La "Maratona di Torino" in una spettacolosa cornice di folla

La "Maratona di Torino" in una spettacolosa cornice di follaIl successo di una nostra manifestazione La "Maratona di Torino" in una spettacolosa cornice di folla La vittoria del torinese Roccati che conquista il campionato italiano Gara ricca di fasi emozionanti e drammatiche - La grande prova di Fanelli dominatore della corsa sino a Rivoli - 11 "campione di Francia,, Morier al secondo posto t Gli atleti e la follaUn atleta bahuva ieri davanti a tutti, pieno di generoso ardimento, alla partenza della Maratona, (lineane, bmito, plastico, piccolo ma perfetti) nelle forme, Fanelli di Ortanova di l'vgliaveniva senz'altro crealo idolo dal'afolla enorme, che si assiepava lungo tevie. ed i corsi della città e più oltre, abordi degli stradali, nella giornata caida, attimi. Quando il gruppo multicolore dopo un giro c mezzo di pista rarraro la porta del Motovelodromo, i'anetti aveva a fianco Fononi; a pochpassi vi erano Morier, campione di Francia, Itossini, Linscn, campione, del Belgio, il marsigliese Signoret e Baibusso. Tra. il vociare d'i ciclisti clic cercatali > di prendere buona posizione dietro i maratoneti, tra i suoni di elusati, delle, automobili al seguito, un nome veniva ripetuto, gridalo dalla folla: « Fanelli! Fanelli! ». « lì numero 123 » 17 numero 12.3 era diventato di colpo popolare. Procederà sicuro, elegante, con passo elastico, con, a fianco Morier e. seguito dagli altri. Corso Casale, l'onte, Umberto l, Corso Vittorio, folla ancora, e ancora il nome di Fanelli ripeluto, vrlato ininterrottamente, .Signoret, vecchia volpe, svoltando dal corso Vittorio in corso Ile Umberto, tagliava la curva passando sul contro-viale c si portava ta testa, ma veniva subilo raggiunto da Fanelli, Morier e fr.rroni. Poi quest'ultimo si staccava all'altezza di Corso Peschiera. Il passo eravelocissimo. Fanelli sudava c chiedeva già acqua ai suoi accompagnatori, ma non, sec.-nmva il ritmo celere da lui imposto al-la gara. Il giorno prima, chiacchie-rondo, il pugliese aveva detto di voleressere giudizioso ; si sarebbe accontentato di non, farsi staccare. Parole. In gara, l'ardore della battaglia l'aveva subito preso c l'entusiasmo della folla0 aveva esaltato. Fanelli andava verso a mèta ancora lontana, incurante. Quasi insofferente di ogni calcolo. Tm strada di. Orbassimo, polverosa, piena di sole. Tre uomini erano riunii in mezzo alla corona dei ciclisti che1 faceva scomparire, alla vista della folla: Fanelli, Morier e Tìalbusso. A cinquanta metri Passini e. Linscn, più ndietro A'ara/e e. Paduuno assieme che precedevano Forzoni. Scaglionati poi ra la marca nereggiante dei volontari ccompagnatori, PeUlto, Fatui. Toschi v, un gruppetto di tre: Moratti, Pcirano e Bnccati. E Signoretl Scampar-o dalla lotta prima di Beinasco, l'nv.possibilitato a proseguire, per vno strappo muscolare prodottosi in una gara precedente. Fanelli, continuava nella sua torsa velocissima, tutta strappi, accclerancnti improvvisi. Morier lo seguivacome, la sua ombra e Balbusso si staccava. Dopo Orbassano l'impetuoso ita-iana ed il campione di Francia rimanevano soli, e. soli percorrevano la lunga strada diritta e. stretta che va vera Itiralta. Il clamore era cessato inincila, strinili, secondaria, riposante, ira jli alberi dalle