La relazione del sen. Ricci al Duce sulla sistemazione del Vittoriano

La relazione del sen. Ricci al Duce sulla sistemazione del Vittoriano La relazione del sen. Ricci al Duce sulla sistemazione del Vittoriano Roma, 16 notte. Ieri si è riunita al Ministero dei LL. PP., la Commissione istituita per n progetto esecutivo per l'esecuzione 0l piano regolatore di Roma. Sono ntervenuti il Governatore di Roma, principe Boncompagni-Ludovisi, e il enatore Corrado Ricci. In seguito all'approvazione di mas- ima data da S. E. il Capo del Governo e dalla stessa Commissione alla proposta del senatore Ricci per la sitemazione della piazza Venezia e dele adiacenze del monumento a Vittoj0 Emanuele II, la predetta Commisione ha proceduto all'esame dei vani particolari del progetto delia grande sedra arborea, tracciando le fonda- mentali modalità tècniche, artistiche e prospettiche dell'opera. Ha quindi ri-.enuto che, sulla base di tali direttive, possa senz'altro essere studiato e compuatn il progetto esecutivo da parti ei competenti Uffici del 'Jovernatora- o, d'intesa con il proponente senatoe Ricci. Il Governatore di Roma ha assicurato che il progetto stesso pore, essere completato e portato all'eame definitivo della Commissione enro breve termine. Grave problema Ecco la lettera diretta a S. E. il Capo del Governo dal senatore Corado Ricci circa la sistemazione delle adiacenze dei monumento a Vittorio Emanuele II: « Eccellenza, la sistemazione delle adiacenze del monumento a Vittorio Emanuele lì è parsa sempre un problema grave. Diverse perciò le soluzioni proposte, ma tutte discusse assai e talora non soddisfacenti nemmeno per gli stessi progettisti. Arduo infatti trovare il modo di dare assetto architettonico a un variare cosi singola- re e irregolare di piani, di edifici e di ruderi, imposti i primi dalla natura del uogo, dovuti i secondi agli uomini, e gli altri anche al tempo e ai cataclismi. « A levante lo scavo del Foro Traiano, coi suoi colonnati infranti e l'ampia curva del mercato di Traiano; a destra la disforme spianata derivata aestra la disforme spianata derivata dalle incaute demolizioni di piazza l ~ •. . .. * 1adTsleahutlvessdctglmminclinati per ogni verso, rimasti cosi dopo la scomparsa delle strade su cui corrispondevano Ara Coeli. Ai lati, quindi, del grande monumento, in ogni sua parte rigorosamente simmetrico e in continuazione di piazza Venezia, che è ugualmente nelle masse e nei profili, se non nel tipo architettonico, simmetrica, un disordine senza pari di linee prospettiche e di aspetti: case di ogni tempo, ora alte ora basse, chiese e palazzi L'idea di Bernini Come rimediare a tanto caos ? In quai modo risolvere il problema creare uu ambiente architettonico che rispetti il vecchio e lo raccordi col nuovo? Il pensiero degli artisti volse in genere a quanto, in condizioni pressoche simili, aveva fatto il Bernini co! colonnato di San Pietro. appunto per za nel caso nostro, perche non vi era-no la monumenti della importanza di «u ia iiiuuuineuu uena importanza ai Santa Maria di Loreto o della Colonna™^',^ ruderi da paragonare n quelli del Foro, e, se anche vi sorge- Y,an? e?,ln1c.1 alquanto notevoli come la^."ria Vaticana di Paolo V. nè il Ber- ^ma±^tn,d™„^,r^il Ioro tem- ™,,-|, rr_ ggJgtfH °J5 H^ISfai^SS»^t',naInnzl ^Zf™S^i^EnS! «™ anf,K»8^!