Vecchia e nuova Gastiglia

Vecchia e nuova Gastiglia VIAGGIO 12ST SPAGNA Vecchia e nuova Gastiglia (DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE)- gnando le dilatate prospettive, azzurre (DALSEGOVIA, settembre. ,Segovia. Aria frizzante, alberghi dai\corridói freddi, e scuri, venditori amo»/- tanti a cavallo fra le rovine dell'anfì.-'teatro romano e sergenti, molti sergenti. Una. cattedrale ehiusa in un gran sistema forti/irato di torri, color polentone, nel, cui sagrato i ragazzi, giocano con I passerotti e. ron i grilli, rome nei quadri del Murillo. Monumentini piecoli, ed. equilibrati, sono alzati qua e là. nelle, piazzette in. pendio, alla, gloria dei conquistatori, di Castigìia. E' domenica. Davanti alla cattedrale, nella Plaza Mayor, passano infinite volte l soldati: tenendosi a braccetto per Ire. e per quattro le ragazze, molle vestite in nero ma molte ridenti, e scoppiettanti, i contadini, vecchi dalle facete di. terra colta, e dagli abiti di pesante velluto, i canonici, che fumano il, sigaro e, leggoMno il foglio diocesano. Tutto ciò som.i-\glia, a. una. tricromia di V.uloaga. ed ha la monotonia di un eterno ritorno. Per le viuzze medievalmente dissclciate, a. picco, altre ragazze si fermano a, contemplare le andature marziali di un. 'iruppo di cadetti dell'Accademia mil-iAtare che caracollano, con la. spada ini pugno, senz'altro scopo che di. semina-\re contradette passioni. La domenica.^dev'essere lunga, per i. cadetti, di Segovia! Ed essi la ingannano con. le lunghe stazioni, nei bars ingerendo bibite ghiacciate e giocando agli, scacchi, so di Santander o di San Sebastiano Dalla piazza dell'Ale Asar si stende una grande vallata colore della, pasta dei fl/to//ia;io sovrappone le sue terrazzc\giallastre in lenii avvolgimenti sui cuiiorti pende il troncone d'una torre o ilìcampanile d'un'abbazia spopolala. La\'crrfl 6 farinosa e gialla. In una. zona, di '",sc0'°- spaziano, ignari e felici, torti I bravcis toros che saranno immo- ,fflM nMe novUiade domenicali. Un mu-\Uno alza ìc sue orareia lungo i rottami]d'una muraglia. Non si. vede fumare una sola ciminiera. Tutto il paesaggio. ;,0 una solennità spenta e rovinata. E'\un paesaggio in dissoluzione. Dissolu-sionc che incomincia dal tempo che le\ torri di questa terra feudale hanno, si inghiottire negli orti delle fattorie e'nelle alle erbe dei pascoli; incomincia dalle terribili, repressioni esercitate daì\principiato a sgretolarsi fino a la.sctar-\ -R ---■■■ia-verUXWeuxiVse-'^XcoZT\ Imo fetida tari rivoltosi ! c™ ^.^^^"K1 „„„ )esso Men.lo u rnn.ìfì „;una SC.\nhcrla, n fragore d'una centrale elet-ftrica non addentano, e forse non ad-] denteranno mai questa quiete taciturna.: L'ombra di Sancio Immobilità, alto silenzio, fracasso di armi in un cortile cinto di lunghe ina-'ra: queSta è n""l»'"« chc Segovia do-.veva proiettare un tempo, c chc protei- la. ancora oggi. Il villano spagnuolo che va a vendere ortaggi e legname sul-l'asinelio o sul muletto e si sperde e,riappare negli infiniti meandri dell'ai-]topiano, continua, indefinitamente quel-\l'imaginc sbiadita. Il cavaliere chc bai- zava maneggiando la lunga alabarda lunga gli avvolgimenti serpeggianti del- l'altopiano non c'è più, ma è rimastoJil. servo d'armi, il villano, il contadi-]no, il quale compie ì suoi viaggi s>d muletto o sull'asinelio. Cosi caracollando e sobbalzando giungono avanti alle case a vendere ortaggi e frutta. S(i tartaruga e di falsi tappeti orienta-]''- Essi costituiscono l'estrema imagi-,V° de"a cavaUcTia andante. ' Come Avlla, come Toledo, come Sahamanca,' Segovia ha pochissimo cani- bialo dall'epoca della Reconquista. La'.dwa e faticosa storia della Castigìia,\legna