Magnifica affermazione degli italiani

Magnifica affermazione degli italiani IL GIRO CICLISTICO DELLA CATALOGNA Magnifica affermazione degli italiani Canardo vince in volata la seconda tappa davanti a Cavallini, Balmamion e Simoni Aioaniz, 7 notte. Gli italiani hanno latto la varia del leone nella lappa d'o<igi, per opera ili Balrnamion, Cavallini e Simoni. I tre nostri rappresentanti sono stati, insieme agli spagnoli Cardano e Canardo, i protagonisti della terribile lappa, la Quale ha comportalo oltre 150 chilometri di strada di dure salite miste a discese ripidissime. Tutti, e tre ali italiani si sono dimostrali brillantissimi in ogni fase della dura battaglia. Strenua lotta Per onere un'idea della strenua lotta combattuta oggi, busta dare un'occhiata all'ordine d'arrivo c si vedrà che uomini di. primaria importanza, coma Minardi a li aurei, ed altri regionali francesi e ottimi elementi spagnoli sono stati eliminati da un percorso che nessun corridore avrebbe pensato di trovare tanto duro nei 205 chilometri di questa tappa. A tale proposito si deve notare che nella tabella del percorso, il tragitto da Reus ad Alcaniz veniva segnalato in 245 chilometri, mentre in realtà, e ciò lo si è saputo soltanto all'arrivo, il tragitto era di 265 chilometri. Va naturalmente annoverato ed aggiunto fra gli altri numerosi difetti dell'organizzazione di questa importante corsa, anche questo fatto. Basta pensare che l corridori, arrivali a tarda ora del pomeriggio, stanchi ed affranti, non hanno trovato un alloggio adeguato per ristorarsi e per dormire, tanto che il francese Maurel ha minacciate di ritirarsi. Inoltre l'arrivo è stalo qualche cosa 'di scandaloso. Nessun servizio d'ordine teneva la [olla impaziente alle due par ti della strada, o per meglio dire, de: ponte sul quale erano segnalati gli ul limi cento metri. Fu precisamente a causa di tale ponte e di tale disorganizzazióne dell'arrivo se Balrnamion prima e Cavallini poi non hanno potuto rimontare lo spagnolo Canardo, partito in lesta al 500 metri, posti in discesa. Infine, a carico dell'organizzazione va votata la semplicità, per non dire peggio, con cui si registrano gli arrivi. Quando, per esempio, un corridore giunge con uno scarto di una o due macchine soltanto, il vincitore olà perde qualche secondo. Speriamo, ad ogni modo, che tale metodo venga adottato nei confronti di lutti indistintamente l partecipanti. Una fusa di Rovida Ritornando alla gara, questa ha avuto un inizio piuttosto scialbo, ma poi, una volta che l corridori sono entrati nella zona montana, le scaramucce hanno preso la fisionomia di una vera battaglia. Net primi cinquanta chilometri il milanese Rovida, ha tentalo una fuga, giungendo persino ad avere un vantaggio di oltre un minulo, ma poi, a causa del vento, egli ha. dovuto desistere dallo sforzo. Poi. alcuni strappi dati dagli spagnoli Cordona e Elye, e dai nostri Cavallini e Simoni, hanno frazionalo il follo gruppo di testa, tanto che ai piedi dello forti salite, soltanto undici corridori' erano rimasti insieme; tra questi, >ia-\ turalmcnlc, i tre italiani. All'arrivo,} Viarcngo c Rovida, appiedati da un paio di forature, si trovavano nel se-1 condo gruppo; la lotta, iniziatasi, non ha permesso loro di raggiungere i primi, malgrado il forte inseguimento. A Morella, ad so chilometri dall'arrivo, Balrnamion ha guadagnato un premio di controllo di cento pcsctas, stabilito In cima alla salita del. paese, battendo in volata Cordona, il quale è rimasto sorpreso dell'improvviso attacco del piemontese. Dopo Morella si inizia una serie di discese rapidissime che hanno ridotto al minimi termini il gruppo di. testa, il. quale, a. cinquanta chilometri da Alcaniz, era composto dai tre Italiani Halmamlon, Simoni e Cavallini e dagli spagnoli Cordona e Canardo. Un furioso inseguimanta di Simoni A questo punto Simoni. è stato vittima di una foratura ed ha dovuto impiegare 45 chilometri ili furioso inseguimento per raggiungere ì primi quattro, proprio alla porte del villaggio, ove si è svolto l'arrivo.. Le posizioni conquistate in classifica, dal nostri tre rappresentanti, ci fanno apparire, lo svolgimento delle tappe più dure, sotto 1 migliori auspici, dato che Balrnamion, Simoni e Cavallini si trovano in ottime condizioni di fisico e di spirito. Essi, del resto, dovranno lottare soltanto contro i due spagnoli Cordona e Canardo, i quali non potranno trovare grande appoggio ne fra i lori connazionali né tra gli elementi esteri presenti in gara. I.a lappa di oggi ha fatto diverse vittime, dato che circa trenta, corridori sono stali obbligati ad abbandonare. Tra questi figura anche il ligure 01 Vieri, il quale ha rotto la forcella o 50 chilometri dalla partenza. Rorida ì giunto in tempo massimo e si allineerà nwvamènte nella, tappa successiva, se non altro per prestara il suo aiuto ai compagni. Questo fatto dimostra che l'intesa tra gli Italiani è perfetta. M. C. l'ordine d'arrivo 1. CANARDO, ore 9.49'10"; 2. Cavallini, tn 9/*9'12"; 3. Balrnamion, in 9,49'M"; 4. Simoni, in 9,49'15"; 5. Cardona, in 9,49'38"; 6. Maurel, in 9,54'50"; 7. Elys, in 9,57'29"; 8. Nicolau, in 9,5S'30"; 9. Ferrer, 9,58'33"; 10. Riera, in 9,58'37". Classifica generale 1. Canaupo, in 16,24'30"; 2. Cavallini, in 1G.24'32"; 3. Balrnamion, in 16,24'54"j 4. Simoni, in 1G,24'Ó5"; 5. Maurel, in 16,30'14"; G. Elys, in 16,32'M"; 7. Nicolau, in 16,33'50"; 8. Ferrer, in 16,33'53"; 9. Riera, in 1G,33'57".

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