ùSerrata discussione sui limiti della tregua

ùSerrata discussione sui limiti della tregua ùSerrata discussione sui limiti della tregua La Cina insiste per un'azione diretta del Consiglio (DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE)- Ginevra, 24 notte, i/La discussione generale in. seno ni- f,, Terza Commissione, terminala que-lsta sera, ha mostralo il defniiliro 'schh cavie Ilio degli Siali dinanzi alla*proposta di una. tregua immediata' degli armamenti: sono con V Italia,]gli Stati Uniti, la Gran lìrelagna, lalGermania e la maggioranza dei pie-,coli Stali. Sono contro una. rapida, e pratica applicazione dei nostri sug■ic/ie, intenzionalmente più favorevoli sl,no [eonraio.(jeriiuenli, la Francia, il Giappone, ■la Polonia e la Piccola Intesa. Vi e\ nel mezzo un gruppetto di. delegati]verso Vatteggiamento del nostro Pae se, hanno però paura di spingersi, troppo e si accontentano di qualsiasi compromesso. Le dichiarazioni di Mussigli La Francia, attraverso la parola del signor Mossigli, ha dovuto scoprire la faccia; e l'ha fatto con mala grazia, senza l'abilità briandista di mascherare gli obiettivi dietro le frasi ad effetto. Massigli ha parlato con un livore a fior di pelle, cominciando con delle allusioni poco leali a segreti scopi egoislici dell'iniziativa italiana, inoltrandosi in una critica tecnica, sia a proposilo delle costruzioni navali e aeree, che delle difficoltà di rivedere i bilanci; cercando di smontare la procedura, raccomandala da Lord Cecil e infine, dichiarandosi favorevole a rinviare la soluzione alla Conferenza del Disarmo, la quale, sin dai primi giorni di apertura, avendo già i Governi studiata ta questione a fondo, dovrebbe decidere della tregua. Una risposta analitica al punto di vista francese, ci porterebbe troppo lontani; ma una contradizione, fondamentale balza agli occhi da tutto il contesto del discorso di Massigli (attenzione a pronunziare il « gl » agglutinalo!...). Si può negare a priori, come il delegato francese ha fatto all'inizio del suo discorso, l'utilità pratica e l'efficacia morale delle proposte italiane, quando poi questa itti- lilà ed efficacia vengono riconosciuteli„ <,.„„,,„ cr/i r-i,„in ni «r,,^ 'se la ticgua sarà rimandata al pros- La svalutazione sui ,ferrc7io tecnico delle indicazioni del generale De Marinis non rispetta una ™premessa essenziale, che cioè critiche jsimili potevano essere più o meno giustificate se si discuteva di un trattalo, non mentre, si discute di una tregua limitata di un anno: è un'osservazione così lapalissiana, che l'ha falla sua perfino l'ottimo amico della Francia signor Madariaga! Scendendo a dei rilievi più particolari, è proprio sicuro il signor Massigli che la tregua favorirebbe il programma navale italiano? Non ha riflettuto ai danni clic deriverebbero ai nostri cantieri die hanno le più forti ordinazioni per conto di Marine straniere? La difesa delle masse operaie che lavorano nel campo delle costruzioni navali e una tesi pietosa che potè forse servire di argomento a qualche polemica giornalistica, ma che non è degna di comparire in una discussione seria. Cosi pure, rilevare che gli Stali Uniti non intendono rinunziare alla costruzione dei destroyers è un pretesto specioso, indice di cattiva volontà di collaborare, poiché è nolo a tutti che il tonnellaggio di quelle unità è minimo. I « motivi generali » di Benes e l'equilibrismo di Motta Constatata la preconcetta opposizione contenuta nei ragionamenti del delegato francese, non possiamo non soltolineare (.ou compiacimento 'ie jegli ha dovuto cercare una via diausciiu che non ponesse il suo Paese] hallo il peso di una tremenda e irre-\npurabile responsabilità morale, non respingendo totalmente l'idea della \respingendo totalmente lutea della tregua, procrastinandola, mettendola'«<- '» <'n;r'rdel uiumo dci-'" Conferenza del disarmo. \ IL discorso di Massigli si è trascinat i/o dietro, come era previsto, il gruppo ^ della, ficcala intesa: fra gli oratori dilquesli ire Stali, Tìenes è sialo il pia. 