Imprese di lestofanti

Imprese di lestofanti Imprese di lestofanti Storia di una preziosa valigia Da una elegante automobile al bugigattolo di un ciabattino Giorni sono due giovanotti, tali Car- lo Marini di Luigi, di 18 anni, e Remi gi0 Costantino di Pietro di 21 anno, si aggiravano con faccia scura e preoccupata nei pressi di Porta Nuova. 1 due, compagnoni indivisibili e usi a carn¬ Par senza troppo faticare, erano ^^^^ffJ^^^ e a dare frutti cosi meschini, non sarebbe loro restata altra via che quella di cercare un onesto lavoro. Da tempo infatti erano sfumate le 160 lire "cavate dalla vendita d'un braccia,ett0 e d'U!!a catenina d'oro prelevati da una vaU j « trovata » sopra un'au romohilo rtgaSvIudpiupavC^óWlé.;motaéi^^ite'"rj^ta e!2?Za Perone e g« ultimi « colpi » non cerano andati troppo bene. In corso Vit-lCtorio Emanuele angolo corso Massimo d'Azeglio un'automobile lussuosa, tu cida. aveva si richiamata la loro atten¬ crvizio per toilette in cristallo ed argento. Risultato: otto lire dopo molto girare, avute da tale Ermin Wielefi fu Giacomo di 36 anni, un berlinese alle a «a^S^cu*^ fe*gg* M.££°dS bSWzS mari di 24 anni, essi avevano venduto s^eita iimitalo ad uua quarantina ru Cosi (J questo disillusioni, essi tentavano l'ultimo «colpo», sperando ^ trovare qualcosa di meglio Dinanzi ad un albero-o era forma una LS^tó^ SS va!,o. assicurile da robuste4 cinghie. due valigie, d'aspetto assai prometten- te Con *n colteflo le cinghie venivano t3igUate ed , due compari si appropriava» 0 deUe vaUgie> allontanandosi, per recarsi a nascondere la refurtiva nei zione, ma, alla fin fine, dopo una visita caccurata e precisa, non sera potuto tro-1 lvare altro di buono che un piccolo ser- , dsotterranei del vecchio gazometro in via piochetto. Messa al sicuro la mercanzia, stimando ormai di essere a bUon punto, i due pensavano di sistemarsi ed a questo scopo, dopo alcuni giorni andavano ad affittare una carnera In vi via Barbaroux 0. Questa « siste- gie. la signora Clelia Bre'ghi in Book, ci 22 anni, residente a San Remo. Nel- la denuncia era detto — come a suo tempo andiamo pubblicato — che una delle due valigie rubate conteneva og- setti preziosi e biancheria finissima Per un valore di circa 20 000 lire Nel- l'esame fatto dal commissario avv. Morelll e dal maresciallo Anselmi per seoP"re a chi fra probabili ladri si dovesaddebitare il furto, venivai ir. luce appunto il fatto che i due compagnoni pcpsaisClltv5pMsmdrzvancMisCtdsmndecdspsserò nn^tovepotevaBOive, ricavato i soldi necessari? Per avere migliori informazioni tan-1 p*° !1 Marini che il Costantini venivano, arrestati. Dal loro interrogatorio e piuiadalla perquisizione operata nella ■ ame-1 ra^ si poteva sapere cho parte, della re-Iti-urtiva era stata venduta, altra era sta- ^ Spegnata ed alla fine che una 'elle di amici, oecuendo .e tracce della re due valigie era stata portata in casa furtiva, la Polizia fermava la sua_ at- éasllica 5. la cui attività era assai so- S"! coltuf «a perquisital'operazione dava risultati |ornrendenti Se non v'erano brandi .eni5B_..,' a~ nMr,» _ nttn gcwte^ ctìzàture da riparare - otto DX di soaroe qui trovate appartene ^no Mia signora Book - si intrac ciavano altre cose assai interessanti. In un cassone v'erano tre matasse di seta artificiale che indubbiamente dovevano far parte di una cassa di tale merce rubata poco tempo addietro da certo Giuseppe Golii sopra un carro nella iit- ita dirti, guidato dal conducente Gio- nvann: Costa. In uno sengnetto erano ; inoltre 400 lire sulla provenienza delle ;quali il Nicola preferiva non dare trop pe indicazioni ed infine venivano reou perate 15 polizze dei Monte di Pietà, portate al Nicola da disgraziati ridotti in miseria e che egli riusciva a^mandare ; in rovina con una nuova forma « strozzinaggio: Piando co pic^.e somme ed appropriandosi della poliz- » " cav. "°relli S5ffi2»JBJta55" sto e denunciava all'Autorità giudi |s] Marini ed u Costantino per !citata dal Nicola perseguita e punita !d*Ue leggi di Pubblica sicurezza, i i j I ; Chiasso e Luigi Meneghetti formato una società di fatto allo scopo <' vivere a! e spalle del prossimo. Dif icilmente si sarebbero potuti trovare «lue individui che completassero a in ?eni nJ.e reciproche spiccate qualità truffaldine. Il Ros aveva