c carbone; cosi caracollando e sobbalzando vengono i venditori di abiti f/là confezionati, di pettini di fal-\■ ;ou le sue eterne guerre dinastiche,]con i suoi faziosi sollevamenti di nobili, con le battute cavalleresche contro i Mori sospese dalle ribeldias e dagli alzamientos del signori, sia scritta a grandi, caratteri per questa vallata. La Castigìia, si sa, deve il suo nome alla grande abbondanza di castelli che coprivano i suoi gialli altipiani. Come nel Medio Evo, la vita è rimasta avviticchiata qui. attorno alle due vergognarsi delia propria melensaggine. Che ci sta a fare innanzi a quella istituzioni fondamentali. La Chiesa eìl'Esercito. t'Alcazar e la Cattedrale, La Cattedrale con quel suo sistema di torri color polentone domina tulli pendii: suprema altezza, suprema spècola, donde più corta è la via al Cielo. Cosi vollero nei secoli i reyes católicos, e la vita ha qui continuato ad obbedire al reyes católicos polverizzati. Tutti gli altri edifici hanno al confronto un aspe-tot dimesso e reverenziale. I palazzi dell'Ayuntamiento della Deputazione provinciale, delle succursali delle Banche sono rimasti nani. IL teatro chc alza la sua facciata verde, da osteria di campagna e clic spalanca ogni tanto te sue porte per un mitili (meeting) o per rina Compagnia di farse, sembra mol.e imponente della Cattedrale? E cnmr volentieri si sprofonderebbe, se »"» t'isserà, domani, gli urli, dei repubblicani c dei progressisti! l magaz- zin> hanno pudore di ostentare mo- sire sfarzose, o récla.rnes luminose. Il granfie emporio a quattro piani susciterebbe scandalo in questa ritta dove la vita conserva, atteggiamenti millenari e. insonnoliti. I magazzini, piùfastosi sono quelli dei sarti, militari. Queste città feudali e militari i reyes eatóliens le volevano rosi, reverenziali e tranquille. Né fasto, né dissipazioni, nò possibilità, d'indebitarsi, per i cadetti. Qui. dovevano gli hidalgos poveri, ff/.'infanzones allenarsi, alle lunghe guerre da sostenersi contro i nemici detta fede cristiana e del Re signore. E' noto che la fontina poli- Mica della Castigìia. è. ìtala dovuta a \ questa classe di nobili poveri e disdc tinnii dai grandi, che min. possedeva no altro capitale che la loro spada e il loro ardimento. Qui si formavano i conduttori dei tercios, per qualche secolo dominatori d'Europa, e che. innal- zarono a tanta altezza la fama della fanteria, spagnuola. Oggi i decreti del \Ministro Azàfia dissolvono o riducono ^queste vecchie Accademie. E' un altro pezzo della antica Spagna che va in rovina! Salamanca la dotta Salamanca la dotta, Salamanca la dorata, è. qualchccosa come la Bolo Olla della Spagna, conte. Bologna ha le piazze di Nettuno e del Bc Enzo, \cosi Salanvmca ha. una itiazza, la iPinza Mayor, nei cui quattro canti. ìlraboccano i rivoli della vita ' citladt\na; come Bologna e colma di studenti irrequieti, e spintasi, e di grandi ven nei giorni di mercato di cà "a.pe e di bestiame; come Bologna È \PÌena di. stemmi pontifici, di fonda ] sloM pietose e scilenii fiche nei cui archivi, si conservano bolle e regolamenti. Come Bologna tiene, altresì, va'■scrle, che la luna smal blu, falle apposta per \ste Piazze des, 'a di profondo \ '« malinconia andante degl'innamo ™U e dei dalli. Attorno a Salamancaj'' delle leggende, che la cantano comi, ciltà- gioconda e piena di sentenziosi \mom <-' di spiritose avventure — leg- P0^cc c vive Ja poesia delle canzoni ocnda dovuta alla presenza di tante generazioni di studenti scapigliati, di. 1 «N* ^logi c professori di. diritto ro che si sono succeduti nei secoli. E la lista delle analogie potrebbe conf^are. Certo è che Salamanca, è, come Bo- lagna, città di dolce