Ipartiti inglesi sull'arena elettorale

Ipartiti inglesi sull'arena elettoraleIpartiti inglesi sull'arena elettorale La lotta si polarizza tra i partiti nazionali capeggiati da MacDonald e i partiti laburista e liberale Lloydgeorgiano == 11 manifesto di Baldwin Londra, 8, none. Il manifesto al Paese diramalo l'eri notte da MacDonald produce ojrt'i in-line la tanto attesa e indispensabile dolente. Ancora una volta il Priano Ministro è riuscito a rinsaldare l'edificio della unione nazionale, al momento in cui gli eccessi della campagna propagami istica stavano al larga ndo minacciosamente le troppo numerose crepe. La serenità e la tolleranza che caratterizzano ii manifesto calma: ino quasi del tutto ojrjii gli ardori polemici degli organi dei diversi partiti, ove si nota la scomparsa di quei virulenti attacchi al laburismo che caratterizzavano i commenti editoriali dei giorni scorsi. Oggi il laburismo è lasciato in pace dai commentatori del manifesto di MacDonald, i quali esortano tutti a seguire l'esempio di patriottismo dato dal Primo Ministro al Paese, e scongiurano gli elettori a rispondere all'appello alla concordia ed alla collaborazione dando a MacDonald quella maggioranza travolgente della quale egli ha bisogno per procedere al risanamento della Nazione. « MacDonald ha dato prova di coraggio — dice il Times — facendo affidamento sul popolo, ed i termini del suo appello — con il quale ha apeno la campagna elettorale — offrono a! ipopolo ampi motivi di fare affidamento su di lui ». Freddura liberale e attecchì laburisti La starnila liberale non osa oggi andare troppo apertamente contro corrente, e tenta di barcamenarsi tra una misurata approvazione del manifesto ed un appello agli avversàri perche compiano il primo passo verso la concordia moderando i loro appetiti, tanto in fatto di programma quanio di candidature. Gli organi liberali riconoscono che le intenzioni di MacDonald sono eccellenti, ma affermano che non altrettanto sono quelle di coloro che il 3 novembre venturo occuperanno a Westminster i banchi della .maggioranza. «Non crediamo affatto — dice oggi SI Dalia Sews — che un forte Governo nazionale significhi cinque anni di reazione, ma crediamo anzi die non sipnlfìchi nulla, poiché nessuno riuscirà a mantenere unito questo conglomerato di settarismi politici per la intera durata di una Legislatura». Il Manchester Guardian e il Daily llerald assumono, per contro, una po-sizione nettamente avversa al Governonazionale ed al partito della unione nazionale eli manifesto - dice il Daily Herald™,ik P ™n -T^y^^.?0",, PSS Sir^nn n,°U-ff,Ì,'za I.riam:il- dl defl- mie un programma dazione o un principio di politica. 11 fatto è che MacDonald, se è confermato nella sua carica, .si troverà sotto gòngilo. /sarà obbligato ad attuare il program ma dei conservatori. Questa è là ve rita. Egli non osa ammetterlo, e non osa scendere in lizza onestamente e francamente por battersi su questo punto. Egli evita i problemi, e non assume impegni. Ad un Paese che ha bisogno di un Piano, di una guida, egli non offre altro che una charme personale ».-•-< Agli attacchi velenosi del Daily He'rald. sembra rispondere il Daily Exvrese, il quale afferma che » il prò zmnzlaimento di MacDonald è chiaro. Vigoroso e privo di qualsiasi ambiguità, n Primo Ministro ha compreso l'urgente bisogno del libero scambio entro l'impero s. Mentre la stampa discute e comtenenta le dichiarazioni dei leaders dei vari partiti, questi ultimi organizzano la campagna elettorale e procedono, attraverso laboriosi dibattiti, alla pentita dei loro candidati. Sette partiti in lizza Per il momento i partiti in lizza so-' ino sette, e cioè: il partito conservatore, il più compatto di tutti nonostante le innumerevoli sue nuances e l'abbondante discordia Intestina ; il partito laburista ufficiale; quello laburista nazionale fondato da MacDonald; i tre paniti liberali : e cioè quello prole zionlstico, capitanato da sir John Si mon; quello semplicemente nazionale di Samuel; ed inline quello di puro tipo libero scambista che Lloyd George si propone di condurre all'assalto delle posizioni conservatrici.