foglie d'uro e le, vignepaglie di uva. La muta dei ciclisti era rimasta, più indietro, impossibilitata ad aprirsi un varco ira le automobili che faoevaiw da insormontabile barriera dietro ai due corridori. La corsa era sempre velocissima. Affiancati i due campioni si davano a tratti, delle, occhiate rapide, ma non- un segno di tanchezza, appariva ancora, in nessuno dei due. Itivalta: una leggera salita nel j«c. e, tra le case. Fanelli scattava: cinque, dicci metri di vantaggio. Morier i annullava subita, fuori, dell'abitalo,Ed ancora i due appaiati, verso Bioolihe si annunciava da lontano col suoosso castello illuminato dal sole, Im orsa, era ormai decisa? I due rampio-ni che, in (/ucsta prima parte della prova avevano dato battaglia, eranogià sicuri del successo* La meta crancora lontana, ed il generoso Fanelliroppo si era prodigato. Egli chiede-n da bere ad ogni minuta, ed ingoi-ava, acqua. Il suo accompagnatoreentara di rifiutargliela, ma egli ne oleva ail ogni costo. Il tormento della sete .4 Itivoli il pugliese, transitava anora primo. Egli impiegava 1 ora 36' •_>.j" a compiere questa prima parte ella prova {chilometri 20,050) ad una nedia, aggirantesi sui 16 chilometrirari, media notevole che sta ad indi-are il veloce ritmo della gara fino a uel momento. Morier seguiva a tre econdi, rale a dire a pochi metri. S'ul- 0 stradale, di Francia i due campioni rano ancora a fianco l'uno dell'altra.1 clamore riprendeva assordante. Fot-a ai bardi della strada, niifoinoni/i, motociclette, ciclisti. Trn- vociare con-] uso, qualche imprecazione (ciclisti che ndavano a finire nei fossati), suoni i trombe, di claxon. In mezzo a queta frastuono alte grida di incitamento Fanelli. Ma il campione non aveva iù la scioltezza di prima. La. sete lo ormentava. Valeva bere, soltanto he.i e, continuamente. L'acqua gli veniva, egala una volta, due volte, ma egli' insisteva, voleva strappare di mano al-i'acromprtffnafore la bottiglia d'acquai clie questo gli contendeva e che rap-ìpresentava per lui in quel momento l'unico desiderio, l'unico bisogno. Ad un. tratto si ferma ca. Son poteva più proseguire, voleva delta' qua. La. bottiglia passava nelle sue inani, e avidamente veniva portata alla nocca. Due sorsate lunghe, l'arsura momentaneamente appagata. Voi la ripresa: l'organismo si rifiutava. II. momento era. drammatico. Fanelli doveva compiere- qualche decina di metri al passo. Un urlo solo: l'incitamento eiella folla che non voleva il crollo dell'idolo. Fanelli, riprendeva, si rimetteva a correre e aveva guizzi di nuova energia. Eravamo in. quel momento edle viste della, borgata Leumann. All'attizza dele prime, case l'italiano aveva raggiunto il francese. Era la ripresa* So, la lotta ormai non era pi-': soltanto tra i due campioni proctiti dalo sforzo. Dietro qualcuno stava avanzando velocemente : il campione, italiano di maratona, Sciloli'. Fanelli intanto, elopo aver raggiunto Morier ed avere compiuto con lui un breve tratto, si fermava ancora. Egli voleva bere. Si vide allora scendere, precipilosamente da un'automobile un Itile, probabilmente un, conterraneo di Fanelli, che avvicinatosi aWaccompagnatorc del pugliese, gli strappava di mano la bottiglia dell'acqua ^scaraventandola violentemente a terra. Quegli die, era stato ....