vita. Queste città medievali, depositarie del sapere me dicvale. Parigi, Bologna e Salamanca. lungi dallo spargere attorno a si: la mortifera noia di cui è stata accusata la scienza dei glossatori di Aristo tele e di Giustiniano, hanno favorito la dolce vita, spensierata e gaudiósa Hanno favorito, e vero, lo studente un poco avventuriero, un po' brigante e frequentatore di taverne, ma hanno favorito altresì l'arte della succulenta cucina. Hanno dato impulso a una arte raffinata dell'amore ed altresì al la. scioltezza gaudiosa delle brigate matte e fracassone per le quali Bologna e Salamanca sono state celebri come Parigi. Questi dottori di Salamanca in tocco ed ermellino debbono essere stati degli eccellenti consiglici comunali. Attorno alla loro dotta, parola la vita si ordì di questo placido assetto è l'abbondati za, a Salamanca, delle cose belle et vecc, a Salamanca, sono molti i pa lazzi dai bei cortili medievali, dalle natta, non piti secondo l dettami della bellicosa e rude cavalleria, ma secondo un ritmo armonioso e civile. Un segno di questo placido assetto è l'abbondi ed ornate. Il palazzo non prospera nella Castigìia: le sole casj maestose sono quelle riservate a Dio e al Re. Qui, in¬ fronzute facciate plateresche — segno d'una prosperità borghese e professio naie che si è venuta formando ai. margini della grandezza feudale. La dignità civile non doveva essere privilegio ristretto di pochi. Come a Bologna, cosi, a Salamanca non è impossibile che una Camera dell'Agricoltura o un Comité paritario siano installati in un delizioso palazzo dalle finestre ogivali: non. è impossibile che un pre- 'Mf'o della Guardia Civil o un ufficio postale abbiano per vòlta dei movi mentati affreschi dell'epoca churriguer- resca. E numerose sono altresì le pia ze grandi e monumentali, i giardini ed] i parchi. Città di agricoltori e di studiosi. Sa lamanca tiene legati i suoi destini a quelli dell'Università. Celebre nel Medio Evo, decaduta nel sec. XVII^ va riprendendo considerazione mondiale anche grazie al suo celebre Rettore don Miguel de Unamuno- Nessuna Università di Spagna tiene una così ma glittica facciata plateresea; nessuna II niversilà possiede quel candido paliodi marmo nel cui centro alza, le sue\rame un abete natalizio; nessuna Uni-\versila ha. una cosi, compatta massa dl\ricordi venerabili, dalla cattedra di [ia j-^™?l**f^^i^,J?^_-=f^fi**^ |:aLuis de Sdon alla, cappella, trecentesca, dove ancora, si celebrano i funerali dei professori, dalle bolle pontifìcie agli auto di Alfonso X. E in nessuna, città, di Spagna lo studente sente tanto la importanza della, sua. funzione. Qui. il proprietario del caffè- gli usa sconti, speciali, la. casa de huespedos tollera che. egli non paghi, per mesi interi, le signorine della, città organizzano verbene e mascherate in suo onore... Poiché, in/ine, la Spagna intera é impegnata a mantenere alto il. prestigio universitario di. Salamanca. La cattedrale fiorita Nella, sua quiete gotica, Burgos è una. città di. gravi e soavi accordi architettonici. La. cattedrale la. domina, e la. irraggia, da tutte le parti con. le sue',» aucgfiqql'taldcccpfimille punte di. diamante, come un ostensorio. E con questa cattedrale fiorita e fregiata, dove sui portali e le ve ai^^taslzCristo giudicante e del Cristo trionfante, con le sue statue simboliche dal sorriso ermetico, con. Ir sue campane cantanti, con i suoi giardini in mezzo ai quali le fontane lanciano i loro limpidi sifoni, e l'orchestra avventa, fandangos llpassati di moda. Burgos somiglia-aliai capitale di- un Principato tedesco del lia-\Cdon. n'della. Renania. Vescovile ed. arti- 'rìgiano, eroica e popolaresca. Le coppie ìvforesltere