Il messaggio del Duce ai Giovani Fascisti

Il messaggio del Duce ai Giovani Fascisti Il messaggio del Duce ai Giovani Fascisti mentre le gagliarde falangi si adunano a Roma « I veterani sono lieti di vedervi a continuare la nostra fatica. Ce n'è per voi e per coloro che verranno dopo di voi. Il secolo nel quale vivete è il secolo del Fascismo. E' vostro » Roma, 7 notte Roma ha accolto oggi festosamente i reparti celeri dei Giovani Fascisti che parteciperanno alla grande celebrazione di domani. Il Duce, nel iprimo annuale della fondazione dei l'asci Giovanili di Combattimento, ha rivolto, su « Gioventù Fascista », il seguente messaggio: « Giovani Fascisti! « Ecco due parole che rimbombano nei cuori e riempiono di fierezza le generazioni che ascendono nella nuova Italia voluta dalle Camicie Nere. Giovani e quindi ardenti, impetuosi, alieni dai calcoli prudenti e dalle prudenze calcolatrici; giovani e quindi liberi nello spirito non ancora attanagliato dalle necessità della vita, e soprattutto ansiosi dell'avvenire, nel cui grembo è l'evento che crea la storia. « Fascisti e quindi militi di un grande esercito, portatori e trasmettitori di una fede consacrata, che trova nei giovani la garanzia del suo sviluppo e della sua durata. Fascisti e quindi inquadrati, disciplinati, dissimili dagli altri che non combattono; già pronti ad assumersi la responsabilità, disposti all'obbedienza e consapevoli di un preciso dovere da compiere. «I Fasci giovanili di combattimento, da me decisi or è un anno, organizzati vigorosamente dal Segretario del Partito, comandati da un Ardito, fascista della vigilia e della Rivoluzione, che non ha accantonato l'ardimento, ma dell'ardimento vive e nell'ardire opera; i Fasci Giovanili di Combattimento appaiono alla soglia dell'anno X come una delle creazioni più felici del Gran Consiglio del Fascismo e sono in pieno rispondenti àgli obbiettivi per''cui ìi volemmo. « Copie non sorrìdere di compatimento dinanzi a coloro che non vedono come in queste formazioni sia contenuta la «potenza » che attende il punto sul quale farà leva? Come non sentire che queste formazioni danno al Partito e al Regime il grande privilegio di non cadere nella semplice amministrazione, corne è il destino di tutti i regimi nei cui tronchi le linfe periodicamente non si rinnovino? c Come non comprendere che la gioventù porta nella vita il dono della poesia e l'offerta dell'entusiasmo, senza del quale gli spiriti si accartocciano e le rivoluzioni stagnano? « Giovani Fascisti, siete al vostro primo annuale! A diecine di migliaia i vostri camerati convengono a Roma, marciando sulr le strade consolari che videro nel 1922 le colonne delle Camicie Nere decise alla conquista e alla vittoria. I fascisti che vi precedettero e che oggi vi accompagnano col passo forse più lento, ma sempre fermo dei veterani, sono lieti di vedervi a continuare la nostra fatica. Ce n'è per voi e per coloro che verranno dopo di voi. Il secolo nel quale vivete è il secolo del Fascismo. « E' vostro. « Mussolini ». Oltre il messaggio del Duce, il numero speciale di Gioventù Fascista contiene articoli dei maggiori gerarchi del Governo e del Partito: un vibrante saluto della Medaglia d'oro Costanzo Ciano, un articolo del Ministro De Bono sui giovani e le Colonie, uno di S. E. Balbo sulla propaganda aeronautica nelle nuove generazioni. Un entusiastico articolo è dovuto a S. E. Ciurlati, Segretario del Partito; ad esso fa seguito un notevole scritto del Quadrumviro De Vecchi di Val Cismon sul « Risorgimento e i giovani •. Seguono interessanti scrini di S. E. Cazzerà, Ministro della Guerra, dal titolo: « La gioventù fascista e l'Esercito»; di S. E. Sirianni, Ministro, della Marina, dal titolo: «Giovani sul mare»; un vibrante