sortito da aa: a-^amento oberante, chiasso. Una cesta di maialetti per sole cinquanta lire Da parecchie tempo Bartolomeo Ros avevano espansivo. Tutti e due avevan l'apparen- - di u villici Gli abitl dìnlesai, „ fazzoletto di colore annodato al .olio, -iuna groSsa catena che sbarrava il pan ; ciotto ed un bastone taRliato da un ra- • mo d'albero, completavano l'abbiglia'nlento | Troviamo infatti i due compari al mer- - cato di bestiame di Cirio, dove però fin -!g0no di n 1 T1 -' ' ilra tra la I on conoscersi. Il Ros si aggifolla dei contadini che ingome,bra la fiera, si ferma di tempo in tem- o po a considerare da conoscitore una mucca od un vitello, ma sembra non trovare ciò che desidera. Finalmente egli fa una sosta più lunga davanti ad una grossa cesta che contiene sette maialini di un bel color rosa. L attenzione c ì cui il Ros osserva quegli animali fa sorgete nel proprietario, il contadino Corrado Cavalli, la speranza di aver trovato un compratore. Si avvicina perciò premuroso e comincia a far l'elogio dei suoi porci. Il Ros ascolta, apro il coperchio della cesta e fruga con una mano in quella nidiata, provocando un coro di grugniti sconcertante. La mano si ritrae portando un maialetto che si dibatte furibondo. L'uomo lo palpa, lo gira e lo rigira, incurante dell'agitazione che quelle manovre determinano nella bestiola. Il porcellino è ricacciato con grande sua soddisfazione nella cesta ed un altro ne è tratto, poi anche questo viene rimesso a posto. Il Ros non dice Iparola, sembra preoccupato. -Ì — Ebbene? — domanda il contadino, — — Che prezzo? — risponde il Ros. .I j,-ra i due si inizia la solita scherma. glja: \\ venditore cerca di supcrvalutare i ,a sua mercanzia, il compratore sostieneb che il prezzo dei suini tende a diminui re, Ma ad un certo momento tutte le dif-ticoltà di denaro sembrano superate; se- nonché il Ros mette In campo nuovi o-staceli: quei maialetti non gli sembra 1 scatti"1 a' — Quelle bestiuole sono il ritratto della salute; comesi può dubitarne? a. Ma il Ros scuote la testa; gli si è in-A queste parole il Cavalli Ifiltrato quel dubbio e il venditore non iesce a persuaderlo. A questo punto en- zera in scena rumorosamente il Mene- ! phAti. Iv- Che cosa c'è? Un contratto che s« ì viTna? . lLa cosa non può avvenire In presenza ■ W&SS S^SS&fl. StEalli per fargli comprendere che farà u suo interesse, batte con la mano su'j nii spalla del Ros per Infondergli 0 ucia. tira all'aperto i maialetti. li pala, rido rumorosamente; insomma fa diavolo a quattro. — Queste bestiuole sono sane « come n corallo :> — egli dice, e voltosl al comratore lo assicura che può prenderle d occhi chiusi; lo afferma lui la cui ita è trascorsa in mezzo alle bestie. — 'è qualcuno che può affermare il eon- gjf prende diparte TnoVe^ì li .Mgtec1n,!!zarj0i po, „ rivolge a, Cavalli1 gii dice: dp£PpuTdò che propongo io deve essere inettato. Né l'uno nè l'altro potete ritiarvi Sono l'arbitro di questa partita. costui — ed indica il Ros - teme che P bestin siano malate; voi siete sicuro j no e anch.io lo sono Giacchè sul rezzo siete d'accordo, fate così: che il ompratore dia 50 lire di caparra e renda i maialetti, fra 8 giorni, quando i sarà persuaso che essi non hanno lcuna malattia, allora verrà a portare saldo Qua le mani, una ouona tretta, all'antica, e l'affare è fatto. — Ma io non lo conosco — osserva 11 Cavalli — indicando il "*os. — Non lo conoscete? Neanch'io; ma ho visto in cento Fiere; che sia un gaantuomo non si può dubitare, siamo utti galantuomini qui! Poteva il Cavalli resistere a così conincente eloquio? No. Il Ros sborsa le 0 lire e si porta via la c^sta dei maiali romettendo di tornare otto giorni dopo. Ma otto giorni dopo il Ros non si preenta: passa un'altra settimana inutilmente e finalmente il Cavalli si reca a enunciare il fatto alla stazione dei Caabinieri di Cirio. Il maresciallo Mazuccato si interessa delle Indagini, troa la pesta dei due truffatori e non la bbandona più. Le ricerche lo conducoo a Torino e qui egli riesce a rintraciare e a trarre in arresto il Ros e il Meneghetti. Naturalmente dei sette maaletti non v'è alcuna traccia: essi sono comparsi. Cóme una moglie ruDo ai mariti per punirlo della sua avarizia i coniugi Zambotto non andavano roppo d accordo. Il marito