione dell'avvenimen- ^teir^vw.0 ■ avvi-- n'influenza po¬ rrai" dell'Inghilterra, il quale tati a valutare vero.- i propizio alla politica e •• deschi, per quanto ri.: nenti grandi trattativi sulle questioni vive. Ini riguarda il valore gerì nimento nei confronti don mmienza po- litico-sociale che esso pi .tra avere suilasituazione politica e «ìi partiti in tutta l'Europa, questa parlo della stampa si compiace della sconfittr\ del laburismo, nella quale vede un iucii/io, o una con-ferma, di quel movimento ili Involuzlùne del socialismo mondiale che essa auspica, n « Borsen Zeitung scrive che non si esagera dicendo che nella storia dell'Inghilterra queste elezioni faranno epoca in quanto che, anche dal punto di vista europeo, essi' chiudono veramente un'epoca. Così presn'a poco tutti gli altri giornali di destra. LVAngriff», nazional-socialista, seri . . .atto si e por-mlmente come ;li interessi te- arda le immi- ini a-nazionali ve: « Le Nazioni si destano alla riscossa del marxismo ». I giornali democratici e di sinistra in genere tengono, si capisce, diverso linguaggio, e cercane di coprire il loro malcontento politico cinti vinario insistendo sul pericolo delle ripercussioni doganali che la Germania potrà risentire. Il * Vorwarts », socialdemocratico, tace dicendo di aspettare maggiori particolari. G. P. Timori francesi 'arigi arAvptalCFsltlmnotte. Il disastro laburista è accolto a Parigi con viva soddisfazione, e ancor più lo sarebbe se in molti circoli non regnasse il timore di vedere il nuovo Governo conservatore adottare una politica protezionista capace di dan neggiare gravemente gii esportatori francesi. Tutto ben considerato, l'opinione pubblica capisce comunque che, se i laburisti fossero ternati al pote- ,.c. la sterlina avrebbe subito un erol- l° taie che gli effetti per il commer- . 0'0 francese ne sarebbero stati torse d Più ^ravi di quello cric non possano v semplice rialzo ach tanffe' , .ià . d Dgl rest0[ per quanto Ia vittoria'con3ervatrlce sia indubitabile e di tproporzioni inattese, CjUi non si man-1 ca di rilevare che il terreno su cui la!votazione si è fatta 6 quello del ri- i sanamento della sterlina, e non giàlgun problema di politica generale. Su-:gli altri argomenti all'ordine del gior-lno, e in particolare sulla politica do- ganale, gli elettori britannici sono j lungi dall'essere d'accordo, di guisa che non è impossibile che al momento ! di discutere il problema protezionista "notevoli resistenze si facciano strada .nella stessa maggioranza ministeria-,le, obbligando il Governo a tenersi su [ju"a linea di moderazione. [ « I conservatori — si dice in questi circoli — faranno bene a non lasciarsi montare alla testa i fumi della vittoria, e a non perdere d'occhio il carattere tutto specifico della sorta di plebiscito che le vicende della sterlina hanno provocato a loro vantaggio». In quanto alle prospettive finanziarie e monetarie aperte dalla vittoria dei conservatori, i pareri sono finora I piuttosto oscillanti. In tesi generale la prospettiva di vedere l'Ili eTtilterra avviarsi coraggiosamente verso una ; generale riduzione di spese, ossia \vr!so il risanamento del suo bilancio pub blico, e verso uni generale riduzione :dei salari, ossia verso il risanamento Ideila sua bilancia commerciale, viene 1 considerata etni eome cosa provvideh1 ziale nei riguardi della situazione eu ; ropea, per compensare tutti pli evn |tuali inconvenienti di dettaglio che avessero a verificarsi. « Ad onta dello recenti traversie della sterlina — scrive l'«Information > — la City resta sempre la C'itv, e nessun'altra organizzazione bancaria sop- jpianterà tonto presto quella che rima ne incrollabile sullo rive del Tamigi. Si : pl,0 essere certi che con le elezioni di jnvi u capitalismo mondiale ha rltrova>0 uno dei suoi piedistalli più solidi* l n a ; chiusa o a a n a Nessuno, tuttavia, finora dire se Londra vorrà utilizzare il sue cesso ottenuto risospingendo la sterli na verso la pari e tornando al regime aureo; o se, viceversa, non riterrà preferibile lasciare che la valuta nazionale si stabilizzi intorno alla quota attuale, onde non privare l'industria inglese delle maggiori possibilità ora offertele. L'èra delle esitazioni non è ancora potrebbe La Borsa ili Parigi, contrariamente alle previsioni che ieri facevano ritenere probabile un immediato rialzo della sterlina in caso di vittoria dei conservatori, si C- mantenuta nella tenden- za dei giorni scorsi, 11 che è quanio direche le offerte hanno superato ài moltole domande, e cho i corsi hanno conti nuato a discende! 0. Il fatto sembra tanto contrario alla logica che molti ne ar-guiscono dovervisi vedere l'effetto del- fo sforzo ostinato di una potente scolta di ribassisti, come starebbe del resto aprovare la circostanza che le vendite hanno avuto luogo soprattutto su va.lori di primo piano, e* al momento in cui il mercato era più solido. Evidentemente molti clic- nelle scorse settimane si erano impegnati a fondo sul ribassò della sterlina, oggi, spaventa;: dalla Dossibilità di un brusco rialzo, cercano 3l reagire contrastandolo. Una simile opposizione neri (Vivrebbe essere tuttavia se non transitoria..In ogni caso, a dispetto dello reazioni strane delle Borse, è convincimento unanime cho l'avvenimento di ieri --.ia un buon sintomo per l'avvenire di tutti. « Quello che ò accaduto in Inghilterra è un l'atto di un'importanza primaria — scrive 1! - Tomps». — Le sue ripercussioni saranno profonde, tanto sulla politica interna britannica, quanto sulla politica generale. SI ha il dihe sia questo un fattoa i e | destinato a - , a - i (tenendo 76-1 seg""i contro 717 1 - alle destre. Li differenza non è grane de, ma potrebbe costituire un primo -1 indizio che Ih crisi produce già sul . ! Paese i suoi effetti.psicologici, detera ™I}2n™j^„5 rTS.da f?T~ aIS^1^^?^! minSriS -|mo 0 nnire n'on hanno dato risultati - eccessivamente brillanti, e' c. P. ritto di credere destinato a rafforzare la fiducia ». , I per quanto (•.licerne la politica in- terna francese, la sconfitta laburista, a che getta la costernazione nelle file dei - social-radicali, viene salutata dai par-prossimri primavera. Bisogna osservare tuttavia :t tale riguardo che il risultato delle recenti elezioni cantonali non sembra finora offrire grandi garanzie che le unisse elettorali vogliano in Francia mettersi su questa strada. Le sinistre hanno avuto la maggioranza in r>7 dipartimenti su 90, ot-