saluto della Milizia ai Giovani fascisti, dettato da S. E. Teruzzi, Capo di Stato Maggiore della Milizia; un animatore articolo di Ar■ naldo Mussolini, dMitolato: ili giornalismo ed i giovimi ». La meravigliosa adunata I messaggi e gli articoli precedenti \ ranno diffusi domani, nel primo animale della fondazione dei l'usci Giovanili. Frattanto, questa giornata di vigilia è stata intensa ed entusiastica per tutta la Capitale. Nelle prime ore del pomeriggio di ieri sono cominciati ad arrivare a Velletr i Giovani Fascisti delle Provincie di Salerno e di Napoli, raggiungendo in breve il numero di 3000. La popolazione ha fatto una calda manifestazione di simpatia alle' giovanissime Camicie Nere che si sono subito attendate. Alle ore 17 è giunto da Roma il Co mandante generale dei Fasci Giovanili on. Scorea, il quale è stato ricevuto (lai Podestà avv. Cesaroni. Egli ha voluto rendersi conto del come procedeva l'ammassamento e si è recato ai vari accantonamenti che ha visitato, esprimendo il suo compiacimento per la perfetta organizzazione. A mezzanotte dai vari concentramenti si è iniziata la grande marcia verso Roma. Il Segretario Federale dell'Urbe, Nino D'Aroma, il Comandante dei Fasci giovanili di.Roma, Silvio Fioravanti con il Direttorio della Federazione, si sono portati incontro alle colonne a recare agli ospiti il saluto delle Camicie Nere romane. L'organizzazione, curata in tutti i suoi dettagli, è completa. Nelle prime ore del pomeriggio una numerosa folla si è riversata sul piazzale Flaminio, lungo la Nomentana, ad assistere a questo meraviglioso sfllamento che consacra alla storia del Fascismo una delle più geniali_organizzazioni del Regime.^ Ultima tappa: Roma. La grande mèta è stata raggiunta. L'anello di camicie nere e di fazzoletti rosso-gialli che si stava stringendo intorno alla Capitale si è addensato alle sue dieci porte e le colonne celeri che lo componevano hanno fatto il loro ingresso in città al canto degli inni fascisti. Folti gruppi di popolani, di camicie nere, di donne hanno dato il benvenuto ai nuovi ospiti, salutando e applaudendo al loro passaggio, l.a città ha assunto subito un aspetto festoso. Quarantamila giovani in bicicletta e in motocicletta, in condizione cioè di spostarsi rapidamente da un punto all'altro, non potevano non dare alle vie e alle piazze una impronta caratteristica. Nel ipomeriggio non si potevano fare cento metri senza imbattersi in un reparto in marcia. La colonna, per quanto di breve durata, ingorgava la circolazione. Sui marciapiedi, dalle finoste, sotto gli archi dei negozi, sulle vetture ferme, la gente si radunava e rispondeva con il braccio teso al flam mante e canoro saluto dei giovani. L'entusiasmo e il comportamento delle squadre, sulle cui labbra erravano le note dei vecchi canti della Rivoluzione, rievocavano in tutti il ricordo del le giornate dell'ottobre '22. Simbolica insegna, molte squadre levavano in alto gli iperbolici manganelli. Con le squadre passavano autocarri-officine, gli autocarri Sella Cróce-Rossa, 1 caiftions degli approvigìonamonti,- oggetto di vivi curiosità in quanto davérto uh'idea delia perfezione organizzativa di quésta adunata. Fra uh giro fi l'altro por la città, 1 Giovani Fascisti andavano a raccoglier, si al campo Mussolini, dove erano predisposti gli alloggi in 25 tende a ruc cogliere 12.500 di essi. Qui è stato un po' il luogo di convegno intorno al nucleo centrale della massa. I.e altre colonne hanno trovato ospitalità nell-3 scuole e nelle caserme. S. E. Ciurlali al Campo «Mussolini» Questa sera, il Segretario del Partito, S. E. Giuriati, è giunto inatteso al campo Mussolini. Mancavano pochi minuti allo 20. Al centro del campo, intorno al gran pennone sul quale sventola il tricolore, era un