Francesco, di 45 anni, era un tirannico amminitratore della sua casa (cosi diceva la!moglie Francesca Spandrei il quale non aveva che una passione, quella del risparmio. A sè e alla compagna gl imponeva — è sempre la moglie ne parla — i più duri sacrifici, pur di poter mettere da parte qualche ceninaio di lire di più. La sera del 6 corrente, la Spandre i recava incontro al marito per prepararlo ad una poco lieta notizia. Nel zvmtVslGodbCAdcavbrgepomeriggio essa era andata a trovare una vicina, e quando era tornata a casa, aveva constatato che i ladri. durante In sua assenza erano penetra,- ti nell'alloggio e avevano scassinato il nascondigli dove egli riponeva i voori. La donna, nel dare al coniuge questa notizia, aveva cercato di :om porsi un volto addolorato, ma ad un osservatore non sarebbe sfuggita una certaria di soddisfazione poco d'occasione in quella circostanza. Lo Zambotto non aveva voluto intendere maggiori particolari, ma -.on appena saputo che i ladri lo avevano derubato, pieno d'affanno era corso velocemente alla sua abitazione. I vaori li nascondeva in una nicchia scavata nel muro della camera da letto e mascherata da uno sportello. Lo sportello era stato scassinato e la nicchia era vuota. Sul pavimento giacevano in frantumi i vetri della finestra. Era quello il posto di dove erano passati i ladri? Dopo queste penose constatazioni, lo Zambotto si recava èBdstmsssi denunciare il fatto ai Carabinieri diiLanzo, i più vieta al paese doveri" " siede con la moglie: Balangero Egli diceva di essere stato derubato di 5000 lire di biglietti di banca e di un buono nominale di mille lire. Il brigadiere Patria si recava sul posto per un sopraluogo, ed esaminando la finestra, i cui vetri erano stati rotti, constatava che i ladri non avevano potuto entrare nella casa per quella via. Inoltre, siccome nell'alloggio tutto era rimasto in ordine e solamente il nascondiglio dei risparmi era stato scassinato, ne desumeva che il ladro doveva essere persona che bene fosse informata del luogo dove lo Zambotto teneva i valori. La moglie seguiva da presso il sottufficiale durante quella visita, e questi a più riprese, volgendosi, aveva creduto di lee'eere sul volto di lei una mal celata ansietà. Al termine del sopraluogo, il Patria aveva invitato la donna a seguirlo in caserma. La Francesca Spandre, giungendo a Lanzo, non aveva più alcuna forza per nascondere il suo turbamento. Interrogata, essa confessava tutta intera la verità: i ladri non erano mai stati a visitare la sua casa: quella storia l'aveva inventata lei per giustificare di essersi impossessata di 234 lire e 25 centesimi (non 5000 lire come lo smemorato coniuge aveva denunciato) che si trovavano nel nascondiglio. Per rendere verosimile un'operazione dei ladri, essa si era anche impossessata di 5000 lire di titoli in Buoni fruttiferi postali, 11 aveva avvolti in un cartoccio e consegnati alla figlia sua. la quale ignorando cosa conte neva il pacco, lo aveva cacciato in fondo a un baule. Una perquisizione in casa della figliuola degli Zambotto, portava al ritrovamento dei titoli. Dopo la confessione, marito e mo glie si trovavano faccia a faccia. En> trambi avevano dei torti da perdonarsi a vicenda, ed ebbero il buonsenso di farlo, dimodoché i due coniugi po terono lasciare insieme la caserma pienamente riconciliati. Il brigadiere Patria non mancò però, prima di rimettere in libertà la Spandre, di farle una severa ramanzina per ciò che aveva fatto e per il lavoro che aveva dato ai Carabinieri. Ma la donna aveva pagato con tale dose di paura il suo fallo, che poteva vantarsi di non essersi guadagnata a buon prezzo il perdono. Collocamento di mano d'opera Cercansi: 1 lattonlere Idraulico elettricista provetto — S tappezzieri in stoffe per lmlmttlture e tende provetti (lavoro provvisorio) — - aKSiustatorl stampisti — 2 calderai provettissimi lavorazione carcasse radiatori — 2 operai radiatoristi — 2 battllastra prò vettt — una donna pratica foderaselo sartoria lavorazione In serio — una dlpanafrlce per filati cotone e seta provetta (lavori in lino) — una assicmlsla — una sarta per manichi» e colli provetta. fili interessati inscritti al collocamento possono passare stamane, alla ore 8,30, per essere avviati al lavoro

Luoghi citati: Lanzo, San Remo, Torino