La battaglia dei partiti in Inghilterra

La battaglia dei partiti in Inghilterra La battaglia dei partiti in Inghilterra Questioni politiche e manovre tattiche - Il protezionismo e le sorti della legislatura • MacDonald deciderà dopo il colloquio col Re Londra, 2S notte, ttL accanita campagna conservatrice liper lo scioglimento immediato dellajdeCamera ha creato una tale confusione! fra. il pubblico elle nessuno riesce più, oggi, ad emettere un giudizio ponderato, e un tantino imparziale, sulla posizione del Governo nazionale, e ad avanzare attendibili pronostici sul futuro politico del Paese. La Camera ita appena una diecina di giorni di vita, sostengono i più misurati; ne ha per contro tre o quattro al massimo, a giudizio pei pi fi esaltati propugnatori del protezionismo Integrale. La stampa liberale continua a lottare con tutte le sue forze contro 10 scioglimento, ma la macchina propagandistica In favore di nuove elezioni è ormai in moto, e non si vede chi potrà fermarle. Perfino il ministro Thomas ha riconosciuto, ieri notte, in un discorso a Darby, che nuove elezioni legislative sono ormai inevitabili, e stasera nessuno dubita ormai più che i giorni di vita della presunte legislatuia sono contati. Dichiarazioni evasive di MacDonald Il Gabinetto, però, è profondamente diviso. Baldwin, che finora aveva resistito alle pressioni dei suoi amici politici, e a lato di MacDonald aveva tenuto testa alla campagna per lo scioglimento della Camera, ora sembra cedere terreno, e lasciare che gli eventi seguano il loro corso. Soli a opporsi ad un appello all'elettorato sono 1 liberali, ma la loro voce è troppo debole e suona troppo fioca per essere ascoltata a. Westminster. Esso ha stasera tutto le apparenze di un immenso calderone in ebollizione, e le pochissime parole pronunziate da Mac Donald in serata, in risposta ad una Interpellanza di Henderson, in luogo di recare un po' di calma e rasserenare l'atmosfera politica, hanno accresciuta l'effervescenza e oscurato l'orizzonte. Henderson ha chiesto al Primo Ministro quando il Governo intende porre un termine alla presente sessione parlamentare. 11 capo della opposizione non ha fatto alcun cenno alla Une della legislatura; ma la sua interpellan/.a mirava ovviamente a ottenere da MacDonald una replica chiarificatrice, il Primo Ministro ho semplicemente risposto pregando l'interpellante a pazientare tino a mercoledì. « Spero di poter essere in grado allora — ha detto MacDonald — di dare una risposta definitiva. Rimangono ancora delle questioni attorno alle quali sussistono dei dubbi •. Siccome e atteso per domattina il ritorno a Londra di Ile Giorgio, la Camera ha interpretato la promessa di una risposta definitiva, e il misterioso accenno alla sussistenza di dubbi attorno ad alcune questioni, nel senso di una Impossibilità nella quale si trova 11 Governo di pronunziarsi senza una previa consultazione di MacDonald col Re. 11 consulto avrà luogo domani, e per domani sera è fissata una riunione di Gabinetto che, secondo quanto si afferma stasera, dovrà porre i punti sugli « 1 • alla decisione che il Gabinetto avrebbe già presa nella riunione del pomeriggio di oggi. Quantunque i giornali della sera diano ormai come asso lutamente certo lo scioglimento della Camera, nulla di concreto è dato conoscere. MacDonald ha fatto ritorno a Downìng Street, e si è subito abboccato con 1 colleghi di Gabinetto e con in fluenti personalità politiche conservatrici e liberali che lo hanno posto al corrente dei rilievi fatti sulla tendenza della pubblica opinione nel corso di contatti, presi sabato e domenica, con i loro elettori attraverso i diversi collegi elettorali. Al termine di questi colloqui, il più importante dei quali sembra essere stato quello col Ministro degli Interni Samuel, polche quest'ultimo era reduce da una lunga visita a Lloyd George, MacDonald convocava nel suo studio alla Camera dei Comuni i membri del Gabinetto, e procedeva con loro ad un dettagliato esame della situazione politico. Alla residenza del Primo Ministro, i cronisti parlamentari hanno ottenuto stasera dichiarazioni dalle quali risulterebbe, che MacDonald non intende, in alcun caso, assumere la parto di pedina in una partita conservatrice irta, a suo giudizio, di pericoli per lui e per il Paese. La campagna per lo scioglimento In una « autorevole dichiarazione » che i giornali stasera parafrasano, il Governo si rammarica della campagna latta attraverso il Paese per lo scioglimento Immediato della Camera, n insiste sull'assoluta necessità di mantenere ad ogni costo intatto il carattere nazio naia del Governo. MacDonald, dice l'autorevole documento, depreca la pubblicazione di pretese decisioni governativo e di voci tendenzioso circa le elezioni voci — in gi'an parte — infondate, e decisioni inesistenti. MacDonald poi dichiara che non intende prestarsi a pia ni e a giuochi partigiani, poiché rimane più che mai convinto che l'unità nazionale è necessaria più di qualsiasi altra cosa, ed afferma che potrà trovarsi obbligato a ritirarsi in disparte qualora i partiti politici non riuscissero mettersi d'accordo e a formare una unità nazionale. MacDonald non intende essere il Primo Ministro di un partito quale che sia, e quale che abbia ad essere la sua forza numerica in Parlamento, ma semplicemente il « medico » al quale il Paese dia un ampio mandato per curare i mali di cui esso soffre, esaminando innanzitutto il paziente, e decidendo