Ricordo marmoreo a mons. Bonomelli

Ricordo marmoreo a mons. Bonomelli Ricordo marmoreo a mons. Bonomelli inaugurato nel centenario dalla nascita Nlgoline, K notte. La borgata, di Nigoline, in Fruncia«sorta, lui celebrato, oggi, il primo cen ternario della nascita del Vescovo -<e remia Bonomelli, erigendo alla sua memoria un monumento, a ricordare che iiui egli trascorse i giorni più ti posatiti della attiva e travagliata esistenza, e qui chiuse, nella pace agre ste, la sua giornata feconda di opere illuminate. Nigoline infatti, per Monsignor Bonomelli, non era soltanto la terra natale ma Un'oasi di pace, in cui ritemprava, con le forze del corpo, quelle dello spirito. Talvolta, però, interrompeva le vacanze, per riprendere il lavoro. Alcune delle sue opere più ap prezzate furono pensate e scritte nel piccolo chiosco della sua Uccellanda. SI può dire che da questo borgo, mossero quasi tutte le opere di carità e d'amore, e le più salienti pubblicazioni del Vescovo patriota. Il ricordo In pietra di' botticino, oggi inaugurato nella chiesa parrocchia le di Nigoline, a fianco dell'Altare, ri trae il Vescovo nell'atto di commentare il Vangelo ai suoi compaesani, come era sua consuetudine di fare, tutta le domeniche che trascorreva nel villaggio natale. E' un'opera d'arte pregevole della, giovane scullrice ungherese Livia Kuzmik, la quale ri è simpaticamente segnalata con l'esecuzione di altri busti, fra cui imo del Duce. Ai piedi della effigie. In altorilievo, una dedica riassume, in sintesi lapidaria, la vita del Vescovo: « Dove il Vescovo — Geremia Bonomelli auspicò in preghiera — umile e flden te — Chiesa e Italia — unite in Cristo — Nigoline — villaggio nativo fiero e devotò — illustra nella figura — il primo centenario — del suo natale: 1831. — 22 settembre 1931 ». La funzione religiosa Nella chiesa, pavesata sontuosamente, si è compiuto il breve ed austero rito, al quale S. M. il Re ha telegrafato l'augusta adesione. All'altare ha celebrato la Messa monsignor Vigna, del Capitolo della Cattedrale di Cremona: vi hanno assistito l'Arcivescovo di Brescia, monsignor Gaggia, che, a molgrado dei suoi 84 anni, ha voluto intervenire; il Vescovo di Cremona, monsignor Cazzani. con numerosi canonici e prelati delle due Diocesi, tra i quali monsignor Varischi, fedele compagno di vacanze del Vescovo Bonomelli; il nipote Antonio con le sue due sorelle. Nel presbiterio e presso l'Altare erano il Vice-Prefetto di Brescia comm. Verlichi, il Primo Presidente della Corte di Appello gr. uff. Botturini; il Comandante la Divisione di Brescia, generale Archivolti; il Podestà di Brescia, gr. uff. Calzoni; il Rettore della Provincia, conte Martinoni, in rappresentanza del Preside on. Porro-Savoldi; il Questore comm. Viola; il Comandante della Di visione dei carabinieri; il Podestà di Nigoline, Giovanni Locatelli ed il Segretario Politico Francesco Locatelli; l'arciprete don Lussignolt. che ha celebrato l'altro ieri il suo giubileo parrocchiani 1 notabili della Franciacortti, dottor Battista Nobile Torri, con il dott. Calvi; i Baroni Gerolamo ed Alessandro Monti I della Corte, i Nobili Paratico, i Podestà ' dei Comuni vicini ed una folla di popolo. Fuori, sul sagrato, prestavano servizio d'onore i carabinieri, la Banda musicale di Cazzago San Martino, e i Giovani Fascisti, schierali nell'attiguo cortile dell'Asilo Infantilo. Terminata la Messa, l'Arcivescovo Monsignor Gaggia, ha benedetto il monumento, rivol¬ gendo poi un cortese complimento aliai autrice sig.na Kuzmik; poi dalia balaustra dell'Altare ha pronunziato un breve discorso, asserendo che era suo dovere benedire il ricordo marmoreo del Vescovo, perchè ne fu per tre anni, discepolo ed in seguito verace amico, tanto che ogni anno soleva trascorrerò una giornata con lui, per ispirarsi alla sua dottrina, alla sua carità, ai suoi eletti sentimenti. Egli benedice quindi, il monumento all'uomo del cuore, della sincerità, della schietteza; e termina incitando 11 popolo ad Imitarne la virtù, la pietà, la grande umiltà. Il Vescovo di Cremona Monsignor Cazzani ha portato poi alla celebrazione l'omaggio di tutta la sua Diocesi; ha rievocato, in nobile sintesi, l'attività o 10 opere di Monsignor Bonomelli, tutta rivolte alla soluzione di tre gravi problemi: la verità della Fede, coordinata alla verità della scienza; la pace tra la Chiesa e l'Italia; la collaborazione fra capitale e lavoro. Ha ricordato inoltre come egli abbia tratto l'ispirazione alla sua umanitaria opera di assistenza agli emigrati, dall'incontro, duranta 11 viaggio in Spagna, con un piroscafo tedesco, che riportava In Patria 450 emigranti italiani, i cui volti esprimevano una sorda ostilità, un odio indefinito. Il Vescovo Bonomelli scese in mezzo a loro a confortarli, con parole di carità e di amore, e, ritornato alla sua sede episcopale, iniziò la grande opera di assistenza morale e materiale agli emigrati. Monsignor Cazzani ha chiuso la felice rievocazione, ricordando la nobilissima lettera del Bonomelli al suo grande amico Monsignor Scalabrini, Vescovo di Piacenza, scritta 11 giorno dopo che, dalla Cattedrale dì Cremona, 11 30 maggio 1889, aveva pronunziato l'atto di sottomissione all'autorità della Chiesa, la quale aveva riprovato il suo opuscolo invocante la Conciliazione, sulle stesse basi in cui doveva compiersi quaranta anni dopo. La commemorazione Le autorità civili ed ecclesiastiche sono passate quindi, nella sede dell'attiguo asilo infantile, anche questo fondato dal Vescovo Bonomelli, con la collaborazione di alcuni generosi. Dalla sala, aperta sul cortile e sul giardino, inondato di sole autunnale, il Barone Alessandro Monti della Corte ha pronunziato il discorso commemorativo esaltando il fervido patriottismo del Vescovo, che preconizzò la Conciliazione fra Stato e Chiesa, e ha terminato, fra calorose ovazioni dando comunicazione del nobile telegramma del Re. La celebrazione si è conchiusa con la visita alla stanza, nel vicino palazzo della nobile famiglia Torri, nella quale il Vescovo Beremla Bonomelli ha esalato lo spirito immortale. In nome della popolazione di Nigoline, 11 Comitato aveva deposto fiori nella Cappella di famiglia, dove riposano lo salme del genitori, del fratello e delle sorelle del Vescovo. I funerali dell'Accademico Dionisl Roma, 22 notte. Si sono svolti stamane i funerali del prof. Antonio Dtonìsi. docente di anatomia comparata alla Regia Università di Roma, accademico d'Italia. La salma, giunta a Roma da Salice, ove è avvenuta la morte del celebre clinico e fisiologico, ò stata trasportata in mattinata nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, ove ha avuto luogo, alle 10, la funzione religiosa.