La sfortuna di Balmamlon e Cavai

La sfortuna di Balmamlon e Cavai IL GIRO DELLA CATALOGNA La sfortuna di Balmamlon e Cavai Cardona vince la terza tappa dopo essere fuggito con Canardo Cavallini terzo staccato di circa otto minuti Montblaneh, 8 notte. Dalla classifica dopo la terza tappa, si potrebbe dedurre che i corridori spagnoli Canardo e Cardona sono due campioni di grande valore. Essi si sono certo mostrati finora in ottime condizioni di torma, ina l'italiano Cavallini può essere senza dubbio considerato l'uomo migliore tra tutti i concorrenti ancora in gara. Eppure anche lui è giunto oggi al traguardo con circa otto minuti di ri-itardo sui suoi avversari. Questo fatto trova la sua spiegazione nella sfortu-.mi che ha colpito non solo Cavallini,\ma anche Simon! e Balmamlon, il quale ultimo ha forato quattro gomme, il corridore piemontese non ha camminato, in principio di tappa, come ieri, ma nella seconda parte del percorso ha ritrovato tutti i suoi mezzi. Un gesto poco simpatico Eliminato Rovida nella tappa di ieri, quantunque egli abbia continuato puro oggi, gli italiani che minacciavano seriamente Canardo e Cardona erano rimasti in quattro, e cioè Cavallini, Balmamion. Siinoni e Viarenso. S'era perciò in diritto di sperare che essi avrebbero trovato un'intesa cordiale per opporsi agli attacchi del due spa .gnoli soli rimasti pericolosi fra il nu- meroso stuolo dei partecipanti. Inveceoggi, abbiamo constatato con amarez-za la secessione di Vlav-mgo, il quale ha fatto palesemente causa comune con gli avversari. Anzi, possiamo aggiungere che è stato proprio per i o pera dell'italiano che i due spagnoli hanno fatto pendere la bilancia in loro favore nella tappa d'oggi. Balmamlon era stato staccato da due forature, e malgrado un forte ritardo era riuscito a portarsi nelle vicinanze,del plotone di testa e sarebbe certa ;mente rientrato in gruppo se non fosse stato nuovamente appiedato. ,I corridori erano giunti, a questa.fase della corsa, ad una lunga discesa dopo aver dato la sca.ata al Colle ae lFc'set, ed il plotone era composto d1 Canardo, Cardona, Cavallini, Simonl, Viafétlgo e di due altri spagnoli. Simonl procedeva con molta cautela. mentre Cavallini si manteneva nellascia dei suoi avversari. Dopo lo sfor-zo della salita, i corridori si trovarono di fronte ad una fontana e quindi neapprotittarono con avidità. Ma Vlaren- trn vifflbiva il LTiinno seii7-i scendere Salla ftlwa I quando'Canard^ÌTcro mossa fulminea, riprese la corsa, lMtartliano cominciò a tirare furiosamente avendo io spagnolo alla ruota. Poi, quando quest'ultimo ebbe ottenuto un ceno v .ntaggio, prosegui nello sforzo. La bucatura di Cavallini Cavallini, accortosi del pericolo si metteva all'Inseguimento e raggiungeva il fuggitivo, al quale nel frattempo si era unito Cardona, mentre Viti refigo scompariva dalla lotta. IntantoSimoni perdeva terreno nella discesa. Eliminato provvisoriamente il bolognese, che è mollo temuto, i due spagnoli conduce-vano a forte andatura, seguiti da Cavallini. Però nelle vicinante- di Beus l'italiano bucava pure lui una gomma e Canardo e Cordona, ri masti soli, si davano a precipitosa | fuga. I e' molto probabile che se Cavallini : fosse rimasto in testa con i due spagnoli, le sorti delia tappa non sarebbero state quelle che abbiamo registrate. Infatti, la presenza del pavese non avrebbe tanto animato gli spagnoli e l'andatura non si sarebbe mantenuta cosi viva, iti tal modo, S'moni avrebbe avuto il tempo di accodarsi ai tre Invece, quando Cavallini rimaneva appiedato, .e sorti della tappa erano ormai decise, malgrado il furioso ins^igutmento dell'italiano, il quale, lotj landò disperatamente contro i suol due ; avversari, che si alternavano al coman.do delia corsa, ad un dato momento era riuscito a portarsi ad un solo mi'nuto e mezzo da essi. Però, a venti chillometri da .Montblaneh, Cavallini si è trovato davanti ad una salita lunga otto chilometri e lo sforzo compiuto poco prima lo ha trovato poco proparato a sopportare la nuova immane fatica. Così lentamente, il nostro corridore è andato cedendo terreno. Un risultato a sorpresa Egualmente Simoni si è trovato nelle medesime condizioni di spirito del compagno, mentre Balmamlon forava la sua quarta gomma, l.a gara, come si vede, ù stata molto animata e movimentata. Certo gli spagnoli non avrebbero mai pensato stamane, alla partenza, che dopo la severa tappa di ieri essi sarebbero riusciti ad ottenere sopra tre corridori della forza degli italiani un risultato cosi lusinghiero. Nel campo dei nostri rappresentanti la fiducia non è, ad ogni modo, scomparsa, e, malgrado il ritardo odierno, essi pensano che mancano ancora quattro dure tappe da compiere e non è improbabile che tentino in una di esse di prendere la rivincita. E' però questo un desiderio, il quale potrà essere ostacolato dalla deficiente organizzazione della corsa. Infatti, men tre il regolamento proibisce di dar da bere ai corridori durante la gara, i due spagnoli primi classificati di oggi vengono costantemente provvisti di bevan de da una vettura al loro seguito. L'or¬ganizzazione ba inoltre palesato molt altri gravi difetti, sui quali ci intratterremo prossimamente. Domani si svolgerà la quarta tappa, Montblanch-ltipoll (Km. 234), considerata la più dura del « Giro ». M. C. Ordine -di arrivo 1. Cardona, che impiega a coprire i 104 chilometri della terza tappa Alcaniz-Montblaneh ore 7, 7' 35"; 2. Canardo Od.); 3. Cavallini 7, 15' 7": 4- G. Gascon in 7, 15' 37"; a. Simon;, (id.); 6. Nicolau 7, 22' 50"; 7. F.lys (idj; 8. Baimamion 7, 24' 24": <J. Escurrie 7, 24' 2S" 10- Vtarengo 7, 30' 42"; 11. F. Gaston, 7. 35' 20"; 12. Riera 7, 36' 10". Classifica generale 1. Canardo, 23. 32' 5"; 2. Cardona 23, 32' 25"; 3. Cavallini, 23. 39' 30"; 4. Simonl 23,40'32"; 5. Balmamlon 23,49'1S" c2

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