puntano l'occhialino sopra te;fftorri, stabilendo i loro paragoni con vCha.rt.res e Colonia, mormorano qualche'/. iesclamazione innanzi al sepolcro del Cid e alla tomba del connestablle Yelasco, girano attorno alle otto porle del monumento dove sta figurato, in un triplice cordone di angeli volanti, il bel Cristo latino pietoso e sorridente. A notte, sul cielo d'una diafanità gelida, le due torri principali sembrano blocchi di diamante. E' una cattedrale di. torme, di spiriti occidentali, con i. suoi puntali merlettati, con. i suoi rosoni, a conchiglia, con i suoi molteplici pinnacoli che svettano nel ciclo come bandiere di marmo. Le strette parentele che i Re di] Castigìia contrassero con principesse dFrancia e d'Inghilterra, favorirono la ^immigrazione di artisti forestieri che ri- 1,zDolce e immaginoso gotico, che spazia con disinvoltura, nella foresta del simbolo, chc prende a prestito i suoi motivi dalle architetture frondose dei boschi, che intreccia gli angeli alla maniera degli uccelli, che. riproduce forine trasfigurate di leoni e di serpenti! Artieri e studenti Vagabondando per la ciltà, questa nordica sensazione aumenta. S'incontrano a Burgos case fiancheggiate dall'acqua e coperte di. verzura dai platani, piazzette porticate con in viezzo una fontana, ospedali e confraternite chc non sfigurerebbero a Bruges o a Gand. Le ragazze hanno l'andatura agile e-vispa ed i pomelli infiammati delle città. su cui infuriano la neve e la Smonta-[*11dsana. La stessa sensazione si sviluppa negli alberghi decorati da intagli scolpiti, e disimpegnati da scalinate in legno chiaro, dove si rincorrono svelte kellerine secondo la pratica tedesca. Un tempo vescovile e aristocratica, oggi Burgos è artigiana e studentesca. Durante l'esiate un'Università per gli stranieri schiude le sue porte: cicciose studentesse tedesche e frizzanti e ciarliere francesi vengono a bere alle pure fonti della lingua castigliana; e le si vedono affrettarsi lungo i portici reggendo i libri e, spesso, la racchetta del tennis. Questo spruzzo di esotismo addolcisce il costume di Burgos.- i giovanotti locali non si estenuano in logoranti tornei di bigi lardo o in accanite partite a scacchi come avviene a Granata o a Siviglia, ma si disperdono negli alberghi a cor- mteggiare le ragazze straniere, e le siano-[roi1cle5nptonqptdbmtIff] \p)acidità, con la sua lentezza a inflain\marsi pcr ie cause nUove, il deposito di \saage..a aclla restante Spagna, \ \ LORENZO GIUSSO. rìnc caslìglianc, dinnanzi alla concorrenza, si fanno più vive e spigliate. Questa dolce vita si vede fluire alla sera lungo TAvenida de la Constitución. Lungo le alte spalliere di verzura spec- fchiate dall'acqua e sormontate daHa^porta gotica di Santa Maria, è un denso joscalpiccio. La folla scorre in formazlo- -zni dense, alla spagnuola. Le ragazze vpasseggiano in folti gruppi, ^^do esclamazioni e risate, i giovanotti]^vanno scortando le ospiti forestiere e. lretlificano gli errori di pronuncia con dla. galanteria dell'idillio che nasce; fa pbanda lancia stonati ruggiti, gli operal\mmescolano il loro passeggio a qucUoLdella borghesia, come se facessero par- rfé d'una vasta famiglia. Qui la rivolti-\ lzione manda echi fievoli e spenti, assai più fievoli chc fra gli ardenti andulustani e i tumultuosi catalani; qui non sono arrivati gli urli dei gabaliós {cinghiali) parlamentari: qui le tabelle delle strade non sono state scambiate ancora con i nomi di Marcelino Domingo e d'Indalecio Prieto, nò la radio annunzia le meraviglie, del nuovo regime. Questa vecchia Castigìia che pure prese le armi contro Carlo V, pcr difendere le sue libertà comunali, e, con la sua ipSenanggscoqcilML