'ascoltalo e il più interessante, perchè *Ita finito col dire che, da un punto di' vista, strettamente cecoslovacco, non]potrebbe che aderire integralmente lall proposte italiane, ma. che per,motivi generali (leggi necessità di non urlare la Francia) desidera voilare una risoluzione che raccolga la ■iinaniinilà. \ Motta ha tenuto un discorso da e]qnilibrisla non troppo esperto; con una dialettica insinuante, non volendo spiacere a nessimo, schematizzando Le diverse tesi a suo piacimento, pur protestando ammirazione per la iniziativa della Delegazione italiana, ha consigliato la, votazione della risoluzione scandinava. Fermo intervento del gen. Do Mortalo La Terza Commissione dava segni di disorientamento. Allora, il generale De Marinis ha chiesto la parola. Egli ha rivolto anzitutto un ringraziamento agli oratori che hanno appoggiala la sua proposta, cosi come a quelli che hanno per essa manifestalo delle simpatie. Il nostro delegato rileva quindi una affermazione del signor Mossigli, il quale ha creduto di individuare un motivo di questa nostra proposta nel fatto che essa sarebbe particolarmente vantaggiosa al nostro Paese. « Io dirò — dichiara con forza il generale De Marinis — che non vedo il vantaggio speciale che il mio Paese potrebbe avere da una tregua, dato che essa andrebbe innanzitutto a vantaggio dei Paesi pila armati. Le critiche formulate contro la proposta italiana — continua il generale De Marinis — sono di ordine tecnico e di ordine morale. Per quanto concerne il campo tecnico, non è evidentemente questo il momento di entrare in dettagli. Io ho premesso di non considerare la nostra proposta come una cosa perfetta; sono !) anni che partecipo alle discussioni del disarmo e mai posso dire di aver trovato una proposta che non abbia dato luoKO a delle obiezioni. Ma anche la Conferenza del disarmo non potrà riuscire al sue compito se non a patto di sacrifizi e di concession* mutue. Per quanto concer la^ il lato morale della questione, biso 'Kna mettere in luce ciò che non tutti gli oratorl precedenti hanno fatto: che do ,n0 tantj discorsi e appelli alla mutua fl dacia che si sono uditi qui dentro, la ™ta italiana —sce runico atto jgresso effettivo ». Il generale De Marinis depone quin di un progetto di risoluzione che, ri prendendo le osservazioni generali del progetto degli Stati neutri, espo ne i capisaldi della tesi italiana sugli armamenti terrestri, navali e aerei e sulla durala della tregua. Il Governo inglese solidale con Gecil Lord Cecil ha seguito il dibattito con la più grande attenzione; il sù\> discorso di ieri con la proposta procedurale di lasciare un po' di tempo ui Governi per decidere, aveva dato luogo a delle arbitrarie interpretazioni che oggi sono stale recisamente smentite dal delegato inglese: « E' necessario — dichiara Lord Cecil — di disperdere un malinteso sul significato del mio discorso di ieri. 11 Governo britannico aderisce pienamente alla proposta italiana, ciò che è, del resto, confermato dalle dichiarazioni che sono state fatte nella stessa giornata alla Camera dei Comuni. Qualcuno ha creduto invece di poter considerare la mia proposta di ieri non come un'adozione della tesi italiana, ma come un mezzo per rinviarla, lo preciso quindi di aderire alla proposta italiana nell'intesa che siti lasciato il tempo necessario ai vari Governi per rispondere, in modo da permettere l'accettazione anche a quegli Stati che attualmente non cono- jscono lo stato degli armamenti degli al-avi Stati con loro confinanti». ] Lord Cecil conclude proponendo la\nomina di un comitato di redazione incaricato di studiare la possibilità di arrivare ad un testo unico. Nel ca- (O che ciò non sia possibile e che laCommissione si trovi costretta a de-\cidere su due lesti differenti, Lord Ce- rf, 'si c \ci teti ha la speranza, non sappiamo ^quanto fondata, che l'accordo possa'm'ottenersi egualmente con V ailcsionc-.d della minoranza al testo approcalo'<p ,dalla maggioranza. {nj Il chiaro atteggiamento di Lord. Ce.