Madonne e santi, diavoli e torri

Madonne e santi, diavoli e torri IN TORPEDONE SULLE STRADE D'ITALIA Madonne e santi, diavoli e torri ■{dal nostro ixviato)- RAVENNA, ottobre. |ChNel crogiolo dei ricordi oramai ;c le'lacose viste » cominciano a diventare un Dumiscuglio pauroso: la cinematografia radei viaggio ha preso un ritmo vértigi-jmnoso tal che le immagini si accaval- Pmlano, si mescolano, perdono ogni lo- segica di successione. La retina degli edocchi non ha più la forza di fermare le con sul'iicente velocità i quadri che si susseguono e non sappiamo più dove voeravamo ieri mattina, in quale alber- stg0 abbiamo dormito, che città ci ha gu dato jcr sera u suo saiuto, quale aitra ceslamane ci ospitP più n"ila. La rid- rindcllc madonne'e dei santi comin- tonostri prcia nella nostra memoria: compagni son divenuti i diavoli che guabbiamo lasciato ad Orvieco nella, vaCattedrale e che ora ci inseguono, cuviaggiano con noi, sono seduti accan- mto a noi: le torri di Siena, di San Gi- tomignano, di Bologna, sono una siepe doinestricabile abitata da migliaia e mi- Cogliaia di energumeni che ci tendono laTe braccia: hanno fisionomie crude «(Andrea Mantegna?) e immagini di] scpie suore estatiche pregano su prati verdi (Assisi?): i pozzi che a'affon- '<=dano nelle viscere della terra, ora son codiventati camoanili capovolti: San noPatrizio è diventato la Torre di Pisa, ceE su tutte queste cose si stende mmonotona la voce delle guide che ci taritorna all'orecchio, ostinata, pazien- Qudi certi bibliotecari zadiecina la vote, come la voce di certi che vogliono catalogare 1 volumi "impazziti dei lord scaffali. L° guide vogliono rimettere a posto le -^mostre idee, ricollocare un cartellino 0 /sa,,r,^ j.io r> „n ìiii.wn su np-niinn delle1 una data e un luogo su ognuna delle nostre immagini. Il buco e la finestra Una voce è profonda, calda, con taluni scatti polemici, come se volesse che dainvgeda! rispondere a una contraddizione 'nessuno ha fatta: ! in1 — La cosidetta architettura razio-!sejnalista è quella che fa un buco e dieci che è una finestra... p1 E' un'uomo con baffi e pizzo: tuttaL, ia sua figura risorge richiamata dal- si:]a voce: è una specie di moschettiere co(spavaldo, che, perduta spada e cap-Lìpello, s'è acconciato a guidar per Ro- ti ma gli stranieri: ma qualcosa dcll'an- sitico animo battagliero è rimasto in;vlui, perchè prende di punta le obbie-j gnan, massiccio come fortnos, gentile;cicome Aramis. Ma non può sopportare pI l'arte moderna. ail nuovo teatro delio-1 attesa che un altro — Questo è ! pera, spiega, in [venga fatto... E' preoccupato della collocazione le tempo dei singoli artisti e, ogni ^'.volta che può, si affretta a dire «ope-;c Ira dell'architetto tale, morto »: dice o iquesta parola «morto », con tanta t voluttà come se fosse stato lui ad uc-|K; r|osa .stato disciplinato organicamente ili ! grado ,1"10. deve. aver raggiunto per poterl'q venir designato a far da cicerone agli;r altri. cosi si incontrano presso chiese qciderlo. La psicologia di queste guide è cue varia: siccome ancora non è tc , «- --.