Brüning ottiene 25 voti di maggioranza e gli hitleriani abbandonano di nuovo il Reichstag

Brüning ottiene 25 voti di maggioranza e gli hitleriani abbandonano di nuovo il Reichstag Brüning ottiene 25 voti di maggioranza e gli hitleriani abbandonano di nuovo il Reichstag I tedesco-nazionali diffidano le Potenze a contrarre accordi con l'attuale Governo, poiché non li riconosceranno in caso d'andata al potere - Dichiarazioni del Cancelliere -La Camera aggiornata al 23 febbraio Berlino, Ili, nono, qLo previsioni fatte ieri e durante tut-1 dta la giornata di oggi lino all'ultimo irmomento della discussione sul! esito ! pdelia battaglia parlamentare del Galli-j lnetto Briining sono state confermate itdai fatti. Alla fine della giornata, lajtbattaglia si chiude con la votazione del- inJ'ìlfì, fiducia, o più precisamente in. manie-aara negativa col rigetto della mozione i|di sfiducia, con una maggioranza favo-] , rcvolo al Governo di 24 voti. A dire il'ivero, all'ultimo momento le previsioni dgenerali erano per la maggioranza di una quindicina di voti al più; ma il mo- Fto accelerato della fine di ógni batta-] glia parlamentare ha finito col l.rasc raro ancora un'altra decina di pie•truzze. La seduta si è aperta poco dono mezzogiorno, e si è subito iniziata con le dichiarazioni di voto dei vari partiti. Da queste dichiarazioni n. mano a mano risultava il definitivo schieramento dei partiti in seguito alle ultime trattati- ve con il Cancelliere e alle ultime con-&sultazioni delle frazioni rispettive. In complesso si delineava subito lo. situa-. fioneseg^enteLper il Gahtaetto erano | ltvse1 social-democratici, i democratici cosidetto partito di Stato — i cristiano sociali, alcuni piccoli frammenti di gruppi di sinistra o isolati, e infine il partito economico in seguito a una deliberazione presa all'ultimo momento; contro il Gabinetto rimangono i nazional-socialisti, i tedesco-nazionali, i comunisti, il partito dei contadini e i populisti. I populisti e gli « eccicr.'ioi » La situazione si è mantenuta sospesa fino all'ultimo momento per l'atteggiamento indeciso dei duo partiti medi, il populista e il p;;rtUo economico, dalle cui decisioni in ultima analisi dipendevano le sorti del Governo e dalla cui condotta sono dipese le oscillazioni — del resto minime — fra le previsioni e i risultati. Soltanto oggi, proprio mentre la .votazione era cominciata, si erano sapute le decisioni dei due partiti. In quanto al partito populista, la frazione riunita aveva preso la deliberazione di confermare l'ostilità ■— in via eli principio — della direzione del partito al Gabinetto, ma tuttavia non ha voluto prendere una deliberazione costrittiva per i suoi membri di votare compatti contro il Governo, lasciando loro quindi una relativa libertà di azione. Tale decisione la frazione ha preso evidentemente per non provocare scissioni nel suo seno; ed è avvenuto così che un certo numero di suoi membri si è condotto diversamente dal grosso della frazione, e questo ha determinato le oscillazioni suddette fra le previsioni e il risultato in favore del Gabinetto. Ma quello che ha precipitato la situazione a favore di questo e che aveva determinato le previsioni ottimiste all'ultimo momento, era stata ta decisione — anche essa riservata fino all'ultimo — del settore del partito economico. Questo, riunitosi mentre il voto era cominciato, decideva di votare a favore, e il deputato Moblath leggeva subito nella seduta a nome del partito la deliberazione presa la quale è estremamente interessante. La dichiarazione afferma che il partito economico intende essere considerato fra i partiti che si attribuiscono il titolo di nazionali, e quindi ha lunga mente esaminato la questione di schie rarsi per le Destre votando per la mo yci ic uconc vu^,.