La collaborazione italo-tedesca per la pace riconfermata nei colloqui di Berlino

La collaborazione italo-tedesca per la pace riconfermata nei colloqui di Berlino La collaborazione italo-tedesca per la pace riconfermata nei colloqui di Berlino Berlino, 26 mattino. II Ministro Grandi è arrivato a Boriino, alla stazione di Anhalt, ieri mattina alle ore 0,23, ospito gradito del Governo tedesco. Un grande apparato di forze era stato disposto dalla polizia attorno all'edificio della stazione, il quale era rigorosamente sbarrato. Ad attendere il Ministro italiano ora sul marciapiede il Cancelliere Bruning, che recava un grosso mazzo di rose da offrire alla signora Grandi; accompagnavano il Cancelliere l'Ambasciatore tedesco a Roma von Schubert, il Segretario di Stato al Ministero degli Èsteri von Biilow, il direttore generale del Ministero degli Esteri Kòpke, il Consigliere di Legazione von Heren, il Capo del protocollo conte Tattenbach, il Capo dell'ufficio slampr; del Governo Zecklin; vi era anche il Segretario di Stato prussiano Weismàìin, e molte altre autorità. Da parte italiana erano ad attendere il Ministro, l'Ambasciatore Orsini-Baroni, e la signora Orsini-Baroni, con tutto il personale dell'Ambasciata, il console Bossi, una larga rappresentanza del Fascio ed una altrettanto larga rappresentanza della Colonia italiana. II primo saluto all'ospite Alle 9,23 precise il treno è entrato in stazione. Appena scesi, il Ministro Grandi e la signora, fra lo scatto degli obbiettivi e il giro delle manovelle di presa, il Cancelliere si è fatto loro incontro, porgendo loro il cordiale benvenuto a nome del Governo ed offrendo il mazzo di rose alla gentile signora. Si è quindi proceduto alle presentazioni di rito; e si è formato il corteo il quale è passato nella sala riservata della stazione dove brevemente il Ministro Grandi si è intrattenuto con altri personaggi del Governo tedesco e con rappresentanze della città di Berlino, che gli hanno dato il benvenuto a nome della capitale: mazzi di fiori sono poi stati offerti alla signora Grandi e al Ministro da parte di signore delia colonia italiana. Grandi, il Cancelliere ed i loro seguiti sono quindi usciti dalla stazione per la scala esterna, sulla via laterale, dove hanno preso posto nelle automobili, fatti segno alle calorose acclamazioni di molta folla che si era assiepata dietro ai cordoni. Le automobili hanno condotto gli ospiti all'albergo Esplanade, che è vicino all'Ambasciata italiana, dove Grandi è stato un'altra-volta acclamato dalla folla, fra cui erano molti italiani, e si è dovuto presentare due Volte al balcone. Il primo cordiale benvenuto al Ministro italiano e la prima manifestazione di carattere politico il Cancelliere Bruning l'aveva espressa a mezzo dell'Agenzia Stefani, con un messaggio destinato quasi ad andare incontro all'ospite atteso, ancora jn viaggio. Il messaggio diceva : •« Altrettanto quanto deploriamo che Il "Capo del Governo italiano, i! quale «osi gentilmente ci ha ricevuti a Roma nell'agosto scorso, non sia in .Grado di dar seguito al nostro invito, ci rallegriamo di poter salutare fra noi, come suo rappresentante, l'eminente dirigente della politica estera italiana: signor Grandi: si offre così la desiderata occasione di continuare a discutere fiduciosamente tutta la situazione attuale con un Uomo di Stato amico, il quale da anni sta in mezzo alla corrente degli avvenimenti, e del t(uale è nota a tutti la grande comprensione dei rapporti fra politica ed economia. La crisi dell'economia mondiale dall'agosto in qua si è ulteriormente inasprita, e ci costringe a misure rapide e cornimi. Desidero esprimere la speranza che le conversazioni imminenti