Epilogo idilliaco di un tormentato romanzo

Epilogo idilliaco di un tormentato romanzo Epilogo idilliaco di un tormentato romanzo Defendente Cavallito, il fuggiasco arrestato dopo venti anni sposa in carcere la maestrina che aveva sedotta e abbandonata Ettore Defendente Cavallito torna a sfar parlare di sé. I giornali torinesi di «lunedì .scorso, fra le pubblicazioni di|tmalrimoiiio recavano il seguente au-fnunzio: Cavillino Deludente (detto pCavallito.. amministratore, con G011 Hot- vti Maria, insegnante». ìl1 lettori ricordano certamente questo nsingolare avventuriero, giacché in quo- èsii ultimi mesi 1 giornali hanno parla-'hio di Ini parecchie volle. Egli è Simo;varrestato dopo circa venti anni di lati tciilv.|vUcpIasione dal Tribunale di Asti. Egli!*daio alla latitanza, e assumendoliftlanza in seguito, a due condanne per truffa; e l'arresto, avvenuto in seguilo ad una avventura amorosa da Dongiovanni, é slato seguilo da un processo e da una condanna per false generalità. Nativo di Robella d'Asti, giovane ari coni aveva occupalo il posto di segreti! l'io comunale a Mombello Monferrato 1 mo per una complicata vicenda trattai dina ere stalo condannato a setto anni di lv ?,' era. „„. „ '1 nome' di un compaesano, tale Pietro Onorato Bacolla. si era recato all'este- J"-1- rimanendovi lungamente. Intanto1 in contumacia era slato condannato nd altri sei anni di reclusione pure per truffa. djdm Il rifugio tranquillo Il Cavallito pose termina olla sua lunga dimora all'estero e ritornò in Italia in occasione di un doloroso avvenimento, e cioè hi malattia della madre che doveva condurla alla tómba. Egli venne, per cosi dire, a raccogliere l'ultimo respiro della genitrice, dopo di clic pare avesse rinuncialo a tornare all'estero. Imi allora che l'are Vaccarino lo conobbe casualmente e gli diede l'incarico dr amministratore dell'Isola di Giaiiniitrì. cu egli aveva da poco acquistata. Il Cacal'ito inon occorre avvertire ch'egli si taceva chiamare Bucollit) apparve all'avv. Vaccarino come un individuo sperduto, addolorato e quasi avvilito; egli corcava un'impiego e l'avvarato, avendo riscontrata in lui una anspf.,...,., ,,,,,„,,..- intelli<>èri>a eli alialo iniziava un nuovo periodo della borra- SC0E;i esistenza del Cavallito. periodo uria superficie di un centinaio di citar 0 abftóta dal guardiano del faro e ■l'i.'i. sci dipendenti dell/avvoca. k vaccarino. Costoro hanno l'incarico aj custodire la casa che l'avvocato abili.11 la famiglia, alcuni mesi dell'unrlo durante la buona stagione, di coiti¬ p osa elio in certamente il più tranquillo anzi, fu finse il solo tranquillo — ed informato a un tenore morale e. normale di abitudini, e clic, viceversa, a causa di una donna, doveva chiudersi con la sua debacle. L'isola di Giannutri, a non ventina di chilometri dalia costa di Orbetello* ha sdii 1 vare l'orlo e alcuni campi e di sorvegliare la riserva di caccia che il proprietario vi ha stabilita, essendo l'isola in gran parlo coperta di macchio e Im¬ ani. I e mansioni dot Cavallito erano quelle di sovrintendente. 0, come diconu da quelle parli, di "ministro», parola cui deve attribuirsi un'autorità relativa, derivando direttumanto da « amministra- lluamn^'dJirÌMta.tìM imo,, 1,un che sl.uicavano all'isola. Non è ra! 10 infatti il caso che dei pescatori o lu risii in crocida vi approdino, gli ultimi i*pinli da curiosità oppuru dal malteml,JU' " » ministro » doveva perciò tenere accuratamente aggiornato un registro in cui erano notate tutlc lo persone che toccavano l'isola. 11 Cavallito lil quale, rome si è detto, ligiiravu sempre come Bacolla) ha disunpegnalo lodevolmente il suo compilo per quattro o cinque anni, senza che l'avv. Vaccarino avesse occasione a fargli il minimo rimarco. All'isola ci slava volentieri, sebbene quasi separato rial mondo (il che, del resto, rientrava evidentemente nei suoi proposili), di siinpegnuvu con zelo il suo servizio, esercitando con tatto la dovuta autorità. Questa dell'autorità del nostro « ministro » inerita anzi una illustrazione lspeciale, poiché si riallaccia al dramIma finale. Di modi urbani e di una cor m distinzione, di aspetto simpatico, con a a Itili viso aperto ed intelligente, con la ricercatezza dell'abito sportivo, con la laureola, di quel « ministro ». cioè padrone. 