andare e venire di giovani Camicie Nere isolate, a frotte, a gruppi, a piedi, in bicicletta, in motocicletta, in camion. Giuriati, subito riconosciuto, è stato accolto festosamente con vibranti alala, cui si alternavano gli evviva al Duce. Con lui erano l'on. Scorza, Comandante generale dei Fasci Giovanili di Combattimento, l'on. Parolari e l'on. D'Addabbo, del Direttorio del Partito, l'Ispettore console generalo Mastromattei, il console Dall'Orto. Il comandante del campo, fattosi incontro a S. E. Giuriati, gli ha fornito le cifre degli attendati e i più ampi schiarimenti sullo svolgimento della vita al campo. Quindi il Segretario del Partito è passato tra le file di tende osservando i reparti, chiedendo notizie sulla marcia effettuata e sulla forza inviata da ciascuna provincia. 11 Segretario del Partito ha poi voluto visitare l'infermeria, dove una diecina di giovani giacevano sui bianchi lettini. Nul- la di grave: qualche linea di febbredovuta allo strapazzo, escoriazioni'do-vute a cadute, ferite di nessuna entità, il minimo che potesse accadere in un concentramento di 40 mila fra ciclisti e motociclisti. Vivamente compiaciuto, il Segretario del Partito ha visitato infine le cucine dove file di Giovani Fascisti si avvicendavano ordinate, gavette alla mano, a ritirare il rancio. S. E. Giuriati ha assaggiato il rancio, ha assistito alla distribuzione e ha lasciato il camino salutalo da nuovi «alala». In onore dei renarti celeri delle Forze giovanili convenuti a Roma, stasera ha avuto luogo una girandola a Villa Umberto. Per l'attrattiva dello spettacolo e soprattutto per il desiderio di manifestare ai giovani ospiti tutta l'ammirazione e tutta la simpatia che Roma ha per essi, gran parte della popolazione si è riversata nella serata nei viali della villa. 1 renarti sono giunti verso le ore 21, salutati al loro passaggio da acclamazioni e da amulausi calorosissimi. Subito dopo si sono svolti i fuochi d'artificio offrendo una magnifica visione che ha illuminalo il ciclo di Roma di fantastici bagliori. La rivista di starnate Domani i Giovani Fascisti saranno passati in rivista. da Mussolini.' Alle 8.30 i reparti saranno schierati nella piazza d'armi di fronte alla tribune, con alla destra di. ciascuna provincia affiancata la macchina del comando provinciale. Assumerà il comando delle forze adunate il Luogotenente generale Scorza. I ciclisti entreranno in piazza d'armi a squadre per sei e seguendo la linea di schieramento le squadre stesse si fermeranno al posto indicato sul terreno con apposite tabelle affiancandosi du,e per due. Intorno si disuorran- no i motociclisti, i Giovani Fascisti a cavallo e gli automezzi. All'arrido del Duce, le musiche suoneranno il triplice attenti seguito dall'inno Giovinezza! Giovani Fascisti rimarranno fermi suìl'attenti e saluteranno col braccio destro. L'alfiere si collocherà avanti alla macchina. I reparti dei Giovani Fascisti renderanno poi il saluto alla voce per coorti, ordinato dal Comando di coorte che chiamerà ad alta voce il' nome della provincia. Le musiche suoneranno a turno per tutto il tempo in cui il Duce passerà sulla fronte delle lince. Non appena il Duce avrà passato in rassegna la seconda linea dei ciclisti, 1 reparti della prima linea, con movimento di fianco, raggiungeranno il punto iniziale di sfllamento accodandosi al reparti a cavallo, e ivi si ammasseranno. Il movimento sarà successivamente eseguito dalle altre lince e dai reparti motociclistici. Gli autocarri si ammasseranno per due. Lo legioni a cavalle saleranno per sei al trotto. I Giovani Fascisti ciclisti sfileranno con le squadre per sei e col caposquadra sulla destra della prima riga. I motociclisti sfileranno nella stossa forma indicata per i ciclisti, vale a dire