- ritimo inifine, almeno per la sua daia di nascita, il partilo nazionale di Osvaldo Mosley. É' difficile, per ora, far previsionsul numero delle candidature che ognuno di questi partiti presenterà al corpo elettorale. Le cifre messe in giro oggsono provvisorie, perchè destinate a subire forti alterazioni man mano che nel vari collegi le organizzazioni politiche locali stabiliranno accordi per limitare il numero dei candidati. Intese an questo senso sono sia. in via di conclusione in alcuni collegi; conservatorte liberali nazionali sembrano decisinfine ad evitare, entro il limite depossibile, le inevitabili dispersioni dvoti risultanti dalla presenza di tre candidature. Dove sarà possibile, la lotta verrà ingaggiata fra due soli canididati: l'uno nazionale e l'altro antinazionale, ossia laburista e liberale Uodygaorgiano. Ma. per ora non esiste altro che una volontà teorica di iti tendersi. In pratica sarà difficile evi tare lotte tra rappresentanti di panitaderenti tutti alla unione nazionale. conservatori, comunque, scénderanno •in lizza con cinquecento o cinquecento cinquanta candidali. 1 liberali nazio inali con una cinquantina, e con un ugual numero quelli del gruppo Samuel. 11 partito laburista nazionale dMacDonald ne avanzerà al massimuna cinquantina, ma alcuni informatori parlamentari sostengono oggi chMacDonald si accontenterà di una ventina di candidature sicure. 11 partitlaburista ufficiale, invece, ha deciso Scarborough di scendere nell'arenelettorale con un numero di candidaidentico a quello dei conservatori, perchè si propone di opporre un suo proprio rappresentante ad ogni candidatideila destra, e ciò in qualsiasi collegio del Paese. Avremo così dunque cinquecentb cihcjuecentoeinquantn . lutdidature !atmriste ufficiali; una sessantina di candidature del partito di Mosley, e forsdue dozzine di candidature comunistche probabilmente si ritireranno alljpuidicesirna ora. I « fondi x> d: Lloyd George Lloyd George, dalla sua residenza Churt, intende dirigere la campagnin favore de;! partito del libero scambio, senza prendere però personalmente parte alla lotta. Avanzerà la sucandidatura nel collegio di CuMiarvou ove avrà conio .avversario un conser-1avalore ed un laburista. Ma la sua po-1s sizione è completamente al sicuro. | li del gruppo Samuel. Serviranno ir vece a creare un nuovo « parlilo elettorale r che nella prossima Camera dei Comuni assumerà la difesa de! libero scambio, ed opporrà la più strenua resistenza allo misure protezionistiche che il Governo, a giudizio di Lloyd George, dovrà inevitabilmente adottare daio il colore politico della sua maggioranza. Lloyd George ha cosi precisato la sua posizione di reciso avversario del Governo nazionale, e nessuno dubita che — se il partito nazionale otterrà una vittoria alle urne — il Governo sarà obbligato ad introdurre immediatamente tutte, o quasi, le misure propugnate dal partilo conservatore per ridurre al minimo indispensabile le importazioni mediante una muraglia di tariffe doganali applicabili all'industria e all'agricoltura. La maggioranza che MacDonald avrà nella Camera futura sarà infatti essenzialmente conservatrice e potrà essere rafforzata da momentanei appoggi dei membri del gruppo Mosley, e dall'appoggio offerto — a malincuore — dai liberali di attenuato libero scambismo del gruppo di Samuel. La rottura definitiva tra Uoydgeorgiani ed il Governo nazionale 0 avvenuta oggi con le dimissioni del figlio del leader liberale, il maggiore Lloyd George, dalla carica di Sottosegretario al Dicastero del Commercio. Baldwin per le tariffe doganali Negli ambienti politici è vivissima la attesa dei manifesti elettorali dei varii capi partito. Oggi intanto è stato pubblicalo il manifesto elettorale rivolto da Stanley Baldwin ai membri del partito conservatore. Esso espone la necessità di estendere il periodo di coopcrazione co! Governo nazionale allo scopo di terminare il compito già parzialmente eseguito per il quale è necessario un Governo stabile con una forte maggio™n™ nel Parlamento e sostenuio dalla Pa"d9 maggioranza degli elettoti, «Nel campo internazionale — continua Baldwin — noi dobbiamo esami^J^ fa' Suz'bonl'^S dell'oro ne mondo e la interdipendenza finanziaria delle Naziòn in,,,..nn ->,■,..., r 0 - 1 ,- ,„ „ u „„. vinc^fiiiienio e es- ^^.