0 quasi, di un'isola per molti mesi ! dell'anno, egli esercitava un'autorità [ed un fascino in chi lo avvicinava. 'Avendo l'avv. Vaccarino tentato alcuni ! esperimenti di colture agricole nell'isola, il Cavallito. che era il suo principale collaboratore, si era l'ulta una buona cultura ili tema di cose agricole, eri |in grazia di queste sue cognizioni si era creata una fama in Orbetello e dintorni, ed era stato chiamalo a far parte di commissioni e comitati. La fidanzata A questo suo fascino soggiacevano specialmente, a uuanto pare, le donne, giacchi' il Cavallito, nonnslantc 1 suoi 05 unni circa, 6 uomo ben poi-tante e di gradevole aspetto. Si dice clic più di un cuore femminile ha palpitato perlui. 0 fra essi lineilo dell'odierna fidati-Zilla, la Maiia lìoiillolti. Era costei màc- sua in un paesino di Porlo Krcole. sul- faille del Monle Argcinaro. in vici-nunza di Orbetello; ed il occasione di conoscerla 1 la. No è. nata una reciproca simpatia ll'oi la ragazza, Jiflia dcU'ulliciulc po Cavallito ebbedi frequentar- stale del luogo, si e innamorata deli« ministro ». il quale nulla certo Ila fat- o per raffreddare quell'esuberanza ai- fettiva. La relazione si e stretta sempre Mpili. I.a ragazza si è recata più di una volta all'isola, qualche volta anche nel- e 01'c vespertine 0 notturno, perchè, non potesse essere notata... Ma la cosa è stata risaputa e commentata, e non ha tardato a venire all'orecchio dell livvocale Vaccarino, 11 proprietario dell'isola, infatti, datante alcune sue visito a Giàhnlltri, ha constatato con una certa sorpresa clic il suo intendente, invece di essere ali'isola, si trovava in terraferma. Quesio l'atto ripetendosi consecutivamente più volte, non potè non suscitare sull'AVvacato il desiderio ili una spiegazione. Una. frase sibillina mise la solila pulce nei: orecchio all'avv. Vaccarino: «Lei paga il suo « ministro » perché se ne *''",» Gìannutri, e qaeMo si gode ì suoi ift0:.'Jl n1"- sima costa... Il Vaudiino |M,-usS„„,;e?gu ... .-«...«trina JKgf <-° 1 '" £•"-=■• della relazione la 1 clandestini dei viagg j'isola. Il padrone interrogò dipendente, ma questi mente che la ragazza all'isola. Sul registro de noi costei al riguardo il negò assolutasi fosse recataj infatti, il suo nome non figurava. Ma questa circostanza., che il Cavallito portava come prova della sua asserzione, assunse la. ■onsisleu/.a di un'altra e più gravemancanza, quando si provò incorifuta-bilmente -che Je gite della maestrina era.no realmente avvenute. Il « mini-sirn >., orinai, non poteva più goderelicita fiducia dei proprietario, che di-ratti'lo licenziò. Questo avveniva circa un anno addietro. Occorre aggiungere 'he l'avv. Vaccarino, come già si èjd<'iio. ebbe sempre a trovare corretto il suo dipendente, anche in quantosi riferisco a maneggio di denaro. Illicenziamoli 10 dipese unicamente daliamancata registrazione della visitAi.rfc.e-dell'isola, e ria.! tentativo di sorprendela buona fede del padrone. Dall'idilli!) al carcere : pl.iccnziato. j| Cavallito ebbe l'infeli- p1 idea di fermarsi a Porto Lrcole. Epiquesto il luogo di sbarco ove egli n.p-gprodava quando veniva dall'isola e ri.i-.ve soggiornava quando stava in terra-alenna.'A Porlo Ercole, anzi, aveva una s'•■unterà a sua disposizione, ove a.llog l'iava. Lasciò naturalmente questa ca ■.nera, e ne prese un'altra. Il mature Innamorato ha voluto rimanere vicineimalla sua bella, e questa è siala l'ori-(•/ine dei guai che sono poi sorli. I.a Sillazione si i -irotla troppo intima- lìiente, ed un brullo giorno In maestri- i a si è accorta di essere in condizioni anormali. Tanto lei, quanto la famiglia, hanno'pensato di salvare la situazione col matrimonio, ed ,n tale scuso hanno rlpeiniamenle parlato col Cavallito. >u.ppi-n.ino quello ilio ne è. seguito, 'i-M'iulone parlato all'epoca dell'arresto rici nostro eroe. Dapprima, egli ha nic-U'■!