^ — izione di sfiducia; all'uopo esso si è te-Imito in contatto e ha condotto ripetuto dtrattative con il Cancelliere e con 11 WCentro da una parte, e con i capi dell'opposizione nazionale Hugenberg e Hitler dall'altra, allo scopo di rendersi completamente esatto conto delle varie situazioni e delle possibilità che potrebbero venire a determinarsi come conseguenza del voto odierno e poter cosi assumere con'senso di responsabilità una norma di azione. Il risultato di queste indagini, trattative e riflessioni, è stato che il partito c venuto alla convinzione che — dopo una eventuale sconfitta del Gabinetto Briining — sarebbe stato inevitabile un esperimento di destra, ma che anche questo esperimento di Governo delle Destre non avrebbe potuto reggersi senza l'appoggio del Centro, appoggio che per altro il Centro — come risulta dalla sua deliberazione di ieri — fin da ora dichiara di non volere concedere; dunque un Governo di Destra, per ora, non si reggerebbe. E siccome il partito economico è convinto che, fallendo l'esperimento di destra, si verrebbe inevitabilmente a un avvento del bolscevismo, cosi per evitare quest'ultimo guaio ha deciso di evitare tutto questo trambusto consentendo al Gabinetto Briining di continuare ancora la sua opera di Governo, votando quindi contro la mozione di sfiducia. L'assemblea ha ascoltato con estrema c spasmodica tensione la lunga, tortuosa c sottile dichiarazione dal rappresentante degli economici fatta tutta di supposizioni gratuite e temerarie - e da cui in sostanza dipendeva ormai tutta la situazione —; e quando alla fine tutto si è concluso con la dichiarazione che il partilo votava per il Governo la tensione degli spiriti si c scardata in una generale risata, E' torna- ricata in una generale risaia, ^ loI"a_|lo così il bel tempo. Le dichiarazioni del Cancelliere Si è alzato quindi a■ P;^e^questo cielo rasserena to » Canee 1 ,tro Brumng, mentre1 nu^vano dal- i tcdesco-nazionah si assentavano dal l'aula per dimostrazione, Il Cancelliere, nel suo d corso, ha ringraziato gli oratori anche q-emdelia opposizione nazionale e special- mente quelli dei nazional-socialibii per le espressioni di stima rivolte alla sua persona, bi dichiara quindi dolente della condotta del partito agrario di cui, egli dice, non ha mai trascurato le richieste in lavoro dell agricoltura. Ha polemizzato poi contro i populisti e si è difeso contro il rim; n-ero del- le Destre di non volere un Gabinetto di concentrazione. Ha sostenuto però esscre, in Germania, impossibile g°-vernare, con fronte chiuso, contro lemasse operaie. La linea da tenere -nGermania sarà sempre quella del pii-reggiò fra lc parti e le classi, e non quella della soppressione dell'una o dell'altra. A que.-.co fine egli si è ispi rato nel limitare la ba.se polìtica e'parlamentare del Gabinetto, rendendoo il più possibile al di sopra dei partiti, e a questo line si ispira soprattutto l'idea di costituire un Consiglio economico che il Presidente del Heich ha annunziato nel suo messaggio e che il Presidente stesso presiederà. 11 Cancelliere ha preso quindi In esaiue l'ipotesi, teoricamente possibile, dell'avvento di un Governo di destra, «Un simile Governo — ha detto — F° vorrà arrivare alla liberazione det?"°plf?°™£ * Piamente al punto £ncm £™*r«flj^T?