„ sino a poco tempo prima il magnifico eader della gara si riprendeva uneora faticosamente, ma ormai Moner, Quan-itunniip. nrnvtitn mi in. rn-c,In. n forti unque provetto eel in pretta a forti crampi allo stomaco, si era slaccato definitivamente dà lui. <i Ho le gambe dure ! » (Irida ancora, ancora un vociare confuso; ciclisti che facevano segni, spingendo con le numi quelli che sfocano sicuro, in ottime condizioni di' frcsihez-.=n. A tratti soltanto si palixiva le gain- òr. Il gesto si ripeteva sempre più di frequente in seguito. i— Sto tiene - - egli gridava e gambe dure. Non vanno! avanti a loro. In mezzo a quel clamore] assordante un piccolo uomo avanzava velocemcnte, con passo sciolto. Era y-a-ìtale che muoveva decisamente all'aitar-] co di Morier. Egli passava Fanelli pri-'ma (.che con un disperato sforzo aveva tentato di affiancarsi, ma inutilmente\a lui), poi piombava alle spalle di Net-] ner. A lunghe folate, Natale, facilita- fo dalla discesa del Cavalcavia della ferrovia di Francia, dove, oqni anno avvengono gli episodi più salienti e più drammatici della Maratona, lag-.giungeva Moria- nei pressi dell'Aero-', nautica d'Italia c lo passava senza dif-]ficoltà dopo due ore, sei primi, e cin.]quantaquattro secondi di corsa. \ La vittoria del romano pareva ormai certa in quel momento. Egli procedeva, »!a ho Le sorprese, non erano ancora finite, n questa guru ricca di interesse e di. mprevisti. Anche Xatule. appainacciato, c come, poco dopo, che si era sempre mantenuto ne izinni medie, con unei marcia \ n a Roccatihielle po-\rcuol'ire* ' . . t re.!.™ annunciato con le. solite grida 'l piemontese dappMivoli, punta clic egnava il ritiro di Passini colto da do- ti» liossilll cotto aa ao-ila vomito, ed il rifar-1 ori di ventre e do di Linscn. aveva aumentalo pro-\gressivameiJc la sua andatura. Egli'apparira in sorprendenti condizioni di'reschezza. Senza una goccia di sudo-'re, sorrìdente, sciolto nel passo, inci- ato dalla folla, che già. dimentica, di] Fanelli, rivolgeva a lui tuffi i suoi favori, ed i suoi applausi, procedeva si-i uro e calmo. (Ili si leggera in volto la] icurezza della littoria, quella vittorìa\ ognata da lungo tempo, e pre'parataj on- tenacia, con ferma volontà. Morier veniva, passato senza difficolà. Poetati proseguiva nel suo sforzo, d in prossimità del corso Itacconigi on era ormai che a qualche metro ila, iatale.. Un ultimo allungo ed anche l romano eia passato irriniediabilmcn-. e. J.i7 folla, cintila stessa folla che alla] partenza arerà urlato il sua incitamento a Fanelli, non aveva adesso che n nome sulle labbra: Roccati! Roccai! Un piemontese stava vincendo la iù classica prova di gran fondo ii:tcr-[\azionale che si coirà in Italia e sta-] a per conquistare, il massimo titolo 1azionale iificaio! L'entusiasmo era ben gin lFu una marcia trionfale per UoceatiUa Piazza Statuto all'arrivo in mezzo] due folte siepi umane. Nessuno ormai \oteva più minacciarlo ; la sua vittoria] ra rerfa. Ili inditi giovani vi era lina, 1K1cccrGCioia grande, un entusiasma commoente. Erano i compagni di lavoro del olitivo atleta piemontese, i compagni el Michelin S. O. al quale Poccati apartiene. Forza! Bravo! Carezze perute nel vuoto, ma che gli occhi di Pocati vedevano. Sul volto del piemontee, non contratto dallo sforzo, Un sor-'.Miso persistente che tradiva una gioia (ntensa. Che. era avvenuto infanto alle spalle i Uoceati.' Un nuovo stpostumentn. i Morier, rimessosi alquanto dalla diluii-' ;tg, rance, che. lo aveva collo sullo stradale li Ilivoli. provocata in parte da. una vevanda ghiacciata, era riuscito a aor-jA passare nuovamente Salale ed a por-1 tarsi in seconda posizione. Il romano rra costretto a fermarsi, a sedersi anzi'nei pressi della vecchia barriera di]Francia per farsi mussggiare le gain-,Il be indurite dallo sforzo. Il francese, giunlo al Motovelodromo fjuundo !/<« crano finite, le ovazioni a Bilicati che meraviglioso di freschezza e 6'pk'»"'(./i/c;di salute dopo aver compiuto il giro di pista più veloce, si era già cambiato e girava per il prato con un gran, masso rfi fiori, riceveva* lunghi cavallereschi!tippltiusi dal pubblico che aveva avuto]notizia della sua magnifica prova |Uopo Morrier arrivava .\atale, se-i gitilo dal giovane bidlesc Pellin, un po la. rivelazione di questa prova, da (ierbella e Chiusa che dopo una gara rego-]lare erano riusciti ad avere ragione di, tinelli che nella lotta iniziale nO: are-|rana saputo fienaie il loro ardore coni- liottivo. Fanelli giungeva più tardi in discrete, condizioni, dopo aver dati pró-iva nel finale tirila gara di una grande]forzadi volontà. Al Motovelodromo chi-.no convenuti in. attesa dei maratoneti l ispettore sportivo della lederazionr,,fasctsla comm. Bossi, il nostro comm. Fttnti, il dott. Cartasegna, membro del commissariuto della FI DAL e si urte rdella prora, il comm. Colombo dc/tai.< Gazzetta dello Sport ... ilocati riceveva ancora applausi ^pubblico quando, tenendo sempre, gc- ■ venciiuoscni.pl-, y--'zo di fiori serrato sul irti t'(. .l/o(orc?e(/romO| - compagnia di un, vecchietto, suo par d focali amici che lo avevano ap- , ,;( ; (I- tnl in ut ^ , ^ ora incontro a fargli W. ... . 'iica, ma poco elopo, cambiato, -ripulito,' passeggia tra la gente, tranquillo come arrirassc allora da una breve passeg- giata di salute, non entro ancora coni- AoVraòrr^freTtc'drVna^o/orc/ii 'lucci'-'7/., 7,...,',,., t„y» „ limi canti. Bocca 1 lasciarti fare e si limi- fava a sorridere, ^on aveva bisogno ti parole, per ringraziare c dire tutta la sua grande gioia. ì Passione sportiva , .1 La « Maratona di lorino .. orgams- zata da La Stampa in unione alla Oa/.- /.otta dello Sport e ro//a collaborazione della Società Sportiva Ausonia che ci fu di prezioso aiuto, ha segnalo, oltre all'ottimo esilo sportivo, un vero t*.\ coni rfi folla. Ovunque ve n'era, come si è delta. Selle vie, nei viali della cit- tà, nei paesi attraversati, sulle strade di campagna. Quanta! Impossibile cai- colarlo, una mezza città mobilitala. La » Maratona » Zia iuduhbiiimcnte una. gronda attrattiva sul pubblico.' ,1 di- stansa di anni rappresenta sempre 0''«'-: rosa di straordinario, emana il fascino delle gesta che hanno del sovrumano, jj'idea di un uomo che fa quarantadue chilometri di corsa in poco inù di due ore c mezzo e che. arrivato, non si get- ta per terra vinto, annienta0 i^fcW pletamcnte nella festa dei più. - Se si dice. Quale ma. I ciclisti, altro fenomeno io avessi folto qui Ilo. sarci morto! — . ,: , i- -1 : 'di miracoloso insom-' guanti ..^:r."«« ieri! -compiono tutta la hara fra la polvere, il più .Mie volte. senza neanche poter scorgere la -maglia un corridore, con il pencolo collante f t . .in !