«» it ! grado di coltura e di comunicativa chS|c ! « musei i tipi più bizzarri. | Alcuni hanno impr.rato a memoria la lezioncina e la ripetono come il ro sario senza mai cambiare una virgola 'al loro discorso, sia che si trovino da vanti a giornalisti frettolosi come noi, ,sia che debbano condurre e guidare ' qualche studioso specialista dalle mol'te ore disponibili (tutta la vita, spes !so) sia che siano officiati di condurre 'obbligatoria (in proporzione col prez-jt'*0 dcl viaggio e con gli asterischi dol|ddi monumento in monumento dctrli stranieri dall'ammirazione facile ed Baedeker). Costoro, che si a r o e i n o r o o definire le guide « dischi di grammofono i, non guardano in faccia i visitatori, e nemmeno guardano l'opera da illustrare: sono distratti, condannati come per una pena a ripetere sempre quelle frasi: un quadro « di cuoia di Raffaello » rimarrà sempre di scuola di Raffaello anche se la più recente critica ha stabilito che appartiene in modo indubitabile ad Andrea del Sarto: tutte le nuove scope gli studi che vengono fatti dagli Bdcbucaflnpossono ;cedugrics°'!cbi a , a cialisti, le conclusioni della critica son lettera, morta per questi fossili.,Smacchine a ripetizione caricate una tvolta ed incapaci di mutar sillaba aljsloro testo. pAltri son più colti: conoscono tutto, no quasi tutto, della località da illu- pstrare: ma ignorano quant'altro esi-j ste al mondo. Per cui se il turista ' crede di far una osservazione, di cliie- ; ■dere se l'autore di questo affresco sia lo stesso che ha affrescato una caie- sa di Firenze, sgranano gii occhi, so- sspirano e si chiudono in un dignitoso riserbo. Son eruditi dentro il loro cani- picello e non possono spingere lo nsguardo più in là. Ma aliante coso tsanno, di quella loro cittadina, più scose se più è piccola la città. E non s. . j~ „ ;Ur. n ,*i_if_*„„ nrinunciano a dir nulla, il visitatoreLè qualcuno che t ?.r ìortuna non na eancora inteso intera la sua erudizio-|vne: non bisogna quindi perder questa vottima occasione. Ed allora egli rico- smincia dai primordi, dal quel che nel- nla città ora non c'è più ma c'era, mo- pstra il luogo dove soleva il tempietto Mdi Diana che non ha lasciato nessuna -traccia scomparendo. Il turista alla tfine perde la pazienza, vuol venire al rsodo, obbietta che ha premura: l'uo-! cmo erudito tace di colpo: manca di]tsistesi, di potere riassuntivo, si avvilisce, non dice più nulla: e cosi ha i a d o n ì a n a . dupperduto anche questa occasione di po-j*rtsriuscire a riassumere in poche, mlecisive parole, l'essenziale di quei tere sfoggiare la propria coltura L'arte della guida II i à a che circonda e giustifica un'opera di arte, il saperla collocare d'un tratto dentro l'atmosfera del suo tempo, in mezzo alla storia, ygli usi, alle pas-jgsioni che l'hanno creata e poi suggerire discretamente l'emozione estetica, ma non imporla, lasciar posto ella fantasia del visitatore, non volerla comprimere, ecco l'arte della guida, arte difficile e che ha bisogno di qua- { lità istintive c di una profonda e pron-|vta percezione dell'anima umana. Da una breve osservazione, dall'insistenza di uno sguardo, da un'appena ma-|scherata indifferenza per talune for pvftcsclneme, dall'interesse per altre, da parte. del visitatore, la guida deve irnmedia- tornente scoprire gusti, tendenze, pre- devo nnM»nm dilezioni del turista e deve pertanto guidare il proprio discorso, la propria illustrazione verso quanto potrà maggiormente interessare questo viaggia tore: e: li partirà ben più entusiasta! o so la guida volesse ad ogni costo rgii condividere le proprie opinioni, ue sposi in viaggio di nozze visite* nno, si, ma per dovere e distrattaente la biblioteca Piccolomini del mturicchlo, ma saranno oltremodo nsibili al Palazzo del Tè di Mantova a tutti i ricordi teneri racchiusi nel sue stanze profane, fc'aro la guida può essere, ed è tailta un'arte: bisognerebbe che taqU£ o campo, in ispecie in Italia dove la ida e uno strumento di prima nessiti per il turista, molto venisse nnovato, f