>ia.1o ed ha guadagnato tempo, qniu- di. sempre più preso nella stretta dellejpressioni, ha finito di accondiscendere no. Sua intenzione era però quella di 'l'uggire all'obbligo morale creatosi oii Ja sua condotta, e difaitl. anziché'provvedersi (leile carie matrimoniali,i"""albergo, spe- aveva pera.n-aite nozze, ed e rivendo che v :a,!n di lione!!: dei docutrienil ini so ne slava ,-i rtuado nella frappósto fra partito per l'Alta Italia,. •niv-a al suo paese na. d'Asti p"r provvedersi;necessari a! malrimo- T'.rino, all' lontananza che la fidanzata. lo, cioè, rii dimenticare e sopratutto 'i; ".-sere dimenticato... Ma. non co-i 1,1 si pensava a Porto Krcole. Di fatti la maestrina e In madre 1111 giorno hanno presa una decisione croieli, e sono venute a Torino, in cerca riel fedifrago. I.o ht.nnn (rovaio, lo hanno scongiuralo di voler riparare ilgrave fallo. Ma, avendo compreso elle egli non era affatto animato ria buone intenzioni, si sono rivolte, per aitilo, ai carabinieri. Un colloquio telefonico fra i carabinieri rii Torino e quelli rii Cocconato ha rilevalo la stranezza riel Bacolla, renitente al matrimonio a Torino, e in pari tempo già sposato a Itobella d'Asti. Di qui l'arresto e la rivelazione della avventurosa e romanzesca sloria del Cavallito, a cominciare dalle sue malefatte oi circa venti anni fa, lino alle unirne. B, di conseguenza la prigione. Per la faccenda delle false generalità il Cavallito, assistito dall'avv. (lino Obert, è stato condannalo a un solo mese di carcere; ma egli 6 ancora alle Nuove, per via dì ipielle due condanne riportate tari li anni addietro. Il matrimonio La... conversione si matrimonio è dunque avvenuta in carcere, nella solitudine e nel raccoglimento. In corti; circostanze anche il diavolo pensa a farsi frale... Ma la conversione non ècerio smta spontanea. Essa e dovulu.|f|0ui certamente m Covnllito. »,e ,jue donne soni state più di una volta a 'l'orino, eri hanno direttamente |r ,ir.r via rii intermediari falla ciun- più che ari ogni altra cosa, alla te-micia con cui la maestrina suddetta cla madre hanno difeso, diciamo cosi, la loro causa; tenacia fatta di fonda.- inculale onestà, di orgoglio ferito, di accorato dolore e, nella signorina Gon- anche di affclto pei [gere la loro disperata richiesta al Ca1 vallilo. Ouesti. alla fine, è stato scosso p commosso. 11 cappellano rielle carceri c la stessa Direzione liaun* c*l- iamente consigliato il Cavallito a compiere il passo che la coscienza di un galantuomo imponeva. Egli ha avuo dei dubbi e dei tentennamenti, in parte anche, bisogna dirlo, giustificati. giacche egli, non più giovane, ha davanti a só la prospettiva di rimanere 11 carcere ancora parecchi anni, dubbio essendo l'esito dei ricorsi presentiti dal suo avvocato. Appunto al difensore Gino Obert il! carcerato ha. giorni addietro, chiesto consiglio in proposilo: e ne ebbe la risposta che un galantuomo poteva da rgli. — Io sono il suo difensore — ha detto l'avvocato — e non il suo padre spirituale, e un consiglio di questo genere esorbita dalle mie mansioni e possibilità. Tuttavia, posso e devo dirle questo: se lei é il padre del bimbo, agisca secondo quanto le detta la cosienza, cioè da galantuomo, senza però dimenticare che lei può rimanere in carcere .ancora parecchi anni. Alla fine il Cavallito Ki è deciso per il si, cioè per i] matrimonio. E' stala fatta la pratica necessaria, p le pubblicazioni sono avvenute, prima, tanto a Porto Ercole quanto a Robella d'Asti, e poi, per delega, a Torino, dove il matrimonio dovette essere celebrato. E così è giunta alla sua conclusione l'avventura amorosa dell'Isolano Cavallito, conclusione che — non si può non negarlo — costituisce almeno in parte una riabilitazione del troppo movimenlato passato del nostro protagòmista. Il tormentalo 0 fosco romanzo si chiude con un epilogo idilliaco, un quadro di graziosa intimità, in cui dondola una culla e vagisce un piccolo innocente.. j