^^VSsum Egli perii non rivela ancora con quali hforze intende affrontare gli incerti del-[lia lolla. Per ora si accontenta di dis-lrseminare il panico entro le lìle dei suoi camici di ieri, annunziando loro che i. lfamosi fondi elettorati in suo possessojpnon saranno posti a disposizione dei candidati del gruppo Simon ne cii quel- tucetctpgnlfitabresczSdceceqplnrseaGlmemderèeadtpssLa questione alla importanza è la della bilancia commerciale che e i I o n i o e o a a : o o ne e, a a a mna lità finanziaria. Essa può essere compiuta soltanto o riducendo le importazioni o aumentando le esportazioni o combinando insieme questi due metodi, lo sono pronto ad esaminare tutte le proposte che. possono servire a raggiungere lo scopo necessario. Io riconosco che la situazione è stata modificata dalla svalutazione della sterlina ma ritengo che questa svalutazione non può essere sostituita validamente che da un sistema .di tariffo doganali accuratamente elaborate-e disposte in modo da far fronte alla situazione attuale. Io continuerò in conseguenza a sostenere dinanzi agli elettori l'applicazione delle tariffe doganali come l'arma più rapida é più efficace non solamente per ridurre le importazioni eccessive ma anche per permetterei di indurre gli altri Paesi ad abbassare le loro muraglie doganali >. Riguardo all'agricoltura Baldwin riafferma la sua liducia nel contingentamento con una garanzia di prezzi per i cereali come pure nella protezione dei produttori contro la concorrenza sotto costo dall'estero e nell'aumento della produzione interna. a A questo scopo — soggiunge Bald win — e anche per poter concludere trattati irrterlmperiali noi vogliamo essere liberi di ricorrere a contingentamenti proibitivi oppure alle tariffe doganali. 11 nostro scopo è di assicurare l'unità economica interimperiale ». Henderson per il socialismo Il capo dei laburisti Arthur Henderson — il cui manifesto pare venga pubblicato lunedi — ha pronunciato il uo primo discorso per la campagna elettorale. Egli ha dichiarato che la conferenza di Scarborough ha, con decisione più seria che mai prima d'ora, 1rrgaeddc■pc-dvplshcpfccmesso il suo sigillo di approvazione! ad un programma che mira alla ri»! costruzione socialistica della società. Questo è il programma che egli yrescina al Paese per le prossime elezioni. Le tipografìe sono da ieri sovracca Cibile di lavoro, e procedono alla stampa accelerata di manifesti e di proclami che si riverseranno, fra giorni, come una valanga sull'intero Paese. Disgraziatamente, in questa battaglia non saia passibile servirsi delle tonnellate di carta stampata in occasione della lotta elettorale di due anni fa. 1! partito laburista aveva allora stampato a milioni di copie un manifesto portante il ritratto di MacDonald e la scritta : » 11 leader del laburismo. Fate di lui il leader della Nazione ». Il manifesto laburista era realmente profetico, ed il partito ne possiede tuttora, dicesi, centinaia di migliaia di copie. Ma evidentemente esse sono inutilizzabili. A meno che il partito non segua il pratico consiglio di un dele gaio al Congresso di Scarborough, il quale affermava che, in un periodo di economie ad oltranza, questo stock di manifesti non poteva rimanere inuti lizzato, e proponeva cosi di venderlo i buon prezzo agli avversari conservatori. Per contro, il partito laburista intende servirsi di buon numero di ma nifestini e di circolari stampate in occasione delle elezioni del 1929, e portante le filane di MacDonald e di Snowden, per controbattere le accuse rivolle ai membri del partito di