per sei, e inaleranno lo sfllamento quando l'ultima squadra dei ciclisti avrà fluito di percorrere la pista di sfllamento. Gli autocarri sfileranno per due e si succederanno di dieci metri. Man mano che 1 reparti avranno sfilato davanti al Duce, e non appena raggiunta la fine della pista di sfllamento, con opportuna conversione a sinistra ritorneranno ad occupare il posto che avevano sulla linea di schieramento. Le legioni a cavallo, invece, rientreranno alle sedi uscendo dalla piazza d'armi. Ultimato Io sfilameTito. saranno eseguiti tre squilli di tromba che dovranno poi essere ripetuti da tutto le musiche e seguiti dall'inno Giovinezza' rutti i renarti prenderanno la posiziono di . attenti » e renderanno contemporaneamente il saluto alla voce Telegramma di esportatori al Duce per la stabilità della lira Visita a un'azienda agricola Roma, 7 notte. A S. E. il Capo del Governo è pervenuto da Milano il seguente telegramma : ■ Comunico a V. E. che il Consiglio 4'Amministrazione della nostra Società, finanziatrice e coordinatrice di diverse aziende nazionali di esportazione, operanti in numerosi mercati esteri, ha nella sua riunione odierna, esaminato l'attuale situazione monetaria internazionale nei suoi riflessi sui nostri affari di esportazione, eri ha constatato l'assoluta necessità, specialmente nell'attuale periodo di depressione mondiale, di mantenere la stabilità della lira, ritenendo che, nella presente minorata capacità di acquisto dei mercati esteri, l'idea che i cambi bassi possano incrementare proficuamente le esportazioni, è destituita di fondamento c apportatrice in definitiva, di immensi danni ai Paesi che la applicano e ciò nonostaii' te le eventuali apparenze di illusori benefici per le esportazioni. Ossequi. Tarlarmi, Presidente della Società per l'Esportazione e l'Industria italoamericana ». Il Capo del Governo accompagnato dal Ministro dell'Agricoltura, on. Acerbo, ha oggi visitato, nella via Appia, gli impianti della Società « Parvus Ager » per la produzione dell'uva di Roma. Egli è stato ricevuto dai proprietari dell'azienda, fratelli Malaguti e prof. Longo, nonché dall'on. Marescalchi Sottosegretario di Stato all'Agricoltura, dal prof. Mariani diirettore generale dell'Agricoltura, e da jalcune altre personalità del campo agricolo, II Duce, che con questa visita ha voluto confermare il suo interessamento al problema delle uve da tavola in Italia, ha ammirato nell'azienda, che fino a cinque anni fa era destinata esclusivamente a pascolo, i magnifici impianti di pergolati-spalliere per le uve d'inverno e spalliere por la produzione di quelle a maturazione successiva, i vigneti per le diverse uve a maturazione normale e gli impianti per la futura stazione ampeloterapica. 11 Capo del Governo si è molto compiaciuto per la razionalità e modernità degli impianti, per la cernita e maturazione del prodotto e sovratutto per il successo della vendita diretta sul posto ai consumatori. Infine gli è stato mostrato dai proprietari dell'azienda un ricco campionario delle più belle uve da tavola italiane, nonché di alcune di origine straniera e già acclimatate nell'Agro Romano. La squadriglia di propaganda aerea in giro per varie città d'Italia Roma. 7 notte. Il Ministero dell'Aeronautica -ha disposto che la squadriglia di propaganda aeronautica che S. E. il generale Italo Balbo ha istituito presso il suddetto Ministero, composta di apparecchi di varii tipi e guidata da aviatori provetti al comando del capitano Franco Liberati, farà tra breve un giro di propaganda in varie città italiano. Toccherà anche Vicenza e si produrrain interessanti esibizioni. !.' Aero Club «Ugo Capitatilo'», ili Vicenza, stastudiando una giornata aviatoria in sostituzione di quella venuta a man-care.