-] .cil ha dato sui nervi agli ambienti] 'francesi, che avevano speralo sul di.-] ]sìnteressamento della Gran, li rei a- n]r/na, alle prese con le enormi diffl-\ni colta interne. [dMassigli sale di nuovo alla. lribn-\cno per fare constatare che le sue cri-\ ucile tecniche non avevano ottennio alcuna chiarificazione; tuttavia wfasi degnerà di partecipare ai lavori del Comitato di redazione. , , Il delegato giapponese ha solleva- fu una obiezione che fa pendent a»a., ... ., , ,„, j i e tatlica seguita dati Impero del Sol'Levante nel conflitto in Manciuria: itiGiappone è lontano, il Governo di Tokio, prima di decidere, deve prendere conoscenza dei verbali delle sedute; occorrerà aspettare parecchio tempo per avere la risposta. E' una maniera abbastanza comoda per evi- , j- • j ii i.- -lare di assumersi delle responsabi- m£ {Da ultimo il presidente propone -fee la Commissione accetta - la nomi-:na di un Comitato di redazione. checomprenda i. rappresentanti dei te- guenti Paesi: Italia, Germania, Afri-\■ j i e i ni è r- \Vca del Sud, Cile, Spagna, Francia,\Inghilterra, Giappone, Norvegia, Po 1 Ionia, Svizzera, Cecoslovacchia e Stati Uniti. Perplessità societaria lIl Segretariato attraversa giorni di ansia per due motivi: l'uno è abba- stanza prosaico, la pressione per ot-]tenere una riduzione « spontanea » ^degli stipendi, che però incontra una 'resistenza accanita con discorsi co-Wmizieschi;Va,lroèpiùserioedé,'in. [cancrenirsi della situazione in Man ciuria. Lerroux ha proclamato alla'seduta dell'assemblea la buona volou-\ té del Consiglio di arrivare a una\... .. . ... . . ,, , conciliazione; egli, assistito dai dele- gali delle grandi. Potenze, segue ora<per ora gli avvenimenti, prendendo .le iniziative più adatte. Ma intanto ii ' Giappone non ha inviato alcuna ri-iMsposta all'appello del Consiglio. Ho risposto invece il Governo ai Manchi- no, mettendo l'organo ginevrino seni- pre più, con le spalle al muro : « Io sono certo — dice il signor VVangche la decisione che mi avete comu- nicata non è che un primo passo di j carattere preliminare in vista di un re-1 gelamento definitivo della questione e | che delle misure saranno adottate senza Iindugio per dare completa soddisfazio ne alla pane lesa ». Il signor Joscizawa continua a nicchiare, in mancanza di istruzioni, e\a diffondere delle relazioni ufficiose <sulla situazione dal punto di »wtajgiapponese. In base a queste relazio- ?ii le forze giapponesi in Manciuria, jcompresi i quattro mila uomini di rinforzo spedili dalla Corea, non raggiungerebbero la cifra prevista dai trattati, che è di circa quindicimila . .' . ... , .. uomini. Essi sono tutti concentrali,sulle linee ferroviarie. In nessun mo-\go sarebbero stali stabiliti dei Goaer- ni militari; le autorità municipali ci- nesi restano al loro posto quasi dap- pertutto e continuano a funzionare ' 'in collegamento con le autorità mili tari giapponesi. Soltanto a Mukden i giapponesi hanno preso la direzione della municipalità, ma ciò è stato fatto in modo assolutamente provvisorio dato che le autorità cinesi si erano \ disperse al momento degli incidenti. \In complesso tutte le misure di occu- lp'x;!i'0"e "iaPPoncse e in modo speciape 9uelie relative alle linee di comu \nicazione sarebbero state unicamen- -M prese allo scopo di garantire la sicurezza delle truppe e dei residenti giapponesi e stranieri in Manciuria. Tulle queste misure, afferma il Gouer- .no di Tokio, saranno tolte al ritorno Ideila normalità a meno che l'attua\dine dei cinesi lo rilardi. A questo ri- i'juu/du «ì Giappone meUe in luce co.