Il varo del "Conte di Savoia,, alla presenza dei Principi di Piemonte

Il varo del "Conte di Savoia,, alla presenza dei Principi di Piemonte IL BATTESIMO DI UN COLOSSO DEL MARE Il varo del "Conte di Savoia,, alla presenza dei Principi di Piemonte Trieste 28 notte, ipDire che Trieste marinara ha tutto V 'lato di se stessa per la riuscita della S grandiosa opera costituita dalla co- ,a! P,_ v se stessa, e si è inquadrata — con c l'indescrivibile entusiasmo dei suoi cit- G ladini e delle sue maestranze — nel- g l'ordine del lavoro e della Disciplina r [fascisti. Chi ha assistilo alla scena di i entusiasmo popolare sull'immenso s spiazzo, attorno al « Conte di Savoia >!m e chi ha compreso l'esemplare mano-.t vra del varo, nel momento che il sa-, v luto della folla ai Principi di Pie-;n monte toccava accenti commoventi, t non dimenticherà mai la grande gior-,n nata. „ !r1 • La supei'aa opera laT , . „ . . , , „, ,. . nImpootata il 4 ottobre dell'altr an-1 tn<\ attraverso un febbrile lavoro e udifficolta tecniche non comuni, la su- ! „nerba nave e scesa quindi, in mare, i pdopo poco più di 12 mesi. E' questo i til primo « record » mondiale conquistato. Il « Bremen », il « Rex » e l'« Eu- ropa » rimasero" sullo' scalo* rispettiva mente 14 15 13 mesi Al momento del varo, il colosso era completo nello costruttori, nella capacità di stacco del transatlantico, senza quindi alcun ti- I. * ■ » ~- - . - more per l'influenza che avrebbe potuto avere un maggior tonnellaggio per la manovra del varo. Il secondi« record europeo, che appartiene al « Conte di Savoia », è dato dal suo tonnellaggio al momento del varo: ventimila tonnellate di acciaio. Il ter- gp «record» mondiale sarà conquista- l^o quando saranno installati gli sta! biiizzatori che elimineranno il rullio e il beccheggio della nave. Particolari innovazioni realizzate nella costruzione, quali le nicchie per le ancore, In getto di acciaio: il dritto dl prora in clinato in avanti, slanciatissimo; la parte prodiera della carena multiforme; la poppa di speciale sviluppo, tipo incrociatore; le sovrastrutture a i imee avviate e senza parti in sbalzo, I10. PonPnT0 "lra \c migliori creazioni esistenti. La lunghezza massima della nave è di metri 247,60; la larghezza massima di 29,20: l'immersione di !^L?O"te,ii1L^2?J,d?^,di..3M0.: la? aorttMcgvntgtslSdfltcpsgPc\lgp1vIrruppi di turbine, 10 grandi caldaie per la fornitura del vapore. I Principi arrivano tezza dalla chiglia all'estremità dell'albero di trinchetto di 75,25; la stazza lorda di circa 48 mila tonnellate: la velocità oraria più di 27 miglia ru (50 Km.); la potenza dell'apnafato Lmotore 120 mila hp., *■ eliche 4 «ltano i Prìncipi di Piemonte Vie Lòrolr! Eccellenze Ciano, Giunta Teruzzi lel'|rappresentanze del Senato e de'ia Co-I ■ mera e moltissime autorità. Le musi-!mLa folla, che sta riversandosi nel recinto del cantiere San Marco è impressionante. E' una marea che occupa, distendendosi, qualsiasi posto. Le tribune sono zeppe, i viali ricolmi, le ?Siine circostanti gremite. Folla folla lolla. Non bastano più le 10 entrate predisposte per l'afflusso. Quante ce ne vorrebbero? Piove a dirotto; ma alla pioggia nessuno bada. Tutti gli sguardi sono rivolti alla maestosa mole, che tra poco lascierà la culla sulla quale ò stata costruita. Sulla altissima prua garrisce il rosso drappo di Trieste, con la bianca alabarda; al oentrp sventola il gagliardetto del Lloyd Sabaudo, la Società cui la na-, ve appartiene; a poppa è la grande bandiera nazionale. Gli operai del cantiere, Jn numero di 7 mila,, sono-as-> siepatf a prua della nave, sul fianco dritto della stessa; pochi, quelli che sono sullo scalo, addetti aile ultime manovre del varo. Sono le nove precise quando entrano in cantiere le automobili che por dvvlatpqdnrtmolmollos^fcWS0^ unDlsor|riMa^]^viva; poi, quando