col rappresentante di un Paese le cui decisioni in tutti gli anni sono sempre stato ispirate al desiderio di servire alla pacificazione e alla ricostruzione del mondo, porteranno a risultati fecondi >. Tutti i giornali riportano il messaggio del Cancelliere, al quale il Ministro Grandi ha fatto Rubilo eco a sua volta appena giunto a Berlino, con un altro messaggio diramato a mezzo dell'agenzia Wolff Biirò. Il messaggio di Grandi dice: «Appena giunto nella capitale germanica è mio desiderio di ringraziare il Cancelliere ed il Governo del Reich tedesco, per il {Tradito invito, ed esprimere la più viva soddisfazione per questa mia visita alla quale il Governo italiano ed il mio Paese dònno una speciale importanza, quale nuovo sejrno amichevole dello relazioni esistenti fra Germania ed Italia e della comune buona volontà di collaborare insieme alla soluzione dei gravi problemi che interessano non solo i nostri due Paesi ma il mondo intero. Desidero, anche, in nome del Capo del Governo italiano, portare a! popolo tedesco il cordiale saluto del popolo italiano e l'espressione della nostra sincera simpatia, coi più caldi auguri di prosperità e di benessere. Le conversazioni ed il contatto personale che io conto di avere in questi giorni con i rappresentanti del Governo del ReicU sono per me di una grande importanza, ed 10 ho la eertezza che i risultati forniranno una nuova prova della buona e fiduciosa collaborazione del cui desiderio sono animati i nostri Governi, e che non mancherà di produrre e condurre a maturazione i migliori frutti nel senso della collabcrazione internazionale >>. I colloqui politici Subito dopo l'arrivo e lo scambi.' tìi queste prime manifestazioni, è cominciato il lavoro. Alle 11 precise, accompagnato dall'Ambasciatore Orsini Baroni, Grandi si è recato al palazzo della Cancelleria per fare visita al Cancelliere BriiniiiT ed avere con lui un primo colloquio politico. Questa prima conversazione fra ì due uomini di Slato ò durata un'ora e si è estesa, come da fonte competente si apprende, a un cordiale ed approfondito esame della situazione europea e mondiale e dei problemi generali di cui essa consta. La cordialità dell'incontro si è prolungata anche oltre la conversazione politica in una visita attraverso il palazzo della Cancelleria, nella quale 11 Cancelliere ha voluto fare da cicerone al Ministro italiano, mostrandogli le sale storiche del Palazzo, fra cui il Gabinetto di lavoro di Bismarck. Lasciata quindi la Cancelleria, ■[[\\[ Grandi si è intrattenuto col Segreta-■ rio di Stato von Biilow, continuandoil CanceUieS^opt^i^Jtrecato[all'Ambasciata d'Italia, dove ha ri-cevuto la visita di restituzione sia deCancelliere che del Segretario di Stato von Biilow Alle 13 ha avuto luogo una colazio-ne data dal Sottosegretario von Bii-low. La colazione ha avuto luogo al-l'Albergo Adion con i'intervento delCancelliere, dei due rispettivi Amba-sciatori di Roma e di Berlino, del Se-^ffJio^SntuHpra?SÌan^^i ì^ner e degli aiti funzionari del Mini-stero degli Esteri e del personale del-l'Ambasciata italiana. La colazionesi è svolta in una atmosfera inti ma e cordiale. Subito dopo la colazione gli illustri personaggi si sono prestati ad un film sonoro e Grandi ha pronunciato anche davanti al mici-ofono un breve saluto al popolo tedesco da parte del popolo italiano. Il Cancelliere e il Ministro Grandi e il Segretario di Stato von Biilow si sono quindi appartati per un nuovo colloquio politico. Anche questo colloquio è durato un'ora ed è servito a scingere più avanti gli scambi di vedute iniziati nella mattinataAlla conversazione politica è seguito un breve giro per la città. Alle 17 Grandi era un'altra volta