^. *?di alzare due porticati che nascondes-serò le retrostanti anomalie, è pre- valsa. Ecco, perciò, proposte due co-struzioni a portico o rettiliner o in cur-va. Senonchè esse, non collegate al monumento stesso, come i loggiati di San p'etro, si dr formare un comples- so unico, si vedrebbero spaccate perfiuasi una trentina di metri per dar Posto alle due strade a levante e a pi-nonte del Campidoglio. Esse non sa- rebbero altro che due nuovi montimeli-1' d' incerta distinzione e costosissimi, Perchè non sarebbe certo con?entito elit&rUnmeschini di linee e di materia. , « Oltre a ciò, a levante, il nuovo edi- flcio. nella sua moderna integrità, ver-rèbbe imposto ai ruderi del ForoTraiano e precisamente della Basilica Pu,Pia! orrore- » avviso, oltreché riflesso archeologico, anche in quel- lo scenografico. E poi i due emicicli non sorgerebbero, come il colonnato 'n San Piptro. prima del monumento:* Si"sa di immenso peristilio, bensidi Traiano e del Foro d'Au-Mercato gusto. i - E allora Giuseppe Sacconi, senzaprecisare il suo pensiero, vide comein sogno (uso una frase di Michelan-gelol, presso ai fianchi de! suo mo-numento. un fondo arboreo. L'idea hi-llenò in seguito ad nitri. Ora. da ouel-In Mm n«See ia mia propósta Yri-* sinistmidc-a. nasce la mia proposta. Oliata e concretata in una formi che ritengo fdico: ritengo 1 nuovi: ir.eor-niciare. anzi isolare, il monumento da tutte Ir anomalie vicine con una im-mover.do di contro alla ehiesa delli Madonna di Loreto, si apra solo per | far posto al viale dei Fori. lasciando vedere in fondo il Colosseo; e ;i destra, movendo di contro i! palazzotto ài Venezia, si apra solo per far posto «u«"»«oiie. e. oen si sa come ogni or-1lma.c'anVchlta Sla assai bella quando I 1 A miriti /-li -, .. -,,~. ■■■ r. C it.li- i alla via del Campidoglio, lasciando vedere la cima crinita di pini della rupe Tarpea. Il progetto di sistemazione « Non altre forme architettoniche o scultorie vicino al monumento, ma le ombre e il verde dei cipressi e dei pini in quei meravigliosi aspetti che la natura immutabile ha dato loro e che convengono ugualmente alle ruine come agli editici integri d'ogni tempo, d'ogni stile, d'ogni culto civile 0 religioso. Un viale a due filari, appunto di cipressi e dì pini, perchè il verde e l'ombra siano senza stagione, ossia perenni, col suo terreno alto tre o quattro gradini dal piano della piazza, perchè abbia certa grandiosità quasi di scalea teatrale, necessaria alla nobiltà del luogo, e non sia un giardinetto dal <: parterre » rigonfio e banale. Sotto il viale, sedili di travertino a linee semplici e romane, c, poiché 6 frequente il caso di solennità che si compiono nel monumento, ad evitar? il solito alzamento di aste provvisorie con trofei o aquile di legno o dì cartapesta, siano da ogni lato collocati dei pali di bronzo e vasi di antenne su cui si inalberino ad ogni occasione bandiere e stendardi. « Dietro alla curva alberata di ponente risorgano edifici tali da ricomporre la piazza d'Ara Codi, necessaria al raccoglimento delle linee convergenti delle scale e delle rampe e dei palazzi capitolini. A quegli edifici non più alti del palazzetto di Venezia e parimenti oscuri, sarà di magnifica testata, all'incontro della scala di Ara Coeli, la piccola e graziosa chiesa di S. Rita, la quale, con tre lati scoperti, risolverà il problema edilizio e artistico di quel punto piuttosto stretto. Si consideri che le colonne disuguali e rotte e i marmi della Basilica Ulpia o del tempio di Traiano avranno un fondo di verde, e se altri resti affioriranno saranno conservati tra gli alberi senza che un edificio da costruirvi sopra rende necessaria la loro manomissione. E ben si sa come ogni or- .