la folla ò riuscita alescorgere i Principi, una acclamazione asenza fine copre ogni musica, si leva, rsale verso il cielo, "di su tutta la marea di teste, si agitano bandiere-, faz i i | coletti, cappelli, con un crescendo che - j esplode $ i» r;frene«rija ^ ac<^'^>oni - - - n a % e- e, di l- a e- r-ideile martellate che fanno cadere gli u- j ultimi freni, che legano Io scafo allo o-1 scalo. Perdura il silenzio. L'atto sugn-1 gestivo, che la folla attende, sta per i-'compiersi. All'improvviso si ode un | rombo dl motori; una squadriglia di ti aeroplani si avvicina, si abbassa e ni porge il saluto dell'aeronautica italla- ziano, per poi salire la scala che con-i duce alla tribuna reale. | bquillano ì campanelli elittrici, che ipreannunciano l'imminenza del varo: i fatte tacere le voci, tutto il cantiere i diventa silenzioso, mentre centomila cuori cominciano a palpitare. Cosi ha] inizio la grande manovra. La nave!viene benedetta tra 1 secchi rumori, e o0; é ua a il ecas-'scontri; degli operai inginocchiati ai ro piedi delle slitte osservano, ansiosane!mente, il primo stacco della nave verso na al gigantesco compagno dei mari Sono le 9,5. Trilla un campaneello. L'angusta madrina della nave, S. A. R. la Principessa di Piemonte, tocca il bottone elettrico, che manda la bottiglia di spumante a infrangersi sulla possente prua. La grande manovra Quattro martellate e lo scafo è ormai libero. Cadono ancora gli ultimi i ra a mte ea lt. ntti ninne eha di a il mare. Passano pochi secondi di trepidante attesa, durante i quali tutti i presenti sembrano attendere che il destino si compia. Ma il « Conte di Savoia » rassicura immediatamente i cuori, che temevano per lui. Lentamente, si avvia, scivola per lo scalo, sulle larghissime lapazze che ne formano il binarlo. A metà strada, quando già ha ricevuto il primo amplesso dell'onda, la folla scatta in un frenetico applauso. Gli operai invadono lo scalo, sventolando berretti e agitando le braccia. I loro volti sono esultanti; qualcuno piange.' Quanti cuori generosi sono celati sotto la rude tempra di lavoratori? Il colosso è in mare. Nell'ultimo tratto, è scivolato veloce, con cronometrica regolarità, lasciando lo scalo fumante e infiammato. La folla non si stanca di applaudire, anche adesso che è lontano. La nave non ha provocato alcuna onda, 6 scesa in mare come quelle barchettine di carta, che i bimbi adagiano lentamente sull'acqua, per diletto. Nel golfo dl Muggia sono ancorate le navi da guerra « Fiume », <: Quarto », « Falco », pavesate a festa. Esse accolgono e salutano 11 fratello maggiore, sparando a salve, e con il saluto alla voce degli equipaggi, schierati a murata. Il to momento è solenne. Tra due nuvole griio, gie e pesanti e comparso il sole; un e sole pallido, quasi meravigliato dei pror- digi dell'uomo. u- In questo momento, i Principi di Pie to monte, accompagnati dalle LL. EE. Ciaio, no, Giunta e Teruzzi, e dal seguito, ut- ossequiati da tutte le autorità, si avri- viano all'uscita, insistentemente aple, plauditi dalla folla. Questa ha paurosi re- ondeggiamenti, si riversa dietro i Prinrsi cipi rompendo i cordoni e travolgendo au- gli steccati. Sul volti gioiosi c'è la imate mensa soddisfazione per l'opera conin- piuta dalle maestranze triestine. Santo entusiasmo per l'affermazione dell'inan- dustria e dell'armamento italiani. In dcl questa folla è ancora viva 1impressione i lasciata dallo spettacolo cui Jja assistito pochl momenti prima. Allora comincia Va»ogni mezzo «".locomozione SSJ^gL-'^g^,^^^0** aov ■ P ■ . » . pesco- • La giornata dei Principi Dopo il varo del Conte di Savoia 1 Principi di Piemonte si sono recati u visitare la Basilica di San Giusto, ac- compagnati dalle Liu. £-ian0 « Giunta e dalle altre automa^ &uuaso-> gUn del'WWg Fosar coi? ricevuti dal vespovo, mon& ^ogar.xo^ l Capitolo al completo. Dopo un giro sotto le navate, e dopo essersi souer- mate a visitare i restauri, le Loro Aitezze sono sostate qualche istante aavanti al Santissimo iaacramento e s<> no quindi uscite sul piazzale, <uova-, tra il ripetersi delle acclamazioni, so- no salite in automobile, Nella piazza Vico, mentre Io vettu- re scendevano in citta, la folla che si assiepava lungo il. percorso, ha altor- nlato l'automobile del Principi, ira al- tissime acclamazioni d Casa Savoia e un nutrito làncio di fiori. Ottenuto, a „ran fatica, un passaggio tra la lolla plaudente, le automobili si sono portate al palazzo dell'EIAR. Quivi, ad palaz attendere I Principi erano l'on. Ponti od i dirigenti dell'ente. Per l'inaugurazione della stazione vi è stata una trasmissione interna, con alto-parlante, preceduta dall' esecuzione della Marcia Reale c dai rintocchi delle campane di San Giusto. Dopo la cerimonia, i Principi sono giunti al Palazzo della Prefettura, dove, attorniati da S. E. il Ministro Ciano, da S. E. Giunta e dalle personalità del seguito, hanno ricevuto l'omaggio dei senatori, dei deputati, degli alti ufficiali dell'Esercito, del Corpo consolare, dei Podestà e dei Segretari poitici della Provincia, dei dirigenti del Sindacati. Cedendo alle acclamazioni della folla immensa, che si era, i\cl frattempo, ammassata in piazza dell'Unità, i Principi si sono ripetutamente affacciati alla, loggia, tra vivissime calorose acclamazioni. All'uscita dal palazzo, una nuova imponente dimostrazione li ha salutati. Gli ospiti augusti, alle ore 11,10, sono partiti per Pola, ossequiati da tutte le autorità cittadine. Opere pubbliche per 26 miliardi compiute in nove anni di Reglm» Roma, 28 notte. Alla fine dell'Anno IX risulta che le opere pubbliche compiute dal Regime ammontano ad un valore complessivo di 26 miliardi di lire contro 11 miliardi spesi in 60 anni dai Governi demo-liberali. A 24 miliardi di u L. «re sommavano, infatti, alla fine r« Wnwp ner alluvioni frane '""''owe UH""' J' ' . L'elencazione potrebbe continuare, ma le cifre che precedono sono più dell'Anno VIII, le spese fatte per lavori pubblici, ai ventiquattro si devono aggiungere ora più che due miliardi spesi nell'Anno IX. La cifra complessiva, per quanto assai eloquente, non illustra però intero lo spirilo animatore di questo poderoso sforzo. Oltre l'elemento quantitativo bisogna infatti considerare l'elemento qualitativo. Orbene, oltre 2 miliardi e 776 milioni rappresentano opere idrauliche; oltre 1 miliardo e 780 milioni opere marittime; 1 miliardo e 700 milioni opere 'edilizie; 3 miliardi.e-114- milióni . nuove- ferrovie è 'sérjnéi" OKt'òmobilistici; oltre 3 miliardi è mezzo opere stradali; Z:miliardi-èiKS5- milioni opere di bonifica; mezzo- miliardo ricostruzione di terre liberate; oltre 1 miliardo e 120 milioni ricostruzione di zone terremotate, ripà- , ecc. ^ sufficienti a rispecchiare quel» erte è lo sforzo finanziano del iteafone ver le opere pubbliche. - .' r — m~ — li processo dei gelatiere Scala durerà ancora un risso Oublino, 28 notte. II processo intentato al gelatiere italiano Scala non è ancora giunto al- la conclusione. 11 giudice ha infatti dichiarato di riservarsi la decisione in merito alle richieste del Sindacato dei « boolcmakers » e dai due compatrioti dello Scala, Apicella e Costantino, che rivendicano la comproprietà del Di ghetto. La sentenza sembra si avrà tra un mese. Il Bellarmino dottore della Chiesa Città del Vaticano, 28 notte, (g. c.) L'« Osservatore Romano» pubblica una lettera apostolica con' la quale il Papa, di sua certa scienza e matura deliberazione e con pienezza della potestà apostolica, costituisce e' dichiara San Roberto Bellarmino vescovo e confessore, dottore della Chiesa universale.

Luoghi citati: Piemonte, Pola, Roma, San Roberto, Trieste