quali rimedi applicare. Ciò che importa al Primo Ministro non è quindi una vittoria di un partito, ima una unanimità di appoggi per un Governo che si proponga di rimettere in piedi la Nazione. Se tale unità di sforzi, e armonia di propositi, non potrà essere ottenuta, il Primo Ministro deciderà se ritirarsi oppure « faro appello a un gran blocco unito, che concentrerà 1 suoi sforzi sul bisogni'nazionali, e chiederà al Paese di conferirgli i poteri necessari per far fronte alle necessità man mano che esse si presenteranno ». Questa dichiarazione ufficiosa porrà verosimilmente un termine alla poco decorosa gazzarra conservatrice. Dalle pa role del Primo Ministro risulta chiaramente, infatti, che egli vede chiaro ormai nel gioco della destra ultra-protezionistica, e non intende in alcun caso di impiantare un'eventuale campagna elettorale sulla piattaforma esclusiva edtcplptiMuggnpnstscesclusivistica di uu protezionismo a ol rariza, di pura marea ultra-conservarico. Egli intende rimanere il leader diagli elpinenti patriottici del tre partiti, non di una fazione politica, per quan- o forte e numerosa possa risultare. La minaccia liberale E' chiaro, tuttavia, che un ricorso al orpo elettorale per un mandato sul protezionismo e destinato a spezzare 'unità alla quale MacDonald lavora, poiché 11 partito liberale non consenirà -mai ad assumere impegni precisi, n anticipo, in fatto di protezionismo. MacDonald è stato informato ancora un-, volta di questo atteggiamento del gruppo lloydgeorgiano nel corso della giornata di oggi. Il gruppo aveva tenuto una riunione in mattinata, e nel pomeriggio si radunavain una salefta nella Camera dei Comuni il cosi detto lmiiow cabinet liberale. Esso, d'accordo col gruppo parlamentare, decideva di informare oggi stesso MacDonald che 11 partito si separerà dalla maggioranza governativa, e chiederà ai suoi membri di rassegnare le dimissioni da tutte le loro cariche governative qualora venga precipitata una crisi, e siano indette nuove elezioni. A causa, di questa decisione del par trio liberale si interpretano appunto le parole di MacDomaid ne! senso di un estremo appello alla collaborazione rivolto da lui a Samuel e ai suoi seguaci liberali, e al tempo stesso un avvertimento ai conservatori che il Primo Ministro non rimarrà alla lesta di un Governo che nel solo caso in cui ottenga la collaborazione del partito liberale. eoCumnNpgaccddIcsf:S\Alla decisione di quest'ultimo viene\attribuita, stasera degli ambienti par-{lamentar!, un'immensa importanza|poiché essa ha seguilo immediatamente il colloquio di Samuel con Lioyd George. Stasera, poi si annunzia che 45 candidati liberali hanno oggi inviato una dichiarazione al leader del parlilo molla quale dichiarano che essi declineranno di aderire a qualsiasi accordo, o a qualsiasi coalizione, che abbia per scopo o includa nel suo programma un sistema di tariffe doganali Ut qualsiasi natura ». i laburisti alla finestra I laburisti sono .perplessi e preferiscono per ora tacere, ma dietro le quinte essi approfittano del frastuono conservatore preparando le armi per lo scontro ciie ritengono ormai inevitabile. La elaborazione del programma elettorale laburista sembra perù estremamente la boriosa e decisioni in proposito noni potranno essere prese che nel prossimo Congresso del partito. Alla Camera dei Comuni, in risposta a varie interpellanze, il Cancelliere dello Scacchiere ha, dichiaralo di non poter fare previsioni sull'atteggiamento futuro dell'Inghilterra di fronte a un eventuale ritorno allo standard aureo, ipoichè ciò dipende dalle circostanze non solo interne ma internazionali. 11 Governo però, ha detto il Cancelliere, rimane fermo nell'impedire con tutti i mezzi qualsiasi misura di inflazione. Fgli poi ha terminato dicendo che mi suro punitive del massimo rigore ver ranno applicate a chiunque approfitti delle difficoltà che traversa il Paese per arricchirsi mediante la speculazione. Identiche parole sono state pronunciate dal Primo Ministro alla Camera dei Comuni. Fgli ha detto che il Coverno si mantiene in contatto quotidiano con importatori, produttori e venditori, i liliali tutti hanno espresso il desiderio di cooperare col Governo per impedire la speculazione. a In vista di questa cooperazione e del fatto che il Paese ha rifornimenti in abbondanza, posso dichiarare che la speculazione non troverà modo di eseritarsi in questo Paese, ma se la necessità si presenterà, il Governo non mancherà di chiedere poteri adeguati per combatterla ». Alla Camera del Comuni poi è continuato, in sede di Comitato, l'esame degli articoli del itili finanziario, e ancora una volta i laburisti hanno colto l'occasione per assumere lo difese dei disoccupati, basando la loro opposizione alle falcidie dei sussidi sull'inevitabile rincaro della vita causato dal deprezzamento graduale della sterlina. L'incremento del costo della vita ò stato pure riconosciuto come inevita-bile da qualche deputato conservatore, e uno di essi ha perfino dctlo che «sa-rehbe falsa economia - nell'interesserlella nazione e dell'industria nazione-le — non prevenire la cresi enza di unaclasso di popolazione malsana e mal- nutrita». Un emendamento laburista in favore dei disoccupati posto ai voti ne ha raccolto 243, mentre rnnlrn di e=so sl sono pronunciati 20(1 deputati 11 Governo ha quindi ottenuto ancora una volta una maggioranza di 53 voti, R. P.

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