Il record di velocità portato a 610 chilometri

Il record di velocità portato a 610 chilometri I RISULTATI DELLA «SCHNEIPER» Il record di velocità portato a 610 chilometri r.tP.-nn„i,i1rH=„,!l1ndra' 1 » notte. ij apio i.iuD nritanmeo comunica oggi le cifre definitivo sulle velocità rag giunte dal tenente Stainforth nel suo volo a bordo del Supermarine Rolls Royce per la conquista del record mondiale di velocità. Le nuove cifre ufficiali, ottenute mediante un rigoroso controllo dei ditti forniti dagli apparecchi registratori, non coincidono con quelle comunicale alla stampa subito dopo il volo: e l'Aero Club attribuisce la discrepanza, fra il computo di allora e quello odierno, a un errore commesso nel calcolo della velocità mediante il sistema di registrazione cronometrica. La revisione è stata effettuata in base alle regole precise stabilite dalla Federazione Aeronautica Internazionale, e ha fornito i seguenti risultati: Prima corsa: 601,64, chilometri orari; seconda corsa: 625,40; terza corsa: 595,23; quarta corsa: 617,67. La velocità media cosi corretta è dun- quo, in luogo di 621,31 chilometri all'o-ra, di soli 610,01 eli il.; e questa cifra sarà sottoposta per essere omologata alla Federazione Internazionale. Non è tuttavia deciso, finora, se tale richiesta sarà effettivamente inoltrata poiché l'Aero Club annunzia' che, se il tempo si manterrà favorevole, entro l prossimi giorni un nuovo tentativo per superare la velocità raggiunta sarà compiuto dal tenente Stainforth nel corso di questa settimana, servendosi di un idrovolante pure del tipo Supermarine, ina munito di un nuovo motore Rolls Royce. La nuova macchina, a quanto sembra, svilupperebbe una potenza superiore di trecento cavalli a quella del Supermarine che ha partecipato alla gara Schneider. Re Giorgio ha fatto pervenire ai piloti della Coppa Schneider e a tulli gli ufficiali, sottufficiali e avieri del reparto alta velocità, le sue più cordiali congratulazioni per i risultati ottenuti nelle corse per la Coppa Schneider. Il Ministro Balbo ha telegrafato al Ministro inglese dell'Aviazione lord Amulree: o Vi prego di accogliere i più calorosi rallegramenti per l'opera brillante svolta ieri sul Solent ». Lord Amulree ha risposto: « Gradisco grandemente i vostri cortesi rallegramenti. Siamo tutti dolentissimi per le contrarietà che ci hanno privato del piacere di rivedere e salutare la squadra italiana ». e o e a e - . a , L'ultima « Coppa Schneider » L'Inghilterra si è definitivamente aggiudicata domenica la « Coppa Schneider » con l'unico concorrente, il tenente Boothmann che ha compiuto i 350 chilometri del percorso ad una media oraria di 340,08 miglia uguali a chilometri 547,18. Nel pomeriggio poi, sempre sul canale di Solent il tenente G. H. Stainforth ha tentato il record mondiale di velocità sul secondo nuovo « Supermarine S. 6 B » raggiungendo sul percorso dei tre chilometri lanciati, la velocità di chilometri 610,01 facendo cosi crollare il record stabilito dal maggiore Orlehar in chilometri 575,53. Sia la conquista della « Coppa Schneider », quanto quella del record sono state raggiunte con un aumento di velocità che non è spettacoloso anche se si considera che ad un limite già di per se stesso cosi severo, l'aggiungere qualche chilometro e qualche giro d'elica rappresenta un notevole sforzo. Tenendo conto di questo, ci congratuliamo con i due valorosi piloti inglesi. Il tenente Boothmann è stato il solitario protagonista di una competizione per la quale eravamo ormai abituati a veder scendere in campo il fior fiore dell'aviazione internazionale, e la sua corsa si è svolta davanti a qualche mi. gliaio di connazionali mentre era atteso il solito spettacoloso intervento della folla cosmopolita che in America a Venezia e sullo stesso Canale di So lent, due anni fa aveva arroventata la atmosfera in cui la competizione avve. niva. Forse, non accettando la propo sta dell'Italia e della Francia che ave vano chiesto il rinvio della corsa, l'Inghilterra ha mutato in qualche modo il significalo del trofeo posto in palio, per la prima volta nel 1913, da Giacomo Schneider il quale indubbiamente aveva pensato di dare alla corsa un carat tere agonisitco perchè l'aviazione mondiale ne traesse motivi di progresso. La « Coppa » è stata dunque ridotta, con l'affrettata chiusura delle iscrizio ni, nelle sue finalità e nel suo significato. Con questo non vogliamo escludere che le varie competizioni non abbiano veramente fatto compiere un passo gigantesco all'aviazione. Nel giro àj po chi anni la modesta velocità dei 396,6 chilometri raggiunti nel 1926 dal nostro De Bernardi è arrivata a superare i 600 e questo scarto imponente rappresenta indubbiamente una fulgida tappa nella conquista dell'aria. Apparecchi e motori, sono passati attraverso una trafila di infinite esperienze prima di poter essere lanciati ad una simile velocità paragonabile senza figurazioni rettorichc, a quella dei proiettili e non poche vite di eroici ed eccezionali pitloti hanno seminato il Auro cumulino. (Appunto per queste considerazioni che <■ "i riempiono d'orgoglio e anche di rimpianti, la «Coppa Schneider» aveva mutato a poco a poco la siiti fisonomia primitiva prendendo quella che il suo donatore aveva voluto che avesse. L'idea dello sport s'era andata allontanando, di anno in anno, da questa competizione e al suo posto era sorta, più severa ma più luminosa, quella del progresso eroico e geniale. Nelle scuole dell'audacia, mentre i motori si saturavano di cavalli e gli apparecchi si sveltivano nelle forme fino ad assumere quelle di uno squalo perdendo anche di prova in prova qualche centimetro di ala. gli uomini mutavano anche il loro fisico per adattarlo al tormento della velocità. Uomini, apparecchi e motori hanno compiuto di pari passo la lunga trafila delle esperienze. Ingegneri e operai, chiusi nei laboratori e nelle gelose officine hanno dato la parte migliore di so ìp,essi np!'° studio e nel lavoro per lapreparazione di queste macchine da vertigine e i migliori piloti, di volta in volta, ne provavano, affrontando le più nascoste incognite, la qualità e la potenza, affidandosi al destino. Genia-lità e ardimento hanno proceduto peranni di pari passo: erano forse partitidal primo traguardo * Schneider », ma ormai idealmente l'avevano già superato e i limiti della gara sportiva erano rimasti indietro. Italo Balbo è stato il primo ad alzare10 sguardo oltre al trofeo e a scorgere dietro di questo l'avvenire dell'aviazione. Ed ecco sorgere per merito del Ministro la Scuola di Desenzano, e fiorire11 distintivo dél«'V • scarlatto per i velocisti: la prima e l'unica scuola del genere che esista al mondo, e dove velocisti certo non mancano. La « Coppa Schneider » è stuta vinta l'altro ieri sul Canale di Solent da un solo concorrente, e Stainforth ha superato i seicentochilometri facendo crollare il record precedente: se il trofeo resta cosi definitivamente assegnato all'Inghilterra, il record di velocità non è vincolato da nessù nregolamento a nessuna nazione.Abbiamo veduto la Scuola di Desen zano e sappiamo cìie la nostra massima industria non ha ammainato la bandiera. E. Q.

Luoghi citati: America, Desenzano, Francia, Inghilterra, Italia, Venezia