all'Ambasciata, dove ha avuto luogo un ricevimento al Fascio e alla Colonia italiana. Il Segretario del Fascio di Berlino, dottor Stendardo, ha rivolto al Ministro il saluto della Colonia e il Ministro ha risposto brevementecompiacendosi dei patriottici sentimenti espressi. Durante il ricevimento, il Ministro Grandi si è appartato in una diffusa intima conversazione con i rappresentanti della stampa italiana a Berlino. Parla il Cancelliere Infine la giornata si è chiusa con un grande banchetto ufficiale offerto dal Cancelliere al Palazzo della Cancelleria al Ministro Grandi, mentre le signore si erano recate a teatro. Allo sciampagna il Cancelliere ha pronunciato il seguente brindisi: « Signor Ministro, in nome del Governo del Reich, io dò a V. E. un cordiale benvenuto nella Capitale del Reich, pregandoLa di porgere il nostro saluto anche alla signora Grandi. La sua visita, signor Ministro, è per me una soddisfazione tanto maggiore in quanto che essa mi forniscel'ambita occasione di continuare lo[scambio di idee polìtiche inizialo re-\centemente nella nostra visita a Ro-ma. Con cordiale soddisfazione ab-biamo appreso che S. E. il Capo delGoverno italiano ha ugualmente in-tensione di dar seguito al mio invitodi venire a Berlino. Mai come ora è stato necessario questo scambio didee immediato fra i reggitori responsabili della politica internazionale, mentre noi ci. troviamo di fronte ai problemi più seri e difficili, chè possibile risolvere soltanto con glsforzi comuni, di tutti ì Governi e depopoli interessati. Se penso ai giornindimenticabili che potei passare nella Città Eterna, in mezzo ai meravigliosi monumenti di una cultura millenaria, io devo temere che la nostra Capitale forse appaia modesta all'ospite che viene da Roma. Tuttavia la grandezza e la volontà di lavorare che si trova dietro a questa semplice facciata di Berlino potrà contare di essere apprezzata precisamente da un membro di un Governo il qualesotto la guida sperimentata del suo Capo, dedica in misura speciale le sue forse alla modernizzazione del commercio, dell'economia e del traffico dell'Italia, ed ha già ottenuto wquesto campo successi così meravigliosi. « Io spero, signor Ministro, che ilsoggiorno nella nostra Capitale Le fornirà la prova che noi, tedeschifacciamo i massimi sforzi per sape-rare con tenace lavoro la difficoltàdei tempi, pur dicendo la coscienzache questo scopo non può essere rag giunto se non con la collaborazionefiduciosa di tutti i popoli. Il popolo tedesco sì sente intimamente legato a lutti quelli che hanno la volontà di far tacere le vecchie dispute e di. dedicare ogni forza ai compiti del presente e alle esigenze dell'avvenire. Con sincera ammiratone vediamo il popolo italiano, iquale con giovanile energia progredisce verso il libero spiegamento delle sue ricche forze, e vediamo che anche colà domina la stessa incoercibile volontà di vivere come da noi e che anche colà si cerca, nella vicenda degli, avvenimenti, la salute dell'umanità. Ciò fa sperare a noi tedeschi di poter trovare di là delle Alpi piena comprensione nella nostra lolla contro la difficoltà economica e nella nostra aspirazione alla libertà e parila giuridica. In tale volo alzo il bicchiere allasalute di S. M. il Re d'Italia, a quel-la dì S. E. il Capo del Governo ite-r.^.n n nuriin rlrll'W V p „/i-„,,,.r_hano, a quella, dell E. V. e ali avve-ri-« Signor Cancelliere, ringrazio vi-ramele VE. V. anche a nome di mia,. , . . >. ,. moglie, per le tanto cordiali «cco-glienze fatteci nella capitale ad\Reich e per le parole così cortesi eh e[Ella ha voluto rivolgerci. Il Governo~à nnnnh, italiano l,n»»n tuttofaed il popolo italiano hanno tutto, avivo il ricordo dei giorni in cui vonire del popolo italiano ». La parola di Grandi Il Ministro Grandi ha così sposto : foslc ospiti nostri graditi. La cordialità di quell'incontro e la recìproca comprensione manifestatasi in quella occasione hanno dimostrato ancora una volta la grande utilità*,.,.