**.'?>«,. di farsi spaccare una ruota ila un'au- Rubile solo per vivere l'atmosfera eli-Ila gara. uenu !/t«i«. „. Passione sportiva! Quella che. molti si ostinano a non capire, ma che pure ha invincibile fascino, ed èiiino for-> za nella vita dei giovani, poiché e seno- la e palestra di vigoria fisica e di ro-j buslessa morale, GIUSEPPE TONELLI |_A CLASSIFICA [, Roccati Francesco (Sport Club Micheli.!.!), in Ore '-'. Morier (Marsiglia), il» ~- Eor/.om jjmo vtiiglio Kos \a [.'atai Guido (Giglio Dos so, i'irenze), in X Natale Stefano (Audac Poma), hi i. Pellin Luigi (Pietro Micca, Biella), in Gerbella U.-ar (Priliciipe, l'armai, in B. Chiusa Cesare (S. C. Italia, Mila.no), in 2,48'12"l/y 2,SJ,39"4/a 2,55'0V'2/5 'J,ó6'02"l/5 2,56'50"l/a 2,38'45"3/5 Firenze), in 3,f>l'39"3/3 J. Toschi Ferdinando (libero, Livorno), in 3,fr2'lj"^/5 ). Fanelli Michele (l'osagliene, S. F IO 11. BalbablISSO G. (Caproni Milano;, in li. Paduano Sim. canati), in (S. C. Ite U Iio'vióne"Ceiosie (Madon ria Camp., 'l'urino), i.u in 3,02'45"3/S 3,0i'.'»5"i/5 3.04'07"l/ó 3,05'i.'S"l/5 3,03'ì;',1/5 \'t, Bovono Natale (il.a l. gione Fv.rr.. Genova', in 3,07'14"2/5 15. Llnsen Jean (Belgio!, iti 3,10'30''t/f) Ki. Vionello Salvatore ,S. G. Galvani); 7. Bota Vittorio (Pallanza); 18. Roc cali Vittorio (S. C. Galvani!; 19. Saccani 6. (Principe. Parma:; 20. Biemclicri Eni. (D. S. Sanremese); 2-1. Morolti D. (Bologna Sportiva); i;'. Pugno Giuseppe (Audace, Casale:; 23. Tonato Carlo (Andare, Casale): 21. Ingegnotti •.'ó. Ilogctti E. Itusso Antonio dvmMadonna Campagna (Ubero, Stangano); '-'• fi. S. Dario Pini); 27. Vigliemo Corlo Dopolavoro Galileo); 28. Pcrot.i Sano (Madonna Campagna): 29. Zen Luigi (libero, Torino;; 30. Uruzzone Mario ;S. S. Scarpa, Savona ■ :',1 Silano lhl.ricl (Pliero, Cliie.rH; 32. Torrioni Gio. vanni (Audace, Casale': 33. Cassiani Angicdo (libero, Pavia); 34. Sommari vai 0 1Giuseppe (Caproni, Milano); 33, Mon ferrini Ercole (S. Giorgio, Genova)'*1'- Invernici fi. (Azzurra, l.aiii|iorese.i]', ,'.' \ostimi Romeo (Michelhi, Torino)Lui Gavino (Mìeheliii, Turino,; tl'Ji.vtiolei Attilio (I\ Micca, Biella ; 40 Sgo,fo ^riuro Galvani, Torino;; 41 nizzg Enrico il'. Micca, Biella); ii Papa Alfredo illop. Brindisino); RI;schiavolin lì. (Michelin, Torino;; 44 Creinoli Pietro (Mussolini, Milano) 43. Olmi Gino (!'. S. Scanilianese;; 48 Gorbarlno _ Stefano ..(Dop^ MlTiunese)!"* ] _ . . | \\ tJM^r^ ^ UlCCHCl i ]*l t'abri Giuseppe (lib.,"Concorrezzù)Sono considerazioni un po' affrettate e non definitive quelle che si posono trarre subiio dai risultali degli euni medici praticali al maratonetipoiché restano ancora da effettuare le analisi di laboratorio sui materiali prelevati ad una parie dei concorren ti. e — d'altronde — non tutti i dati iniedico può palesare. Tuttavia giù tln0'0™ qualcosa si può dire e forse'Tlamo piò interessa il gran pubbli «f.g&fS ^ ^.^0» ^ severa cui saranno sottoposti, a vranno soprattutto uii carattere sejen tifico. Intendiamoci, dicendo sclentineo non voglio ceno asserire che non sarà tale da potersi sfruttare nella l-11 , tutt'nitrn. Poiché^UtSlMl!!. perori I)0' f|j tompo gelosi custodi, vengono pnj sempre, per così dire, incanalatiiiK[uadr.'ili, raffrontati, osservali, per ricavarne nuove o ì Utili ad una buona ,p „ criteri pPr ,m buc W™" prova (H .1a,,,a 1 Oiinrmo nnnnlllft n n 0 ,.