essere dei rivoluzionari pericolosi per la tranquillità della Nazione. Alle accuse di rivoluzionarismo bolscevizzatile, essi intendono rispondere facendosi i propagatori, in tulli i collegi, degli scritti di MacDonald e di Snowden. Vero è che quest'ultimo ha deciso di non ripresentarsi alle nuove elezioni, ma egli dichiara oggi che si recherà in vari collegi per sostenere, con tutte le sue forze e la sua eloquenza, le candidature governative. MacDonald partirà intanto lunedi prossimo per il suo collegio di Scalini, ma la campagna vera e propria, in appoggio alla sua candidatura, sarà condotta dalla figliti Isabella, la quale farà la spola tra il collegio del padrel a Scalini e Quello del fratello a Bassètlàw, La figlia del Primo Ministro non ha voluto accogliere l'invito a porr a sua candidatura, rivoltogli da vario sezioni elettorali; essa dichiara che intende dedicare il suo tempo e o sue forze alia campagna di propagando in appoggio delle candida ure del padre e del fratello. Mcsley per Io Stato corporativo Osvaldo Mosley comunica intanto una prima li^t.s di una ventina di candidati del nuovo partito. La lisia e piuttosto grigiastra se se ne eccetuano due nomi: quello di Arturo Micolson, ex-diplomatico e noto scritore, e quello di Kid Lewis, il famoso pugilista, beniamino delle lolle inglesi. Al tempo stesso esce oggi 11 primo numero dell'organo del nuovo partito, 'ebdomadario Azione, nel quale e definita la posizione del partito di frone ai problemi dell'ora. 11 giornale afferma editorialmente: « Crediamo che in un tempo misurabile. l'Inghilterra sarà esposta al pericolo di una rivoluzione proletaria, e siamo convinti elio tale rivoluzione significherà massacri, carestia e sfacelo. Siamo convinti che la sola protezione contro questi disastri, sia lo Stato corporativo e non ci stancheremo di proclamare questa dottrina.. Noi crediamo che i! nostro Paese debba essere ricostruito dalle fondamenta, e rediamo che sulle fondamenta dovrà essere costruito un nuovo Stato nel quale tutti abbiano egualmente l'opportunità, e nessun j abbia dei priviegi ». Dopo questa battuta iniziale, l'Azione cerea di meglio definire il carattere del partilo mosleyano e sotiene: « Siamo pronti a studiare i metodi e gli ideali del Fascismo, siamo pronti a prendere lezione dai nazionalisti di Germania, dai socialisti viennesi, dal'ammirevole sistema sovietico, dai meno onorevoli espedienti dì Pilsudski e persino dal dinamico Mustafà Kc.mal. Siamo disposti cioè a prendere da tutii tutto ciò eli' è efficiente ed effettivo nel sistemi politici stranieri, ma la nostra dottrina centrale non è nè slava, ne latina, né teutonica; essa dovrà essere britannica, in pieno accordo col carattere e l'esperienza della razza». Mosley poi, in un articolo portane la sua firma, scrive fra l'altro: « La Nazione domanda azione, e i politici ci offrono una formula; questa è stata tutta l'attività dei grandi statisti durante gli ultimi 15 giorni I !— - —. _. nia^0l.5-; nazl0,'aK: noJ cl"eitómoi■?°"t'£? 0 eU statisti ci olirono 1,1,1 iiiniiotìa » Senonchè Mosley riconosce: « Per il momento non possiamo fa- re gran che: non possiamo governa-1 re, ma possiamo — tuttavia — inse- g1nJii "" ) , , INella lotta elettorale entrano oggi anche gli alti dignitari della Chiesa, ie questa sera l'Arcivescovo di Lon-dra dirama un proclama nel quale 'dice: Dobbiamo affrontare la crisi — come affrontammo quella del 1911 più la fiducia dell'Imperò britannico, verso la Madre patria». , II. .Comitato liberale libero-soambista dirama un manifesto nel quale prende violentemente di fronte il Governo e ii partito conservatore. Esso afferma che e elezioni sono state scatenate nel Pae-1se dai protezionisti della destra, i quali hanno forzato la mano a MacDonaldcon la speranza di sfruttare una sii ^ partigiani. Il manifesto si risolve In un attacco a fondo contro il protezionismo, e afferma che esso recherà al Paese niente altro |che disastri. R. P.

Luoghi citati: Germania, Inghilterra, Londra