-i 'me il parlilo nazionalista, cinese e -.diverse organizzazioni abbiano intra'<preso una vigorosa campagna auti {nipponica, ] _ . ,. ] l'ua'e e ,a pelHica «agii Siati Unni. ] Cosi il Comitato dei cinque oqg: non lui potuto far altro che prender'-. \nola del ringraziaménto del Governo [degli Siali Uniti per l'invio dei reso- \conli delle sedule: \ <■ Vi assicuro - ha telegrafato il Sc fremno di Stato :•' Washington — che fanTFciirdiffi sftnpatia'per ^«T giamento della Società deile Nazioni %ìlal* $ espresso nelle risoluzioni del Consiglio e che esso intende inviare al Giappone e alla Cina delle note conce.P'le ne,"0 stess? senso. Ha già insistiPei' 'a cessazione delle ostilità e per- 'che sla eliminata le presente simaziuine di pericolo e continuerà a lavorare ardentemente per il ristabilimento deila pace » Tale comunicazione ha. fornito oc castone per un telegramma di Ler r°l?« U)larWilso,n- in cmh " a"*r ™a, c["> ll Co™fo non ha nessun -metodo preconcetto per risolvere le „•" . ""*'-' e ^ {aiflicolta che sorgono; esso si per fe"e, rf/. sJ!rrfre ch.e il Goircrno d* :"'1 S'alt VnUi sarà equamente di ^slo a indirizzargli delle comuni Coiuinuando a mettere in \Ì°™™ 2 V*£°7, " V m ,7'Ì \Vlungere più facilmente un risulta o \soddisfacente. 1 Se questo è il tono delle, comuni cazioni ufficiali, un interrogativo di importanza politica diventa sempre lPiU di/fuso. Quale parte prendono gli Stati Uniti e la Russia nel con flirto in Manciuria? La prova per il ]Consiglio della S. d. N. è ardua: ^sorgano nel suo seno gelosie, perchè 'Lerrour ha tenuto a mantenersi in Wapporlo solo con i delegati delle [grandi Potenze: ogni giorno che passa è un colpo al prestigio della 'Lega. \ Qualora onesta situà-ionè dovesse \vroiunnarJ ollre una'settimana, la ouil uva inumana ia critica posizione della Società delle <Nazioni si rifletterebbe anche nello .atteggiamento dei Governi: oggi si ' Vflriava dell'arrivo a Ginevra del iMinìslro degli ]r.steri britannico, alfreoc sipncretti H ^GNCRETT'- " * Rappresaglie di studenti cinesi „. . „. - „.,.„„. , „ ,. contro I codeghi giapponesi a Berlino j 1 | in Manciuria, e scoppiata nei ristoratiti cinesi e giapponesi di Berlino frequentati dalle due nazionalità e di douni vogliono escludere eli alia preso oggi for- Berlino, 24 notte. Una vertenza cino-gia.pponese, in Icorrispondenza a quella che si delinea \ve_ gli <ul °UPSt0 fonftlIto jqueritatj da studenti, i quali hanno lm provvisamente attaccato ai locali car jtelli nei quali si dà il bando ai colle Proprietario dei tre ristoranti, di to- gbere quei cartelli, sotto pena di chiù- ,;^ ^ ppp]VJ7J ppr incitamento al- \VoAio dj razza. L'oste ha obbedito ma, davanti alla furia e alle minacele dei suoi avventori, ha dovuto rivolgersi al la Polizia e. con apposita istanza, alla ' Wllhelmstrasse '^er ottenere la revoca 'della proibizione. ghi giapponesi. La Polizia, venuta a conoscenza della cosa, ha imposto al buon oste Weng, La Legazione cinese dichiara di disinteressarsi della co'sa. Studenti cinesi e giapponesi si sono costituiti in corpi di guardia ? fanno la ronda davanti ai rispettivi locali. Il generale ZivkoviG nella riserva ma tuttora al potere Vienna, 21 notte. Con decreto odierno il Dittatore sei'ibo generale Pera Zlvkovic, coinan.laute la Guardia. Beale, è passato nella riserva, con il grado di generale d'Armata, senza abbandonare il potere. Zuvkovic ha compiuto questo ano ritenendo che, come ufficiale non in servizio attivo, gli sarà più facile presiedere il . rande partilo noveri) ai ivo. mediante il quale ewli intende di con- itrollare il'prossimo Parlamento.. L0