russi hanno già comincia- ad avvicinare lo straniero al loro oblemi adibendo alla funzione di uida e di interprete delle donne di sta e totale cultura e di fascino siro. Ecco una branca impqrtantissia aperta all'attività femminile: quan meglio non starebbe una giovane nna ad illustrare gli affreschi del orreggio a Parma che non curva sul macchina da scrivere a rispondere a vostra pregiata del 10 ultimo orso... ». ...... ... W^o si fa dello spirito facile sul guide ignoranti che confondono seli e scuole: ma proprio in questo os ™ viaggio turbinoso attraverso nto citta u'Italia tutte insigni per onumenti d arte abbiamo potuto nore 1 incredibile faciloneria con la uale, sono state designate ed autori*. ate le guide che possono in noi proocare spesso un sorriso di compas¬ ^no quando .ducato tamelen ef n°'. Sei difetti lecer laiJiii Danno uei uuetu accer accentuati pronuncia: perdono le sillabe e su tre insistono fino all'esasperazione, capaci di proseguire: il tempo per sitare è limitato, l'attenzione è di à obbligata ad uno sforzo preciso, d ecco ohe bisogna rimaner lì, ad spettare che la guida abbia finito di cespicare con la lingua e possa pro-e,rl,ir,, rcl auo digC0„0 A1U1 chissà quali aberrazioniersonali, vogliono assolutamente far- ammirare talune pietre care ad es e dimenticano opere essenziali: son ome artisti cne inc0minciano con inugiaro sui particolari minimi, dimeu-cando poi il nocciolo dell'opera, rosalura, ia conclusione: si perdono nel icoletti. AUri 'ancora( \ac[ài gli occhi forsesosta all'osteria, credere che Donatello allo una copia delavallo di Troia... Tra poco Donatello renderà parte in persona all'Iliade ed ll'espugnazione della città.., Lo stile « gota » Un altro ci mostra i capitelli di stie « gota :> —• dev'essere uno stile no-illg^a, comprcso nei celebre almanac-o Kd un aItro ci assicura che sulle ssa c,. Sanf Apollinare, sopra un manQ a'argento è scritto il nome e il conome del defunto: Apollinare Maruotidianamente ripetute agli straniei cne vengono a visitare l'Italia, I uaU re... Tutto questo è divertente, per arrichire la nostra collezione di barzellet-e, ma è deplorevole quando si pensahe taU enormità verranno e vengononon sono tutti cittadini di0 e Beozia. Alla scelta, designazione, revisione elle guide, gli enti che presiedono a ontrollano il turismo in Italia dovrebero provvedere con una cautela ed na rigorosa severità che finora è manata. Quel giorno forse dovrai rinunciare nche tu, anonimo bellunese, alla tua unzione di guida e non dovrai più eticare, per la competenza, coi moaci esclusivisti della Basilica del Sanma forse sarai soddisfatto di cere il tuo posto se chi ti sostituirà vra ia forza di persuasione che man¬a ora a te, per indurre i visitatori ad ssere meno frettolosi con quella Paova del tuo cuore che tu ami come na madre, anche se ma! la conosci...Aveva il pianto nella voce, questa uida di Padova, e non finiva mai di accomandarsi di voler indicare ad taliani e stranieri la bellezza della sua ittà perchè venisse riparata l'ingiutizia "di tante visite distratte. Ma la o'p.i non è né tua, nè loro, anonimo ellunese: è di Venezia troppo vicina Ja 3orto di tanti scrittori d'ingegno pn.iiti dentro l'ombra di taluni conemporanei invadenti. Certe vicinanze chiacciano: ed anche noi, quantunque ieni di buona volontà, dopo vista Ve-oziai abbiamo chiusi gli occhi e niente plu poteva indurci ad aprirli... " _ _,_,.„ ALESSANDRO DE STEFANI. ~

Persone citate: Alessandro De Stefani, Andrea Del Sarto, Andrea Mantegna, Apollinare Maruotidianamente, Torre Di Pisa