^n,a' fhe Mediante sngee orca ili zza - z-l(wl p,| razionale cultura rtéilc sport i fatti patologici non abbiano nei avverarsi clip in casi eccezionnll. Timigliorate norme (prassi sportiva. buon allenamento ad a importanza per laV^™™ <J'ianti«t e qualità di energie "Siche che essa richiede troveranno nppim(0 no„e ncnilisizioni sempre crescenti della fisiologia dello sport le basi più utili e più sicure. Ma non divaghiamo; di ciò (potremo discorrere cor. più agio in seguito. Ricorderò, dopo tale premessa, che j] compito dei medici sportivi era plut tosto complesso. Difatti importava, in nanzitutto, praticare la visita preven ,ìva degli iscritti, onde evitare che Partecipassero alla maratona individui S^W, adenclS' ói^ifSffi'- P°r ri, jscrjtli erano'un bel lotto ! In serori do luogo ci eravamo proposti dì pra ticare particolari esami a quanti rite nevamo che sarebbero giunti n!la m* ta e si sarebbero piazzali piuttosto be™*. .Questi «indiziati» li avremmo, e ft^'V'DjSÈln5S*r 'rt^mìrtU*"el£ yremmo dovuto rivedére ed abbiamo riveduti perché troppo affaticati o co munqne bisognosi del nostro aiuto. E già che parliamo di aitilo ricordo an- 'ora che altro compito dei merlici ir?,1;'1^' "'Il?"!^{? ^Il',7°"*?,?^°V*?!-W^»^* ^quès.o'n^dera'e medicina dello sport deve tendere !n- somma ad una forma di medicina pre-ventiva. ventivn. An''1' noi abb'nmo dovuto »\™ ™ ^ «I Dia^^ propostoci. Di ciò va merito ai ma- ratoneti stessi che, compresi nnalvmonta ri ni 1 ' i ,11.-. nn^n rtV,rt .l~,.;.-„ « 1 roJn niente dell'interesse che deriva, a loro ^.^dn, c^U di eh, e= la ennn mnstrntl nifi rlicoinllnali ,li ™.i „n ,? nnnii P dlsc,pllna" 1,1 cerl>Nfm n'hbtenao lasciato prendere I v!a , nn un ,,pr,0 numero, per quan t0 r;..|.r?t.o, di iscritti, sia per la loro troppo giovane età. sia per la prosen /a'/li qìwleiie tarii cVie'sàrcbbó'statar.ilul-' per loro quandi si fossero sot-toposti <id una dura fatica Soccorsi degni di noia non Abbiamodovnte prestaire, poiché, in verità ipie-sfanno non si sono ver^fl-aU inciden^di importanza, Quanta quella grave dilntazione di cuore elicebbe a verificarsi ne! 1919 ad un '-'io. vane concorrente di Cuneo, e che mispa dura prova, le nostre arti. Ma i1 del soldato di Maratona fortunatamente non fu completo ! KNon saprei dire se sia stalo quel oa-so o meno a spingerci; ma lo scorsoanno volemmo investigare il compor-lamento del volume del cuore nellamnrotonn. ed osservammo, medianicami radiografici compiuti prima edopo la gara, che i migliori reagirò- :no con un piccolo impicciolimento dal cuore. Anche il tieniseli del resto oejgli olimpionici osservo lo stesso atto.[che si tende a considerare, come >a ri sposta normale di un cuore =ano di fronte ad una fatica assai intensa. Quest'anno non abbiamo più fatto qùe sta investigazione in modo sistematl eo; pur avendo ponilo confermare tale dato, con altri metodi di indagine, in un gruppo di concorrenti. | Se. in linea generale, tutti i concc-rren j t_i_ (Miu ^annp^flnlto ^.percorso soni sonoIpinnti in condizioni relativamente soddisfacenti, certamente quelli che figurano nel primo iuiio, per quanto aDblano impegnalo a fondo le loro energie, sono apparsi, anche alla luce del nostri e^uiii, in condizioni tìsiche più che buone. Questo diciamo nel