Tra le pittoresche vie del Vieux-Port

Tra le pittoresche vie del Vieux-Port Uomini e paesaggi di Francia Tra le pittoresche vie del Vieux-Port (DAL NOSTRO INVIATO) MARSIGLIA, Ottobre. Se c'è ancora qualcuno, nel nostro tempo, in cerca di sensazioni sudicie e pittoresche, non ha che da venire qui e spingersi — nelle ore in cui è possibile farlo senza arrischiare un contagio ò una coltellata — nelle vie del Vieux-Port o del Quartiere della Maìrie. L'ingresso è libero. A pochi passi dall'edificio in cui VAmministrazione socialista di Mar- *W22* p?rJe "W8* lay°T.atrlclj tl Sl?tarl° « a]?a s.ublt° sul pm crudo spettaco- lo dt miseria e di abbandono che un uomo possa attendersi. . I Ecco: io vorrei che gli italiani — qi07 turistico. Ameno che essi «à>«««« drìi» indurite carotine, avran- ^S^SS^tìta^fe1" t.,JJ™Se\°%1,! X "n« ,stono delle indurite carogne, avran-,no, lo spero, la sensazione immedia-,ta di quello che l'Italia è divenuta, in confronto a quello che Marsiglia è... rimasta, in quanto sto per scrivere. pretesa di affermare che tutti gli itafoni facciano il bagno tutti % giorni; conosciamo le plaqhe della penisola _ _ « — . « " ■ . ■ ... (iove fa civiltà' e l'igiene avanzano fonte e faticose, aprendosi il varco. le rovine di un passato fatto di \noncuranza governativa e di inerzia] individuale. Soltanto, se noi camminiamo, quisi sta fermi: paurosamente fermi inmezzo al filo spinato della camorra amministrativose politica. Se tutta la Fra„ci„ del Centro e del Nord è fesa,-K WM magnifico sforzo di attività edi vrogresso: se — senza parlare di paHgi città «fuori classe» — gli stea& silaggi offrono uno spettacolo di ordinet di pulizia e di civiltà, mcsta regione è invece profonda-mente e intimamente malata: nes-suno si cura di iniziare la lotta contro la lebbra che ne devasta il volto. Colore locale... Rue de la Reynard, raccapricciava- sozjone cos$ precisa e così violenta dell'orrore fisico accoppiato a quello morale... Il selciato della strada non si vede. E' coperto, sepolto, da uno sirato spesso di immondizie, dove sembrano confluire, in un mostruoso^ campionario, tutti i detriti della vita or-ganica ed inorganica. In mezzo a !^WMMM^m iquartiere Curioso paese, Marsiglia, Sin mar(/ini della citta onesta, lavoratrice, bonaria e bagolona, capace di prodigarsì nelle opere del suo vasto iraf- te immondezzaio di Europa! Dicoraccapricciante, perchè in nessunacittà del vecchio continente_ — do- vunque mi ha sospinto la mia curio-sita vagabonda—iohoavutolasen-auesto lubrico ammasso scivoloso di verdure fradicie, di gusci di conchiglie, di cenci oleosi e di scatole sventrate, dei bambini giocano affondando le mani nella melma e rosicchiando gli avanzi di frutta. Di tratto in tratto, da una finestra socchiusa, piove un polverìo di rifiuti o un rigurgito dì acque nere e fetide. Nessuno protesta : è il « colore locale »... Voltate l'angolo di Rue de la Prison: nome predestinato!! Sotto alle insegne luminose delle «maison closes » che si susseguono fitte ed eguali — siedono gravemente, davanti alle porte, le megere che custodiscono gli accessi di questa città standardizzata del vizio — le « prome?ienses» attendono il passante. Quando il crepuscolo discende sulla grande verminaia, esse si abbandonano ad una loro graziosa abitudine: quella di strappare il cappello a chi passa. Se l'uomo... è un uomo, se lo riprende, naturalmente, e liquida l'affare con un ceffone. Ma se è un « pantin » e se ha paura del macrot che aspetta all'angolo ner appoggiare con argomenti pungenti l'industria della « compagna », egli è perduto. In fondo alla via ci sono, sì, i gendarmi... Ma i buoni fhes fumano tranquillamente, appoggiati alla porta di un bar: non coniate su di loro! Come potrebbero essi imbarazzarsi di queste faccende private? E quanti grandi elettori del Deputato X o dei Consigliere Generale Y. si trovano fra i « nentiluomini » del « Tè ! La Police ! genuità fanciullesca nelle feste piene di colore del Mezzogiorno soiafio — vive, indisturbata, la città sotterranea: quella del delitto, dell'intriqo, della corruzione. Ora, vuole jj testino che proprio su questa si, basi, in gran parte, la politica locale, j Vi è nella vita pubblica marsigliese qualche nome fuori discussione: è. g ÌSancaTslato, lamio"Succiso tradimento, sunna Zubilùa piaz- quello di uomini probi, scrii, lavoratori, che servono con onestà la Repubblica e la loro città. Ma ve ne sono altri che... ... Voi vi sentite dire tranquillamente, e ad alta voce, nei caffè della Cannebière, che il deputato X è, per esempio, il capobanda della pègre. Vi si racconta — con altrettanta tranquillità — che un fattorino sa, e depredato di una borsa che con teneva *duecentomila franchi Questi duecentomiìa {rani Ivous savez! — .<?o«o wnji/ì nchi — sono serviti per le spese di un Comitato elettorale. Voi S ZenZ'- he cosa~fa la ™n,aore ingenuo aie cosa fa la fe" °"a *>***™a f <>uesta ,c;»c«£ro europea, e chiedete — con j'p, pn7,„„ ,Mr La risposta è ancora più sconcertante. Marius si dà- una rapida lisciata alla barba castana, ammicca con gli occhietti maliziosi, vi dà un col- . \«og%orno entra m scena anche qui, e ]?™"™?-.11 miraggio. Ma e certo che \P?T forza di cose, diversa da tutte le 1 altre: di tempo m tempo una mchie ««a ordinata da Parigi manda un fun stonano a.finire in Cocincina e dieci i*sPe?*ori a la relraite. Poi, tutto riicomincio da capo ]questa inerzia in materia di rìsanatmento e di lavori pubblici. Se Vanti |_ !d~a stranieri ne classica dell'amicizia meridionale — e vi risponde : — La Police! Tè! Mais elle est au courant, voyons! Probabilmente si esagera. Il Mez ila Polizia di Marsiglia deve essere, Politica negriera Quello che non si può perdonare all' Amministrazione di Marsiglia è fascismo non fosse generato dall'invidia e dulia malafede, esso dovrebbe specchiarsi ogni giorno nella politica che fanno queste Amministrazioni democratiche nei riguardi det\le classi povere: politica da negrieri 'e da tratta delle bianche, Marsiglia democratica e socialista, ]che si vanta dello splendore dorato \dei suoi caffè c dei suoi teatri, che spende somme notevoli per le opere di lusso, dimentica volentieri che i milioni debbono spendersi, prima di tutto, per dare agli umili una forma più alta di vita e di igiene. Ho accennato al quartiere Vieux-Port: gli amministratori, quando ne parlano, se la cavano con una frase: abitato Stranieri, va bene. Ma nessuna città italiana si sognerebbe — se una zona qualunque fosse abitata da cittadini esteri — di risparmiare due elementi fondamentali della vita mo derno: l'acqua e la scopa. Gli am ministratoli di Marsiglia contano probabilmente sui metodi di pulizia che si usano lungo il Gange, in India: là dove gli uccelli si incaricano di portare via i rifiuti. Non possiamo felicitarci con loro. Siamo giusti. Non è soltanto que sto quartiere povero quello che risente della inerzia municipale. Le vie principali di Marsiglia sono costellate in ogni ora di brandelli cartacei; le tranivie municipali appartengono certamente all'età della pietra lavorata. Gli italiani abituati al nuovissimo materiale in circolazione a Roma, a Milano, a Torino, a Genova, guardano con legittimo stupore queste Arche di Noè traballanti che noi non utilizzeremmo più neanche fra villaggio e villaggio. Lo stesso ascensore che conduce alla Madonna della Guardia, il punto frequentatissimo donde si domina V immenso panorama di Marsiglia, dà qualche legittima preoccupazione a chi vi sale: tanti sono gli scossoni e gli scricchiolii cui si abbandona questa macchina preistorica quando è librata sull'abisso... Insomma, voi avvertite dovunque una rilassatezza generale, una tendenza a lasciar correre, un orrore assoluto dalle responsabilità, dei fastidi, dei rinnovamenti, dei tentativi di '■ fare * e di migliorare. — Non mi seccate! Pas d'histoi res! Sembra la parola d'ordine d>. tutte le democrazìe, quando sono arrivate al potere... ITALO SUI.LI0TTI. j'j!

Persone citate: Noè, Police, Port