„ „r, v,-.,,.Mh; ,r, .,»j„fache m'esentano oli scarnai ai venuteint, yiMw»>" ./ ...dicele fra gli uomini responsabilidella politica dei cari Paesi. c II Capo del Governo italiano, Jie/-Vaffidarmi il gradito incarico dt ,rendere questa vìsita all'È. V. e alla [capitale tedesca, e di proscr/uirc le ' conversioni avute a Ho- : ma, desidera m modo particolare che ,'o le porga il suo saluto e Le con fermi che egli spera che possa presto presentarsi una favorevole occaionc per aderire al gentile invilo PV^F » v™>™ <"•»« amf- '■ !"'r continuare personal \mente tali conversazioni. , - L'appressamento amichevole che j y. E. ha voltilo teste esprimermi sui mogressi che. l'Italia, va compiendo , ... , .. ;° 1(1 9Uida del suo Duce, e prova delta simpatica attenzione con cui il. popoli il benessere e la prosperità cui essi ansiosamente aspirano, « Il popolo italiano, Ubero da ogni preconcetto, è convinto che le basi della pacifica e feconda convivenza internazionale sono nella giustizia e nell'eguaglianza dei diritti, nella reGoverno ed il popolo tedesco seguo no i nostri sforzi, lo posso affermarle, signor Cancelliere, che anche da parte nostra si ammirano il nobile spirito di sacrificio, le1 virtù virili ed il fervore di lavoro della Nazione tedesca, come pure si appressa in tutto il suo valore la saggia ed illuminata opera che VE. V. esplica per il Suo paese. In questa grandiosa metropoli, fervida di pensiero e pulsante di opere iti ogni campo dell'ultività umana, io ho sentilo veramente lo spirito della Germania moderna che, fedele alle sue gloriose tradizioni, afferma la sua decìsa volontà di vivere e la sua forza ed il suo genio creatore. Essa è ora intenta a temprare le sue energie per superare coraggiosamente queste difficile momento. L'Italia ha sempre esattamente compreso quale parte importante spetti alla Germania nella storia e nella vita del mondo e come essa costituisca un fattore indispensabile della nostra civiltà. Noi tutti abbiamo la certezza che "il vostro grande Paese, superate le presenti difficoltà, proseguirà il proprio cammino con rinnovato vigore e con fiducia, sicura verso il suo immancabile avvenire. La vita internazionale è oggi ancora scossa e turbala dalle conseguenze delle lotte passate. Ammaestrali dalla dura esperienza, tutti sentiranno più che mai le gravi responsabilità che ad essi incombono, ed il dovere di collaborare lealmente ed efficacemente non solo per guarire dei mali sofferti ma per ridare ai Inulta d^liT^^^e^WaS^ciproca fiducia, nella comprensione delie rispettive necessità e nell'armonioso sviluppo delle forze vitali e degli interessi di ciascuno. Esso tende pertanto amichevolmente la mano a tutti coloro che, animati dagli stessi sentimenti, intendono operare con cordemente per realizzare queste alte finalità. Formulando i più fervidi voti per i pronti e felici risultati di questa grande opera comune, io levo il bicchiere alla salute del Maresciallo von Hindenburg. Presidente del Reich, a quella di V. E. e alla prosperità del popolo tedesco ». Piena soddisfazione a Berlino Sulla natura dei colloqui svoltisi ieri, il Montag, giornale di destra, uno dei pochissimi fogli che escono a Berlino la sera di domenica, si crede in grado di riferire che essi si sono svolti sulla situazione politica generale, dalla questione del disarmo agii effetti della caduta della sterlina, alla situazione diplomatica quale essaington