giudizio comiplessivo; che, se si vuol scendere a partieolari dettagli, pur rimandando le conclusioni delìnitive ad esami di laboratorio ultimati, diremo, ad esempio, che l'aspetto esteriore ottimo del-j'f^condlzioiìr'flsiche*"d*i^'Roccdto"do5» h„ \,mgn corsa ìm~ irovato confermanell'esame medico. Natale è pur giunto nei limiti delle condizioni fisiologiche, ma la fatica quest'anno lo ha toccalo più di altire volte. Nel 1929 ricordo che lo trovammo véramente meraviglioso... si da compromettere le presunzioni delle nostre conosceaizo sulle leggi dell'affaticamento! Pelin, arrivalo amehe"in buone condizioni fisiologiche, deve essere meglio sorvegliato, perchè l'armonia della suii costituzione venga sempre piti ad acquistare ipiella sua completezza e, diremmo, sicurezza che gli sarà, necessaria in prove future. A l'anelli bisognerebbe dire qualcosa in un orecchio: ha dei buoni numeri anche dal punto di vista fisiologico; ma bisogna che freni un po' la sua esuberanza, pur magnifica; si mettad'impegno per conoscer.: quella strategia di distribuzione delle forzo durante la ffam, si da non essere ad un certo punto preso di mira dalla fatica. Dg!i la vince, ma la fatica ó femmina... e qualche impronta, sia pur piccola, la biscia. Questo gli abbiamo detto in un orecchio; ma al pubblico diciamo pur sinceramente che Fanelli, quando non sarà più un autodidatta, e qualche buon allenatore lo curerà, con un'oculata prudenza, anche per queste muratuiie, pomi dar più ancora filo da torcere, e come! Morier, un'altro del gruppo dei giunti in condizioni fisiologiche, si è lasciato pero giocare un bruito tiro dalla bevuta d'una bibita ghiacciata. Pare in contrasto la stui costituzione col •suo valore e merita l'osservazione del medici dello sport Toschi, Patinano Corbella, Biancheri, Chiusa, ed altri tra gli arrivati sono pur siati riesaminali al traguardo d'arrivo. Abbiamo qualche goccia lei loro sangue (tutti hanno dichia ."ito che non han sentito alcun dolore per l-e n0:itrn licvi PullUire!): vedremo e■ JJ°l Ke nni'l'!r'";Vno- ,. , Lfer ora aggiungeremo soltanto, a tt t01° ! r 1'l * W" pmvelti uhbian,° anCOra una v?Wa iis,V ne.ut t-.i.e,. di curiosità, che nei maratoneti irovetti riscontrata I»» «té V.ta maratona; ^.'ò noi molto tempo dopo I ISuS? inU. una bradicardia (prima ovverosia una frequenza .Ielle pulsazioni inferiore a quella degli altri uomini normali. L'aumentofu mostato ar¬Anche 1 rilievi sul comportamento della pressione arteriosa massima, minima e media dinamica, ci hanno for¬1 '1 "" ntto dati assai interessanti. Dott. VIZIANO. Il servizio medico Il servizio medico, affidato alla F I. M. S.. è staio disimpegnato dal doit. Cartasegna, Ispettore Regionale, dal dott. Viziano. Fiduciario Provin etnie, e da! iloti, velicomi». coadiuvati dai dott. Tasgian, Biancalana e Xa-varrà. Frjgeri{} ha battu<0 Rivolta nella Coppa Binda Legnano, ì-2 mattino. Organizzata dall'I'. S. Cnstollnnzese Kli distoltali za, si e svolta in detto pae se una imiriitona di inareia di ch'il. '^'>. 1. Krigcrio l'go. dello S. U Benitr Mussolini di Milano, impiegando a cr. prire il percorso ore 1.52. alla media oraria di rhil 12.400: 2. Gohbiito Giu seppe, dello S. ('. Mussolini di Mila no; 3. Rivolte Ettore id. ; 4. Brignole Mario. Gicni Ltiifi della So- uietà Ginnastica Coinense di dimo.