™ UV &° " PJ^°JL£ Prfedere 11 nsf,f "anziano al programma delta „X«-,„ ° ,. tu[tf » «gffi^ ^mp^inH" la Germania, non potrà fare altro cheicontinuare sulla via da noi finora bat- tuta. Ma esso dovrà sempre progressi- vamente lare delle dichiarazioni, peri sgombrarsi il terreno dalle diffidenze]estare che l'attuale Governo non haibisogno di fare ». I11 Cancelliere si riferisce quindi altailettera aperta rivoltagli da Hitler,, nel |nanziaria della Germania, por poter continuare a vivere. Il mio Governo, per ta prima volta da quando ta Germania paga le riparazioni, hu pagato con le proprie risorse, e non con prestiti, ma ciò non è più possibile. O ci si dà il denaro, per riaverlo poi sotto forma di riparazioni, ovvero ci si dà la libertà di pagare le riparazioni con una gigantesca eccedenza delle esportazioni. L'una e l'altra cosa non possono però durare in eterno. Col sistema di adempiere, senza ricorrere a crediti esteri, si vedrà chiaramente che le riparazioni non possono essere pagate. Credo che il metodo scolto per convincere l'opinione pubblica del mondo sulla vera situazione, della Germania sia più efficace che cento dichiarazioni di partito. Manifesti e memoriali non convinceranno il mondo: convincente sarà solo un Governo il quale abbia il co-,e^PrivuV%o^r,t %T»iSìa G,è™ta.%L?oa^;colpo, posto alla Germania." Questo nostroimetodo non è nuovo: esso è statojsempre seguito dai popoli vinti, per arrivare al successo ». Dopo le dichiarazioni del Cancelliere ha ripreso la parola il rappresentante dei tedesco-nazionali deputato Schmidt per una dichiarazione di risposta, dichiarazione che aveva preparato per iscritto, e che ha letto. In essa si afferma che il mantenimento di questo Gabinetto — significando la eliminazione del Reichstag — espone il Paese al pericolo di scivolare in uno stato di caos. L'insuccesso del Gabinetto, malgrado i pieni poteri, che nessun altro Governo ha mai avuto in tale misura, è evidente. Il Gabinetto doveva risanare la finanza e l'agricoltura, e doveva redimere l'oriente tedesco; ma non ha fatto nulla di ciò. La dichiarazione accusa il Governo di essere alle dipendenze della social-democrazia. Il fallimento delta politica estera è poi troppo evidentemente suggellato dal fiasco dell'Unione doganale con l'Austria e dal conscguente ritiro del Ministro Curtius. Il pericolo è ora nelle imminenti trattative internazionali, nelle quali il Gabinetto non potrà che eternare il tributo di guerra, e la non parità del disarmo. A questo punto il rappresentante del- le Destre, solennemente dichiara chemette in guardia l'estero che ta Destra tedesca — se verrà al potere — non ,zlo- riconoscerà i nuovi legami intcrnazio- nali che eventualmente questo Gdveriio. dovesse assumere. Dopo queste O^C^-Watt si 6 venuti alla votazione della (guente risultato: 270 favorevoli allamozione (cioè contrari tó.Gawrn^dunque : Afta" votazione della mozione di ducia seguono le votazioni di altre mo- ' l^™iH°ScMe\e emstn Groener, Stegerwald, Scniele, e tutte sono egualmente respinte, viene quindi in votazione la mozione nazio- nal-socialista per la richiesta al Presi- sidente del Reich di sciogliere ilReichstag e di ni. Viene anche voti contro 252. Indi si vota la mozio-ne, pure nazional-socialista, per la re- voca delle ordinanze (inora in vigore,respinta anche con 336 voti contro 233. E cosi pure è respinta la revoca del-Leich di sciogliere ìlindire le nuove elezio- •essa respinta con 320 * SS? IF^^^l'ultima ordinanza. Un colpo di scena è riservato in ultimo. Il deputato Prick, capo della frazione nazional-socialista, si alza e di- chiara che, dato il risultato della vo- tazione, la frazione nazionale-sociali-sta non ha più nulla da fare al Reichs tag e si ritira come già precedente mente dai lavori parlamentari. La seduta quindi e tolta ed è ripresaalle 20,15 per votare senz'altro il rinvio al 23 febbraio, rinvio che è np provato. G. P.

Persone citate: Curtius, Hitler, Reichs, Schmidt, Watt

Luoghi citati: Austria, Berlino, Germania