}'^ —.:^ 1.:, _. - 1. 11 - qshpvrBesianrsvnlrddddrcsrtvnRlCIIIBCè cinta di vegetazione. Sarà possibile I inoltre, con lo scavo del Foro, spin- gersi fino al viale nel cui percorso si!avrà dn ogni lato o di fronte l'incanto I di monumenti cospicui e famosi. «Io credo, perciò, che la mia proposta conduca a. una buona soluzione di tutte le difficoltà che il loco vario presenta. Nè si trascuri infine il f.\tto!Iche tale soluzione farà risparmiare allo Stato e al Governatorato molti ]milioni, allontanando anche il pericolo !che, a cose fatte, l'assetto architetto- inico si riveli infelice. Gli alberi sono sempre e dovunque cagione di bellezza e di ristoro. Con perfetto ossequio — Corrado Ricci ». Riunioni presiedute da S, E. Anerbo sui problemi della canapa e degli agrumi Roma, 16 notte. Sono state tenute, presso il Ministedell'Agricoltura, due importanti riucirca i problemi della canapa e .. agrumi, prodotti che, pur essen1 do circoscritti in determinate provin eie, interessano ner altro tutta l'eco- 1 nomia nazionale.* Le due riunioni so no state presiedute dallo stesso Mini- istro, on. Acerbo, assistito dal Rottoa!segretario di St^to on. Marescalchi. - Nell'adunanza è stato studiato a -1 fondo il problema della canapa sia Tu^rai della produzione c delia ;ione industriale, come nei ri- • - - ^ Shh^SSE ! ? IffiS--^" -1 cora una volta constatato che il pro-i blema presenta non lievi difficoltà da -,superare in conseguenza delle condi- zioni del mercato nazionale e di quell; lo mondiale. Comunque è stato stabiijlito di rivolgere le maggiori cure al -1 perfezionamento tecnico della colturirà e alla possibilità della utllizzazior ne delia enriana anche in campi di-,"ersi da ouelli finora praticati. Studi - diligenti ed accurati vengono all'imoo-(condotti e saranno ora intensificati dal, l'azione delle orar-.nizzazioni interessaii'e Mutata dal Governo, Circa lo possibilità dell'Incremento - immecTi^o deda canapa, la riunione ba - orestabilitn unn piano che verrà sot-o toposto alla approvazione dei Minlste-a ri'interessati, ^lo scopo di potere asé Km'bire, nella più larga misura Dossi-1bile, il prodotto stesso. I rawresen i t.n"ti d«lla Cor.fpdewJone *>]Vwnrlo futura hanno assicurato ohe nel pros o::'irnr' anno la suoerflcie coltivata a ca .■ »a»>» non subirà aumento e possibil arrrusull'i-ìnorf!Rsi,;"1 '1fii Perrestfonamenti da an-inni-t.are all'», produzione agrumaria in relaziono alle eslfense del mercato in-a-. e ternazion.ile. ti ytì-ialm dell' Affricol- tl,r"' », f.^"!,° ''ell'timnia discunslo- ne; ha '!f'1',^'";tr' 'li iu'^'inre «mhito uni- r*?™ "™rrc.~' «nr '! misti orp^nto -!">,,a i;.'-''«'?""",A 'lr>; ''.T11#n'' -u,n,no ,1 »-f"l:'"%r;'""a -tazio/o spenmen-i-Ar-N ia pnlorinne o \n. ronséàruente ri-ftl3RÌOTlG doi 1 ipì a. Tinnii IRSI ITT* l'ir'of^. ^t*tiì*rt nr,,"s' ,T; 4uff'e ps>rnt,fpr*«jt.vm.'01"* ^"""•«•'•"•••"o di rorrlar>n"i»n e -j a - i r o o o za alle esigenze del mercato mondiale - - ■ •»■ -- Prefetti ricevuti da! Onice Roma. Iti notte. Il Capo del Governo ha ricevuto Prefetti di Verona e di Zara.

Luoghi citati: Roma, Venezia, Verona, Zara