circa le conversazioni francoamericane che colà si svolgono. •< Si è trattato, però, per oggi, nota il giornale, soltanto di una vicendevole informazione generale ». Tutti i giornali usciti nella matti (nata di ieri, del resto, hanno conti nuato ampiamente la discussione po litica sulla visita del Ministro Gran di, discussione già largamente iniziata sabato. Continua in tutti questi commenti il coro unanime di consen- si e di speranze con cui la visita èconsiderata da tutti gli organi di pubblica opinione, senza, si può dire, dissensi di partito; e l'impressione complessiva che se ne può desumere è di un altro anello e dei più validi e importanti della catena dei grandi incontri internazionali che caratterizzano questo periodo per la soluzione della crisi mondiale di cui è centro la erisi tedesca: incontro a cui dava significativo risalto la contemporanea conversazione di Washington fra la Francia e l'America e a cui dà principale importanza il fatto che il Ministro Grandi si recherà a Washington subito dopo Berlino, in modo da poter portare alla Casa Bianca la sua fresca impressone della Capitale del Pieich. Dentro a questa significativa cornice, il viaggio berlinese, ovvero, oiù complessivamente il viaggio BerlinoWashington del Ministro italiano appare destinato ad esercitare per tut [e le questioni, da quella delle riparazioni a quella del disarmo, la più efficace influenza ai fini della costituzione di quella equilibrata ed equi librante solidarietà internazionale che è sola considerata utile e necessaria per poter far fronte alla crisi. La Deutsche Allgemeine Zcitung ricorda ancora una volta come Mussolini sia stato il primo Uomo di Stato che ha pubblicamente dichia *at° .la. .necessita della revisione dei Trattati ì quali hanno portato alla miseria ?ei?era,e e hann^ ri^°ccia- to il pericolo di una guerra. « Non attendiamo risultati sorprendenti, »a esprimiamo la speranza che sie- n0 finalmente costituiti i contatti di mì g. aveva biso„no e che dovev£mo essere costituiti anche prima ». La Deutsche Taes Zeitung scrive: < Grandi arriva in un Paese che sempre più scuote da sé lo spirito della sottomissione e della rassegnazione e ^'1 riporta alla essenza della sua in- dole; su questa via ci serve di esem . ' T. ,.1 . . , , pio lTtaha fascista che sotto la go¬ Ma „.uida di MussoUni lla saput0 su_ perare lo spirito della decomposizio- ne del disfattismo attenuando i conjflitti sociali c ispirando al popolo la fiducia in so stc.-:so c nella volontà nazionale ». Il Tag, come del resto gli altri organi della desi ra Imgenberghiana, ricorda come da anni la destra tedesca abbia sempre sostenuto la necessità di un avvicinamento con l'Italia sulla base delia coro/unicità di interessi e con l'obiettivo della pacificazione e dell'equilibrio europeo; e il Monlag scrive che l'opposizione nazionale tedesca vede in Grandi il rappresentante di uno Stalo che sotto la dilezione di Mussolini ha raggiunto la unità del popolo, delia cultura, della economia, e ha ricostruito la posizione dell'Italia nel mondo. Per l'opposizione nazionale di destra, la visita di Grandi è un ammonimento. La Germania infine noia come nelle questioni che ne! momento stani'.'', al centro dell'inter '«ne mondiale. l'Italia è largamente consenziente con la Germania; così nella questione del disarmo come in quella delle riparazioni i due Paesi sono d'accordo; e la proposta di Grandi a Ginevra è stata sosten'.M;i (-.idanente dalla Germania. Su onesto campo alla prossima Conferenza dei disarmo sarà possibile e sarà necessaria la collaborazione tedesco-italiana. 0. P.

Persone citate: Bismarck, Bossi, Duce, Mussolini, Orsini, Orsini Baroni, Stendardo, Tradito